Nota stampa della seduta n. 212

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 212 – Pomeridiana
Mercoledì 30 giugno 2022

Approvato l’assestamento di bilancio 2022

Approvata la Pl 336 (Saiu e più “Rafforzamento delle strutture sanitarie regionali per le attività di contrasto alla pandemia da Covid-19”

La seduta del Consiglio si è aperta alle 15.45. Dopo le formalità di rito, il vice presidente Giovanni Antonio Satta ha messo in discussione il primo punto all’ordine del giorno: il disegno di legge n.335/A “Assestamento del bilancio per l’esercizio finanziario 2022 e del bilancio pluriennale 2022-2024 alle disposizioni del decreto legislativo n. 118 del 2011 e successive modifiche ed integrazioni e riconoscimento di debiti fuori bilancio”.

Il relatore di maggioranza Michele Cossa (Riformatori) dopo aver rimandato al testo scritto per i contenuti della relazione ha dichiarato: «Questo e’ un atto dovuto, non ci sono scelte politiche, si tratta di un provvedimento che permette di rispettare alcune scadenze. Vorrei in questa occasione ringraziare l’assessore Fasolino che è sempre molto puntuale».

Di diverso avviso il relatore di minoranza Massimo Zedda (Progressisti): «Tutto è dovuto – ha detto – anche l’approvazione dei bilanci previsionali, dei consuntivi e delle leggi finanziarie. Il tema è se la fotografia è quella di un bilancio sano o meno, capace di erogare benefici alla cittadinanza o meno. Questo bilancio, lo dice il termine stesso, è di assestamento ma noi non siamo “assestati”. Lo si approva in ritardo e questo creerà dei problemi. La vostra lentezza ha già fatto danni in passato con la legge Omnibus che si è sovrapposta al precedente assestamento di bilancio». Zedda ha poi invitato l’Aula a riflettere sul come si è arrivati ad avere 78 milioni di euro di avanzo di amministrazione: «Bisognerebbe capire dove non si è speso – ha rimarcato il consigliere di minoranza – tra i 78 milioni di residui ci sono i fondi stanziati nella precedente legge “Omnibus” che non si è riusciti a spendere. Chi ha creato e prodotto avanzi? Quali assessorati hanno chiesto più risorse e poi non sono riusciti a spenderle?. L’avanzo di amministrazione non è un risparmio, è una patologia, significa che non si riesce a spendere i soldi». Zedda ha poi chiesto conto delle risorse del Fondo Resisto destinato alle imprese e dei fondi per i Trasporti aerei: «Non avere ancora fatto il bando sulla continuità territoriale aerea non ci permetterà di accedere alle risorse Fsc pari a 98 milioni di euro». Critico anche sul debito fuori bilancio dell’Insar: «Chi ha autorizzato la spesa per più di un milione di euro per una società messa in liquidazione nella scorsa legislatura?». L’esponente dei Progressisti ha poi affrontato il tema dell’aumento dei carburanti che sta creando seri problemi ai trasporti marittimi verso le Isole minori della Sardegna: «I costi sono cresciuti del 25% – ha detto Zedda – è stato chiesto un intervento da parte della Regione. Una famiglia di 4 persone per andara e tornare da Carloforte o La Maddalena spende circa 80 euro. Occorrerebbe intervenire immediatamente». Da Zedda infine una sollecitazione per restituire operatività all’Ersu di Cagliari, commissariato da oltre 18 mesi:«L’Ersu continua ad essere senza guida, la mancata approvazione del bilancio impedirà all’ente di pagare i lavoratori delle mense, del portierato etc. Gli studenti non potranno ricevere le borse di studio e gli incentivi per il fitto casa. La questione riguarda circa settemila studenti. Dopo 18 mesi di commissariamento non c’è ancora il presidente dell’Ersu per l’inerzia del Presidente della Regione. l’Università di Cagliari, per la prima volta, non potrà garantire il diritto allo studio. Non è mai accaduto. L’Ersu è completamente allo sbando. Se non si mette mano alla vicenda, settemila studenti saranno costretti ad interrompere il corso di studi».

Ha quindi preso la parola la consigliera Desirè Manca che ha stigmatizzato il fatto che il Consiglio non si riunisce da circa 50 giorni: «Secondo il presidente Solinas la Sardegna gode di ottima salute e non ci sono problemi da risolvere – ha detto Manca – questa è la realtà che ci viene descritta dal “presidentissimo”. Come mai allora è dovuto intervenire tramite l’assessore della sanità per interrompere le visite intra moenia negli ospedali per far fronte alle lunghissime liste d’attesa. Anche sul Piano Casa è tutto bloccato: il presidente lo spieghi a imprese e professionisti». Manca ha parlato dell’emergenza cavallette: «L’assessore Murgia parla oggi dello stanziamento di un fondo di solidarietà. Vorrei ricordarle che il problema va avanti ormai da tre anni. Lo abbiamo ripetutamente segnalato ma non c’è stato nessun intervento. Tre mesi fa abbiamo proposto l’istituzione di una task force che coinvolgesse tutte le province della Sardegna, la proposta è stata ignorata». Dalla consigliera pentastellata, infine, un giudizio critico anche sull’avanzo di amministrazione di 78 milioni di euro: «Il presidente Solinas ha parlato di valore aggiunto e di risparmio. Non è vero, quest’avanzo dimostra l’incapacità della Giunta nella spendita delle risorse. Questo assestamento non è un atto dovuto, la bravura di un esecutivo sta nella capacità di saper spendere i soldi».

