Nota stampa della seduta n. 217

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 217 – Antimeridiana Statutaria
Martedì 4 ottobre 2022

Elezione di un questore del Consiglio

Discussione generale Dl 105-Pl 100 “Disposizioni in materia di energia e modifiche alla legge regionale n. 9 del 2006”

La seduta del Consiglio si è aperta alle 11.20. Dopo le formalità di rito, il presidente Michele Pais ha comunicato all’Aula la decisione del presidente della Regione Christian Solinas di assumere ad interim la carica di assessore ai Trasporti dopo le dimissioni dell’assessore Giorgio Todde. La seduta è stata quindi sospesa per consentire lo svolgimento di una Conferenza dei Capigruppo.

Alla ripresa dei lavori il presidente ha annunciato l’apertura della votazione per la nomina di un nuovo questore del Consiglio, in sostituzione dell’on. Giorgio Oppi scomparso il 26 luglio scorso. Al termine delle operazioni di voto è risultato eletto il consigliere del gruppo “Udc-Sardegna al Centro” Gianfilippo Sechi con 42 voti su 51 votanti. Una preferenza è andata ad Antonio Mario Mundula (Fdi), otto le schede bianche.

Il vicepresidente Giovanni Antonio Satta ha quindi messo in discussione il secondo punto all’ordine del giorno: il testo unificato sull’energia con le modifiche alla legge regionale n. 9 del 2006.

Sull’ordine dei lavori è intervenuto il consigliere di Leu Daniele Cocco che ha chiesto di informazioni sugli atti di indirizzo delle Asl. «I consiglieri regionali devono essere messi in condizione di conoscere gli atti – ha detto Cocco – finora non ci è stato consentito di consultarli. Chiedo che il presidente del Consiglio intervenga presso la Giunta per sollecitare l’invio dei documenti».

Laura Caddeo (Leu) ha invece chiesto notizie sulla nomina dei garanti dei minori e dei detenuti: «Credo che si stia sfiorando il ridicolo – ha detto Caddeo – le cariche sono ancora vacanti, è una vergogna. Dispiace dover rappresentare in Consiglio questa preoccupazione. Spero si risolva in tempi rapidi».

Il vicepresidente Satta ha assicurato che il Consiglio si farà carico di sollecitare la trasmissione degli atti di indirizzo al Consiglio.   (Psp)

Per il relatore on. Piero Maieli (Psd’Az), presidente della commissione Quinta, lo scopo della legge è dotare i Comuni e le Unioni di comuni di strumenti energetici alternativi al combustibile fossile, per liberarci dai consumi di non rinnovabili.

Pensiamo innanzitutto agli edifici pubblici e alle scuole per arrivare un domani anche  rifornire anche le famiglie di energia alternativa. Un emendamento di oggi, a firma anche mia, prevede 14 milioni nel biennio 2023 – 2024 e spero che l’Aula licenzi questa legge all’unanimità.

Per l’on. Piero Comandini (Pd) “questo testo è di iniziativa della Giunta quanto dei gruppi dell’opposizione, che l’hanno presentato tre anni fa. Lo scopo di queste norme è risolvere alcuni problemi amministrativi delle comunità energetiche ma siamo già in ritardo rispetto ad altre regioni italiane che hanno già costituito il reddito energetico e le comunità energetiche, che il Comune di Porto Torres ha istituito per primo in Italia. Attraverso il reddito energetico le famiglie avranno un risparmio sulla bolletta ma è anche vero che i ritardi accumulati sino a oggi dalla Giunta, che manca totalmente di una politica energetica, hanno provocato un vero danno ai sardi. Ci auguriamo uno spegnimento della luce sulla vostra maggioranza sardo leghista che così male ha governato”.

Per l’on. Maria Laura Orrù (Possibile) “la maggioranza sta cercando di inserire due articoli, il 17 e il 18, che davvero non c’entrano nulla e siamo nel bel mezzo di una crisi energetica che ancora non è arrivata al suo apice. Il gas naturale è decuplicato nell’ultimo anno e voi sostenere la rete del gas: siete fermi, avete perso tempo e i cittadini e le imprese non sanno più che fare. Anche Terna dice chiaramente che “in Sardegna possiamo fare a meno del gas”, considerato che la Regione ha potestà legislativa in materia. Va benissimo il testo sulle comunità energetiche, anche se in molto ritardo: l’energia deve essere trattata come un bene primario, dobbiamo aprire una trattativa con lo Stato per acquisire le reti e per lasciare in Sardegna la sovraproduzione di energia”.

L’on. Giuseppe Meloni (Pd) ha chiesto lumi sul parere del Cal (Comitato autonomie locali) “con riferimento a questa proposta di legge. Mi chiedo che senso abbia chiedere pareri mentre stiamo approvando la legge”. Sulla domanda ha preso la parola in replica il presidente Maieli: “I termini sono scaduti cinque giorni fa, ho chiesto anche questa mattina al Cal, anche se informalmente sappiamo già che il parere sarà favorevole”.

A seguire il capogruppo dei Progressisti, on. Francesco Agus: “Dopo tre mesi di inattività totale è incredibile che ancora non ci sia questo parere”. Il presidente Maieli ha replicato ancora: “Il parere è atteso entro oggi e ben venga se arriva in tempo, perché lo metteremo a disposizione di tutti”.

Per l’on. Eugenio Loi (LeU) “è più utile aggiornarci al pomeriggio, in modo da consentire al Cal di terminare il parere, evitando problemi diplomatici, considerando anche che l’opposizione condivide questa legge”. Favorevole anche il capogruppo del Psd’Az, on. Franco Mula, che ha chiesto di “completare almeno la discussione generale”. Da Forza Italia l’on. Emanuele Cera che ha chiesto “la massima condivisione sul provvedimento”.

Il presidente Michele Pais ha detto che “dal Cal ci sarebbero emendamenti agli articoli dal 4 al 10 ma io suggerisco di completare questa mattina la discussione generale e poi prendere in considerazione i rilievi del Cal”. L’on. Eugenio Lai ha ribadito: “Vorrei capire quali sono le proposte del Cal, concretamente. Siamo disponibili ad approvare la legge ma serve il parere del Cal”. (C.C.)

Il presidente Pais ha ribadito la sua opinione ma comunque, in considerazione di quanto emerso dal dibattito, ha annunciato la sospensione della seduta indicando la ripresa dei lavori per le ore 15.00,-

Proseguendo la discussione generale del provvedimento, il consigliere Stefano Tunis del Misto ha auspicato che nel pomeriggio il Consiglio possa approfondire meglio la questione. In questo momento, ha ricordato, abbiamo due grandi problemi come carenza di energia e costo della stessa, legati a decisioni assunte dall’Europa in particolari momenti storici, a favore del gas russo con prezzo più basso pagato come investimento e non al consumo, scelta che ha determinato una forte dipendenza energetica. Partendo da questo dato, ha sostenuto Tunis, ora bisogna intervenire nelle forme possibili; diversificare, risparmiare, utilizzare risorse nazionali, ma sarà un processo più lungo che andrà oltre il 2050 ipotizzato, in uno scenario nel quale è impossibile abbandonare le fonti fossili senza nemmeno avere gas naturale ed una quota sufficiente di rinnovabili, tenendo conto anche del fatto che il prezzo dell’energia non tornerà mai ai valori di prima. Dobbiamo quindi restare agganciati al treno europeo, ha concluso Tunis, sia per la regolazione che per l’inserimento della Sardegna nella rete nazionale, attraverso il collegamento via tubo con l’Algeria.

Il consigliere di Forza Italia Marco Tedde, prendendo la parola sull’ordine dei lavori, ha comunicato che il suo gruppo ha in programma una riunione già programmata per le 15.00 ed ha chiesto quindi il rinvio dei lavori del Consiglio alle 16.00.-

Il presidente Pais ha accolto la proposta ed ha chiuso la seduta riconvocando il Consiglio per le 16.00. (Af)

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