Nota stampa della seduta n. 194

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVI Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 194 – Pomeridiana
Martedì 14 febbraio 2022

 

DL 301/A (Legge di Stabilità 2022). Esame dell’art 3 e degli emendamenti

 I lavori riprenderanno alle 16

 Il presidente Michele Pais ha aperto la seduta alle 11.20. Dopo le formalità di rito, l’Aula ha ripreso il dibattito sulla Manovra Finanziaria 2022-2024. In discussione l’art.3 “Disposizioni in materia di opere pubbliche” e i relativi emendamenti. Il presidente Pais ha messo in votazione l’emendamento soppressivo totale n.91=435 che è stato respinto.

Il capogruppo dei progressisti Francesco Agus ha chiesto un chiarimento sul piano di stabilizzazione dei lavoratori del sistema Regione, in  particolare su Sardegna Ricerche e le sue partecipate (Porto Conte Ricerche e Crs4). Il presidente Pais ha precisato che gli emendamenti sono stati spostati alla discussione sull’articolo 6.

L’aula ha quindi respinto in rapida successione gli emendamenti 92, 93, 436, 437, 445, 447 e 324.

Dopo l’approvazione del testo dell’articolo 3 si è passati all’esame degli emendamenti aggiuntivi. Respinti il 446 e 443.

Sull’emendamento n. 210, con il quale si propone un finanziamento di 13 milioni di euro per la riqualificazione del patrimonio residenziale pubblico del quartiere di Sant’Elia, è intervenuto il consigliere Francesco Agus (Progressisti): «Capisco che l’emendamento non sia compatibile con la massa manovrabile di questa finanziaria – ha detto Agus – occorre però tener conto che si continua a rimandare questi interventi. Parliamo di stabili della Regione destinati a degradarsi sempre di più. Bisogna capire se i finanziamenti esistono ancora e se si possono iscrivere a bilancio».

Sulla stessa linea Massimo Zedda (Progressisti) che ha invitato l’assessore ai Lavori Pubblici Aldo Salaris ad effettuare un sopralluogo a Sant’Elia per verificare la situazione del patrimonio immobiliare pubblico: «Quelli di proprietà comunale sono stati riqualificati – ha sottolineato Zedda – a 300 metri di distanza ci sono quelli della Regione in completo stato di abbandono. Le diranno che la proprietà dei terreni non è di competenza della Regione e con questa scusa non mettono mano ai sottoservizi. Il finanziamento per il recupero di quegli stabili è bloccato dal 2006. C’è un serio problema di gestione da parte di Area».

Anche il consigliere Antonio Piu (Progressisti) ha segnalato le difficoltà di gestione del patrimonio immobiliare pubblico: «Nella provincia di Sassari, Area ha perso negli ultimi anni 60 dipendenti su 80. Ad Alghero ci sono immobili con vincoli paesaggistici che non possono usufruire del superbonus al 110%. Serve un incontro per capire come procedere alle manutenzioni».

Secondo Piero Comandini (Pd) portare a termine l’intervento di riqualificazione di Sant’Elia – quartiere di Cagliari con più alta densità di residenzialità pubblica – è urgente: «Ci sono 70 milioni di euro messi a disposizione dall’Accordo di Programma del 2006. Dopo 16 anni non è stato fatto niente. La mancanza di servizi sta portando a un disagio sempre più forte tra i residenti. Capiamo che questo emendamento non può essere accolto. Questa però deve diventare una priorità dell’assessorato ai Lavori pubblici».

Giudizio condiviso da Daniele Cocco (Leu) che ha evidenziato «l’enorme carenza di personale in Area». Secondo l’esponente dell’opposizione: «Attualmente non può essere garantita nemmeno l’ordinaria amministrazione. Persone che abitano in quelle strutture hanno fatto domanda di riscatto degli immobili ma non ottengono risposta. Abbiamo graduatorie di personale idoneo a coprire quei posti. Perché non si provvede alle assunzioni?».

Anche il leader dell’Udc Giorgio Oppi (Udc) si è detto d’accordo con le valutazioni dei colleghi della minoranza: «Occorre incontrarsi al più presto per affrontare il tema del patrimonio pubblico della Regione». Messo in votazione l’emendamento 210 è stato respinto. Stessa sorte per l’emendamento n. 211.

Sul 212 Massimo Zedda ha sollecitato un intervento che consenta di collegare il borgo dei pescatori alla città di Cagliari. «Questo tratto di strada è inserito nel percorso di Sant’Efisio. E’ prevista una pista ciclopedonale. Basterebbe aggiungere all’impalcato del ponte un passerella per le biciclette. E’ la soluzione più semplice». L’emendamento 212 è stato respinto.

Sul 295 e seguenti il consigliere Roberto Caredda (Misto) ha chiesto la votazione elettronica. Richiesta alla quale si è opposto Giorgio Oppi (Udc): «Se si votano questi emendamenti con sistema elettronico – ha detto Oppi –  lo faremo per tutti».

Per dirimere la questione, il presidente Pais ha sospeso la seduta per 10 minuti.

Alla ripresa dei lavori il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha invitato il collega Roberto Caredda a ritirare gli emendamenti con l’impegno a esaminare i temi proposti nella prossima legge Omnibus. Richiesta accolta da Caredda che ha ritirato gli emendamenti. Successivamente l’Aula ha respinto gli emendamenti 319, 320 e 321,

Sull’emendamento n.322 il consigliere Piero Comandini (Pd) ha sollecitato una soluzione sul problema relativo alla costruzione del nuovo stadio del Cagliari Calcio:«Ne abbiamo già parlato – ha detto Comandini –  i colori rossoblu non appartengono solo a Cagliari. La città e tutta la Sardegna meritano un nuovo stadio. La Regione richiami il Comune di Cagliari alle sue responsabilità. Si faccia parte attiva per un incontro tra Regione, Comune e Società Sportiva per rimuovere le criticità e stabilire un crono programma«. Posto in votazione il 322 è stato respinto.

Bocciati anche gli emendamenti 323, 325, 326, 327.

Sul 328 è intervenuto ancora il consigliere Comandini (Pd): «Questo emendamento e i successivi riguardano la sicurezza delle strade e dei passaggi a livello. Ci troviamo a piangere le morti sulle strade ma quando si tratta di metterle in sicurezza evitiamo di fare discussioni serie. Stiamo parlando della vita delle persone. L’emendamento riguarda una strada, Samatzai-Donori, in cui si sono verificati diversi incidenti mortali. Su queste arterie non c’è nemmeno un impegno di massima da parte della Giunta».

Sulla stessa lunghezza d’onda Maria Laura Orrù (Progressisti): «In questo settore manca la programmazione. Si lasciano i comuni da soli. Manca una visione d’insieme che in questo articolo è palese. I comuni hanno necessità di risorse per le progettazioni».

Anche per Francesco Agus (Progressisti) il problema è serio: «Se si arriva in aula con emendamenti che riguardano singole strade è perché non si percepisce un disegno complessivo sulla viabilità della Sardegna. Occorre per questo fare una verifica delle urgenze. Ci sono strade affidate alle Province che oggi sono il vero anello debole del sistema».

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula si è detto d’accordo con le affermazioni dei colleghi: « Ciò che sta avvenendo nelle strade gestite da Anas è vergognoso. Quando finiranno i lavori sulla 131, nelle gallerie a doppio senso di marcia. Cosa sta facendo Anas?». Messo i votazione l’emendamento 328 è stato respinto.

Sul 329, Piero Comandini (Pd) ha sollecitato l’approvazione di un finanziamento di 350mila euro per il recupero e la valorizzazione di casa Buccelli a San Vito. «Il patrimonio dell’industria mineraria dismessa è spesso in capo ai comuni che però non hanno le risorse per recuperarlo». L’emendamento è stato respinto.

Si è poi passati all’emendamento n.394 proposto dal gruppo M5S che chiede la riapertura del Pronto Soccorso dell’ospedale Marino di Cagliari: «E’ un emendamento meritorio  – ha detto il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus –  consente di anticipare 10 milioni di euro per riaprire il pronto soccorso dell’ospedale Marino. Tutti stanno denunciando le situazioni difficili dei Pronto Soccorso della Sardegna. A Cagliari fino a due anni fa c’erano quattro pronto soccorso attivi, ora sono solo due. L’Ospedale Marino si occupava di ortopedia. Oggi se ne occupano il Brotzu e il Policlinico. Il risultato è devastante, quella struttura cade a pezzi. C’è il rischio che diventi un rudere. Che fine hanno fatto i 120 posti letto? Le specialità si sono trasferite ma le hanno sottratte ad altre specialità. Che interesse vuole portare avanti la giunta Regionale?».

Per Michele Ciusa (M5S): «L’ospedale Marino non può essere dismesso con trasferimenti di reparti nel silenzio. Si parla di apertura di nuovi ospedali ma perché non si valorizzano quelli che abbiamo. Se è un problema strutturale si intervenga per rendere funzionale lo stabile».

Critico anche Piero Comandini (Pd): «E’ una vergogna. Al Marino il Pronto Soccorso è chiuso e i reparti smantellati. L’Ospedale deve tornare ad offrire assistenza a Cagliari e alle popolazioni della Sardegna Sud Orientale. Ci vuole un impegno politico». Messo in votazione l’emendamento è stato respinto.

Disco rosso anche per l’emendamento 464 proposto dal gruppo Cinque Stelle che stanzia 10 milioni per l’Ersu. Voto favorevole ha annunciato Massimo Zedda (Progressisti): «Finalmente si è insediato il Cda dell’Ersu che si deve occupare delle case dello studente. Con la legge Omnibus abbiamo votato un finanziamento. Voglio sperare che si utilizzi per interventi su aree pubbliche e non a favore di privati».

Per Michele Ciusa (M5S) il diritto allo studio si applica anche garantendo residenze funzionali agli studenti. «Ci sono stati troppi ritardi nella nomina dei Cda che ha creato disagi agli studenti. Si dovrebbe intervenire anche sulle mense».

Subito dopo è intervento il capogruppo di Leu Eugenio Lai Aula che ha segnalato alla presidenza le numerose assenze sui banchi della maggioranza: «E’ una mancanza di rispetto nei confronti dell’Aula – ha detto Lai – o rientrano o chiedo la votazione elettronica per la verifica del numero legale».

IL presidente Pais ha quindi chiuso la seduta. Il Consiglio riprenderà i lavori nel pomeriggio alle 16.00. (Psp)

 

 

Condividi: