INTERROGAZIONE N. 156/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 156/A

(Pervenuta risposta scritta in data 06/03/2025)

MAIELI, con richiesta di risposta scritta, in merito alla limitata assegnazione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027 al Comune di Sassari.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– con deliberazione n. 45/37 del 27 novembre.2024 (Programmazione del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027. Delibera CIPESS 3 agosto 2023, n. 25. Approvazione dello Schema di Accordo per la coesione) è stato approvato lo schema di accordo per la coesione;
– con deliberazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) 3 agosto 2023, n. 25 sono state assegnate alla Regione risorse a valere sul FSC 2021-2027 pari a euro 2.470.333.140,35;
– con l’aggiunta delle risorse del Fondo di rotazione 2021-2027, di cui all’art. 1, comma 2, del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124 (Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione), convertito con modificazioni dalla legge 13 novembre 2023, n. 162, l’ammontare complessivo dell’accordo per la coesione risulta di ben 2.896.183.140 euro;

VISTO che:
– in data 16 luglio 2024 si è dato avvio alla ricognizione e alla selezione degli interventi da proporre a finanziamento, in base a specifici criteri di selezione programmatica in ambito regionale;
– gli interventi sono avvenuti, come da dichiarazione presente in deliberazione, con il coinvolgimento della Giunta regionale e delle direzioni generali dell’Amministrazione regionale;
– in data 11 e 12 novembre 2024 le proposte sono state istruite da parte del Dipartimento per le politiche di coesione e per il sud, anche con tavoli tecnici di confronto tra Regione e Ministeri competenti;

CONSIDERATO che:
– in data 26 novembre 2024 è stato definito l’elenco degli interventi da proporre a finanziamento, unitamente ai piani finanziari di spesa, suddivisi per intervento, annualità, anticipazioni e cronoprogramma;
– è stato definitivamente approvato lo schema di accordo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027, come da allegato alla deliberazione, di cui alla presente;
– è stato individuato il Direttore generale della Presidenza quale responsabile unico dell’attuazione dell’accordo;

PRESO ATTO che:
– in tale elenco sono presenti fortissime disparità di finanziamento tra le due principali città della Sardegna;
– è infatti presente un solo intervento, indirizzato al Comune di Sassari, che è il comune più grande ed anche la seconda città della Sardegna, per un importo di 3.700.000 di euro, mentre per il Comune di Cagliari, che è la più grande città della Sardegna, sono presenti due interventi, ma per un importo complessivo di euro 77.500.000;
– confrontando le cifre previste tra i due comuni, per il Comune di Sassari sono state programmate risorse per il 4,46 per cento, mentre per il Comune di Cagliari per il 95,44 per cento;
– la differenza di trattamento tra i due comuni è a dir poco scandalosa, se non addirittura immorale,

chiede di interrogare la Presidente della Regione per sapere quali:
1) motivazioni abbiano fatto propendere il finanziamento previsto dall’accordo per la coesione in maniera così elevata a favore del Comune di Cagliari, a danno e penalizzazione così drastica per il Comune di Sassari;
2) interventi si intendano porre in atto per correggere tale evidente discriminazione, che va palesemente contro lo stesso spirito del fondo di coesione, che vuole invece effettuare un programma unitario di interventi su tutto il territorio regionale.

Cagliari, 19 febbraio 2025

INTERROGAZIONE N. 155/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 155/A

(Pervenuta risposta scritta in data 06/03/2025)

MAIELI, con richiesta di risposta scritta, in merito alla mancata assegnazione di fondi del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 all’Università degli studi di Sassari.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– con deliberazione 27 novembre 2024, n. 45/37 (Programmazione del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027. Delibera CIPESS 3 agosto 2023, n. 25. Approvazione dello Schema di Accordo per la coesione) è stato approvato lo schema di accordo per la coesione;
– con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) 3 agosto 2023, n. 25, sono state assegnate alla Regione risorse FSC 2021-2027 pari a euro 2.470.333.140,35;
– con l’aggiunta delle risorse del Fondo di rotazione 2021-2027, di cui all’art. 1, comma 2, del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124 (Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione, per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese, nonché in materia di immigrazione), convertito con modificazioni dalla legge 13 novembre 2023, n. 162, l’ammontare complessivo dell’accordo per la coesione risulta di ben 2.896.183.140 euro;

VISTO che:
– in data 16 luglio 2024 si è dato avvio alla ricognizione e selezione degli interventi da proporre a finanziamento, in base a specifici criteri di selezione programmatica in ambito regionale;
– gli interventi sono avvenuti, come da dichiarazione presente in deliberazione, con il coinvolgimento della Giunta regionale e delle direzioni generali dell’amministrazione regionale;
– in data 11 e 12 novembre 2024 le proposte sono state istruite da parte del dipartimento per le politiche di coesione e per il sud, anche con tavoli tecnici di confronto tra Regione e Ministeri competenti;

CONSIDERATO che:
– in data 26 novembre 2024 è stato definito l’elenco degli interventi da proporre a finanziamento, unitamente ai Piani finanziari di spesa, suddivisi per intervento, annualità, anticipazioni e cronoprogramma;
– è stato definitivamente approvato lo schema di accordo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027, come da allegato alla delibera, di cui alla presente;
– è stato individuato il Direttore generale della Presidenza quale responsabile unico dell’attuazione dell’accordo;

PRESO ATTO che:
– in tale elenco è assente qualunque intervento proposto dall’Università degli studi di Sassari, mentre sono presenti ben sette interventi dell’Università degli studi di Cagliari, per un importo complessivo di 57.7000.000 di euro;
– con tale ripartizione dei fondi, a totale discapito dell’Università di Sassari, si sta venendo a creare un sempre maggiore ed illogico divario nell’offerta formativa, tra nord e sud Sardegna,

chiede di interrogare il Presidente della Regione per sapere quali:
1) motivazioni abbiano fatto escludere l’Università degli studi di Sassari da qualunque finanziamento previsto dall’accordo per la coesione, penalizzando fortemente lo spirito dell’accordo stesso, che è quello di un programma unitario di interventi sul territorio regionale;
2) interventi si intendano porre in atto per correggere tale evidente discriminazione, che oltre che andare contro lo stesso spirito del fondo di coesione, penalizza tutto il nord della Sardegna e della formazione sarda in generale.

Cagliari, 19 febbraio 2025

INTERROGAZIONE N. 154/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 154/A

(Pervenuta risposta scritta in data 03/04/2025)

MAIELI, con richiesta di risposta scritta, in merito alla risoluzione immediata e definitiva del caos nei trasporti marittimi tra Sardegna e Corsica.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– con la legge regionale 6 febbraio 2018, n. 4 (Disposizioni in materia di continuità territoriale marittima tra la Sardegna e la Corsica), al fine di garantire il diritto dei sardi alla mobilità e la continuità territoriale tra la Sardegna e la Corsica, la Regione ha autorizzato il servizio pubblico di collegamento marittimo nella tratta Santa Teresa di Gallura-Bonifacio, con notevoli risorse finanziarie;
– a seguito di una procedura ad evidenza pubblica l’Assessorato competente ha affidato la concessione del servizio di trasporto marittimo in continuità territoriale alla società Moby Spa;
– dall’avvio del servizio, avvenuto il 1° gennaio.2019, si sono subito evidenziate notevoli criticità e problematiche, sia per la sua interruzione a causa delle condizioni meteo avverse, ma a seguito di troppi guasti meccanici, creando non pochi disagi e per diversi giorni a centinaia di passeggeri, autotrasportatori e turisti, che sono rimasti bloccati in Corsica;

