INTERROGAZIONE N. 140/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 140/A

(Pervenuta risposta scritta in data 27/03/2025 e in data 22/05/2025)

MAIELI, con richiesta di risposta scritta, in merito alla campagna di vaccinazione 2025 sulla febbre catarrale degli ovini, nota come lingua blu o Blu tongue.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– la Blue tongue (lingua blu) è una malattia infettiva non contagiosa dei ruminanti, trasmessa da insetti vettori ematofagi (culicoidi), causata da un acido ribonucleico (RNA) virus della famiglia Reoviridae, genere Orbivirus;
– la malattia è passata da una triste fase epidemica ad una endemica, senza essere sfortunatamente mai riusciti a sconfiggerla;
– la Sardegna, sia per il suo ricco patrimonio ovino, ma anche per l’ecosistema favorevole al Culicoides imicola, vettore del morbo, sarà sempre sensibile alla presenza del vettore e conseguentemente della malattica;

PRESO ATTO che:
– le vaccinazioni effettuate nei tempi e nei modi corretti, hanno permesso di contrastare la malattia;
– effettuare vaccinazioni nei periodi di riproduzione ovina e di fine lattazione crea grandissime problematiche al gregge, quali aborti, malformazioni fetali ed anche morte degli animali, con gravi ripercussioni economiche verso lo stesso imprenditore agricolo;
– il miglior periodo per effettuare la vaccinazione contro la lingua blu è dal mese di febbraio fino, al massimo, al mese di maggio;

VISTO che:
– è necessario avviare urgentemente la campagna di vaccinazione 2025, affiancata dall’uso di antiparassitari, per prevenire la diffusione del vettore del virus;
– l’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale ha già effettuato ed aggiudicato il bando per la fornitura del vaccino Sierotipo tre, variante molto aggressiva;

CONSIDERATO che:
– alla data odierna non sono stati ancora resi noti il numero di dosi e le modalità di consegna degli stessi, oltre che la tempistica di vaccinazione dei capi ovini;
– sia gli imprenditori agricoli, ma anche le associazioni di categoria, sono in attesa di veder avviato il piano vaccinale 2025, per non affrontare nuovamente le pesanti problematiche degli anni passati,

chiede di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:
1) quali interventi si stanno attuando per iniziare nel più breve tempo possibile la campagna di vaccinazione 2025 e la lotta al vettore Culicoides;
2) con che tempistica e modalità i vaccini saranno resi disponibili per la campagna di vaccinazione 2025;

Cagliari, 6 febbraio 2025

INTERROGAZIONE N. 139/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 139/A

SORGIA con richiesta di risposta scritta, sulla pericolosità e le criticità della viabilità lungo la strada statale (SS) 195 nel tratto compreso tra la rotonda di Frutti D’Oro e la rotonda di Su Loi.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– la strada statale (SS) 195 Sulcitana rappresenta un’arteria viaria fondamentale per il collegamento tra Cagliari e Pula, attraversando territori ad alta densità abitativa;
– a seguito dei lavori dell’Azienda nazionale autonoma delle strade statali (Anas) per la realizzazione dei ponti sul Rio San Girolamo e Rio Masone Ollastu, è stata realizzata una strada provvisoria nel tratto tra la rotonda di Rio San Girolamo e la rotonda di Su Loi, aperta al traffico il 10 ottobre 2024;
– tale strada provvisoria presenta diverse criticità, tra cui un limite di velocità di trenta km/h, assenza di illuminazione e un tracciato caratterizzato da ripetute curve;
– il 7 gennaio 2025, un autotreno procedente in direzione Cagliari si è ribaltato in una curva a gomito lungo il percorso provvisorio, evidenziando la pericolosità della viabilità attuale;
– il traffico pesante continua a transitare sulla vecchia SS 195, nonostante l’apertura, avvenuta il 5 settembre 2024, del nuovo tratto a quattro corsie che parte dalla Strada Provinciale (SP) 91 ed è diretto fino a Pula;

CONSIDERATO che:
– la presenza di mezzi pesanti lungo il tratto tra la rotonda di Frutti D’Oro e Su Loi aggrava la situazione della viabilità, aumentando i rischi per la sicurezza stradale;
– i residenti delle zone interessate lamentano gravi disagi a causa delle carenze infrastrutturali, della scarsa sicurezza e delle condizioni precarie della viabilità;
– la mancata illuminazione e la segnaletica inadeguata aumentano il pericolo per automobilisti, ciclisti e pedoni;

SOTTOLINEATO che:
– il completamento della nuova SS 195 è stato posticipato al 30 giugno 2025 a seguito della proroga concessa all’impresa appaltatrice;
– la viabilità lungo il tratto provvisorio e sulla vecchia SS 195 necessita di interventi urgenti per garantire la sicurezza degli utenti della strada,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere:
1) se siano a conoscenza delle criticità segnalate lungo la SS 195, in particolare nel tratto compreso tra la rotonda di Frutti D’Oro e Su Loi;
2) se si intenda intervenire con urgenza per limitare il transito dei mezzi pesanti su tale tratto, deviandoli sulla nuova SS 195 a quattro corsie;
3) se siano previsti interventi per migliorare la sicurezza della viabilità provvisoria, inclusa l’installazione di un’adeguata illuminazione e di una segnaletica più chiara e visibile;
4) quali siano le tempistiche effettive per il completamento dei lavori sulla SS 195 e se vi siano ulteriori proroghe previste oltre il 30 giugno 2025.

Cagliari, 6 febbraio 2025

INTERROGAZIONE N. 138/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 138/A

(Pervenuta risposta scritta in data 10/03/2025 e in data 22/05/2025)

CERA Emanuele, con richiesta di risposta scritta, sulla situazione della Blue tongue in Sardegna e sulla necessità di programmare interventi mirati volti ad arginare una nuova proliferazione nel territorio regionale.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– la Sardegna è alle prese con una delle peggiori epidemie di lingua blu degli ultimi vent’anni. La Blue tongue (BT), detta anche febbre catarrale, è una malattia infettiva dei ruminanti trasmessa da insetti vettori ematofagi appartenenti al genere culicoides e alla famiglia dei ceratopogonidi, che costituiscono i vettori della malattia;
– la malattia infettiva, non contagiosa per l’uomo, colpisce i ruminanti, sia domestici che selvatici, sostenuta da un virus del genere orbivirus e, attualmente, se ne conoscono ventisette sottospecie (dette sierotipi), non tutte presenti nel territorio nazionale e regionale;
– la Blue tongue rientra nella lista delle malattie da notificare all’Organizzazione mondiale della sanità animale (OIE) e l’eventuale conferma della malattia è seguita dall’applicazione, nei territori in cui è accertata la presenza del virus, del provvedimento di zona di protezione con blocco delle movimentazioni degli animali, unitamente all’attuazione di un piano di profilassi diretta alla lotta all’insetto vettore, alla vaccinazione immunizzante, alla biosicurezza presso le aziende zootecniche coinvolte ed alla sorveglianza sierologica, così come previsto dalle norme vigenti;
– l’emergenza sanitaria, durante l’ultimo anno, è stata alimentata in particolare dalla diffusione dei sierotipi 3 e 8. In alcune parti dell’isola, come l’oristanese, le rilevazioni dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna hanno fotografato una prevalenza del sierotipo 8. In questa zona, inoltre, si è registra l’incidenza maggiore della malattia con un drammatico incremento dei casi, mentre le aziende zootecniche hanno dovuto fare i conti con le gravi perdite economiche e patrimoniali che ne sono derivate;

RILEVATA la drammaticità della situazione, in cui versano le aziende zootecniche della Sardegna, con particolare riguardo alla Provincia di Oristano, così come emerge con chiarezza dalla lettura degli ultimi dati, pubblicati dall’Istituto zooprofilattico regionale, consultabili all’indirizzo: https://www.izs-sardegna.it/CdSE-OEVR_blue-tongue.cfm;

CONSIDERATO che:
– l’epidemia di Blue tongue preoccupa sempre di più gli allevatori ma, inevitabilmente, preoccupa anche gli Amministratori locali e gli operatori sanitari, in particolar modo in alcuni territori, fra i quali la Provincia di Oristano, dove le perdite economiche sono sempre più evidenti a causa della mortalità degli animali e delle riduzioni nella produzione di latte e di carne, oltre che per le restrizioni nella loro movimentazione e commercializzazione, imposte per contenere la diffusione;
– in data 6 dicembre 2024 si è tenuto a Ghilarza un convegno promosso dall’Unione dei Comuni del Guilcer al fine di affrontare le problematiche connesse alla diffusione della febbre catarrale negli allevamenti del territorio e condividere azioni efficaci e tempestive per fronteggiare il dilagare della Blue tongue. In quella occasione, sono emerse forti preoccupazioni per il futuro del comparto e per il rischio che si possa presentare una nuova epidemia;
– non è più tollerabile che, di fronte a un fenomeno ciclico come quello della Blue tongue, che si manifesta ogni anno con focolai diffusi tra le aziende di tutta l’Isola, la risposta istituzionale si limiti a interventi frammentari e insufficienti;
– la precedente amministrazione regionale aveva predisposto un efficiente piano di sorveglianza sierologica, mediante l’utilizzo di animali sentinella, dislocati in vari quadranti del territorio regionale, presso aziende zootecniche ospitanti, il quale si era rivelato piuttosto utile ed efficace in chiave di controllo preventivo e di puntuale contrasto alla diffusione della febbre catarrale degli ovini (Blue tongue);
– gli allevatori, già provati dalla crisi economica generale e dalla siccità, stanno vedendo sgretolar-si il loro lavoro, mentre aumentano i costi per la gestione delle epidemie e le perdite legate alla moria del bestiame. Le ripercussioni economiche e sociali, che questa emergenza sanitaria sta causando alla Sardegna e ai sardi, sono molto importanti e serve un’azione rapida, incisiva e strutturale;

SOTTOLINEATO che:
– l’incremento della popolazione di culicoides rappresenta una minaccia seria per il settore zootecnico della Sardegna;
– appaiono indispensabili degli interventi capillari di disinfestazione massiva nelle campagne con particolare riguardo ai siti maggiormente a rischio per la riproduzione degli insetti. L’adozione di misure di controllo mirate, come la gestione ambientale, l’uso di insetticidi sicuri e sostenibili e il potenziamento delle campagne di vaccinazione, risultano fondamentali per prevenire e spezzare la catena di trasmissione della malattia. Solo attraverso un approccio integrato, basato su monitoraggio costante, ricerca scientifica e strategie di prevenzione, è possibile limitare la proliferazione dei culicoides;
– intervenire efficacemente per debellare questi vettori non è solo una necessità sanitaria, ma una priorità strategica per la tutela della zootecnia e della sicurezza alimentare in Sardegna oltre che per l’economia della nostra Regione;

VALUTATA la necessità e l’opportunità di dare vita ad una struttura inter-assessoriale che, attraverso uno specifico provvedimento del Presidente della Regione, individui chiaramente la ripartizione dei compiti e dell’impegno finanziario tra i vari assessorati coinvolti e consenta la più puntuale e mirata gestione delle azioni di prevenzione e di contrasto alla proliferazione della Blue tongue in Sardegna;

RITENUTO pertanto necessario che gli assessorati regionali competenti per materia operino in maniera coordinata tra loro, unitamente alle aziende sanitarie locali territorialmente interessate, con il coinvolgimento dei sindaci e delle amministrazioni locali, e si adoperino tempestivamente per mettere a punto una strategia unitaria in grado di fornire una risposta adeguata sul piano della profilassi e della disinfestazione preventiva e del successivo contrasto alla diffusione del virus della febbre catarrale dei ruminanti nel territorio regionale, mediante una capillare vaccinazione;

chiede di interrogare con urgenza per quanto di rispettiva competenza l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quale sia lo stato aggiornato circa l’attuale situazione sanitaria derivante da Blue tongue in Sardegna ed in particolare in Provincia di Oristano;
2) se siano stati programmati, in via preventiva, gli opportuni interventi volti a contrastare, con efficacia ed in modo capillare, la piaga della Blue tongue in tutto il territorio regionale, andando ad anticipare la proliferazione degli insetti culicoides e limitando così la diffusione del virus, al fine di scongiurare il ripetersi della drammatica situazione emergenziale dello scorso anno;
3) che fine abbia fatto il piano di sorveglianza sierologica, messo a punto con successo dalla precedente amministrazione regionale, mediante l’utilizzo di animali sentinella per il più puntuale controllo preventivo dei focolai e la più efficace somministrazione del vaccino in base al sierotipo del virus rilevato;
4) se siano attivi eventuali protocolli di collaborazione con i paesi da cui notoriamente proviene la malattia, al fine di anticipare la diffusione del virus e programmare, per tempo, gli interventi di contrasto alla diffusione della Blue tongue, sulla base dei potenziali sierotipi che si prevede possano diffondersi in Sardegna;
5) se siano previste azioni preventive di lotta anti larvale, stante il ritardo già accumulato e la necessità di agire con estrema rapidità affinché tali interventi possano risultare efficaci;
6) se sia già stata pianificata e a che punto sia l’organizzazione della campagna vaccinale 2025 e se sia stato previsto un metodo di approvvigionamento del vaccino che consenta di agire con rapidità ed efficacia;
7) se sia stata valutata l’ipotesi di dare vita ad una struttura interassessoriale che, attraverso uno specifico provvedimento del Presidente della Regione, individui chiaramente la ripartizione dei compiti e dell’impegno finanziario tra i vari assessorati coinvolti al fine di ottenere una più puntuale e rapida gestione delle azioni di prevenzione e di contrasto alla proliferazione della Blue tongue in Sardegna;
8) se ci sia l’intendimento di destinare risorse finanziarie a favore delle singole aziende per l’acquisto di repellenti in grado di coadiuvare ed integrare l’azione di disinfestazione e di contrasto alla proliferazione dei culicoides, posta in essere dal competente assessorato regionale.

Cagliari, 5 febbraio 2025

INTERROGAZIONE N. 137/C-5

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 137/C-5

PERU – URPI – TUNIS in merito alla modifica del calendario venatorio 2024/2025 e alla mancata consultazione del Comitato regionale faunistico.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– con decreto dell’Assessore regionale della difesa dell’ambiente 22 agosto 2024, n.12 (Calendario venatorio 2024/2025) è stato approvato il calendario venatorio per la stagione 2024/2025;
– con il successivo decreto dell’Assessore regionale della difesa dell’ambiente 9 gennaio 2025, n.1 (Modifica al Decreto dell’Assessore della Difesa dell’Ambiente prot. n. 4004 DecA/12 del 22.08.2024 “Calendario venatorio 2024/2025” – Data chiusura della caccia per le specie Germano reale e Gallinella d’acqua) è stata modificata la data di chiusura della caccia al germano reale e alla gallinella d’acqua, anticipandola al 19 gennaio 2025;
– tale modifica è stata motivata da una sentenza del Tribunale amministrativo regionale (TAR) Sardegna, che ha censurato il calendario venatorio per carenza di motivazione scientifica e ha invitato la Regione a rivedere il provvedimento;

CONSIDERATO che:
– la revisione del calendario venatorio sarebbe dovuta avvenire attraverso una deliberazione del Comitato regionale faunistico (CRF), organo tecnico-scientifico preposto alla materia, la cui funzione è garantire che le scelte in tema di caccia siano basate su dati aggiornati e su una valutazione equilibrata tra tutela faunistica e attività venatoria;
– l’assenza di un passaggio formale all’interno del CRF non solo costituisce una violazione procedurale, ma potrebbe anche portare a decisioni prive di un solido supporto tecnico, aprendo la strada a nuovi contenziosi giudiziari;
– la modifica adottata unilateralmente dall’Assessorato rischia di creare un pericoloso precedente che potrebbe compromettere la programmazione venatoria negli anni futuri, penalizzando un settore che ha un’importante ricaduta economica e sociale sul territorio;
– le associazioni venatorie e i portatori di interesse del settore hanno espresso forte preoccupazione per la decisione, sottolineando come la mancata concertazione possa danneggiare la credibilità dell’istituzione e la stessa sostenibilità della caccia regolamentata;
– l’articolo 18 della legge 11 febbraio 1992, n. 157 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio) stabilisce che, in caso di sospensiva di un calendario venatorio, tornano in vigore le disposizioni dell’ultimo calendario legittimamente adottato; di conseguenza, il provvedimento in questione potrebbe condizionare anche le future stagioni venatorie;

RITENUTO che:
– la revoca del decreto, peraltro, non avrebbe alcuna conseguenza immediata sotto il profilo faunistico né sull’attività venatoria, dato che la stagione si concluderà il 31 gennaio;
– pertanto, l’eliminazione del decreto in questione sarebbe auspicabile proprio per evitare le conseguenze giuridiche menzionate e per non esporre la Regione al rischio di un contenzioso giudiziario. Tale contenzioso, con ogni probabilità, verrebbe avviato dalle associazioni al fine di impedire che il provvedimento costituisca un precedente vincolante in caso di sospensione del calendario venatorio 2025/2026,

chiedono di interrogare l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente per sapere:
1) se sia a conoscenza delle criticità sollevate in merito alla modifica del calendario venatorio e della mancata consultazione del Comitato regionale faunistico;
2) quali siano le motivazioni per cui non è stato coinvolto il CRF, nonostante sia l’organo deputato a deliberare in materia;
3) se l’Assessorato intenda revocare il decreto DecA/1 del 9 gennaio 2025, per garantire una decisione condivisa e supportata da un’adeguata istruttoria tecnico-scientifica;
4) quali misure si intendano adottare per evitare che situazioni analoghe possano ripetersi in futuro, compromettendo la programmazione venatoria regionale.

Cagliari, 30 gennaio 2025

INTERROGAZIONE N. 136/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 136/A

(Pervenuta risposta scritta in data 14/02/2025 e in data 14/02/2025)

TRUZZU – PIGA – CERA – FLORIS – MASALA – MELONI Corrado – RUBIU – USAI, con richiesta di risposta scritta, in merito al conferimento dell’incarico temporaneo alla nomina di direttore generale della Fondazione Sardegna Film Commission.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– in data 13 gennaio il Consiglio di Amministrazione (Cda) della Fondazione Sardegna Film Commission ha annunciato, attraverso il proprio sito istituzionale, la nomina a direttore generale del Dott. Matteo Frate;
– nella stessa comunicazione è stato specificato che il dott. Matteo Frate ha assunto temporaneamente l’incarico di direttore della Fondazione, in attesa di un nuovo bando di concorso pubblico per la direzione;

CONSTATATO che:
– il dottor Matteo Frate è un dipendente dell’amministrazione regionale e, in particolare, ha ricoperto per lungo tempo il ruolo di funzionario dell’unità di progetto Iscol@;
– la disciplina per la concessione delle autorizzazioni, per le designazioni e i conferimenti di incarichi al personale dell’Amministrazione regionale, ai sensi degli articoli 44 e 45 della legge regionale n. 31 del 1998, (Disciplina del personale regionale e dell’organizzazione degli uffici della Regione) è regolata dal decreto dell’Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione n. 37/1 del 11 gennaio 2021 e dal relativo allegato;