Molto critico anche l’intervento di Eugenio Lai (Leu): «Ai più questo assestamento potrebbe sembrare un fatto puramente tecnico ma non è così. Non è vero che non ci sono scelte politiche, in questo atto ci sono invece le scelte che hanno portato al fallimento della maggioranza. Avere 78 milioni di avanzo, a fronte delle emergenze che ci sono fuori da quest’aula, significa che la macchina regionale non ha funzionato». Lai ha quindi puntato l’indice sulla gestione della sanità: «L’assessore Nieddu dice che servono più soldi ma non è vero: quanto si sarebbero accorciate le liste d’attesa spendendo le risorse a disposizione? – ha chiesto Lai – tutte le scelte che state assumendo dimostrano il vostro fallimento. Mi dispiace per l’assessore Fasolino che è un assessore serio. Significa che gli altri assessorati non sono stati in grado di rispettare le tabelle di marcia. I soldi per il turn over di Forestas sono fermi. Lo stesso accade per la lotta allo spopolamento e per la progettazione del Pnnr. Ecco dove si crea l’avanzo di amministrazione, non siete in grado di rispondere in tempi utili alle esigenze della società sarda. Non può bastare l’annuncio di una nuova Legge Omnibus». Lai, infine, ha sottolineato il senso di responsabilità dell’opposizione: «Anche questa volta rimarremo in Aula per garantire il numero legale. Questa è una maggioranza che non tiene. Questa Giunta meriterebbe una mozione di sfiducia».

Piero Comandini (Pd) si è detto d’accordo con il relatore di maggioranza Michele Cossa: «E’ vero – ha detto Comandini – in questo assestamento non c’è nulla di politico. La politica manca in quest’aula da quando governate voi. La politica è assente da quando avete vinto le elezioni. La capacità di governare si dimostra con le scelte e la lungimiranza. Avete dimostrato di non avere a cuore i sardi. I temi c’erano tutti: sanità, trasporti, piano casa e imprese sono stati i vostri argomenti in campagna elettorale: dopo tre anni e mezzo questi temi sono ancora sul tappeto». Camandini ha poi parlato di inerzia da parte del presidente della Regione: «Le ultime esternazioni di Solinas non credo siano piaciute nemmeno alla maggioranza. Il rimpasto è ormai superato. I sardi dovranno abituarsi a continuare ad avere questa Giunta». Sull’assestamento di bilancio, infine, Comandini ha affermato: «E’ un atto che mette in evidenza i numeri che non tornano. Non è il primo anno che capita di avere un avanzo di amministrazione. Lo scorso anno la Corte dei Conti ha denunciato l’incapacità di spendita della Regione Sarda. I 78 milioni di avanzo di quest’anno sono una conferma. Lo spopolamento è il problema principale della Sardegna. Nonostante la nostra disponibilità le azioni di contrasto votate diversi mesi fa sono ancora ferme. Questo è il vostro modo di fare politica. Basta proclami».

In sede di replica l’assessore al Bilancio Giuseppe Fasolino ha detto. «E’ vero ciò che ha detto Cossa: l’assestamento è un documento tecnico. Non è vero invece che siamo in ritardo. L’assestamento deve essere approvato entro il 30 luglio, i tempi sono rispettati». Sul debito di Insar, l’assessore ha confermato la messa in liquidazione della società da parte della precedente Giunta: «E’ però altrettanto vero che si è dato un nuovo incarico a Insar con il progetto Lavoras: noi quello ci siamo trovati». Sull’avanzo di amministrazione, Fasolino ha concordato che la mancata spendita di risorse non è mai un fatto positivo: «Ci sono però due aspetti incoraggianti: l’avanzo è in qualche modo fisiologico, abbiamo rispettato il trend degli anni scorsi ma mentre gli avanzi precedenti andavano a coprire il disavanzo quest’anno invece si potrà riutilizzare. Ora abbiamo l’opportunità di rivedere norme sbagliate e riprogrammare le risorse». Sulla lotta allo spopolamento, l’assessore ha annunciato l’approvazione dei criteri per il fondo progettazione. «Ci sarà un’erogazione diretta e ci prenderemmo tre anni per la rendicontazione. Accetto le critiche politiche e le prendo come stimolo».