PRESO ATTO che:
– le problematiche non sono legate solo al traghetto “Giraglia”, precedentemente utilizzato nella tratta, ma anche al suo sostituto “Bastia”, che ha problematiche peggiori, determinanti il blocco dei collegamenti da oltre sei mesi;
– non si è ottenuta la soluzione con il cambio di imbarcazioni, sempre più vecchie ed inadeguate, che si bloccano per il maltempo o per avarie di ogni genere;

EVIDENZIATO che:
– la compagnia, per cercare di risolvere le problematiche, ha dirottato il servizio sulla tratta Golfo Aranci-Porto Vecchio, con il traghetto “Zazza” di maggiori dimensioni, che però viaggia a soli tredici nodi e si ferma, anch’esso, ogni qualvolta c’è del maltempo;
– i traghetti utilizzati sono inaffidabili o in riparazione, con l’evidente interruzione di pubblico servizio, per troppo tempo e con notevoli disagi agli utenti;
– i servizi di navigazione, tra la Corsica e la Sardegna, si sono deteriorati da troppi mesi, se non anni, con gravi ripercussioni sui legami economici, sociali e culturali tra le due isole;

ACCLARATO che:
– la specificità del collegamento, caratterizzato da porti piccoli con la necessità di certificazioni internazionali, complichi la reperibilità di navi adatte;
– l’Assessore competente, dopo una precedente segnalazione, si è fortemente adoperato, senza però arrivare ad una reale soluzione per gli utenti, vittime del caos trasporti che sta sempre peggiorando;
– serve un serio intervento, che garantisca una vera continuità territoriale nei collegamenti tra Santa Teresa di Gallura e Bonifacio e che faccia ripartire i collegamenti, oramai interrotti da oltre sei mesi, con navi adeguate anche in condizioni meteo marine non perfette,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti per sapere:
1) se e quali iniziative siano state poste in essere, anche in accordo con la compagnia concessionaria, per risolvere in via definitiva i problemi del trasporto marittimo tra Santa Teresa di Gallura e Bonifacio;
2) quali azioni siano state attivate per supportare e risarcire tutti i sardi, famiglie e trasporto merci comprese, che hanno subito problemi dalle molteplici interruzioni del collegamento tra Santa Teresa di Gallura e Bonifacio.

Cagliari, 19 febbraio 2025

INTERROGAZIONE N. 153/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 153/A

(pervenuta risposta scritta in data 27/05/2025)

SORGIA, con richiesta di risposta scritta, sulla carenza di insulina Tresiba e sulla gestione delle forniture per pazienti diabetici in Sardegna.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– la Sardegna registra un’incidenza di diabete di tipo 1 tra le più alte al mondo, con circa settecento nuovi casi all’anno;
– l’insulina Tresiba è fondamentale per molti pazienti diabetici per mantenere un controllo glicemico stabile;

CONSIDERATO che:
– recenti segnalazioni indicano una carenza di insulina Tresiba nelle farmacie sarde, attribuita alla mancata indizione di gare d’appalto per la fornitura del farmaco;
– questa situazione mette a rischio la salute dei pazienti, compromettendo la gestione efficace della loro condizione cronica,

chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se sono a conoscenza della carenza di insulina Tresiba nelle farmacie della Regione e delle cause che hanno portato a questa situazione;
2) quali misure immediate intendano adottare per garantire la disponibilità continua di insulina Tresiba e di altri farmaci essenziali per i pazienti diabetici;
3) se esistono piani per migliorare la gestione delle gare d’appalto e delle forniture farmaceutiche, al fine di prevenire future carenze di farmaci vitali.

Cagliari, 17 febbraio 2025

Audizioni in Quinta Commissione su Consorzi di bonifica, Comunità energetiche e artigianato artistico

La vertenza dei lavoratori precari dei Consorzi di bonifica, lo sviluppo delle Comunità energetiche da fonti rinnovabili e la promozione dell’artigianato artistico locale. Sono i temi su cui si è concentrata questa mattina la Commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale.

