Versione per la stampa http://www.consregsardegna.it/wp-content/plugins/print-o-matic/css/print-icon-small-black.png


La presidente del consiglio regionale Claudia Lombardo e il presidente della giunta regionale Ugo Cappellacci ricevono una delegazione dei lavoratori dell’Alcoa

Data: 10/11/2009 – Cagliari

La presidente del consiglio regionale Claudia Lombardo e il presidente della giunta regionale Ugo Cappellacci ricevono una delegazione dei lavoratori dell’Alcoa.


 


Cagliari, 10 novembre 2009 – Una delegazione dei lavoratori dell’Alcoa, che per tutta la mattina hanno manifestato davanti al Consiglio regionale, è stata ricevuta dalla presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo e dal presidente della giunta Ugo Cappellacci.


I lavoratori hanno ribadito la loro disperazione per la chiusura della fabbrica e hanno chiesto il massimo impegno perché il sito rimanga attivo.


“Siamo pronti ad andare a Roma – hanno detto i lavoratori – e chiediamo alle massime istituzioni regionali di essere al nostro fianco”.


“Noi lotteremo con voi fino all’ultimo – ha assicurato la presidente Lombardo – perché l’Alcoa deve avere un futuro. La vostra preoccupazione è la nostra. Perdere l’Alcoa significherebbe un grave problema non solo per il Sulcis ma per l’intera Sardegna”.


Disponibilità anche da parte del presidente della giunta Ugo Cappellacci  che ha assicurato che il governo regionale attua un pressing quotidiano sulla commissione europea presieduta da Josè Manuel Barroso.  


L’impegno della giunta sull’Alcoa – ha detto il presidente Cappellacci – è massimo e siamo pronti a opporci contro chiunque decida che l’Alcoa debba essere chiusa.


I lavoratori hanno sottolineato che non molleranno fino a quando non avranno la certezza che la fabbrica è salva e hanno annunciato clamorose azioni di protesta.


“La nostra fabbrica – hanno concluso – non viene chiusa dalla crisi ma dalla politica e dalla burocrazia. Chiediamo alle massime istituzioni regionali di mettersi al nostro fianco per portare avanti una battaglia che dobbiamo assolutamente vincere. In gioco c’è il futuro di 2000 famiglie ”.   (R.R.)

Condividi: