Manovra finanziaria, via libera dalla commissione Sanità. L’assessore Doria a maggioranza e opposizione: misure straordinarie contro la fuga dei medici sardi

La manovra finanziaria è stata approvata questa mattina a maggioranza dalla commissione Sanità al termine dell’audizione dell’assessore, Carlo Doria.

In apertura di intervento l’esponente della Giunta Solinas ha annunciato una serie di emendamenti. Il primo riguarda 740 mila euro aggiuntivi per la copertura del bilancio triennale. Altri riguardano le docenze per le scuole di specializzazione e l’ospedale veterinario di Sassari, l’unico in Sardegna. Altri emendamenti proposti da Doria toccano la rivalutazione dei compensi dei commissari che partecipano alle commissioni di concorso. Ancora, 3,5 milioni di euro saranno destinati al pagamento delle competenze del personale a tempo del Pnnr oltre a fondi regionali per finanziare i corsi di formazione degli operatori socio sanitari.

Il dibattito con la commissione Sanità, presieduta da Antonio Mundula (FdI) si è acceso quando l’assessore ha annunciato una misura da tre milioni di euro per i servizi sanitari delle zone disagiate dell’Isola: “Si aggiungeranno ai due milioni già stanziati a marzo scorso con lo scopo di incentivare i medici che accettano di lavorare in sedi disagiate”, ha detto Doria che si è detto disponibile a finanziare anche i corsi per la formazione continua dei medici del 118, sollecitati dall’on. Mele (Riformatori).

Il tema della carenza dei medici di famiglia e di medici nelle guardie mediche ha catalizzato il dibattito dei commissari. Rispondendo alle considerazioni di Cocco (Alleanza Europa Verde), Ganau (Pd) e Agus (Progressisti), l’assessore alla Sanità ha detto: “Noi possiamo chiedere ai medici di guardia medica di lavorare di più ma se non diamo un’integrazione la medicina territoriale non sarà mai attrattiva per i medici. Chi va a lavorare per 23,50 euro l’ora quando altrove una giornata di un medico viene pagata anche mille euro? Rischiamo davvero, come sta già accadendo, che i medici sardi lascino la Sardegna perché meglio pagati altrove. Abbiamo gli strumenti per evitare tutto questo e sono disponibile a un confronto franco con tutte le forze politiche, al di là delle posizioni, per arrivare a questo risultato attraverso l’adozione di misure straordinarie”.

Per l’on. Gallus  (Psd’Az) “è necessario fare in fretta perché i sindaci sono pronti a dichiarare lo stato di emergenza. La situazione delle guardie mediche e dei medici di famiglia è drammatica”. Della stessa opinione il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, che ha segnalato come le popolazioni del Nuorese siano in agitazione per la mancanza di una adeguata sanità territoriale” mentre Annalisa Mele (Riformatori) invoca “lo stato di emergenza sanitaria per la Sardegna e provvedimenti straordinari”.

L’on. Mele ha chiesto all’assessore quali effetti hanno prodotto gli stanziamenti dello scorso anno per incrementare l’accesso alle scuole di specializzazione delle università sarde. L’esponente della Giunta ha preso nota e intanto ha detto: “Posso parlare di un caso che conosco, quello della scuola di rianimazione dell’Università di Sassari. Su 40 borse di studio ci sono state soltanto 4 domande e la ragione è che gli anestesisti non possono fare attività privata e dunque finiscono per guadagnare meno di un dermatologo, giusto per fare un esempio. Con queste premesse avremo sempre meno anestesisti se non interveniamo”.

Sul fronte del 118, Agus e Ganau hanno sollecitato un emendamento per restituire ad Areus i cinque milioni di euro del 2020 sottratti nel primo anno della pandemia e relativi allo stanziamento straordinario per le odv e le coop convenzionate. Il presidente Mundula ha garantito anche l’impegno della maggioranza.

Per il capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau, “alcuni correttivi potevano essere inseriti già prima. Segnalo che i corsisti di medicina generale prendono la metà degli specializzandi e non esistono incentivi per i medici di pronto soccorso e del 118”.

Poi il voto sul testo, approvato con i voti di maggioranza e con l’astensione di Carla Cuccu (Misto).

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