Nota stampa della seduta n. 223

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 223 – antimeridiana
Martedì 29 novembre 2022

Cagliari 29 novembre 2022 – La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais che, dopo le formalità di rito, ha letto in Aula la composizione delle nuova Giunta regionale così come comunicato dal presidente della Regione Christian Solinas che ieri ha firmato il decreto con le nuove nomine assessoriali. Questi i nomi dei nuovi assessori: Giuseppe Fasolino (Programmazione e Bilancio) ricoprirà anche la carica di vicepresidente della Giunta regionale, Andreina Farris (Affari Generali, Personale e Riforme), Carlo Doria (Sanità), Valeria Satta (Agricoltura), Pierluigi Saiu (Lavori Pubblici), Gianni Chessa (Turismo), Antonio Moro (Trasporti), Andrea Biancareddu (Pubblica Istruzione e Cultura), Ada Lai (Lavoro), Anita Pili (Industria), Aldo Salaris (Enti Locali e Urbanistica), Marco Porcu (Ambiente).
L’Aula è quindi passata alla surroga dei due consiglieri regionali eletti al Parlamento: Francesco Mura (FdI) e Dario Giagoni (Lega). Il presidente Pais dopo aver letto le lettere dei dimissioni dei due neodeputati ha invitato la Giunta delle elezioni a ratificarle e a comunicare all’aula il nome dei sostituti. Per consentire le operazioni di verifica, il Consiglio è stato sospeso per dieci minuti.
Alla ripresa dei lavori il presidente Pais ha dato lettura della deliberazione della Giunta delle elezioni che, sulla base dei dati dell’Ufficio centrale elettorale, ha indicato come sostituti Annalisa Manca (Lega) al posto di Giagoni e Gianni Tatti (Fratelli d’Italia) al posto di Mura. Il presidente ha quindi invitato i due sostituti ad entrare in Aula per prestare giuramento. (Psp)
Successivamente il presidente ha invitato i nuovi assessori ad entrare in Aula e, nell’attesa, ha sospeso brevemente la seduta.

Alla ripresa dei lavori, anche i nuovi componenti dell’esecutivo che non rivestono la carica di consigliere regionale hanno prestato giuramento; è presente in Aula anche il presidente della Regione. Il presidente ha poi rivolto a tutti gli auguri di buon lavoro auspicando la sempre più proficua collaborazione fra assemblea legislativa ed esecutivo.

Passando all’ordine del giorno, il presidente ha comunicato che il prossimo punto da discutere riguarda la Mozione n. 625 (Moriconi e più) sullo stato di attuazione della c.d. Omnibus 2021 e gli strumenti messi in campo dalla della Regione per affrontare la crisi economica.
Prendendo la parola sull’ordine dei lavori, il capogruppo di Forza Italia Angelo Cocciu ha chiesto la convocazione della conferenza dei capigruppo per organizzare i lavori della giornata.
Nell’accogliere la richiesta, il presidente ha sospeso la seduta.

Alla ripresa dei lavori il presidente ha dato la parola al consigliere del Pd Cesare Moriconi per l’illustrazione della mozione n.625.
Il consigliere Moriconi ha ricordato lo stanziamento di 933 milioni circa nella Omnibus 2021, che in concreto riguarda circa 533 milioni ad un anno dall’approvazione, pari al 39%, nonostante il provvedimento fosse stato definito emergenziale ed il residuo è fermo nelle casse della Regione, non per comportamenti virtuosi ma per incapacità di spesa, mentre nel frattempo le entrate della Regione sono aumentate quattro volte dal 2019, superando i 2 miliardi. Questi dati, ha sostenuto Moriconi, rappresentano per la Corte dei Conti gravi criticità registrate proprio nel momento in cui il sistema regionale richiedeva maggiore capacità di spesa, e a mio giudizio non esiste giudizio politico peggiore di questo.

La stessa recente relazione di parifica, secondo il consigliere del Pd, più di ogni analisi, certifica la fondatezza sia del contenuto della mozione che il fallimento di una legge importante che riduce capacità di spesa e determina una gravissima battuta d’arresto dello sviluppo della Regione, in assoluto, rispetto ad imprese e famiglie, ed in rapporto ad altre Regioni d’Italia, secondo un trend molto negativo già avviato con la legge 22 e scandito da evidenti liniti dell’azione legislativa, da leggi approvate fuori tempo massimo e senza coerenza fra la normativa e la reale situazione della Regione. Di fronte ha tutto questo, ha affermato Moriconi, la responsabilità opposizione c’è sempre stata, non si è soffermata a sottolineare il fallimento, ma ha chiesto e proposto più volte iniziative utili ed urgenti. Siamo arrivati invece alla Omnibus 2, provvedimento approvato per l’ennesima volta in commissione al limite della scadenza di legge ma senza niente per il rilancio non c’è e quindi va profondamente cambiato, aprendo subito il “cantiere” per la manovra 2023 e la sessione di bilancio con un vero piano di investimento e sburocratizzazione altrimenti sarà tutto inutile. Riprendendo alcuni argomenti che hanno diviso Moriconi dal suo gruppo, il consigliere ha pronunciato chiaramente il suo “no” all’accordicchio che ha consentito alla Ominus 2 di arrivare in Aula in violazione, fra l’altro, di ogni regola del Consiglio. Mi scuso per le offese, ha aggiunto, ma respingo le norme intruse e la gravissime carenze di un provvedimento che non dice niente su sanità, protezione civile, Comuni, agricoltura e sport, comprendo che la mia posizione sia diventata inconciliabile con altre presenti nel mio gruppo e per questo rassegno le dimissioni dalla vice presidenza della commissione Bilancio, senza polemiche ma auspicando comunque una riflessione che permetta di distinguere nettamente le responsabilità.

Al termine dell’intervento di Moriconi il presidente Pais ha tolto la seduta riconvocando il Consiglio per le 16.00.
(Af)

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