 Il vicepresidente Satta ha quindi messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato. (Psp)

Successivamente, il Consiglio ha approvato i primi 3 articolo della legge.

Sull’art.4, dedicato ai debiti fuori bilancio, il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha affermato che questi debiti non possono coprire qualunque cosa, e in particolare non possono coprire i problemi degli oltre 2 milioni assegnati all’Insar, società messa in liquidazione nella precedente legislatura anche per alcune censure alla gestione che ora genera però altri debiti fuori bilancio, mentre si cercano con fatica le copertura per il rinnovo dei contratti nella sanità; su questa vicenda si deve fare piena luce.

Subito dopo sono stati approvati gli articoli 5,6, il 7 con gli allegati, el’8 sull’entrata in vigore.

Nello scrutinio finale i voti favorevoli sono stati 25 ed i contrari 16.

Prendendo la parola sull’ordine dei lavori, il consigliere della Lega Michele Ennas, riprendendo i contenuti di un incontro svoltosi nella mattinata fra i capigruppo ed i sindacati della Portovesme SrL, ha chiesto informazioni sui tempi con i quali saranno trattate le questioni energetiche, in vista di un documento unitario del Consiglio sulle aziende sarde “energivore”.

Il presidente ha comunicato che, in base alle intese raggiunte fra i capigruppo, i problemi dell’energia saranno affrontati nella seduta di martedì prossimo, nel quadro della discussione già programmata sui parchi eolici “a mare”.

L’Assemblea ha poi iniziato l’esame della Pl n.336 sulla proroga dei contratti nel comparto sanitario.

Il capogruppo della Lega Pierluigi Saiu, primo firmatario, ha ringraziato in apertura tutta la commissione per il lavoro su un provvedimento indispensabile. Per le annualità 2020 e 2021, ha ricordato, lo Stato ha stanziato risorse specifiche per potenziare gli organici della sanità e migliorare l’azione di contrasto alla pandemia, ma non per il 2022. La Regione quindi, ha spiegato, interviene con 20 milioni destinati alla proroga fino al prossimo 31 dicembre dei contratti di 1643 unità, mentre con altre risorse nazionali si procederà alle stabilizzazione del personale in possesso dei requisiti. Il testo, ha proseguito Saiu, è composto di 3 articoli ai quali sono stati presentati alcuni emendamenti migliorativi in materia di personale amministrativo, Usca, specialistica ambulatoriale ed abbattimento liste d’attesa anche col ricorso a privati accreditati, Infine, ha concluso, l’entrata in vigore è fissata nel prossimo 1°luglio per evitare interruzioni del servizio.

Il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha sottolineato che occorre andare spediti perché la discussione avviene a tempo scaduto per oltre 1600 lavoratori della sanità e Usca che non sanno come organizzare i turni di lavoro di domani, quindi le aziende devono essere avvisate immediatamente. Questo, ha osservato, è il sintomo della grave sottovalutazione di problemi importanti perché non è possibile abbassare la guardia sull’emergenza proprio dopo che il sistema ha mostrato di reggere e contagi e ricoveri sono attualmente sottostimati.  È sbagliata, ha detto in conclusione, la scelta della Giunta di chiudere l’”intra moenia”.

Massimo Zedda, riprendendo il tema della chiusura dell’”intra moenia” ha detto che la decisione non migliorerà ma anzi aggraverà la situazione delle liste d’attesa, ci sarà abbandono delle strutture pubbliche a favore di quelle private, diminuiranno gli introiti delle strutture pubbliche, e non ci sarà nessuna riduzione dei tempi, soprattutto per le patologie diverse dal Covid, rispetto alle quali siamo tornati indietro, a parte il fatto che si scateneranno azioni legali dei medici.

Annalisa Mele, della Lega, ha messo in luce che la legge dà risorse per prorogare i contratti ed  il testo sarà migliorato dagli emendamenti, compresi quelli che collocano le Usca a supporto dei Lea. Tuttavia, ha affermato, non va dimenticato che le Usca lavorano con i mezzi del 118 medicalizzato che di fatto copre tutti i “buchi” del sistema nonostante le carenze di organico, pur avendo enormi responsabilità per decisioni da prendere in pochi secondi, a fronte di retribuzioni pari alla metà delle Usca. Anche per il 118, ha detto infine, bisognerà trovare risorse aggiuntive.

Il capogruppo del pd Gian Franco Ganau ha detto che la legge, giusta nei contenuti, è però l’esempio più eclatante di come è gestita male la sanità, col rinnovo di 1640 contratti all’ultimo minuto, che corrispondono ad altrettante persone che non sanno se dovranno andare a lavorare domani, mentre l’assessorato non ha fatto nulla, per cui almeno intervenga subito sui dg delle aziende altrimenti sarà un disastro di proporzioni enormi. E’corretto, secondo Ganau, rinnovare anche le Usca perchè l’emergenza Covid non è affatto finita, tanto è vero che crescono contagi e ricoveri ed i dati ufficiali sono sottostimati per gli auto-tamponi. Il capogruppo del Pd ha inoltre criticato i ritardi nelle stabilizzazioni che richiedevano un regolamento della Giunta che ancora non c’è, e le recenti decisioni sulla specialistica ambulatoriale che non garantiscono il riequilibrio territoriale, il blocco dell’”intra moenia” che non modifica liste d’attesa ma le allunga, mentre va accolta la proposta della collega Mele sul 118, a partire dalla prossima “omnibus”, perché quel servizio copre davvero carenze enormi del sistema.

Il capogruppo della Lega Pierluigi Saiu, rispondendo ad alcune osservazioni della minoranza, ha sostenuto che bisogna privilegiare gli elementi che uniscono: i 20 milioni garantiscono la continuità servizio, anche con modalità nuova di gestione della Usca che permette di coprire carenze come le guardie turistiche più volte denunciate da amministrazioni locali e dalla stessa opposizione, e gli 8 milioni residui per la specialistica aperta anche ai privati per abbattere liste d’attesa. Però, ha avvertito, non si può ignorare lo squilibrio fra chi deve sopportare tempi biblici per le visite a fonte di tempi brevissimi brevissime per le prestazioni “intra moenia”: l’assessore Nieddu ha preso una decisione coraggiosa che farà luce fra queste attività diverse nell’ambito delle quali le seconde non possono superare le prime. Abbiamo scelto strada provvedimenti utili, ha concluso, proseguiamola con spirito costruttivo.

In sede di replica l’assessore della Sanità Mario Nieddu ha ringraziato il Consiglio per una buona legge che dà certezze al sistema sanitario regionale in un momento in cui la pandemia “continua a mordere” e certamente non aiuta un sistema già sotto pressione. Tuttavia, ha proseguito, emerge il dato fondamentale che, in piena pandemia, abbiamo assunto oltre 1000 persone e quanto alla proroga delle Usca non ci sono ritardi della Regione ma semmai del Governo, dato che erano state istituite a suo tempo con norma nazionale. Per quanto riguarda le prestazioni “intra moenia” Nieddu ha dichiarato che forse a qualcuno “rode” ma è una cosa coraggiosa perché mette alcuni “paletti”, senza disconoscere i meriti degli operatori, ma rispettando le norme nazionali e regionali e spendendo bene le risorse. Voglio anche precisare che, in realtà, si tratta di una sospensione e non di un divieto assoluto, sospensione rivolta a quei presidi dove non si rispettano le norme e si opera in una specie di “zona grigia” nella quale l’assistenza “intra moenia” va a scapito delle attività di istituto; ho chiesto i dati precisi che non ho ancora avuto, quando arriveranno sono disposto a revocare il provvedimento, se ci sarà il supporto dei numeri reali.

Al termine della replica dell’assessore, il presidente ha messo in votazione il passaggio all’esame degli articoli della legge, che il Consiglio ha approvato. (Af)

Illustrando l’emendamento 1, il relatore della legge, l’on. Saiu (Lega Sardegna) ha presentato un emendamento orale al comma 1 dell’articolo 1, che eleva lo stanziamento a 20 milioni di euro (dai 14 milioni iniziali).

Per il Pd, l’on. Piero Comandini ha proposto un emendamento orale all’articolo 4 inserendo anche nel titolo la stabilizzazione del personale mentre il suo capogruppo, on. Gianfranco Ganau, ha chiesto che in legge sia presente il “riequilibrio territoriale”.  

Ancora, il capogruppo dei Progressisti, on. Francesco Agus, ha detto che “la commissione Sanità il 18 maggio ha approvato il parere per le linee guida degli atti aziendali delle aziende sanitarie. Non si capisce cosa attenda la Giunta per approvarli e a quel punto consentire anche le assunzioni del personale. Come si fa ogni a raccontare un romanzo di fantasia che dice sempre la stessa cosa e cioè che presto finiranno le liste d’attesa? Qui il primo specialista che serve è uno psichiatra per la giunta”.

Il relatore Saiu ha chiesto una breve sospensione per mettere a punto la copertura finanziaria del testo di legge alla luce degli emendamenti presentati.

L’Aula ha approvato gli emendamenti orali e a seguire l’on. Saiu ha comunicato che la copertura finanziaria totale della legge è di 26 milioni di euro.

Approvati tutti gli emendamenti, il presidente del Consiglio ha messo in votazione il testo finale della legge, che è stata approvata all’unanimità.

La seduta è stata tolta e il Consiglio regionale sarà convocato a domicilio. (C.C.)

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