Consorzi di Bonifica
Il parlamentino presieduto da Antonio Solinas (Pd) ha sentito i rappresentanti di Cigil, Cisl e Uil sulla vertenza degli avventizi dei Consorzi di bonifica (occupati per un massimo di 8 mesi all’anno) per il quale i sindacati chiedono la stabilizzazione dei contratti. «Si tratta di persone che lavorano per i Conorzi da 15/20 anni – hanno detto i segretari di Cgil, Cisl e Uil Valentina Marci, Emanuele Incani e Franco Pani – persone che hanno acquisito esperienza e professionalità e che attendono di essere integrati negli organici degli enti. Riteniamo questo passaggio non più rimandabile vista la cronica carenza di personale che si registra nei Consorzi». I dati forniti dai sindacati parlano chiaro: i posti vacanti sono un centinaio: 64 a Cagliari, 17 a Oristano, 16 a Iglesias, 9 a Nuoro. «Lavoratori che, nella stragrande maggioranza dei casi, andrebbero a coprire i posti liberati dal personale collocato in pensione – hanno detto i rappresentanti sindacali – se non lo si vuole fare subito per carenza di risorse si pensi almeno a un piano di stabilizzazione triennale. Per l’assunzione a tempo indeterminato di tutti gli avventizi servirebbe circa 1,5 milioni di euro all’anno per un triennio».
Dai sindacati è arrivata anche la richiesta di una modifica dell’art.34, comma 11, della legge n.6/2008 con il quale la Regione ha dato discrezionalità ai Consorzi nelle procedure di assunzione del personale avventizio: «Questa norma sta creando danni – hanno sottolineato Cgil, Cisl e Uil – è necessario fare un passo indietro in modo da assicurare ai precari storici un’assunzione per almeno 8 mesi all’anno».
Richiesta su cui tutti i commissari di maggioranza e opposizione si sono espressi a favore. Il parlamentino ha concordato sulla necessità di dare supporto ai Consorzi che garantiscono non solo l’assistenza agli imprenditori agricoli ma anche la tutela del territorio con le operazioni di pulizia dei canali e la protezione dal rischio idrogeologico.
Sul tema delle nuove funzioni svolte dagli enti, la Commissione ha approvato in mattinata la proposta di legge n.68 che assegna ai Consorzi di bonifica la delega per la manutenzione dei compendi ittici (28 realtà che occupano 8.834 ettari e danno lavoro a 767 persone). La proposta di legge potrebbe essere discussa già nella seduta del Consiglio di martedì prossimo per il via libera definitivo.
«Si tratta di un provvedimento urgente per eliminare i residui e i sedimenti che impediscono la circolazione delle acque e causano morie di pesci – ha detto il presidente della Commissione Antonio Solinas – con questo provvedimento saranno ripristinate le condizioni ambientali ideali nelle aree lagunari e nelle zone umide. Manteniamo gli impegni assunti dopo i sopralluoghi nei compendi ittici».

