Nota stampa della seduta n. 218

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 218 – pomeridiana Statutaria
Martedì 4 ottobre 2022

Approvato il Dl 105-Pl 100 “Disposizioni in materia di energia e modifiche alla legge regionale n. 9 del 2006”

Approvato disegno di legge 346 “Disposizioni in materia di agricoltura. Modifiche all’articolo 9 della legge regionale 9 marzo 2022, n. 3 (Legge di stabilità 2022)”

Il Consiglio sarà convocato a domicilio

La seduta è stata aperta dal presidente Michele Pais. Dopo le formalità di rito la consigliera Desirè Manca (M5S), prendendo la parola sull’ordine del lavori ha chiesto la sospensione dei lavori per poter approfondire in commissione il parere del Cal sul Testo unico in materia di energia perché, a suo giudizio, si tratta di un testo articolato che contiene fra l’altro alcune proposte di modifica della legge.

Il presidente Pais, nel ritenere legittima la richiesta, ha sospeso la seduta per convocare la conferenza dei capigruppo.

Alla ripresa dei lavori il presidente ha annunciato la decisione della conferenza dei capigruppo per la prosecuzione nella discussione del testo unificato in materia di energia (Dl. 105 e Pl 100).

La consigliera del Movimento 5 Stelle, Desirè Manca, ha da subito lamentato il ritardo nella discussione del provvedimento ed ha criticato duramente l’assenza del presidente della Regione in Aula. L’esponente della minoranza ha insistito con i ritardi, imputabili – a suo giudizio – al presidente, alla giunta e alla maggioranza del centrodestra in materia di energia ma non soltanto. «Basti pensare – ha affermato Desirè Manca – che l’assestamento di bilancio annunciato per la fine del mese di ottobre è atteso dallo scorso marzo in Consiglio». La consigliera M5S ha quindi puntato il dito contro il ricorso della Regione contro il Dpcm energia adottato dal Governo italiano ed ha auspicato misure concrete, in favore di imprese e famiglie, per affrontare l’emergenza del “caro bollette”. Manca ha concluso esprimendosi a favore del provvedimento in discussione.

Michele Ennas (Lega), ha parlato di provvedimento atteso ed ha replicato alla sua collega del M5S ricordando che il Dcp del Governo esclude – a suo giudizio – le comunità locali dell’Isola dai progetti di sviluppo ed ha ricordato “le responsabilità del passato” per la rinuncia al gasdotto del progetto Galsi. Nel merito del testo unificato, l’esponente della maggioranza si è detto a favore ma ha insistito sull’urgenza di un provvedimento ad hoc per fronteggiare l’emergenza del “caro bollette”. Ennas ha concluso invitando gli assessori a procedere alla convocazione dei vertici della Glencore, per affrontare con la dovuta attenzione e determinazione che la gravità della vertenza Portovesme richiede: «La priorità è la salvaguardia dei posti di lavoro».

Il consigliere dei Progressisti, Massimo Zedda ha insistito sui ritardi con la quale si procede all’approvazione del testo unificato in materia di energia. «Ritardi – ha insistito l’esponente della minoranza – aggravati dalla crisi economica legata al Covid, dalla invasione Russa in Ucraina, dai mancati approvvigionamenti energetici ad Est». Massimo Zedda si è detto soddisfatto per quanto contenuto nel provvedimento in ordine alla costituzione delle comunità energetiche ma ha reclamato interventi adeguati per affrontare l’emergenza del “caro energia”. Il consigliere dei Progressisti ha concluso il suo intervento affermando la netta contrarietà “al ritorno al passato rappresentato dai combustibili fossili”.

Rossella Pinna (Pd) è ritornata nelle critiche alla giunta, al presidente della regione e alla maggioranza per il ritardo nella discussione del testo unificato («il ritardo è ormai un atteggiamento politico di questa maggioranza e di questa giunta») mentre i costi  soffocano imprese e famiglie. L’esponente della minoranza ha criticato la riproposizione “delle politiche degli annunci” ed ha elencato una serie di promesse disattese dal centrodestra: dal rimpasto, al cambio di passo fino alla semplice elezione del presidente della prima commissione. L’onorevole Pinna ha quindi espresso apprezzamento per la previsione legislativa in ordine alla creazione delle comunità energetiche e del reddito energetico ed ha concluso invitando la Giunta ad affrontare con determinazione la vertenza di Portovesme. (A.M.)

