Nota stampa della seduta n. 247

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 247 – pomeridiana
mercoledì 17 maggio 2023

 

Approvata all’unanimità la proposta di legge nazionale “sull’istituzione delle circoscrizioni Sicilia e Sardegna per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia”

Approvata la proposta di legge 379 su “Disposizioni in materia di indebitamento delle aziende del Sistema sanitario, di attuazione dei programmi europei e abrogazione di norme

Approvato il documento 45 “Corecom – programma delle attività per il 2023”

Approvato il Regolamento 2 (Maieli) “Modifiche al regolamento emanato con decreto del Presidente della Giunta 24 ottobre 1986, n. 119 (Regolamento delle zone autogestite per l’esercizio della caccia ai sensi dell’articolo 51 della legge regionale 28 aprile 1978, n. 32)”

Il Consiglio sarà convocato a domicilio

 

La seduta è stata aperta dal vice presidente Giovanni Antonio Satta. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con la proposta di legge nazionale n.10 (Cossa e più), relativa all’istituzione delle circoscrizioni Sicilia e Sardegna per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia. Per illustrare il provvedimento il presidente ha dato la parola al relatore Michele Cossa, dei Riformatori.

In apertura, Cossa ha sottolineato che la legge nasce dalla vecchia aspirazione della Sardegna di leggere in maniera sicura propri rappresentanti al Paralento europeo che, dalla sua istituzione, ha eletto parlamentari sardi “a caso” ma, più spesso, ha espresso un solo seggio o nessuno come in questa legislatura. Ora, ha aggiunto, la novità è che con il riconoscimento costituzionale del principio insularità, la nostra iniziativa assume anche carattere istituzionale e di rappresentanza nell’ unico organo della Ue con legittimazione democratica anche se con meno potere rispetto a commissione e consiglio, anche in considerazione del fatto che, ormai, il diritto europeo è un diritto “interno” e disciplina moltissimi aspetti della vita dei cittadini. Va poi evidenziato secondo Cossa, che su questa legge si è registrato il sostegno delle forze politiche siciliane e del Ministro degli affari regionali Roberto Calderoli, e ci sono quindi le condizioni per la sua approvazione. Dal punto di vista tecnico, ha spiegato il relatore, il provvedimento introduce un meccanismo in base al quale il calcolo dei seggi viene sottratto al calcolo nazionale perché altrimenti potrebbe succedere l’elezione di candidati poco rappresentativi: non si tratta di favorire i grandi partiti, e io stesso non ne faccio parte, ma di assicurare che chi va al parlamento Ue abbia una rappresentatività reale. In conclusione, Cossa ha ringraziato per il lavoro svolto la commissione speciale per l’Insularità, la commissione Autonomia, ed il presidente del Consiglio, auspicando la votazione unanime e ricordando a tutti che la necessità di un forte impegno nei confronti del Parlamento nazionale per la sua approvazione in tempo utile.

Il consigliere Andrea Piras (Lega), presidente della commissione Autonomia, ha ricordato che la legge in discussione, attesa da decenni, costituisce un grande passo avanti nel diritto della Sardegna ad eleggere propri rappresentanti, e ad avere più voce in Europa sui grandi temi strategici, dato che si decide tutto a Bruxelles dove, fra l’altro, sarà necessario ricercare alleanze e sinergie con gli altri territori insulari. Il Ministro degli Affari regionali ha garantito il suo appoggio, ha proseguito Piras, e quindi l’iter parlamentare del provvedimento avrà il sostegno del Governo ma sarà indispensabile il lavoro dei nostri parlamentari, per trasmettere alle istituzioni nazionali il messaggio di una Sardegna unita che ha messo da parte le appartenenze politiche per guardare al futuro. Anche Piras, in chiusura, ha ringraziato le commissioni del Consiglio che hanno reso possibile il raggiungimento di un importante risultato.

Il consigliere Roberto Li Gioi M5S ha parlato di proposta fondamentale per futuro della Regione, che va rivendicata con orgoglio perché ripercorre le orme del riconoscimento del principio di i insularità e nasce dalla competente commissione speciale, uno dei pochissimi “fiori all’occhiello” della legislatura. Si tratta inoltre, ha affermato Li Gioi, di una riforma di particolare significato perché la legge attuale ci penalizza rispetto alla Sicilia e grazie alla nuova legge sarà introdotto un  sistema elettorale equo che consentirà il controllo democratico dinamiche europee nell’interesse regionale per incidere su decisioni che hanno effetti concreti e profondi sulle vite della nostra comunità. Il consigliere, concludendo, ha ringraziato per il buon lavoro svolto la commissione speciale per l’Insularità ed il suo presidente Cossa, rinnovando l’appello per un voto unanime del Consiglio.

Il consigliere Piero Comandini (Pd) ha garantito il pieno sosterremo del suo gruppo alla proposta che permetterà alla Sardegna di essere rappresentata stabilmente in Europa, risolvendo un problema antico che ha attraversato diverse legislature, ed ora è all’attenzione del Senato in commissione affari costituzionali. E’ il momento giusto, ha continuato Comandini, per segnare un punto a favore delle forse politiche che hanno lavorato per il bene comune della Sardegna. Anche se, ha concluso, domani sarà qui il Ministro Calderoli a parlare alla maggioranza di una “leggina”: sarebbe stato più fruttuoso occuparsi di fatti concreti come la legge per il Parlamento europeo, quello sarebbe stato davvero un momento storico, anziché parlare con gli indipendentisti della Padania di una legge che vuole dividere l’Italia.

Massimo Zedda (Progressisti) ha messo in luce i possibili problemi applicativi della legge. Non sarà una cosa facilissima, ha sostenuto, perché richiede rettifica di tutti i collegi del territorio nazionale utilizzando anche il parametro della popolazione residente secondo il rapporto di 1 eletto ogni 800.000 abitanti, che penalizza molte Regioni compresa la Sardegna dove per il calo degli abitanti si sarebbe già perduto un parlamentare nazionale, secondo le ultime proiezioni, ed il taglio si potrebbe estendere ad un eurodeputato. E’vero che dalla nostra parte ci sono i fattori dell’insularità e della distanza geografica, ha concluso, ma va considerato in generale che, risolto il problema della rappresentanza, resta da affrontare il nodo di uno stretto rapporto fra Regione, strutture istituzionali e tecniche, cosa che spesso è mancata.

Il consigliere Giuseppe Meloni (Pd) si è detto favorevole con convinzione soprattutto per il giusto riconoscimento di un diritto della Sardegna, che sarebbe stato giusto condividere con i parlamentari sardi, per il lavoro determinante che potranno svolgere dopo l’approvazione della legge Ora, comunque, abbiamo l’occasione di prendere coscienza dell’importanza dell’essere legislatori europei; non è un tema lontano ma riguarda la vita quotidiana di tutti i sardi e l’abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, con tanti provvedimenti che hanno avuto un impatto dannoso per la Sardegna. Venerdì la maggioranza avrà un confronto col il Ministro degli Affari regionali, spero non sia la solita “passerella” ma l’opportunità di fare qualcosa di concreto per l’Isola.

Annalisa Mele, capogruppo dei Riformatori, ha dichiarato che il nuovo sistema elettorale potrà rimediare al danno subito dalla Sardegna nel non avere una rappresentanza nel Parlamento europeo e, da questo punto di vista, il testo è una svolta nella storia autonomistica frutto del lavoro della commissione Insularità che è stato recepito anche dal Ministro Calderoli. La nostra Regione, ha detto infine, potrà essere partecipe dei tavoli europei sullo sviluppo economico e sociale, e questo dato deve rappresentare una ulteriore spinta per rafforzare non solo la battaglia per l’insularità, ma tante altre battaglie e sfide che hanno molto bisogno di unità nell’interesse dei sardi e della Sardegna.

A nome della Giunta, l’assessore del Lavoro Ada Lai ha comunicato il pieno sostegno del governo regionale ad una legge che consente alla Sardegna di avere ruolo, spazio e voce in Europa.

Successivamente il Consiglio ha approvato il passaggio agli articoli e tutti gli articoli del testo, più la tabella allegata. Per dichiarazione di voto hanno preso la parola i consiglieri regionali Michele Cossa (Riformatori), Roberto Li Gioi (M5S), Alessandra Zedda (Forza Italia), Franco Mula (Psd’Az), Francesco Agus (Progressisti), Fausto Piga (Fdi) e Michele Ennas (Lega).

Nello scrutinio finale la legge è stata approvata all’unanimità con 42 voti. (Af)

Ha preso poi la parola l’on. Ennas che ha chiesto al presidente se è fissato l’incontro con i lavoratori di Portovesme. Il presidente ha riferito che la delegazione sarà ricevuta in tarda mattinata come da accordi in conferenza di capigruppo.

Il presidente ha messo all’ordine del giorno il documento 45 del Corecom, illustrato come relatore dall’on. Ignazio Manca esitato con parere favorevole dalla commissione Seconda il 16 febbraio scorso.

Il relatore  ha presentato la relazione del programma delle attività del Corecom per il 2023, che ha apprezzato l’attività dell’organismo e in particolare il premio giornalistico Gianni Massa dedicato all’insularità nella Costituzione.

L’Aula ha approvato il documento 45 e odg 1 ed è passata poi all’esame del Regolamento 2, illustrato dal relatore Piero Maieli. Il presidente della commissione Agricoltura ha spiegato che “la norma prevede un cambio di dimensione, da 500 a 330 ettari, per le riserve di caccia autogestite. Questa riduzione si rende necessaria anche a seguito degli incendi che hanno colpito negli ultimi anni alcune autogestite sarde”.  

L’on. Domenico Gallus (Psd’Az) ha detto che “affrontare questo tema sia necessario perché se non si abbassa questo limite si rischia di perdere le riserve autogestite”. Il provvedimento è stato approvato e i lavori sono stati sospesi per consentire ai capigruppo di riunirsi. 

Alla ripresa dei lavori l’Aula ha approvato la proposta di legge 379 a firma di tutti i capigruppo.  Il testo legislativo è intitolato “disposizioni in materia di indebitamento delle aziende del Sistema sanitario, di attuazione di programmi europei, di abrogazione di norme”. 

Per comunicazioni urgenti della Giunta ha preso la parola l’assessore Moro, che ha detto: “Si tratta di una comunicazione risolutiva importante, a seguito delle notizie dei giorni scorsi. Ho ricevuto questa mattina una nota di Enac che “all’esito di approfondimenti istruttori” ha comunicato a Geasar Olbia e Sogeaal Alghero di “ritenere che allo stato non possa essere autorizzata ai sensi dell’articolo 46 del codice della navigazione il prospettato progetto di fusione in un’unica società di gestione aeroportuale denominata Nord Sardegna aeroporti spa.

E’ stato infatti rappresentato alle predette società che il progetto di fusione in esame non può essere autorizzato se non è garantito il mantenimento in capo alle Regione Sardegna delle prerogative societarie destinate alla tutela degli interessi pubblici di cui la regione è portatrice”. Lasciatemi dunque dire che avevamo ragione noi”.

A seguire il presidente del Consiglio ha dichiarato chiusa la seduta e l’ha aggiornata a domicilio. (C.C.)

 

 

Condividi: