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La Presidente incontra i sindaci del Sulcis, i lavoratori dell’Alcoa e i sindacati

Data: 25/01/2012 – Presidenza del Consiglio regionale

La drammaticità della situazione sarda non è da meno di quella siciliana, forse è addirittura peggio. Per  questo la Regione Sardegna, al pari della Sicilia, deve avere un confronto diretto con il Presidente del Consiglio dei Ministri. Non ci sono Regioni di serie A e di serie B.  
Lo ha affermato la Presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo, facendo riferimento al vertice previsto per oggi a   Palazzo Chigi tra il Premier e il Governatore della Sicilia, durante l’incontro con i sindaci del Sulcis –Iglesiente, i rappresentanti della provincia, i sindacati, i lavoratori dell’Alcoa, una rappresentanza dei pescatori del Sulcis e del popolo  delle partite Iva.
La Presidente del Consiglio ha ribadito la solidarietà politica dell’Assemblea e il pieno appoggio alle manifestazioni che i lavoratori  organizzeranno in concomitanza con i prossimi vertici che si terranno al Ministero.
Trovo positivo che il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera nell’ultimo incontro – ha detto la Presidente – abbia dichiarato che l’alluminio è un settore strategico  per l’economia del Paese. Ora, però dalle parole è necessario passare ai fatti ed evitare in ogni modo la chiusura dello stabilimento di Portovesme.
La Presidente ha ricordato alla delegazione che domani il Consiglio regionale esaminerà una mozione sull’Alcoa. Era stata inserita al secondo punto all’ordine del giorno ma l’esame slitterà a fine seduta per permettere all’assessore regionale all’industria Alessandra Zedda di rientrare da Roma dove deve prendere parte a un incontro al ministero.
La delegazione ha ringraziato la Presidente del Consiglio ma ha sollecitato un altro incontro con i capigruppo che erano assenti a causa della concomitante seduta della commissione Bilancio.
Tutte le forze politiche devono essere consapevoli – hanno detto i sindaci – che la chiusura dell’Alcoa rappresenterebbe la disperazione per il territorio. Abbiamo bisogno di iniziative straordinarie che richiedono un impegno straordinario. Il Consiglio regionale deve affiancare la giunta e  insieme decidere una strategia industriale che porti la Sardegna fuori dalla crisi. Basta con i provvedimenti tampone – hanno concluso i lavoratori –  servono urgenti interventi strutturali.


 



 

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