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La presidente : “Chiusura Alcoa ennesimo schiaffo alla Sardegna”.

Data: 13/01/2012 – Roma – Ministero dello Sviluppo Economico

Il governo nazionale deve assolutamente trovare una soluzione alternativa affinchè lo stabilimento Alcoa di Portovesme non chiuda. Permettere la dismissione del polo dell’alluminio  sarebbe l’ennesimo  “schiaffo” per la Sardegna dopo quelli  presi in materia di vertenza entrate, fondi Fas e vendita della Tirrenia. L’esecutivo Monti non può ignorare la gravità della situazione sarda  e il dramma sociale e occupazionale che con questa decisione deriverebbe. La presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo, al termine dell’incontro che si è tenuto a Roma nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, auspica l’immediata mobilitazione di tutte le Istituzioni, dei lavoratori, dei sindacati per accendere i riflettori in maniera forte e decisa sulla vertenza Alcoa e per trovare, al più presto, una soluzione. “Anche nel vertice di oggi – ha detto la Presidente Lombardo – abbiamo registrato un atteggiamento irresponsabile e intollerabile da parte dell’azienda di fronte alla più che ragionevole richiesta di sospendere la messa in mobilità dei lavoratori. Ormai appare chiaro che non ci sono più margini di trattativa con l’azienda. Ora il governo nazionale deve passare “dalle parole ai fatti” dando concreta attuazione all’annuncio fatto nel corso dell’incontro di giudicare strategica la produzione dell’alluminio per il nostro Paese. Attendiamo segnali e in tempi brevi per capire quali siano le soluzioni alternative proposte e la strategia industriale da perseguire per il rilancio del comparto dell’alluminio e dell’intero sistema economico della Sardegna”.  
La presidente Lombardo chiede anche al governo nazionale di tenere un comportamento intransigente nei confronti della multinazionale americana  che “deve essere inchiodata” alle sue responsabilità in materia di  bonifiche del territorio da cui, per decenni,  ha tratto profitto. 
  


 

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