Nota stampa della seduta n. 249

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 249 – Antimeridiana
mercoledì 11 luglio 2023

Sanità, illustrate le mozioni sull’edilizia ospedaliera.

Scomparsa dell’on Felicetto Contu. Nel pomeriggio camera ardente in Consiglio.

 

Cagliari 11 luglio 2023 – La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito, il presidente ha ricordato la recente scomparsa dell’on. Felicetto Contu che ha percorso tutti i ruoli istituzionali locali nazionali ed europei, ed è stato per due volte presidente del Consiglio regionale. Contu, ha proseguito, ha rappresentato per tutta la politica sarda un esempio di equilibrio, rettitudine ed educazione. Pais ha poi fatto un cenno alla scomparsa degli ex consiglieri regionali Franco Sergio Pisano e Benito Saba, ai quali saranno dedicate commemorazioni ufficiali nelle prossime sedute, e comunicato che per decisione dei capigruppo questo pomeriggio sarà allestita nell’Aula consiliare la camera ardente che accoglierà il feretro dell’on. Contu. Successivamente il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio.

Al termine, prima dell’inizio della discussione delle mozioni in materia di sanità, diversi consiglieri regionali hanno preso la parola sull’ordine dei lavori.

Il consigliere Giuseppe Stara (Udc-Sardegna al Centro) ha sollecitato la convocazione della prima commissione, alla presenza dell’assessore del Lavoro, per verificare i contenuti della selezione per 40 nuovi dirigenti dell’amministrazione regionale e soprattutto le diverse criticità evidenziate dai sindacati, anche per evitare rischi di impugnazione ed annullamento degli atti.

Franco Mula (Psd’Az) ha rivolto un saluto ad Antonello Peru per il suo ritorno in Consiglio, ricordando poi che l’Assemblea ha in carico oltre dieci leggi approvate all’unanimità in commissione, provvedimenti che vanno esaminati ed approvati al più presto così come, per quanto riguarda interrogazioni, interpellanze e mozioni, occorre ripristinare il “question time”.

Il presedente ha ritenuto questi suggerimenti opportuni e condivisibili.

Eugenio Lai (Alleanza Europa Verde) ha raccomandato l’urgenza della discussione del rendiconto in vista della scadenza di legge del 19 luglio, suggerendo il rinvio del Collegato alla finanziaria in commissione.

Massimo Zedda (Progressisti), riprendendo le dichiarazioni di Stara ha ulteriormente sollecitato la riunione della prima commissione sul concorso per dirigenti, nell’interesse amministrazione e dei candidati, proponendo anche il rinvio della prova. Il presidente ha assicurato il suo intervento.

Sempre sull’ordine dei lavori Antonello Peru, reintegrato oggi nella carica di consigliere regionale dopo la conclusione positiva del procedimento penale che lo vedeva nella veste di imputato e che ne aveva determinato la sospensione di 15 mesi dalla carica in applicazione della legge Severino. «Sento il bisogno di dire qualcosa in Consiglio perché per troppo tempo non l’ha potuto fare – ha detto Peru – non mi interessa, ha premesso, stabilire chi paga e chi restituisce, il passato non esiste più e non si può recuperare quello che mi è stato tolto, forse pagheranno i sardi. Non è semplice, ha sostenuto, “attraversare l’inferno” ed essere strappati alla propria vita personale e pubblica ed essere sottoposti alla gogna mediatica, non è una passeggiata. Tuttavia, ha aggiunto, non ho rancori contro nessuno perché credo che, davanti alle prove dure che la vita ci sottopone tante cose hanno comunque un senso e bisogna cercare di prendere il meglio. Ringrazio pubblicamente tanti di voi per i tanti messaggi di solidarietà e vicinanza e ne ricordo soprattutto uno, quello del collega Tedde che sembrava una dichiarazione d’amore e poi si è trasformato un ricorso contro di me. Noi sardi, ha commentato Peru, diamo grande valore al sentimento dell’amicizia ma chi si comporta così non merita di rappresentare il nostro popolo. Dedico il mio rientro in quest’Aula a Giorgio Oppi, che sto ricordando insieme al collega Tunis presentando la nostra nuova forza politica che vuole rendere protagonisti i cittadini».

Daniele Cocco (Alleanza Europa Verde) ha richiamato l’attenzione dell’Aula sulle procedure di reclutamento del personale di Forestas perché l’Agenzia ha un deficit di circa 2000 unità e non si riesce a dare attuazione ad una legge approvata ben due anni fa, per cui occorre l’immediata convocazione delle commissioni lavoro e ambiente.

Il presidente ha condiviso l’istanza, comunicando la convocazione della prima commissione per questo pomeriggio alle 17.00.-

Piero Comandini (Pd), soffermandosi ancora sul concorso per dirigenti, ha apprezzato l’iniziativa di convocare la commissione avvertendo però che rischia di essere inutile perché la prova pre-selettiva è per il 19 e a questo punto deve essere rinviata.

Il presidente ha replicato che, se si ravvisasse la necessità, si potrebbe anche sospendere la seduta del Consiglio convocando immediatamente la commissione.

Michele Ennas (Lega) ha ricordato l’impegno assunto nella precedente riunione del Consiglio di esaminare la situazione del settore metalmeccanico in Sardegna, oggetto di una manifestazione dei lavoratori. Su questi temi, ha proseguito, bisogna convocare al più presto le commissioni ambiente ed attività produttive alla presenza dell’assessore dell’Industria.

Il presidente ha condiviso la proposta di far lavorare le commissioni su temi di particolare urgenza, ai quali va aggiunto quello richiesto dall’associazione ambulanti, secondo un calendario che potrebbe essere compreso da questo pomeriggio e la giornata di domani, sempre di pomeriggio.

Maria Laura Orrù (Alleanza Europa Verde) ha messo l’accento sul fatto che, di fronte a tante emergenze a cominciare dalla sanità, emerge l’urgenza di affrontare le questioni sottoposte da Stara e Zedda che richiedono tempi strettissimi.

Il presidente ha risposto che il Consiglio deve potersi esprimere su tutto ma poi occorre anche saper fronteggiare fatti imprevisti.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha sottolineato che i temi posti dalle mozioni riguardano atti che stanno producendo effetti e non possiamo girarci dall’altra parte, e del resto la questione del concorso non può essere usata strumentalmente per aggirare un altro argomento.

Desirè Manca (M5S) ha chiesto informazioni sui tempi dei lavori dell’Aula.

Il presidente ha comunicato la necessità di andare avanti finchè possibile con la seduta, per poi lasciare spazio ad altri appuntamenti che il Consiglio non può gestire.

Conclusa questa fase è iniziato l’esame delle mozioni, illustrate dai primi firmatari: Cesare Moriconi (Pd), Francesco Agus (Progressisti), Alessandra Zedda (Forza Italia), Miche Cossa (Riformatori), Fausto Piga (Fdi) e Michele Ennas (Lega).

Presentando la mozione Moriconi ha duramente criticato l’azione della Giunta che ha riempito pagine di giornali ed occupato trasmissioni televisive senza contraddittorio con promesse mai rispettate, danneggiando la politica e le istituzioni, creando uno scenario di “tifoserie” a favore o contro, ignorando le regole più elementari del diritto e dell’amministrazione, millantando una copertura di 1.5 miliardi che non c’è, calpestando la rete ospedaliera, ignorando le competenze del Consiglio ed ogni forma di partecipazione. Tutto all’insegna, ha accusato, di grave improvvisazione ed altrettanta superficialità, salvo poi fare marcia indietro sul Brotzu e trovarsi con una macchina amministrativa regionale completamente bloccata. La delibera sui nuovi ospedali, ha concluso, va ritirata affrontando su basi nuove i problemi della sanità sarda, a cominciare dalla rete ospedaliera.

Ha sssunto la presidenza dell’Assemblea il vice Giovanni Antonio Satta.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha detto di provare profondo imbarazzo a discutere su temi così importanti per la Sardegna annunciati prima ancora della pubblicazione delle delibere, a dispetto di un accordo di programma sulle grandi opere a Cagliari approvato dal Consiglio. Questo modo di agire, ha lamentato, è privo di ogni etica della responsabilità, è una “pandemia di errori” e forse è fondato su una delibera non scritta in Sardegna da chi non conosce realtà e pensare di poter fare tutto senza soldi. Poi, ha ricordato Agus, la verità si è presa il suo spazio, il blocco del Brotzu è stato smentito subito per evitare un pesantissimo danno erariale e ci si presi conto che in tutte le cose c’è un punto di non ritorno, presidente e assessore hanno più volte ribaltato la situazione prima e dopo la pace di villa Devoto, ma alla fine è venuto fuori che di concreto ci sono solo progettazioni, e anche su queste ci sono molti dubbi perché certamente non può occuparsene l’Ares, che non ha nemmeno un ufficio tecnico. Quanto all’accordo di programma, infine, va radicalmente cambiato altrimenti non si può finanziare nemmeno un’opera.

Alessandra Zedda (Forza Italia) ha replicato che da parte del suo gruppo non c’è nessun imbarazzo, perché l’azione di minoranza va presa come uno stimolo per individuare la strada giusta e migliore, per la sanità regionale, attraverso scelte corrette sul piano normativo e dei contenuti. La competenza della rete ospedaliera è del Consiglio, ha precisato, e su questo va aperto un confronto che può partire dalla volontà della Giunta di accelerare dopo la riforma che ha superato il “modello” Ats drammatico e dannoso. Nl frattempo, secondo la Zedda, è necessario avviare gli interventi di manutenzione ordinari e straordinari in tutti i siti del sistema sanitario regionale, il Brotzu deve essere rilanciato con la realizzazione della nuova “piastra”, e va posta particolare attenzione ai poli oncologici. La delibera-quadro, quindi, va integrata, restituendo centralità agli assessorati della sanità e dei lavori pubblici, introducendo poi misure di riorganizzazione del personale sanitario e non, e facendo chiarezza sulle fonti finanziarie legate ad opere complesse. Così come ha rivisto, ha concluso la Zedda, l’accordo di programma contenuto nella legge di stabilità, sia sulle risorse che sulle scelte; il nuovo stadio deve andare a S. Elia ma, sulla su sanità, servono ascolto e riflessione, per questo rivolgo un appello alla minoranza per concentrarsi sulle vere priorità della sanità sarda anche attraverso un ordine del giorno unitario di sintesi. (Af)

