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La Presidente e i Capigruppo incontrano i rappresentanti di Cgil Cisl e Uil

Data: 06/02/2013 – Cagliari, Presidenza

Il Consiglio regionale farà fronte comune nei confronti del governo nazionale perché vengano riconosciute alla Sardegna le risorse necessarie a coprire gli ammortizzatori sociali.
Ampia disponibilità è stata garantita questo pomeriggio dalla Presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo e dai capigruppo che hanno incontrato i rappresentanti regionali di Cgil Cisl e Uil, a cui è stato assicurato che già nella seduta pomeridiana del Consiglio si provvederà ad una modifica della legge n. 1  approvata il 10 gennaio 2013. 
I sindacati hanno chiesto al Consiglio regionale  di farsi promotore di un tavolo nazionale presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per approntare tutti i correttivi necessari per rilanciare lo sviluppo ed il lavoro in Sardegna, presupposto essenziale per arrestare il declino ed evitare l’acutizzarsi dell’emergenza sociale. 
La Presidente del Consiglio ha assicurato la massima disponibilità dell’Assemblea ma ha ricordato che, nei confronti del governo nazionale, l’interlocutore del Governo è il presidente della Regione che deve farsi interprete del mandato che gli ha conferito il Consiglio. 
La situazione è gravissima – si è detto nell’incontro – negli ultimi 5 anni il numero degli occupati nell’industria è crollato di circa 37 mila unità, mentre 4000 lavoratori hanno cessato di lavorare nel settore agricolo.  Il tasso di disoccupazione, secondo le ultime rilevazioni dell’Istat, si avvicina al 17%, circa 7 punti in più rispetto alla media nazionale.
Le persone ammesse a beneficiare  della gamma degli ammortizzatori sociali  sono 136.000 per l’inps, di cui 30.000 ammessi alla CIG e mobilità in deroga.
E i fondi da destinare agli ammortizzatori sociali  sono del tutto insufficienti. Nel 2013 il governo ha stanziato 87 milioni di euro che servono solo a coprire un terzo del fabbisogno che è stimato attorno ai 230/240 milioni di euro.  Sono necessari, dunque, altri 140 milioni di euro. Occorre pertanto – hanno detto i sindacati – predisporre le iniziative più opportune per impegnare il Governo affinchè copra, così come è accaduto per tutte le altre regioni, il costo complessivo della Cig e della mobilità in deroga.
Dobbiamo creare un fronte unico – hanno aggiunto  i sindacati -per far sentire la nostra voce a Roma e non deve più ripetersi l’assenza della Regione in incontri decisivi come quello del 28 dicembre del 2012 dove si sono decisi, in assenza di un nostro rappresentante della giunta,  i parametri di ripartizione dei fondi.
  


 

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