Nota stampa della seduta n. 251

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 251 – Pomeridiana
mercoledì 19 luglio 2023

 

Nuovi presidi ospedalieri, respinte le mozioni dell’opposizione, l’Aula approva un ordine del giorno della maggioranza.

 

Cagliari 19 luglio 2023 In apertura di seduta pomeridiana il presidente Pais ha dato la parola ai consiglieri per le dichiarazioni di voto sulle mozioni di maggioranza e opposizione sulla sanità. Il presidente ha stigmatizzato la mancanza del numero legale e ha detto: “E’ inaccettabile”.

La consigliera Alessandra Zedda ha chiesto alla presidenza che “siano rilevate le presenze di chi è in Aula”. Il presidente Pais, anche per verificare la presenza del numero legale, ha messo in votazione una mozione dell’opposizione, la 652, che la maggioranza ha respinto.

Per l’on. Daniele Cocco (Rossoverdi) “ora che la prima mozione è stata bocciata non ha senso discutere un ordine del giorno, questa è una pagliacciata”.

Il presidente Pais ha annunciato il deposito di un ordine del giorno e il capogruppo del Psd’Az ha chiesto di sospendere i lavori per valutare un documento di sintesi. Per l’on. Ennas (Lega) “non ha senso tentare di condividere un documento unico viste le posizioni politiche in campo del tutto cristallizzate”. L’on. Moriconi (Pd) ha denunciato la mancanza di fondi per realizzare i nuovi ospedali mentre l’on. Cossa (Riformatori) ha detto che “l’intervento del presidente Solinas oggi in aula ha chiarito il percorso di una delibera programmatica”. (C.C.)

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus, primo firmatario della mozione, ha affermato che l’unico impegno rispettato dalla maggioranza è stato quello di riferire il Consiglio. Per il resto solo confusione a cominciare dal presidente della Regione che, più volte, aveva definito inutili i lavori di ristrutturazione al Brotzu, quindi se c’è stato un “qui pro quo” è nato in casa. Resta intatto, ha aggiunto Agus, il problema delle risorse che, come tali, non sono mai “sulla fiducia” perché devono essere certe, altrimenti sono atti illegittimi e pericolosi e infine, quanto allo studio di fattibilità, Ares non ha le competenze tecniche per farlo e comunque i termini per la consegna scadono il primo agosto e non c’è niente: noi sosteniamo il ritiro della delibera perchè, se la si vuole mantenere, va completamente riscritta.

Ancora per i Progressisti Massimo Zedda ha ripreso l’intervento del capogruppo del Pd Ganau sui nuovi ospedali, che sono una esigenza reale, a condizione che la pianificazione strategica sia partecipata secondo le forme previste dalla legge, cosa mai avvenuta ma quanto mai necessaria in una prospettiva di medio periodo della realizzazione delle opere.

Per il Pd il consigliere Giuseppe Meloni, favorevole, ha detto che il dibattito è stato privato di un confronto utile per scelta del presidente, che è uscito di scena dopo la seduta di stamattina mostrando comunque la solita confusione per cercare di prendere un voto in più. La maggioranza, secondo Meloni, sta cercando di aggirare l’ostacolo con un ordine del giorno per sancire una tregua apparente che in realtà non c’è e soprattutto non servirà ad evitare il giudizio dei sardi.

Maria Laura Orrù, di Aev, è tornata sul tema delle coperture finanziarie, a suo giudizio inesistenti, precisando che se fosse voluto utilizzare l’avanzo di amministrazione sarebbe stato necessario farlo prima della delibera di programmazione strategica, anche perché si tratta di un atto a lunga scadenza che attraverserà probabilmente diverse legislature.

Gianfranco Satta dei Progressisti, favorevole, si è soffermato ancora sulla delibera in materia sanitaria definendola il “settimo flagello” che si è abbattuto sulla Sardegna, un documento che nessun Sindaco avrebbe avuto il coraggio di proporre con quei contenuti e con quelle coperture fittizie, un “settimo flagello” che ha colpito i sardi dopo la vittoria del centro destra alle regionali, il Covid, riforma sanitaria non attuata, gli incendi, le cavallette ed i concorsi. Improprio il paragone con il governatore Bonaccini, ha concluso Satta, perché lui ha ridotto le liste d’attesa del 99% mentre Solinas ha speso per lo stesso scopo poco più del 20% delle risorse assegnate: questi sono i veri numeri della sanità e i sardi non si faranno fregare due volte.

Successivamente è stata messa ai voti la mozione n. 653 che il Consiglio ha respinto per alzata di mano.

Il capogruppo della Lega Michele Ennas ha annunciato il ritiro della sua mozione in presenza di un ordine del giorno condiviso della maggioranza.

Il presidente ha sospeso brevemente la seduta, per dar modo ai consiglieri di leggere il documento.

Alla ripresa dei lavori, sono iniziate le dic di voto

Daniele Cocco favorevolmente stupito da documento della maggioranza in base ai risultati della seduta di stamattina, comunque voteremo contro perché è lontano anni luce dai veri problemi della sanità e dei pazienti

Cesare Moriconi (Pd), contrario, ha detto che il documento lascia tutto come sta anche se per certi aspetti chiede le stesse cose che chiedevamo noi, a parte la questione delle risorse finanziarie che viene rinviata a chissà quando. Inoltre, la nuova ipotetica delibera poggerebbe sul piano regionale dei servizi sanitari che il Consiglio non ha mai visto né tantomeno approvato.

Sempre per il Pd Piero Comandini, contrario, ha evidenziato che il dibattito sulla sanità dimostra che la maggioranza non ha a cuore il problema della salute dei sardi, un “teatrino” messo in piedi dallo stesso presidente solo a scopi elettorali, per di più “interni” alla maggioranza. Lo studio di fattibilità sui nuovi ospedali, sposta in avanti i temi veri della sanità sarda e li rimanda ad un futuro incerto senza le risorse necessarie. (Af)

Voto contrario ha annunciato anche il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus. «Gli impegni chiesti alla Giunta dalla maggioranza in questo ordine del giorno – ha detto – sconfessano la delibera della Giunta. Voi potete dire che il presidente Solinas ha ragione ma, di fatto, sostenete l’esatto contrario».

Sulla stessa lunghezza d’onda, intervento del capogruppo del Movimento Cinque Stelle Alessandro Solinas: «Rimangono tutte le problematiche che abbiamo sollevato – ha sottolineato – permangono anche le divisioni all’interno della maggioranza. Noi siamo per la programmazione seria e diciamo no agli spot elettorali».

Antonello Peru (Udc Sardegna al Centro) ha ribadito di essere favorevole alla realizzazione di nuovi presidi ospedalieri. «Non si può però non condividere con gli enti locali la loro ubicazione – ha detto Peru – questo non è di competenza di Ares”. Peru ha poi sottolineato la necessità di programmare le reti territoriali in parallelo con la rete ospedaliera: «Non si può fare altrimenti, lo si inserisca nell’ordine del giorno».

Voto a favore ha annunciato Alessandra Zedda (Forza Italia): «Noi non volevamo processare la Giunta ma mettere in evidenza le difficoltà di attuazione della delibera – ha detto Zedda – abbiamo espresso perplessità anche sulle risorse per la realizzazione dei nuovi ospedali ma il presidente oggi ha chiarito i dubbi».

Favorevole all’ordine del giorno anche Michele Cossa (Riformatori): «Ho trovato contraddittorie molte delle osservazioni fatte dalla minoranza – ha detto – non c’è nessuna sconfessione del presidente Solinas ma, casomai, la riappropriazione del ruolo del Consiglio. La delibera della Giunta conteneva alcune imprecisioni che sono state chiarite questa mattina dall’esecutivo».

Il presidente Pais, su richiesta del capogruppo della Lega Michele Ennas ha sospeso la seduta per alcuni minuti.

Alla ripresa dei lavori ha preso la parola il capogruppo di Fratelli d’Italia Fausto Piga che ha annunciato voto favorevole da parte del suo gruppo: «Il dibattito di questa mattina con l’intervento del presidente Solinas dà seguito al chiarimento all’interno della maggioranza – ha detto Piga – c’è la conferma della necessità di realizzare nuovi presidi ospedalieri mantenendo la centralità dell’ospedale Brotzu».

Critico, invece l’intervento di Massimo Zedda (Progressisti): «Eliminate la lettera F) dell’ordine del giorno che invita la Giunta a programmare le risorse chiedendo al Governo poteri commissariali per la realizzazione degli interventi. E’ già avvenuto per la rete viaria e la gestione è stata un disastro».

Eugenio Lai, capogruppo di Leu, ha chiesto la votazione dell’ordine del giorno per appello nominale.

Secondo Rossella Pinna (Pd), l’ordine del giorno contiene un atto di arroganza perché cancella dall’elenco delle mozioni discusse quelle della minoranza.

Il presidente Pais ha quindi sospeso nuovamente la seduta per alcuni minuti. Acquisito il parere favorevole della Giunta all’ordine del giorno, il presidente Pais ha messo in votazione il documento che è stato approvato a maggioranza. L’ordine del giorno prevede in sintesi l’impegno della Giunta per: a) l’attuazione del piano di ristrutturazioni previsto dalla riforma sanitaria; b) la ridefinizione della rete ospedaliera; c) l’avvio delle necessarie manutenzioni straordinarie nelle strutture esistenti; d) l’avvio delle manutenzioni programmate all’Arnas Brotzu; e) il potenziamento dei presidi oncologici della Sardegna; f) l’utilizzo delle risorse disponibili con procedure di spesa accelerate e gestioni commissariali; f) l’integrazione e la modifica della delibera del 1° giugno scorso sulla base delle indicazioni contenute nell’ordine del giorno.

Il presidente Pais ha quindi dichiarato chiusa la seduta. I lavori del Consiglio riprenderanno domani mattina alle dieci con l’esame del collegato alla manovra finanziaria 2023-2025. (Psp)

 

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