APPURATO che:
– in base all’articolo 9, comma 3, del citato allegato, l’Amministrazione regionale può conferire incarichi ai propri dipendenti o designare il proprio personale presso altri enti pubblici in seguito a adeguata pubblicità interna da realizzarsi tramite il sito istituzionale per almeno dieci giorni tramite avviso che indichi l’oggetto dell’incarico, l’eventuale compenso, le date di inizio e di termine dell’incarico, i requisiti per la candidatura;
– in base all’articolo 9, comma 5, del citato allegato, il conferimento dell’incarico o la designazione devono risultare da atto scritto;
– in base all’articolo 9, comma 6, del citato allegato, gli atti di conferimento d’incarichi e quelli di designazione devono essere obbligatoriamente trasmessi alla Direzione del personale;
– il personale interessato a svolgere un’attività extra impiego deve inoltrare la richiesta per il tramite del Direttore generale della struttura di appartenenza;
– è consentito senza la necessità di una preventiva autorizzazione lo svolgimento di prestazioni rese a titolo gratuito;

CONSIDERATO che:
– a oggi non è stato possibile reperire sul sito della Regione alcuna delibera relativa al conferimento dell’incarico o alla designazione del dott. Matteo Frate quale direttore della Fondazione Sardegna Film Commission;
– non è dato sapere se sia stata una preventiva procedura ricognitiva al fine di individuare soggetti interessati e titolati all’interno della Fondazione e dell’Amministrazione regionale a svolgere l’incarico di direttore generale della Fondazione;
– sul sito della Fondazione Sardegna Film Commission, nella sezione amministrazione trasparente, a distanza di oltre quindici giorni dalla notizia della nomina del dott. Matteo Frate quale direttore della stessa, non è possibile reperire l’atto di nomina e il curriculum vitae dello stesso;
– in assenza di tali elementi non è dato capire se l’incarico sia stato assegnato a titolo oneroso o gratuito,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, l’Assessore degli affari generali, personale e riforma della Regione per sapere se:
1) siano a conoscenza della situazione rappresentata;
2) sia stata effettuata, tramite avviso sul proprio sito istituzionale, la procedura ricognitiva al fine di individuare soggetti interessati e titolati all’interno della Fondazione e dell’amministrazione regionale a svolgere l’incarico temporaneo di direttore generale della Fondazione Film Commission;
3) l’incarico sia stato assunto dal dott. Matteo Frate a titolo gratuito o a titolo oneroso;
4) la Giunta regionale abbia deliberato la nomina del dott. Matteo Frate quale direttore della Fondazione Sardegna Film Commission;
5) il dott. Matteo Frate abbia acquisito l’autorizzazione dell’Assessorato di provenienza e dell’Assessorato degli affari generali, personale e riforma della Regione ad assumere l’incarico di direttore generale della Sardegna Film Commission;
6) quando la Fondazione Sardegna Film Commission intenda pubblicare sul proprio sito, nella sezione amministrazione trasparente, l’atto di nomina e il curriculum vitae del dott. Matteo Frate.

Cagliari, 31 gennaio 2025

INTERROGAZIONE N. 135/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 135/A

(Pervenuta risposta scritta in data 20/02/2025)

TRUZZU – PIGA – CERA – FLORIS – MASALA – MELONI Corrado – RUBIU – USAI, con richiesta di risposta scritta, in merito al bando per finanziamento anticipazioni su cantieri edili – Fondi Fintech.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– in data 15 ottobre 2021 è stata pubblicata dalla Società finanziaria della Regione (SFIRS Spa) la manifestazione d’interesse “Fondo Sardinia Fintech – Linea B”, con scadenza della presentazione delle domande al 30 giugno 2022;
– alla suddetta manifestazione d’interesse per l’ottenimento di anticipazioni finanziarie su cantieri edili per l’esecuzione di lavori edilizi ricadenti tra quelli agevolabili ai sensi del decreto-legge 29 marzo 2024, n. 39 (Misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali di cui agli articoli 119 e 119-ter del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, altre misure urgenti in materia fiscale e connesse a eventi eccezionali, nonché relative all’amministrazione finanziaria), convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 2024, n. 67, ha partecipato anche la società PLURAL Srl, con nota protocollo n. 4187 del 13 maggio 2022 e con un portafoglio di lavori edili avviati e programmati per complessivi euro 2.122.500;

CONSIDERATO che:
– dopo aver già gestito proficuamente i primi due gruppi di imprese, la SFIRS Spa con nota protocollo n. 4737 del 4 agosto 2023 ha comunicato alla PLURAL Srl la nomina di un perito per la valutazione del portafoglio lavori presentato dalla stessa con costi a totale carico della PLURAL Srl, nella misura dello 0,1 per cento del valore totale dei cantieri verificati;
– nessuna ulteriore comunicazione veniva fornita alla PLURAL Srl nel corso del 2023;
– a inizio 2024 la PLURAL Srl in assenza di comunicazioni ufficiali, contattava la SFIRS Spa e otteneva una rassicurazione verbale che, conclusa l’erogazione dei finanziamenti ai primi due gruppi di imprese, avrebbe ottenuto un’anticipazione per circa 800.000 euro, visto il portafoglio lavori presentato e verificato dal perito nominato dalla stessa SFIRS;

RAVVISATO che:
– il 16 maggio 2024 la SFIRS Spa invitava la PLURAL Srl a fornire la documentazione per i soli lavori edili ricadenti tra quelli agevolabili ai sensi dell’articolo 119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19), convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, cosiddetto “Superbonus 110 per cento”, e ai soli lavori comunque conclusi entro la data del 31 dicembre 2023, con esclusione di tutti gli altri già programmati o avviati non conclusi entro tali termini e/o relativi ad altri bonus fiscali;
– a distanza di due anni dalla presentazione dell’istanza di partecipazione il pacchetto di lavori ammissibili alla misura è stato, quindi, considerevolmente ridotto, con conseguente necessità per la PLURAL Srl di reperire nuove fonti di credito e, comunque, di rinunciare ad interventi già programmati;
– l’11 giugno 2024, la PLURAL Srl, su espressa richiesta SFIRS Spa, conferiva incarico alla OPSTART Srl per l’esecuzione dell’analisi finanziaria della PLURAL Srl, finalizzata alla verifica del rating aziendale per la concessione del “credito di filiera – superbonus a valere sul Fondo Sardinia Fintech – linea B”, con costi a carico dell’impresa richiedente;
– il 12 giugno 2024 la PLURAL Srl, su indicazione della SFIRS Spa conferiva mandato alla SAFFI Srl per l’amministrazione dei crediti fiscali derivanti da nuovi cantieri condominiali e/o nuovi interventi edilizi pianificati dalla PLURAL Srl, funzionali alla cessione dei crediti di imposta a soggetti certificati mediante utilizzo della piattaforma di block chain “Golden Gate”;
– l’intera operazione è stata posta a carico della PLURAL Srl che, pertanto, ha versato ad oggi alla SAFFI Srl l’importo di euro 1.213,03;

APPURATO che:
– in data 1° luglio 2024 la PLURAL Srl, su inderogabili istruzioni della SFIRS Spa, ha conferito alla società PricewaterhouseCoopers l’incarico per la certificazione dei crediti fiscali acquisiti per le sole agevolazioni del superbonus 110 per cento, con conseguente aggravio dei costi anche in considerazione della grande mole di documentazione richiesta, del tutto imprevista e imprevedibile;
– il 25 luglio 2024 con nota prot. n. 3557 la SFIRS Spa ha, quindi, presentato istanza all’Assessorato regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio per l’erogazione alla PLURAL Srl dell’importo di euro 1.020.465,16, nonostante il pacchetto di lavori agevolabili fosse già grandemente ridotto a causa delle restrizioni imposte dalla stessa SFIRS Spa e non previste nel bando;
– con determinazione 10 settembre 2024, n. 619, del Centro regionale di programmazione della Regione, veniva autorizzata l’assegnazione e l’erogazione a favore dell’impresa PLURAL Srl di euro 1.020.465,16, corrispondenti al 40 per cento del portafoglio lavori valutato congruo dalla perizia rilasciata dal tecnico incaricato e richiesta la garanzia fideiussoria di tutti i soci indistintamente della PLURAL Srl;
– con nota protocollo n. 4162 del 16.09.2024 la SFIRS Spa comunicava infine alla PLURAL Srl l’accoglimento della domanda di adesione e la concessione di un finanziamento pari a euro 1.020.465,16 a fronte del rilascio di garanzie fideiussorie non meglio specificate;

CONSTATATO che:
– ai fini della gestione del finanziamento, nel settembre 2024, la SFIRS Spa pretendeva l’iscrizione della PLURAL Srl alla piattaforma gestita da OPSTART Srl per la presentazione di progetti di landing crowdfunding relativi alla cessione dei crediti fiscali certificati;
– l’11 novembre 2024 veniva inviato da parte della SFIRS Spa alla PLURAL Srl il set contrattuale per l’erogazione di un finanziamento pari a euro 200.000 da rendersi in 48 mesi con tasso di interesse all’8 per cento, continuando a chiedere quale garanzia del prestito il rilascio di una fideiussione personale di tutti i soci della PLURAL Srl;
– nel corso del mese di novembre 2024, tramite ripetute comunicazioni, l’amministratore della PLURAL Srl confermava alla SFIRS Spa la concessione della propria garanzia personale e richiedeva la sostituzione della garanzia degli altri soci con quella di un consorzio fidi di gradimento della stessa SFIRS Spa o in alternativa di altre persone fisiche o società pronte ad acquistare quote societarie della PLURAL Srl;
– l’Assessorato regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio e il Centro regionale di programmazione, interessati della questione, si sono detti in attesa delle determinazioni della SFIRS Spa, non ravvisando particolari ragioni ostative alla positiva risoluzione della pratica di finanziamento con la relativa concessione del credito;
– il 13 dicembre 2024 SFIRS Spa con nota protocollo n. 5700 dell’Area Affari/Superbonus/IC/plm ha comunicato alla PLURAL Srl il rigetto della richiesta di sostituzione delle fideiussioni;

VALUTATO che:
– la PLURAL Srl nel corso di questi due anni ha sostenuto spese consistenti per ottenere un finanziamento;
– la stessa ha ricevuto nel corso di questi due anni continue richieste di documentazione aggiuntiva e non prevista e ha pedissequamente osservato tutte le prescrizioni che periodicamente le sono state imposte;
– è assurdo chiedere la garanzia di una garanzia a tutti i soci anche minoritari e non titolari effettivi della società per poi vedersi negare un finanziamento già autorizzato, sulla sola base della mancata accettazione di garanzia alternative, comunque non previste dalle norme,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio:
1) per sapere se sia a conoscenza del comportamento tenuto dal Centro regionale di programmazione e dalla SFIRS Spa nella gestione del “Fondo Sardinia Fintech – Linea B”;
2) per sapere se la SFIRS Spa e il Centro regionale di programmazione hanno mantenuto il medesimo atteggiamento nei confronti di tutte le imprese beneficiarie del “Fondo Sardinia Fintech – Linea B”;
3) per sapere se sia a conoscenza dell’inerzia serbata dal Centro regionale di programmazione a fronte della richiesta della PLURAL Srl di ritenere equivalente la garanzia rilasciata da un consorzio fidi piuttosto che quella dei soci della PLURAL Srl;
4) per conoscere quali siano i passi che codesto Assessorato vuole compiere nei confronti della SFIRS Spa e del Centro Regionale di Programmazione, al fine di evitare che un bando così importante si tramuti da un concreto sistema di sostegno alle aziende nell’ennesimo aggravio burocratico e di spese per le stesse;
3) per sapere quali siano le azioni che codesto Assessorato vuole compiere al fine di consentire che tutti i beneficiari del “Fondo Sardinia Fintech – Linea B” possano vedere esercitati i propri diritti e godere dei finanziamenti concessi.

Cagliari, 30 gennaio 2025

INTERROGAZIONE N. 134/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 134/A

(Pervenuta risposta scritta in data 10/03/2025)

MASALA – TRUZZU – PIGA – MELONI Corrado – CERA – FLORIS – RUBIU – USAI con richiesta di risposta scritta, in merito alla situazione di sovraffollamento dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari e al divieto di accesso delle visite.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– che l’ospedale Santissima Annunziata di Sassari versa da settimane in una condizione di sovraffollamento tale da impedire il normale svolgersi delle attività ospedaliere nei vari reparti;
– che la situazione è tale che tutti i pazienti ricoverati presso la struttura non possono trovare spazio nelle stanze di degenza e che quelli in numero eccedente risultano essere sistemati negli anditi dei reparti;
– che in data 27 gennaio 2025 in alcuni reparti come quello di patologia/oncologia, si è registrata la presenza di oltre dieci pazienti in corridoio;

TENUTO CONTO che per garantire la privacy dei pazienti e ridurre il rischio di infezioni l’hub sassarese ha disposto il blocco immediato delle visite nel reparto di oncologia, ma che i reparti sotto pressione sono anche quelli di medicina, cardiologia e geriatria, dove i pazienti spesso anziani e con patologie complesse necessitano di assistenza continua;

CONSIDERATO che:
– la chiusura delle visite in alcuni reparti è l’inevitabile conseguenza di un sistema ormai arenato;
– il personale è sottoposto da mesi a carichi di lavoro insostenibili e costretto spesso ad operare in condizioni di promiscuità in spazi e ambienti non idonei a garantire la sicurezza del proprio lavoro;
– il numero di pazienti è sempre più elevato e il sovraffollamento nei reparti di Patologia Medica e Oncologia è un problema già noto all’Assessorato;

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se vi sia consapevolezza della situazione di grave sovraffollamento nel quale versa l’ospedale Santissima Annunziata di Sassari;
2) se siano a conoscenza del divieto delle visite dei parenti ricoverati, in essere dal 28 gennaio 2025;
3) quali siano le attività che intendano porre in essere immediatamente per ristabilire con urgenza i livelli minimi di assistenza e garantire ai pazienti e ai parenti degli stessi i servizi minimi.

Cagliari, 30 gennaio 2025

INTERROGAZIONE N. 133/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 133/A

(Pervenuta risposta scritta in data 19/02/2025)

SORGIA, con richiesta di risposta scritta, sulle gravi criticità derivanti dall’adozione delle deliberazioni della Giunta regionale n. 54/8 del 30 dicembre 2024 e n. 4/23 del 22 gennaio 2025 e conseguente paralisi del sistema sanitario convenzionato.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– con deliberazione n. 54/8 del 30 dicembre 2024 (Nomenclatore e Catalogo delle prestazioni specialistiche ambulatoriali erogabili nell’ambito del Servizio sanitario regionale) la Giunta Regionale ha approvato il nuovo nomenclatore tariffario regionale senza un’adeguata fase di transizione, determinando notevoli difficoltà per le strutture sanitarie convenzionate e per i cittadini;
– la suddetta deliberazione ha introdotto tariffe che, per numerose prestazioni, risultano inferiori al costo reale di esecuzione, mettendo a rischio la sostenibilità economica di molte strutture;
– la successiva deliberazione n. 4/23 del 22 gennaio 2025 (Disposizioni transitorie in materia di accreditamento delle strutture sanitarie per le prestazioni di specialistica ambulatoriale a seguito dell’entrata in vigore del nuovo nomenclatore tariffario regionale) ha imposto alle strutture sanitarie l’obbligo di rimodulazione degli accreditamenti per le prestazioni di nuova introduzione senza prevedere un regime transitorio, causando di fatto il blocco dell’erogazione dei nuovi livelli essenziali di assistenza (LEA) da parte delle strutture convenzionate;

CONSIDERATO che:
– la procedura di rimodulazione degli accreditamenti può richiedere dai quattro ai sei mesi per ciascuna struttura e, attualmente, oltre duecento strutture dovrebbero affrontare contemporaneamente tale iter;
– l’assenza di un periodo transitorio impedisce alle strutture convenzionate di erogare le nuove prestazioni, obbligando i pazienti, anche esenti, a sostenere i costi degli esami che in ospedale vengono invece garantiti gratuitamente;
– le regioni più virtuose come Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia hanno adottato misure di transizione che hanno evitato il blocco dell’attività delle strutture convenzionate;

RILEVATO che:
– la Giunta regionale non ha fornito alcuna linea guida per supportare le strutture sanitarie in questa fase di transizione;
– l’Assessorato regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale non ha ancora predisposto misure operative adeguate per garantire l’accesso uniforme ai servizi sanitari tra strutture ospedaliere e convenzionate;
– la situazione attuale rappresenta un grave danno per il sistema sanitario regionale e per i cittadini, con ripercussioni sulla qualità e sulla tempestività delle cure,

chiede di interrogare l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali misure urgenti intenda adottare per garantire la continuità delle prestazioni sanitarie da parte delle strutture convenzionate, evitando che i pazienti siano costretti a pagare di tasca propria esami previsti dai nuovi LEA;
2) se non ritenga necessario predisporre un regime transitorio per consentire alle strutture convenzionate di continuare ad operare fino al completamento della procedura di rimodulazione degli accreditamenti;
3) per quale motivo non siano state fornite in via preventiva le linee guida necessarie per gestire il passaggio al nuovo nomenclatore tariffario;
4) se intenda intervenire per uniformare l’accesso alle prestazioni sanitarie tra strutture pubbliche e convenzionate, evitando discriminazioni tra pazienti;
5) se non ritenga doveroso rivedere le modalità di applicazione delle deliberazioni in oggetto, al fine di evitare ulteriori disagi e paralisi del sistema sanitario convenzionato.

Cagliari, 29 gennaio 2025

INTERROGAZIONE N. 132/C-1

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 132/C-1

DERIU sulle attività degli amministratori straordinari e dei commissari delle province.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– la legge regionale 12 aprile 2021, n. 7 (Riforma dell’assetto territoriale della Regione. Modifiche alla legge regionale n. 2 del 2016, alla legge regionale n. 9 del 2006 in materia di demanio marittimo e disposizioni urgenti in materia di svolgimento delle elezioni comunali), ha riformato l’assetto territoriale complessivo precedentemente definito dall’articolo 25 della legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2 (Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna);
– al fine di dare concreta attuazione al riordino dell’assetto territoriale delle Province e delle Città metropolitane della Sardegna disciplinato dalla legge regionale n. 7 del 2021, il Consiglio regionale ha approvato la legge regionale 19 luglio 2024, n. 9 (Disposizioni transitorie in materia di riordino delle province), che istituisce all’articolo 2, comma 1, le figure degli amministratori straordinari delle Province di Nuoro, Oristano, Gallura Nord-Est Sardegna, Ogliastra, Sulcis Iglesiente, Medio Campidano, della Città metropolitana di Cagliari, della Città metropolitana di Sassari, e all’articolo 2, comma 2, le figure dei commissari per la Provincia di Sassari, per la Provincia di Nuoro, per la soppressa Provincia del Sud Sardegna;
– in attuazione dell’articolo 2, comma 1, della legge regionale n. 9 del 2024, la Giunta regionale con la deliberazione n. 36/2 del 19 settembre 2024 (Nomina amministratori straordinari e commissari straordinari delle province. Articolo 2 della legge regionale 19 luglio 2024, n. 9 (Disposizioni straordinarie in materia di riordino delle province), su proposta della Presidente della Regione, ha nominato: Giuseppe Ciccolini, amministratore straordinario della Provincia di Nuoro; Battistino Ghisu, amministratore straordinario della Provincia di Oristano; Gaspare Piccinnu, amministratore straordinario della Provincia Gallura Nord-Est Sardegna; Marzia Mameli, amministratore straordinario della Provincia di Ogliastra; Sergio Murgia, amministratore straordinario della Provincia Sulcis Iglesiente; Roberto Cadeddu, amministratore straordinario della Provincia Medio Campidano; Gavino Arru, amministratore straordinario della Città metropolitana di Sassari; Eugenio Lai, amministratore straordinario della porzione di territorio della Città metropolitana di Cagliari come configurata dall’articolo 4 della legge regionale n. 7 del 2021, con esclusione dei comuni di cui all’articolo 17, comma 2, della legge regionale n. 2 del 2016;
– in esecuzione dell’articolo 2, comma 2, della succitata legge regionale n. 9 del 2024, la Giunta regionale con la medesima deliberazione n. 36/2 del 19 settembre 2024, su proposta della Presidente della Regione, ha nominato: Gian Piero Scanu commissario per la Provincia di Sassari, Giovanni Mario Basolu commissario per la Provincia di Nuoro, Vincenzo Basciu commissario per la soppressa Provincia del Sud Sardegna;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 39/31 del 10 ottobre 2024 (Legge regionale 19 luglio 2024, n. 9 (Disposizioni transitorie in materia di riordino delle province). Definizione delle modalità attuative relative agli adempimenti successori), che, al fine di dare attuazione al quadro normativo esposto in premessa e predisporre la liquidazione degli enti preesistenti e il subentro dei nuovi enti nelle relative funzioni e nei connessi rapporti attivi e passivi, ha previsto che:
– i commissari di cui all’articolo 2, comma 2, della legge regionale n. 9 del 2024, entro sette giorni dall’approvazione della deliberazione stessa, provvedessero ad assegnare alle strutture amministrative degli enti territoriali di cui alla legge regionale n. 7 del 2021 le risorse umane, strumentali e finanziarie necessarie al loro iniziale funzionamento e all’erogazione dei relativi servizi;
– gli stessi commissari trasmettessero all’Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica entro sessanta giorni dall’approvazione della deliberazione stessa l’esito dettagliato della loro attività di ricognizione, con allegata relazione finale di sintesi;
– alla Direzione generale competente per gli enti locali fosse assegnato il compito di effettuare un continuo monitoraggio sulle attività svolte da commissari e amministratori straordinari, al fine di coadiuvare l’ordinato svolgimento delle funzioni sopra descritte e di favorire la tempestiva e piena operatività dei nuovi enti previsti ai sensi della legge regionale n. 7 del 2021,

chiedono di interrogare l’Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica:
1) sullo stato dell’attuazione dei compiti di rappresentanza e governo delle province in capo agli amministratori straordinari, e dei compiti di reperimento e trasferimento delle risorse strumentali, finanziarie e umane, e di ricognizione dei beni e delle altre risorse in capo ai commissari;
2) su quando ciascuno dei commissari abbia presentato la relazione prevista dalla deliberazione della Giunta regionale n. 39/31 del 2024;
3) sul rispetto dei termini, da parte di ciascun amministratore straordinario e ciascun commissario, prescritti in capo ad essi dalla legge regionale n. 9 del 2024 e dalla deliberazione della Giunta regionale n. 39/31 del 2024.

Cagliari, 29 gennaio 2025

INTERROGAZIONE N. 131/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 131/A

(Pervenuta risposta scritta in data 06/03/2025)

TRUZZU – PIGA – CERA – FLORIS – MASALA – MELONI Corrado – RUBIU – USAI, con richiesta di risposta scritta, sulla necessità di prevedere, in occasione della sessione d’esami relativi al quarto anno dei percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) per il conseguimento dei titoli “Tecnico del benessere indirizzo estetica” e “Tecnico del benessere indirizzo acconciatura”, la possibilità per i diplomandi di sostenere anche l’esame di abilitazione all’esercizio delle rispettive professioni.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– i percorsi di quarto anno, così come gli altri percorsi della filiera dell’istruzione e formazione professionale (IeFP), sono attuati in sistema duale;
– il sistema duale costituisce un modello formativo integrato, finalizzato ad incidere sugli elevati tassi di dispersione scolastica e disoccupazione giovanile attraverso la creazione di un rapporto organico e continuativo tra il sistema dell’istruzione, quello della formazione professionale ed il mercato del lavoro, che consenta l’acquisizione di competenze spendibili e la riduzione dei tempi del passaggio tra scuola ed esperienza professionale;

CONSTATATO che le Giunte regionali succedutesi a partire dal 2014 hanno costruito il sistema duale sardo attraverso i seguenti passaggi principali:
– nel settennio 2014-2020 con il rafforzamento degli interventi avviati nella precedente programmazione per il contrasto alla dispersione scolastica e per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e il soddisfacimento del diritto/dovere all’istruzione e formazione previsto dalla normativa vigente e, nel contempo, con la sperimentazione del sistema duale, per favorire l’inserimento dei discenti nel mondo del lavoro;
– nell’anno 2018, sulla base di quanto disposto dalla deliberazione della Giunta regionale 5 settembre 2018, n. 44/15 (Sistema regionale dei percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) di cui al Capo III del D.Lgs. 17 ottobre 2005, n. 226: programmazione dell’offerta formativa aa.ss. 2018/2019 e 2019/2020, compresa l’offerta sussidiaria di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61), in attuazione del nuovo quadro normativo definito dal decreto legislativo 13 aprile 2017, n.61 (Revisione dei percorsi dell’istruzione professionale nel rispetto dell’articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell’istruzione e formazione professionale, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera d), della legge 13 luglio 2015, n. 107) e dettagliato nell’accordo siglato dall’ufficio scolastico regionale e dalla Regione nel rispetto di quanto stabilito nell’intesa in Conferenza permanente Stato-Regioni del 24 settembre 2015, nonché del protocollo d’intesa tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e la Regione del 13 gennaio 2016, è stata avviata in Sardegna la sperimentazione del sistema duale con la pubblicazione di due avvisi, l’uno per il conseguimento della qualifica professionale di operatore e l’altro per il conseguimento del diploma professionale di tecnico;
– a partire dal 2019, in coerenza e continuità con il percorso avviato nel 2018 per la costruzione del Sistema regionale IeFP, sono stati pubblicati con costanza (prima annualmente poi a cadenza biennale) ulteriori avvisi per il finanziamento dei percorsi triennali IeFP;
– nel 2020, per rinforzare l’azione di contrasto alla dispersione scolastica e per favorire l’inserimento lavorativo attraverso il reinserimento in percorsi formativi, tramite il programma Garanzia Giovani II Fase – Scheda 2 B, è stato pubblicato anche l’avviso pubblico per la costituzione dell’offerta formativa dedicata a destinatari di età compresa tra 15 e 18 anni che hanno aderito al programma di Garanzia Giovani in Sardegna per il conseguimento della qualifica professionale di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n.- 226 (Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell’articolo 2 della L. 28 marzo 2003, n. 53) e sperimentazione del sistema duale di “Formazione mirata all’inserimento lavorativo. Reinserimento di giovani 15-18 enni in percorsi formativi”;

APPURATO CHE il sistema duale ha un ruolo chiave anche nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e la scelta fatta dalla programmazione regionale di prediligere il sistema duale nei percorsi di IeFP si conferma come una scelta di importanza strategica per contrastare la dispersione scolastica e per offrire maggiori garanzie di una più facile transizione dei giovani dal contesto formativo al contesto lavorativo e che, a conclusione della fase sperimentale, il sistema duale, può ormai considerarsi una modalità consolidata per la realizzazione dell’offerta di IeFP;

CONSIDERATO che:
– tramite i percorsi IeFP quarto anno in sistema duale volti al conseguimento del diploma professionale di cui all’articolo 17, comma 1, lettera b), del decreto legislativo n. 226 del 2005 la Regione promuove il completamento dell’offerta formativa nella prospettiva dei livelli essenziali previsti dal decreto legislativo n. 226 del 2005, per consentire ai soggetti in possesso di una qualifica professionale di livello 3 EQF, ai sensi dell’articolo 17, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 226 del 2005, di acquisire il diploma professionale quadriennale di tecnico (livello 4 EQF);
– nell’ambito della complessa offerta di percorsi IeFP, la figura del tecnico che acquisisce il relativo diploma al termine del quarto anno, costituisce la naturale evoluzione, per tipologia e ampiezza di conoscenza, finalizzazione delle abilità cognitive e pratiche, livello di responsabilità e autonomia nell’espletamento delle varie attività, presenza di ulteriori specializzazioni, nonché, più in generale, per le modalità di comportamento nel contesto lavorativo e per l’impiego di tecniche di autoapprendimento e di autocorrezione, rispetto a quella dell’operatore che consegue la qualifica al termine del percorso formativo, di norma triennale (cosi come definito anche nell’ultimo avviso pubblico per la presentazione di progetti quarto anno sistema duale);
– i giovani che acquisiscono il diploma di tecnico dei trattamenti estetici e tecnico dell’acconciatura passando per i tre anni di formazione IeFP (per il conseguimento della qualifica di operatore del benessere indirizzo estetica e operatore del benessere indirizzo acconciatura) hanno un bagaglio di ben 3.960 di ore di formazione;

VERIFICATO che:
– nonostante il carattere specializzante di fatto e il consistente numero di ore di formazione che gli allievi del sistema duale IeFP svolgono per poter conseguire i diplomi tecnici in ambito estetico e dell’acconciatura, per effetto delle leggi vigenti che regolano l’esercizio della professione dell’estetista (legge 4 gennaio 1990, n. 1(Disciplina dell’attività di estetista)) e dell’acconciatore (legge 17 agosto 2005, n. 174 (Disciplina dell’attività di acconciatore)), gli stessi non hanno valenza abilitante all’esercizio delle relative professioni in proprio;
– la circostanza di cui al precedente paragrafo costringe i diplomati tecnici che intendono mettersi in proprio a sostenere un ulteriore esame (detto, appunto, esame di abilitazione) previa frequenza di ulteriore corso di formazione a pagamento che contempla materie che, per durata e programmi, sono del tutto sovrapponibili alle stesse previste dalla struttura didattica dei quarti anni IeFP (senza contare che le stesse materie vengono svolte anche nel precedente triennio IeFP);
– la maggior parte delle regioni italiane, a titolo d’esempio la Lombardia, nelle more di auspicabili iniziative legislative nazionali che doverosamente rendano specializzanti, ovvero abilitanti, i diplomi tecnici IeFP per estetiste e acconciatori e modifichino contemporaneamente le leggi di settore, hanno adottato atti che prevedono la possibilità per i diplomandi di sostenere a titolo volontario, durante la sessione d’esami per il conseguimento del diploma tecnico, un ulteriore esame teorico-pratico, di fronte ad una diversa commissione, al superamento del quale viene rilasciato anche l’attestato di specializzazione con valenza abilitante, necessario per esercitare la professione in proprio;
– le lodevoli iniziative di cui sopra, adottate dalla maggior parte delle regioni italiane, hanno creato e creano concrete e inammissibili disparità a danno dei giovani che conseguono i diplomi tecnici IeFP estetica e acconciatura in Sardegna, disparità che si riverberano negativamente rispetto alla spendibilità dei titoli nel mercato del lavoro nonché sul diritto alla libera circolazione dei lavoratori (almeno nel territorio nazionale) per quella parte che contempla la pari valenza di titoli conseguiti nell’ambito di uguali sistemi formativi;

RITENUTO che la situazione rappresentata:
– smentisca nei fatti le affermazioni contenute negli avvisi pubblici emanati dalla Regione per la presentazione di proposte progettuali per i quarti anni IeFP;
– costituisca un “assurdo normativo e burocratico” che svilisce la valenza formativa e professionalizzante dei quarti anni IeFP per estetica e acconciatura col risultato che la maggior parte di coloro che portano a compimento i triennali IeFP, anziché continuare gli studi e consolidare la propria formazione culturale e tecnico-professionale, li interrompono anzitempo;
– obblighi, viceversa, i giovani sardi che hanno creduto nell’importanza di continuare gli studi e nella valenza dei quarti anni IeFP e che intendono mettersi in proprio dopo il diploma tecnico, a sostenere indebiti costi di tempo e denaro che potrebbero, invece, essere investiti nella creazione della propria impresa,

chiedono di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere se:
1) se siano a conoscenza della situazione rappresentata;
2) se si rendano conto che l’adozione degli atti di cui sopra da parte della maggior parte delle regioni italiane abbiano reso inevitabilmente deboli i diplomi tecnici IeFP estetica e acconciatura conseguiti in Sardegna sia rispetto all’obiettivo dell’occupabilità che a quello della buona occupazione e che, quindi, di fatto, i diplomi tecnici conseguiti in Sardegna siano relegati a titoli di serie B;
3) se non ritengano, pertanto, necessario ed urgente, sulla scorta della maggior parte delle regioni italiane, dover assumere gli atti necessari che consentano anche ai diplomandi dei quarti anni IeFP estetica e acconciatura della Sardegna di poter sostenere, nella stessa sessione d’esame di diploma, con diversa commissione, anche le prove per ottenere l’attestato di specializzazione con valenza abilitante per esercitare la professione in proprio;
3) quali azioni intendano intraprendere per fare in modo che la possibilità di cui al punto precedente venga garantita anche a coloro che hanno iniziato il quarto anno a ottobre 2024 e che si diplomeranno presumibilmente tra giugno e luglio 2025.

Cagliari, 27 gennaio 2025