Comunità energetiche
La Commissione ha sentito in mattinata l’assessore all’Industria Emanuele Cani sulla proposta di legge n.44 per lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili presentata dai consiglieri di “Sardegna al Centro 20/20” Antonello Peru, Stefano Tunis e Alberto Urpi.
Il provvedimento punta a stimolare la costituzione di comunità per l’autoproduzione di energia in tutti i 377 comuni della Sardegna. Un’alternativa concreta ai mega progetti presentati dalla multinazionale che spesso nascondono intenti speculativi: «Nella nostra isola si producono circa 13mila kwh di energia mentre i consumi totali sono di circa 9mila kwh – ha detto il primo firmatario della proposta di legge Antonello Peru – famiglie e piccole imprese consumano un terzo del totale. L’obiettivo è consentire a cittadini, aziende e istituzioni pubbliche di auto produrre l’energia abbassando i costi». Secondo i proponenti la via maestra è quella di favorire l’azionariato diffuso per la costituzione delle comunità energetiche: «In questo modo i cittadini diventerebbero allo stesso tempo proprietari degli impianti di produzione e consumatori – ha detto ancora Peru – con benefici per le proprie tasche e per la tutela dell’ambiente».
D’accordo con le finalità della legge si è detto l’assessore all’Industria: «Sono gli stessi obiettivi individuati dalla Giunta con la legge sulle aree idonee che ha messo a disposizione ingenti risorse finanziarie, circa 700 milioni di euro, per lo sviluppo delle comunità energetiche – ha detto Emanuele Cani – il sistema di autoproduzione dell’energia finora non è decollato: in Italia sono state costituite solo 168 comunità energetiche, in Sardegna cinque o sei. Ci sono difficoltà evidenti nell’attuazione dei progetti. Bisogna investire molto per dotare la Sardegna di un numero congruo di comunità energetiche rinnovabili».
Per questo, l’assessore ha espresso apprezzamento per la proposta di legge: «Lavoriamo insieme a un testo che coordini e armonizzi il quadro normativo esistente – ha detto Cani – bisogna ricordare che le legge attuali consentono già di costituire delle comunità energetiche. Dobbiamo muoverci in questo scenario per evitare sorprese». Nelle prossime settimane, la questione sarà approfondita dalla Commissione che sentirà in audizione i portatori di interesse.

Artigianato Locale
In Sardegna sono tre i comuni che organizzano ogni anno manifestazioni ed eventi per la promozione e la valorizzazione dell’artigianato locale: Samugheo, Mogoro e Nule. Tre realtà diverse accomunate dalle stesse difficoltà: far fronte agli impegni finanziari e alle carenze di strutture per mandare avanti gli impegni. Difficoltà manifestate dai sindaci di Mogoro e Nule Donato Cau e Giuseppe Mellino e dal vicesindaco di Samugheo Massimiliano Urru.
«Servono interventi mirati per sostenere i comuni – hanno detto i rappresentanti degli enti locali – i sacrifici non sono più sostenibili». I primi cittadini hanno chiesto, in particolare, un impegno finanziario da parte della Regione che consenta di fare una programmazione almeno triennale per l’organizzazione degli eventi. Una questione a parte riguarda invece le strutture che ospitano le Fiere. A Nule, vista l’inagibilità dell’ex Centro per l’artigianato del Goceano, si punta ora alla costruzione di un museo multimediale all’interno dello stabile dell’ex Isola che sarà inaugurato nei prossimi mesi. A Mogoro, si fanno invece i salti mortali per accogliere visitatori (13mila lo scorso anno) ed espositori (107 nell’ultima edizione della Fiera: «Lo stabile ha bisogno di interventi urgenti – ha detto donato Cau – ci era stato promesso un milione di euro che non è mai arrivato». Sulla stessa linea il sindaco di Nule: «Il nostro è l’unico paese della Sardegna dove si chiude la filiera del tappeto: abbiamo 120 aziende che producono la lana, un’azienda che la lavora e 60 tessitrici – ha detto Giuseppe Mellino – servono interventi strutturali per consentire al settore di crescere. Dateci una mano». Allo sviluppo del settore punta anche Mogoro che da qualche anno nella mostra regionale “Tessingiu” ha affiancato all’artigianato esposizioni di arte e design: «E’ un progetto che sta pagando – ha detto il vicesindaco Massimiliano Urru – serve però stabilità nell’erogazione delle risorse».
Richieste su cui si sono espressi a favore i consiglieri Salvatore Cau, Gigi Rubiu, Alessandro Pilurzu ed Emanuele Cera, oltre al presidente Antonio Solinas.
Alla seduta ha partecipato anche il presidente della Commissione Bilancio Alessandro Solinas (M5S) che ha assicurato l’impegno per il reperimento delle risorse necessarie: «C’è la volontà da parte di tutti di difendere realtà come le vostre e permettervi di fare una seria programmazione – ha detto Solinas – occorre fare alcune valutazioni di natura tecnica ma l’obiettivo è tutelare un settore importante per tutta la Sardegna».

