Nota stampa della seduta n. 225

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 225 – antimeridiana
Martedì 30 novembre 2022

 

Votato il passaggio agli articoli  del DL 360/A  “Norme per il sostegno e il rilancio dell’economia, disposizioni di carattere istituzionale e variazioni di bilancio”. Alle 15,30  in Terza Commissione l’esame degli emendamenti. Alle 16, 30  nuova seduta.

Cagliari 30 novembre 2022 – La seduta si è aperta alle 10.32. Dopo le formalità di rito, il presidente Michele Pais ha comunicato la decisione dei consiglieri Ignazio Tatti ed Annalisa Manca di aderire al gruppo Fratelli d’Italia e la nomina di Michele Ennas a capogruppo della Lega in sostituzione di Pierluigi Saiu neoassessore ai Lavori pubblici.

L’Aula è quindi passata alla discussione generale del disegno di legge n.360 “Norme per il sostegno e il rilancio dell’economia, disposizioni di carattere istituzionale e variazioni di bilancio”. Sull’ordine dei lavori è intervenuto il consigliere del Movimento Cinque Stelle Alessandro Solinas che ha lamentato l’assenza di numerosi consiglieri della maggioranza in Aula. Giudizio condiviso dai capigruppo dei Progressisti Francesco Agus e del Pd Gianfranco  Ganau che hanno chiesto di sospendere la seduta invitando il presidente del Consiglio a richiamare gli esponenti della maggioranza in Aula.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha anche lui stigmatizzato l’assenza dei suoi colleghi in Aula e chiesto, a sua volta,  una sospensione della seduta. Il consigliere del Gruppo Misto Domenico Gallus ha invece chiesto di procedere con la lettura delle relazioni prima di interrompere la discussione. Proposta respinta da Daniele Cocco che ha invece ribadito la richiesta delle opposizioni di sospendere i lavori. Richiesta accolta dal presidente Pais che ha accordato una sospensione.

 

Alla ripresa dei lavori, il presidente ha dato la parola al relatore di maggioranza, il presidente della Commissione Bilancio Stefano Schirru: «Il provvedimento trasmesso al Consiglio il 14 novembre è stato approvato rapidamente dalla Commissione dopo l’abrogazione delle norme intruse e alcune modifiche al testo della Giunta. Tra queste,  gli incrementi per la lotta alle cavallette, l’aumento degli emolumenti per i medici dell’Areus, l’incremento di 14 milioni di euro per le comunità terapeutiche, il riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Auspico l’approvazione in tempi brevi».

Per il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus la discussione inizia con notevole ritardo, a sole dodici ore dal termine di scadenza fissato per l’approvazione del testo. «Perché arriviamo con questo ritardo? Perché questa legislatura dal punto di vista politico è già finita – ha detto Agus – altrimenti non si spiegherebbe perché la maggioranza, a poche ore dalla presentazione del nuovo esecutivo, non sia nemmeno in grado di garantire il numero legale. Se oggi si votasse la fiducia, l’esecutivo non riuscirebbe ad ottenerla». Agus è poi entrato nel merito del provvedimento: «Il testo che discutiamo contiene poche cose, è una semplice variazione di bilancio. La gran parte delle risorse finanziate non saranno spese. Il Consiglio è chiamato oggi a salvare il salvabile. In tutto questo il Presidente della Regione sembra vivere in un altro pianeta e fa un comunicato parlando di una legge Omnibus già approvata con all’interno alcune proposte a favore dei comuni sul caro bollette. Noi lo abbiamo proposto un mese fa per dare risposte ai comuni. Ma ora è inutile perché gli enti locali non potranno spendere le risorse visto che a mezzanotte di oggi scade anche per loro il termine per fare variazioni di bilancio. Non riuscite a fare nemmeno le cose facili. Poi si può dare la colpa alla pandemia o alla guerra. Non è così. Non siete in grado di fare nemmeno l’ordinaria amministrazione». Agus infine ha invitato la maggioranza a rivedere la decisione di presentare emendamenti al testo concordato in Commissione Bilancio: «Sono stati presentati 170 emendamenti, 70 sono della Giunta. Se si discutessero tutti, il provvedimento non potrà essere approvato in in tempo utile. Vi chiediamo di essere responsabili e di evitare che la Commissione discuta proposte già bocciate e sulle quali non c’è nemmeno la maggioranza»

Critica anche Laura Caddeo (Leu): «Mi sembra che su questo provvedimento ci sia già il fuoco amico e un bel carico di irresponsabilità da parte della maggioranza – ha detto – nel testo mancano alcune cose importanti tenuto conto del gravissimo momento che la Sardegna sta vivendo dal punto di vista economico. Le famiglie si trovano ad affrontare il caro bollette e il caro prezzi su beni di prima necessità. Sarà ancora più difficile con l’arrivo della recessione. Occorreva concentrarsi sulla necessità di sostenere famiglie e lavoro, degli anziani, degli svantaggiati e della disabilità. L’assessore Doria annuncia interventi mirati, noi lo speriamo ma non abbiamo fiducia sull’attività della Giunta. Speriamo di essere smentiti. Ci sono gli operatori del 118 che stanno per incrociare le braccia. Risolviamo questi problemi.

Altra questione riguarda l’istruzione. I tassi di dispersione scolastica sono allarmanti. Questo provvedimento non risponde a nessuna di queste emergenze».

Per Piero Comandini (Pd),  aver iniziato i lavori del Consiglio con due ore di ritardo offusca la foto di famiglia fatta ieri dal nuovo esecutivo. «E’ stato un rimpasto di giunta travagliato, il nuovo matrimonio dimostra che avevamo ragione, la luna di miele è durata meno di 24 ore». L’esponente della minoranza ha poi criticato il provvedimento in discussione: «Non è una legge Omnibus ma un mini assestamento di bilancio che non risolverà i problemi dell’Isola, al di là delle cifre annunciate in conferenze stampa, come il comunicato di cattivo gusto sui soldi ai comuni. Credo che tra gentiluomini si debbano riconoscere i meriti politici degli altri. L’aiuto ai comuni sul caro bollette lo avevamo proposto noi un mese fa. Quello che dice il presidente Solinas può essere facilmente smentito». Secondo Comandini occorrerebbe concentrarsi su poche cose realizzabili: «L’unica voce degna di nota è quella del rinnovo della contrattazione collettiva dei dipendenti della Regione. Le risorse sono però insufficienti. Firmare un accordo che non trova soddisfazione da parte dei sindacati meriterebbe una riflessione più profonda». Infine una richiesta a Giunta e maggioranza: «Fermatevi un attimo se volete portare a cosa qualcosa. Ci si concentri su tre quattro cose che permettano di spendere i soldi entro dicembre, poi torniamo in Aula per un confronto vero sulla Finanziaria. Se non si corregge questo assestamento si rischia di non approvarlo in tempo». (Psp)

 

 

Il consigliere dei Progressisti Antonio Piu, rivolto alla nuova Giunta, ha sottolineato la pesante eredità con cui dovrà misurarsi soprattutto nella sanità e nei trasporti. Venendo alla Omnibus, il consigliere ha affermato che contiene alcuni punti importanti, a partire dallo scorrimento delle graduatorie, per arrivare ad agricoltura, cultura e o sport, ed altri molto discutibili che fanno emergere la preoccupante carenza di programmazione, come sottolineato autorevolmente dalla

Corte dei Conti, che sta rallentando ed in numerosi casi bloccando molti settori della società sarda.Paradossalmente, ha aggiunto, la crisi della Sardegna di oggi che sicuramente c’è, non è causata dalla mancanza di risorse ma le responsabilità del governo regionale che non ha fatto il suo dovere. Tornando sulla sanità, Piu ha auspicato lo sblocco di attività importanti che riguardano fibromalgia,demenze e dsa, in collaborazione con la scuola.

 

A nome di Leu, il capogruppo di Leu Daniele Cocco ha evidenziato, ricorrendo ad una metafora calcistica, che i fuori classe possono risolvere alcune partite ma non ribaltare le sorti del campionato. La Omnibus, ha ricordato, aveva il compito di riempire alcuni vuoti della finanziaria ma questa compensazione non c’è stata, anzi i gravissimi ritardi che hanno accompagnato la legge la hanno, di fatto, resa inutile, perché le risorse teoricamente disponibili non potranno essere spese. Il prossimo appuntamento, ha previsto Cocco, sarà quello della finanziaria, in concreto l’unica di

contenuto politico che la maggioranza riuscirà a fare; ebbene, anche da questo punto di vista risposte non se ne vedono e ci si sta dimenticando degli ultimi, che precipiteranno nella povertà più buia dopo l’annunciata abolizione del reddito di cittadinanza. Soffermandosi sui recenti provvedimenti contro lo spopolamento nei piccoli paesi, Cocco ne ha denunciato la difficoltà attuative, causate non dalla legge ma dalle procedure inserite nelle linee guida. Rivolto al nuovo assessore della Sanità Carlo Doria, il consigliere lo ha invitato a bloccare gli atti aziendali, del tutto

inadatti alle realtà sulle quali devono positivamente incidere e privi di meritocrazia.

 

Per il M5S il consigliere Alessandro Solinas si è chiesto in apertura se la maggioranza voglia davvero approvare la legge, perché nel corso del suo iter l’ha ostacolata in ogni modo, perdendo mesi e mesi per arrivare ad una legge dove in pratica non c’è niente di quanto è realmente necessario alla Sardegna. I Comuni, ad esempio, sono stati del tutto trascurati e costretti a ripetute variazioni di bilancio per pagare le bollette mentre, nello stesso tempo, sono state inserite nel testo parti normative finalizzate solo a consolidare posizioni di potere. E’un testo che si può cambiare e migliorare? Forse sì, ha concluso Solinas, ma solo per merito delle opposizioni ed in un contesto generale reso impraticabile dalle divisioni della maggioranza, che per giunta ora pretende di risolvere tutto nell’ultimo giorno utile.

Marco Tedde, esponente di Forza Italia, ha detto di provare imbarazzo per le condizioni delle quali si discute la legge, ed ha riconosciuto sotto questo profilo le responsabilità della maggioranza. Tedde ha fatto poi gli auguri alla nuova Giunta, pur considerando che l’esecutivo sarà chiamato ad affrontare problemi enormi. Sul testo in esame Tedde ha sottolineato che è stato rimodulato più volte con buona volontà dall’assessore Fasolino in direzione di esigenze molteplici; ma non c’èdubbio, ha rimarcato, che di tutto questo vada ringraziata la minoranza per il senso di responsabilità dimostrato in un momento difficilissimo della storia della Sardegna. Successivamente il consigliere ha esortato la maggioranza a non guardare indietro ma a rivolgere lo sguardo verso il futuro ed in direzione dei veri interessi dei sardi perchè siamo chiamati a percorrere di corsa l’ultimo miglio concentrandoci su pochi temi: agricoltura, sanità, trasporti e infrastrutture. Infine, ha annunciato che, a partire dalla prossima finanziaria, il suo gruppo sarà molto vigile nella verifica degli impegni assunti sulle grandi priorità.

 

Per i Progressisti il consigliere Massimo Zedda ha messo in luce che le scelte del presidente della Regione sulla nuova giunta, con solo quattro conferme nello stesso assessorato su dodici, non hanno avuto nemmeno una parola di spiegazione da parte dello stesso governatore: così come non è una cosa normale che siano mancati i ringraziamenti per il lavoro svolto, neanche un grazie. E’un fatto che danneggia le istituzioni e lo stesso presidente della Regione che, poi, diffonde un comunicato

stampa trionfalista sul contenuto della legge che il Consiglio non ha nemmeno iniziato a discutere: nello specifico si tratta di uno stanziamento a favore dei Comuni (in realtà la disponibilità delle risorse si realizzerà a metà del prossimo anno) che dappertutto, nel mondo, è stato fatto almeno tre anni fa. E quanto agli interventi per l’abbattimento dei costi energetici, ha lamentato, la Sardegna è ultima Regione italiana. Zedda ha infine annunciato che interverrà su tutti gli articoli e gli

emendamenti collegati.

 

Desirè Manca, del M5S, rivolta all’assessore Fasolino, gli ha ribadito la stima personale, rimproverandogli però la difesa ad oltranza del presidente della Regione. Citando la propria esperienza personale, ha messo in risalto la motivazione ideale che l’ha spinta ad impegnarsi in politica, con l’unico obiettivo di lavorare per il bene comune. Però questi anni di attività in Consiglio regionale, ha continuato, hanno purtroppo dimostrato che il Palazzo è quanto di più lontano dal mondo che c’è fuori, quello delle persone comuni. La legge, ha specificato, conferma questa sensazione negativa, con 300 milioni di promesse che non verranno rispettate e di soldi che

non verranno mai spesi. Criticando radicalmente la politica del presidente della Regione e della maggioranza, la Manca ha messo all’indice alcune parti del testo, come gli 8 milioni per la caserma dei Carabinieri di Cagliari, i 32 per il palazzetto dello Sport di Cagliari, ed altri 8 milioni alla Cei: e tutto avviene mentre la gente muore di fame.

 

Il consigliere del Pd Giuseppe Meloni, dopo gli auguri alla giunta ed ai nuovi colleghi consiglieri, ha affermato di non essere sorpreso dall’atteggiamento del presidente della Regione, che si è preventivamente attribuito in esclusiva il merito dei 32 milioni destinati ai Comuni della Sardegna. Il collega Tedde, ha ricordato, si è messo in qualche modo nei panni della minoranza ma quella sorta di coraggio è stata di fatto annullata dal voto contrario espresso ieri sulla mozione Moriconi.

La maggioranza, ha continuato, ha annunciato la sua ennesima ripartenza ma in realtà siamo di fronte ad una legislatura che non è mai iniziata e da questo punto di vista la pandemia non può essere considerata come “scudo” politico per coprire responsabilità gravi e pesanti, a cominciare dalla mancata spesa di risorse ingenti.

(Af)

 

Il vicepresidente del Consiglio Piero Comandini,  nelle sue funzioni di presidente,  ha dato la parola  alla consigliera  Rossella Pinna (Pd) che ha fatto gli  auguri ai nuovi assessori. Se la giunta lavorerà bene – ha detto –  ne beneficerà la Sardegna. La Pinna è stata molto critica sul DL che arriva in aula in grande ritardo e  solo per il senso di responsabilità delle opposizioni: “Un provvedimento del genere – ha aggiunto – non può essere presentato il 30 novembre”. Per Rossella Pinna questa giunta è affollata dai cosiddetti  “procrastinatori”. Nel  DL 360 ci sono 300 milioni di promesse: “State infliggendo il supplizio di Tantalo. Con perfidia mostrate  300 milioni ai sardi sapendo che non potranno mai utilizzarli. Il nostro via libera al provvedimento l’avrete – ha concluso –  ma ci avete messo un bagaglio impedendoci la discussione, l’approfondimento e lo studio. State  andando avanti verso il fallimento politico. La vostra responsabilità è quella di scontrarvi con la vita delle persone”.

 

Maria Laura Orrù (Progressisti) ha fatto  appello al senso di responsabilità della maggioranza. Ogni norma che presentate – ha detto –  è dettata dall’emergenza, siamo totalmente in ritardo . Le persone soffrono e cercano risposte che non arrivano. La programmazione e la pianificazione devono esserci, Stiamo perdendo il treno del rilancio per la nostra isola. Su questa variazione di bilancio la valutazione è negativa. I comuni stanno faticando a chiudere i loro bilanci e lo fanno cercando di risparmiare in ogni modo. Anche  spegnendo le luci del natale. Ma con le luci di Natale si sta spegnendo anche la speranza.

 

 

Roberto Li Gioi (M5S) ha definito questa legislatura  “un film dell’orrore” e questo provvedimento è lo specchio di una maggioranza che non sa più a chi votarsi. Dopo 14 leggi dichiarate incostituzionali – ha detto  – la vostra  maggioranza ha deciso che leggi non se ne portano più in aula , solo leggine.  E il varo della nuova giunta ripercorre la stessa strada,  con pedine sposate da un assessorato all’altro come impazzite : “Così abbiamo un  ortopedico alla sanità al posto di un dentista. Dimostrazione che da curare  nella maggioranza ci sono solo fratture e non ascessi”. Le nomine, secondo Li Gioi,  sono  state dettate esclusivamente da scelte di partito con le competenze come optional. Più che un rimpasto è stata una ribollita.

 

E’ poi intervenuto l’assessore al Bilancio Fasolino  che  ha ringraziato l’operato dell’opposizione:  “il suo atteggiamento è lo stesso che ha avuto in tutti i provvedimenti diretti ad aiutare i settori deboli della nostra società”. Altro ringraziamento ai consiglieri della maggioranza. Fasolino ha specificato che il DL 360 è  una variazione di bilancio, non ha altre pretese, non è un provvedimento  omnibus. Questa variazione di bilancio  avviene perché ci sono  maggiori entrate di quelle previste nella Finanziaria. Voi ci state dando – ha detto rivolto alle opposizioni –  la possibilità di spendere questa risorse. All’interno ci sono 100 milioni circa per la sanità,  32 milioni per il fondo emergenza dei comuni per il caro energia,  16 milioni per la lotta alle cavallette, 22 milioni per il Consorzio di bonifica,  9 milioni  per gli artigiani, 10 milioni per la movimentazione dei bovini, 4 milioni per la ricerca che andranno a regime, risorse per le graduatorie. Questo non vuol dire che sia una variazione perfetta. L’esponente della giunta  ha auspicato una rapida approvazione: “Questo senso di responsabilità risulterebbe inutile se ci bloccassimo ora . la variazione di bilancio deve essere approvata,  fate un ultimo sacrificio”.

 

 

Massimo Zedda (Progressisti ),   sull’ordine dei lavori,  ha detto che il clima di sospetto che c’è anche sui  provvedimenti “buoni e giusti” deriva dal fatto che  l’opposizione non ha avuto neanche la possibilità di vederli e che ci potrebbero essere dei  provvedimenti che cozzano con i provvedimenti europei .

 

Il Presidente Pais ha messo in votazione (voto elettronico) il passaggio agli articoli che è stato approvato ( Presenti 46, votanti 30, favorevoli 28, 2 contrari, 16 astenuti)

Il presidente ha convocato la III commissione alle 15,30 per l’esame degli emendamenti e il Consiglio regionale alle 16,30.

 

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