Dopo l’on. Alessandra Zedda ha preso la parola l’on. Michele Cossa (Riformatori), che ha esordito così: “La modernizzazione strutturale degli ospedali rappresenta certamente un fattore di miglioramento dell’offerta sanitaria. E non è un argomento valido dire che siccome non ci sono medici non bisogna costruire ospedali perché noi auspichiamo che una volta realizzati gli ospedali si siano formati anche i nuovi medici. Ma è corretto l’indirizzo di rendere più funzionali gli ospedali già esistenti, non solo di costruirne nuovi”.

Per l’oratore “è importante che le Regione chiarisca da dove arrivano le risorse e credo che non siano disponibili nell’immediato anche se provengono dall’accordo Stato – Regione. Ma è il modo in cui la delibera è formulata che ha scatenato le polemiche e dubbi interpretative: come si fa non citare il Brotzu come azienda nazionale di alta specializzazione?”.

L’on. Cossa si è rivolto all’assessore Doria e ha aggiunto: “Lo studio di fattibilità deve chiarire tutti gli aspetti relativi alla necessità di nuovi ospedali rispetto a quelli esistenti. Di certo il sito dove dovrà essere realizzato il nuovo ospedale di Cagliari non potrà che essere individuato insieme al Comune con cui si fanno le scelte”. Sui tempi di realizzazione ha detto: “Non saranno brevissimi e per questo la Giunta dovrebbe chiedere poteri commissariali per realizzare velocemente opere di questa complessità. Mi aspetto che oggi si esca da questo Consiglio con un chiaro indirizzo verso la Giunta”.

A seguire l’on. Piga (FdI) ha presentato la sua mozione a nome del gruppo “con lo spirito di creare condizioni per arrivare a un percorso condiviso e attuare buoni propositi. C’era bisogno di un chiarimento in maggioranza sul tema dei nuovi ospedali e ora speriamo che si possano garantire tempi certi e rapidi ma mi viene da pensare che ci piace complicarci la vita da soli: avremmo potuto evitare di parlarne in aula oggi, se avessimo comunicato prima e meglio. Tutti in maggioranza siamo per programmare un nuovo ospedale a Cagliari, tutti siamo per la nuova casa del Brotzu ma nel frattempo non si possono fermare gli interventi programmati. Tutti siamo favorevoli anche all’accordo di programma con il Comune di Cagliari ma serve la volontà politica per attuare tutto questo e mantenere gli impegni presi, a cominciare dal nuovo stadio del Cagliari. E comunque la programmazione sanitaria che stiamo affrontando e che è necessario mettere in campo non deve impedire che gli altri ospedali, che nel frattempo lavorano, non subiscano gli interventi di manutenzione necessari per garantire i servizi”. In chiusura l’oratore si è rivolto all’opposizione ha detto: “Non basta sbraitare su facebook per risolvere i problemi”.

Ha preso la parola per la Lega Sardegna l’on. Ennas, che ha illustrato la mozione del suo gruppo e ha detto: “In questi anni, dal 2014, da cittadino ho visto due ospedali della mia città, cioè Iglesias, chiudere. Lo dico da cittadino, non da consigliere regionale: nel 2019 abbiamo trovato una sanità sfasciata, dettata da scelte del passato e soltanto la pandemia ci ha portati tutti a riflettere in senso non solo economico sull’importanza della Sanità. In questi ultimi anni abbiamo lavorato per rimetterla in piedi, soprattutto nei territori più fragili”.  Per l’oratore “la programmazione è necessaria e non ha lo scopo di confondere le idee perché sono il primo che sostiene che è necessario che il sistema sanitario funzioni dappertutto, in tutti i territori. Nella nostra mozione parliamo di futuro ma anche dei problemi del presente, che abbiamo ereditato e affrontato”.

Il presidente Michele Pais ha chiesto all’Aula di iniziare la discussione generale ma l’on. Eugenio Lai ha invitato l’Aula ad attendere l’arrivo del presidente rinviando i lavori alla prossima seduta. Pertanto il presidente Pais ha rinviato la discussione generale alla prossima seduta e ha aggiunto: “Chiederò la presenza del presidente Solinas”.

La commissione Quinta è convocata martedì prossimo alle 11 mentre al pomeriggio (ore 17) è convocato il Consiglio regionale.

 

Condividi: