Commissione Sanità: audizione dell’assessore Nieddu sugli indirizzi per l’adozione degli atti aziendali

La commissione Sanità, presieduta da Antonio Mario Mundula (Fdi) ha avviato il dibattito sugli indirizzi per l’adozione degli atti aziendali nei vari organismi del sistema sanitario con una audizione dell’assessore Mario Nieddu.

A proposito dei rapporti fra Ares ed aziende sanitarie locali, così come definiti dalla riforma e riproposti negli indirizzi per gli atti aziendali, l’assessore Nieddu ha affermato che l’Ares non è un “surrogato” dell’assessorato ma una “azienda di servizio” che lavora con le aziende locali che sono le sue “committenti”. Questo concetto, ha aggiunto, l’ho ribadito con chiarezza anche in un incontro con i direttori generali ai quali, fra l’altro, è stato assegnato come obiettivo quello dell’apertura costante dei reparti al 100% della loro capacità.

Uno dei passaggi più controversi resta quello reclutamento del personale che, per i consiglieri Giorgio Oppi ed Antonello Peru di Udc-Cambiamo, deve essere affidato alle aziende locali che agiscono “di concerto” con l’Ares, mentre per il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau la legge è chiara e lo attribuisce ad Ares, per cui o si cambia la legge o gli indirizzi su questo punto devono essere coerenti.

Nieddu ha poi rilanciato la proposta delle Regioni al Governo con la quale, in primo luogo, si chiede più autonomia nella gestione dei contratti, per poter rispondere con strumenti adeguati ad una nuova fase di emergenza che, cessata la fase acuta della pandemia, interesserà comunque tutto il sistema sanitario. In attesa di risposte che comunque non sono arrivate, ha lamentato Nieddu, stiamo verificando con il presidente Solinas se, come Regione autonoma, abbiamo margini per derogare ad alcune norme nazionali.

Rispondendo poi ad una segnalazione della consigliera del Pd Rossella Pinna sulla sospensione dell’attività del reparto maternità dell’ospedale di San Gavino (riferimento di una popolazione di circa 150.000 persone fra Marmilla, Oristanese ed una parte dell’area cagliaritana) l’assessore ha chiarito che si tratta di un provvedimento temporaneo che, però, ripropone la criticità collegata alla copertura di molte sedi territoriali, a parte gli “hub” di Cagliari e Sassari. Da questo punto di vista, ha specificato, dai concorsi non sono arrivate le risposte che aspettavamo e cambieremo alcune “regole”.

Successivamente la commissione ha approvato all’unanimità il parere riguardante le scuole di specializzazione dell’area medica. Per quanto riguarda gli indirizzi per l’adozione degli atti aziendali, il dibattito riprenderà la prossima settimana ed il presidente Mundula ha invitato i commissari a far pervenire eventuali valutazioni ed osservazioni.

(Af)

 

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