Nota stampa della seduta n. 243

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 243 – Pomeridiana
Giovedì 27 aprile 2023

Rinvio l’esame della proposta di legge nazionale 10/A “Modifiche alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, concernenti l’istituzione delle circoscrizioni Sicilia e Sardegna per l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia”

 

La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito molti consiglieri hanno preso la parola sull’ordine dei lavori

Franco Mula (Psd’Az) ha suggerito una forte presa di posizione del Consiglio dopo l’attentato al Sindaco di Desulo, sottolineando che non esistono sindaci “di serie A e di serie B”, tantomeno se espressione di un territorio rimasto troppo spesso ai margini.

Alessandra Zedda (Forza Italia) ha rivolto le sue condoglianze alla famiglia di Barbara Capovani medico del santa Chiara di Pisa, che ha perso la vita per mano di un suo ex paziente con forti disturbi mentali. La situazione di molte strutture di emergenza psichiatrica anche in Sardegna, ha detto, lascia spesso i medici soli ad affrontare pazienti molto complessi e pericolosi.

Emanuele Cera, di Forza Italia, si è unito alle espressioni di solidarietà di Mula nei confronti degli amministratori pubblici oggetto di minacce ed attentati come il Sindaco di Desulo, aggiungendo che sul profondo delle nostre comunità più marginali va sollecitato il Ministro dell’Interno.

Eugenio Lai (Alleanza Europa Verde) ha chiesto alla presidenza come si intende procedere perché, ha spiegato, l’opposizione c’è ma maggioranza no, il numero legale non dobbiamo assicurarlo noi e in ogni caso c’è necessità di correggere il testo all’ordine del giorno.

Il presidente ha condiviso osservazioni sulla scarsa presenza in Aula, che ovviamente è in particolare responsabilità della maggioranza, oltretutto su un tema di grande importanza per la comunità regionale. Il Ministro degli Affari regionali Calderoli sarà qui il prossimo 19 maggio e, per quella data, sarebbe utile trasferirgli la posizione chiara della Sardegna sulla rappresentanza in Europa; altrimenti sarebbe una sconfitta delle istituzioni sarde.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha ricordato che stamattina le commissioni Lavoro e Sanità sono state rinviate per mancanza del numero legale e la Sanità in particolare doveva discutere una proposta della Giunta sui medici di medicina generale, sulla quale noi abbiamo detto no alla corsia preferenziale dell’art. 102 pur restando disponibili a discuterla anche stasera senza fare ostruzionismo. Fate una riunione di maggioranza, ha concluso, e diteci cosa volete fare.

Salvatore Corrias (Pd) è tornata sulla difficile condizione degli amministratori locali lamentando che, dopo la solidarietà che segue l’attentato, da parte delle istituzioni ci si limiti a un “fuoco di bivacco” che rimane fine a se stesso; facciamoci invece portatori di un messaggio forte, ha proposto, a favore dei Sindaci dei nostri Comuni più lontani dalle aree metropolitane dove gli atti violenti innescano dinamiche sempre più negative.

Michele Cossa (Riformatori) ha rivolto al Consiglio un appello “a non farsi del male” perché le tante assenze possono avere tante cause (compresa la scadenza dei termini per la presentazione delle liste delle amministrative da domani a sabato), però le responsabilità delle stesse vanno distribuite fra tutti i consiglieri ed inoltre, rispetto alla proposta di legge nazionale è necessaria che il suo iter sia accelerato perché, se non la si approva oggi, poi l’Aula sarà impegnata col collegato e si andrà certamente fuori tempo massimo lasciando le cose come stanno solo per colpa nostra, essendo rimasti fermi per 8 mesi.

Il presidente ha chiarito che se la legge non viene approvata dai due rami del Parlamento entro l’anno la legge elettorale resterà quella esistente.

Daniele Cocco (Alleanza Europa Verde) ha protestato per quanto accaduto nella mattinata in commissione Ambiente, dove sono risultati assenti sia l’assessore che il direttore generale, sostituiti dal capo di gabinetto. Mentre ieri, ha proseguito, in commissione sanità l’opposizione prima ha garantito numero legale, poi la seduta è stata aggiornata ad oggi ma all’inizio dei lavori è mancato il numero legale per colpa della maggioranza e di conseguenza la proposta di legge sui medici di base è rimasta bloccata. Cossa ha molte ragioni, ha concluso, ma io non garantirò il numero legale.

Valter Piscedda (Pd) ha annunciato l’uscita dall’Aula del suo gruppo in caso di mancanza del numero legale perché, ha chiarito, noi siamo all’opposizione e abbiamo sempre mostrato senso di responsabilità. Sul piano politico, ha concluso, se Solinas si dimette a noi va bene, ma lo stallo è insopportabile, spetta a voi essere responsabili verso i sardi e dire perché si è fatta solo la finanziaria dall’inizio dell’anno.

Per Alessandro Solinas, del M5S, è ingeneroso l’appello di Cossa al senso di responsabilità che semmai va rivolto ai consiglieri della maggioranza, dopo quanto è successo ieri ed oggi nelle commissioni.

Massimo Zedda, dei Progressisti, ha ipotizzato una soluzione alternativa: inviare la proposta così com’è a tutti i deputati e i senatori altrimenti i tempi non potranno essere rispettati, fermo restando che la richiesta di rettificare le altre circoscrizioni rende tutto più difficile, e non può essere motivata solo dalla distanza “fisica” della Sardegna dal resto del territorio nazionale.

Il presidente ha precisato che l’obiettivo era quello di consegnarla al Ministro Calderoli già approvata per ottenere un impegno del Governo a sostenerla in sede parlamentare. Successivamente ha proposto una sospensione dei lavori per un vertice dei capigruppo di maggioranza.

Il capogruppo della Lega Michele Ennas ha ricordato che fra gli appuntamenti del Consiglio c’è anche la seduta straordinaria sul problema dei trasporti. E’brutto dirlo, ha ammesso, ma la minoranza ha ragione, è la maggioranza che deve stare qua, a discutere ed approvare una legge di grande importanza per la Sardegna.

Il presidente ha poi sospeso la seduta per un vertice dei capigruppo di maggioranza.

Alla ripresa dei lavori ha tolto la seduta, convocando la conferenza plenaria dei capigruppo. (Af)

 

 

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