Dopo l’on. Pinna ha preso la parola l’on. Li Gioi (Cinque stelle) che ha dato un consiglio al collega della Lega, Michele Ennas: “Dovrebbe evitare di dire cose che non stanno né in cielo né in terra perché senza il governo Cinque stelle non avremmo questi preziosi strumenti come le comunità energetiche e l’economia collaborativa a disposizione dei cittadini. Abbiamo sempre lavorato per fare conoscere ai cittadini queste opportunità e grazie al Pnrr ottenuto dal presidente Conte avremmo le risorse per produrre mega e mega di energia pulita”. Per l’oratore dell’opposizione “la maggioranza viene da lotte fratricide e da immobilismo ed è vergognoso che ci siano voluti tre anni per arrivare ad approvare questa legge, che è invece nel dna del Movimento”.

Per l’on. Gianfranco Satta (Progressisti) “la prima proposta di legge sulle comunità energetiche è nostra ed è di tre anni fa. Ora finalmente vi siete svegliati, complice una crisi globale e non posso che essere d’accordo nell’approvazione, pure tardiva, di questo testo. Ma questa maggioranza deve affrontare le emergenze attuali a cominciare dalle famiglie con un reddito sotto i diecimila euro. In Sardegna ce ne sono più di 60 mila con un reddito sotto i 15 mila euro. Noi proponiamo  oggi con un emendamento di intervenire concretamente a sostegno delle famiglie, un intervento immediato che potrebbe portare 120 euro a ciascuna delle famiglie sarde più deboli”.

Per la Lega il capogruppo Pierluigi Saiu ha detto: “Sono contento che il tema stimoli tanto chiacchiericcio nella nostra assemblea e mi sottraggo alla tentazione di condividere polemiche che una parte dell’opposizione ha tentato di innescare. Come si fa a dire che l’assessorato all’Industria non è presente se lavora a tutte le vertenze? Ogni volta che ci accusate di un ritardo sappiate che se siamo in ritardo, lo siamo su cose che voi non avete direttamente fatto. Non voglio perdere tempo nemmeno con chi si rallegra perché il Tar si è pronunciato contro la Regione Sardegna: prima di essere consiglieri d’opposizione siete consiglieri regionali della Sardegna. Questa legge è importante ma è un testo pre crisi, dobbiamo esserne consapevoli. Oggi in Europa tutto è cambiato, viste le variazioni dei prezzi: non possiamo ridurre il tutto a una discussione di provincia tra noi e voi. Adotteremo provvedimenti già in questa legge che consentiranno a tutte le aree della Sardegna di avere le identiche opportunità, come già abbiamo fatto all’unanimità nell’emendamento approvato questa mattina in commissione. Ma il prossimo passo, lo dico già, sarà un sistema di sostegno per le famiglie sarde inchiodate dal caro energia”.  

 A seguire per Leu l’on. Eugenio Lai: “Questo provvedimento merita un confronto produttivo per incidere davvero sui temi che scottano, come il costo dell’energia. Dobbiamo ragionare come se la Sardegna fosse una sola grande comunità energetica e rivolgerci così alle grosse multinazionali. Ogni giorno noi sindaci riceviamo richieste per installare pale eoliche e impianti idroelettrici ma qual è il vantaggio concreto per le nostre comunità? Nullo. Perché non riusciamo ad ottenere l’indipendenza energetica? Perché non sfidiamo il  governo sulle accise? Intanto per le famiglie e per le imprese serve uno stanziamento immediato, prima che scoppi una crisi e una recessione nella nostra isola”.

Per la Giunta l’assessore Anita Pili ha ringraziato i consiglieri per i contributi dati al dibattito e ha aggiunto: “Il testo di legge non è perfetto né completo, lo sappiamo. Ma contempla alcune parti della materia energetica rispondendo a domande sollevate dall’emergenza energetica. Intanto consentiamo ai nostri Comuni, famiglie e imprese di migliorare la propria qualità di vita, dotando le comunità energetica di risorse e istituendo il reddito energetico, che darà respiro alle famiglie in difficoltà economica. La legge è stata approvata dalla Giunta tre anni fa ed è nato un testo unico anche con la proposta Comandini. Ma l’emergenza che stiamo vivendo ci costringerà a legiferare ancora su questo tema, dopo che avremo i decreti attuativi che deve inviarci il governo sulla base dei criteri che saranno indicati dal ministero per la Transizione ecologica”.

L’esponente dell’esecutivo Solinas ha confermato che “in questo testo sono previste procedure semplificative per il rilascio delle autorizzazioni per impianti di produzione di energia rinnovabile” e ha aggiunto: “Sulla crisi della Portovesme srl voglio annunciare che domattina l’industria sarà convocata da me, dall’assessore al Lavoro e all’Ambiente perché è necessario che la proprietà mantenga tutte le promesse, comprese quelle sui livelli occupazionali e sulle linee produttive. Vogliamo capire dall’amministratore della Portovesme srl cos’è cambiato in questi mesi e come possiamo intervenire a sostegno dei lavoratori”.

Chiusa la discussione generale l’Aula ha approvato il passaggio agli articoli. All’articolo 1 è stato presentato l’emendamento aggiuntivo 4 sul quale l’on. Zedda (Progressisti) ha chiesto chiarimenti e ha detto: “Le finalità della legge sono chiare e condivisibili ma sarei curioso di conoscere il senso di questo emendamento”. (C.C.)

A nome di Leu il consigliere Daniele Cocco ha ricordato che, anche in passato, il Consiglio ha approvato leggi all’unanimità che poi non sono state concretamente applicate e non vorrei, ha precisato, che lo stesso accadesse anche in questo caso. Piuttosto, ha aggiunto, le risorse stanziate sono insufficienti a contenere i pesanti aumenti dell’energia per imprese, famiglie ed amministrazioni locali ed anche la tempistica programmata alimenta molti dubbi.

In replica, l’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis ha affermato che l’emendamento n. 4 ha la finalità di integrare il testo della commissione, che resta nella sua stesura integrale. In altre parole, ha continuato, trovano spazio nel testo i contenuti della “strategia regionale per lo sviluppo sostenibile” messa a punto con tutti i portatori di interesse.

Al voto l’art.1 è stato approvato assieme all’emendamento.

A seguire approvati anche gli articoli 2, 3, 4 (con l’emendamento 5 sul piano energetico regionale previo parere della commissione competente), 5 (con emendamento 6 sulla programmazione energetica degli enti locali), 6, 7, 8, 9 (con emendamento 8 che recepisce lo stanziamento di risorse deciso dalla Giunta) ed ancora gli articoli 10, 11, 12, 13.-

Sull’emendamento n. 3 all’art. 14 presentato dal capogruppo dei Progressisti Francesco Agus, che ha introdotto il tema “sociale” della crisi energetica, si è sviluppato un ampio dibattito, avviato dallo stesso Agus che ha espresso forti dubbi sulla volontà della Giunta di intervenire concretamente “non nella omnibus ma nelle prossime due settimane.”

Il presidente Pais ha ricordato che, in conferenza dei capigruppo, è stato assunto un impegno comune per intervenire in tempi rapidi contro il caro-bollette con un provvedimento ad hoc.

Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda ha esortato tutti a non farsi illusioni sulla omnibus che sforerebbe i tempi; i fondi disponibili sono 7 milioni, la platea è di circa 60.000 famiglie per cui toccherebbero circa 116 euro a famiglia, e comunque restano fuori le imprese.

Il capogruppo della Lega Pierluigi Saiu si è detto soddisfatto per le risorse individuate dalla Giunta, mentre la proposta del collega Satta è debole e senza copertura. Ci sarà, ha assicurato, un intervento ad hoc per le famiglie deboli, come è stato fatto per il Covid.

Gianfranco Satta, dei Progressisti, ha difeso la sua proposta perché “fondata sui fatti”, che aspettiamo e solleciteremo anche con un ordine del giorno, per le imprese invece il tema è da approfondire per evitare censure su aiuti di stato.

Il capogruppo sardista Franco Mula ha sostenuto la proposta Satta, invitando il collega a ritirare l’emendamento in cambio di un impegno concreto per famiglie ed imprese. Per il contrasto alla pandemia, ha ricordato, la Regione ha messo in campo complessivamente 1 miliardo ma, a parte questo, credo sia giusto riprendere una parte dell’intervento del collega Lai sul recupero di spazi di autonomia regionale in campo energetico senza trascurare il tema dei “ritorni” economici.

Il presidente Pais ha ribadito che, come deciso dai capigruppo, si agirà tempestivamente dopo la ricognizione sulla platea dei beneficiari.

Per il Ps il consigliere Piero Comandini ha affermato che, stanziando i 7 milioni, la Giunta ha fatto solo il suo dovere. Piuttosto, ha sollecitato, si paghino immediatamente i soldi stanziati nei vari bando e, per le famiglie, si incrementi il fondo unico per gli Enti locali.

L’emendamento Satta è stato poi ritirato. Successivamente, a nome della Giunta,, l’assessore dell’Industria Anita Pili ha confermato la volontà della Giunta di adottare al più presto misure mirate.

A seguire il Consiglio ha approvato gli articoli 15 e 16.

Sull’art. 17 riguardante gli impianti per la produzione di bio-metano il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha chiesto il voto segreto sull’emendamento che prevede la soppressione dell’intero articolo. L’emendamento è stato approvato con 25 voti favorevoli e 21 contrari.

Soppresso, ma per alzata di mano, anche l’art. 18 sull’autorizzazione unica per le infrastrutture di stoccaggio e trasporto del Gnl.

Approvati, invece, gli articoli 19, 20, 21, 22, 23, 24, e 25.

Voto positivo anche per l’ordine del giorno (Ennas e più) che impegna la Giunta a predisporre entro 15 giorni un intervento organico “una tantum” contro il caro-bollette e misure a favore degli Enti locali per il mantenimento dei servizi essenziali.

Il Testo unico sull’energia, infine, è stato approvato con 45 voti favorevoli. (Af)

Il Consiglio regionale è poi passato all’esame del disegno di legge 346 “Disposizioni in materia di agricoltura. Modifiche all’articolo 9 della legge regionale 9 marzo 2022, n. 3 (Legge di stabilità 2022)”, che è stato approvato con 35 voti a favore e 7 astenuti. Il Dl si è reso necessario per garantire la continuità amministrativa dei procedimenti previsti dalla legge regionale 9 marzo 2022, n. 3 (Legge di stabilità 2022), avviati ai sensi del Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale epidemia di Covid-19. Il capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau, ha chiesto quale urgenza ci fosse visto che la comunicazione della Commissione europea risale a marzo scorso. L’assessora dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, ha spiegato che il decreto attuativo è stato pubblicato il 26 agosto e che non è stato possibile intervenire prima. Murgia ha spiegato che la modifica della dicitura è necessaria e urgente per consentire di proseguire nei pagamenti.

Michele Cossa (Riformatori), presidente della Commissione speciale per il riconoscimento del principio di insularità ha chiesto di capire perché non sia stata discussa la Risoluzione n. 9 della Commissione speciale per il riconoscimento del principio di insularità “sull’istituzione di un organismo tecnico per l’attuazione dell’articolo 119 della Costituzione e per la promozione delle misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità Sardegna”. E ha chiesto di proseguire i lavori del Consiglio nella mattina di domani, mercoledì 5, per esaminare il testo.

Il presidente Pais ha spiegato che la Conferenza dei capigruppo ha deciso all’unanimità di esaminare il Testo unificato in materia di energia e il Dl 346, vista l’urgenza, e di rimandare alla prossima seduta l’esame della Risoluzione. Cossa ha manifestato tutto il suo disappunto e ha detto di vergognarsi di questo modo di procedere, disorganizzato, che non riconosce l’importanza non solo della Risoluzione, ma anche del tema dell’accorpamento del Microcitemico e della norma sul personale del 118.

Franco Mula, capogruppo del Psd’Az, ha proposto di riunire il Consiglio domani alle 17 per proseguire i lavori con l’esame della Risoluzione. Desirè Manca (M5S) ha ricordato ai colleghi Mula e Cossa che fanno parte della maggioranza e che è stata la maggioranza a perdere due mesi. Daniele Cocco (Liberi e Uguali Sardigna) si è detto d’accordo con Mula se al primo punto all’ordine del giorno ci saranno i problemi della sanità e ci sarà in aula l’assessore della Sanità. Il presidente Pais ha ribadito quanto stabilito dalla conferenza dei capigruppo e ha chiuso la seduta. Il Consiglio sarà convocato a domicilio. (eln)

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