La Terza commissione approva il Disegno di legge per la proroga di un mese (fino al 31 marzo) dell’esercizio provvisorio

La commissione Bilancio, presieduta da Alessandro Solinas,   ha approvato il Disegno di legge n. 79 per la proroga di un altro  mese (fino al 31 marzo) dell’esercizio provvisorio. Il provvedimento, che sarà il primo punto all’ordine del giorno dei lavori della prossima seduta del Consiglio regionale, è stato approvato con i soli voti della maggioranza mentre la minoranza si è astenuta. Unanimità invece sul parere di competenza sulla proposta di legge nazionale per l’elezione diretta dei presidenti dei provincia e dei consigli provinciali.

Consiglio: martedì in aula l’esercizio provvisorio, il Disegno di legge 40/A sulla riforma sanitaria e alcune mozioni

Il Consiglio regionale si riunirà martedì 25 febbraio alle 10,30. All’ordine del giorno: il Disegno di legge n. 79 “Ulteriore proroga dell’autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l’anno 2025” e il Disegno di legge 40/A “Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 11 settembre 2020 n. 24”. Seguirà l’esame delle mozioni: 34 (Mula) sulla necessità urgente di conoscere quali misure sono state attivate per arginare l’invasione del granchio blu e sull’uso delle risorse stanziate per il ristoro degli operatori del settore ittico che hanno subito danni economici derivanti dall’invasione pestilenziale; 20 (Usai e più) sull’ipotesi di riconoscimento dello status di Città Balneare o Comunità Marina; 24 (Ticca e più) sull’autonomia differenziata e l’urgenza di adottare le norme di attuazione dello Statuto finalizzate a rafforzare la competitività della Sardegna.

PROPOSTA DI LEGGE N. 78/A

SOLINAS Antonio – Modifiche alla legge regionale 23 maggio 2008, n. 6 recante “Legge quadro in materia di Consorzi di bonifica”; delega ai Consorzi di bonifica in materia di manutenzione dei compendi ittici della Sardegna.

scarica la PROPOSTA DI LEGGE N. 78/A [file.pdf] 

Materiale allegato alla proposta di legge:


iter del progetto di legge

 

Nuovi mezzi e velivoli, altro personale: presentato in commissione Ambiente il piano antincendi 2025

“Un impegno straordinario dell’assessorato all’Ambiente per difendere la Sardegna dalla piaga dei roghi”. Il presidente Roberto Li Gioi (commissione IV) ha definito così il Piano antincendi 2025 presentato questo pomeriggio dall’assessora Rosanna Laconi (Ambiente) audita dalla commissione consiliare.

L’esponente della Giunta, che ha approvato il 29 gennaio scorso la delibera che contiene il piano antincendi ha detto: “La parola d’ordine è anticipare, visto che ad aprile 2024 abbiamo registrato i primi roghi dell’anno. E abbiamo anticipato per consentire ai volontari, ma più in generale a tutta la macchina, di attivarsi per tempo “.  Invece, la causa dell’anticipo dei roghi è la siccità in aumento, che colpisce le campagne e i boschi sardi. “Le azioni di sensibilizzazione sono fondamentali”, ha detto l’assessora riprendendo uno spunto del presidente Li Gioi, “ma non dimentichiamo che l’ottanta per cento degli incendi è certamente di natura dolosa”

Quanto agli sforzi organizzativi della Regione “abbiamo per il 2025 una flotta aerea con nove velivoli (tra cui due Superpuma) e 7 elicotteri, 3 Canadair a Olbia da fine giugno, 2 velivoli dell’Esercito e uno dell’Aeronautica tra Elmas e Decimomannu oltre a un elicottero dei vigili del fuoco ad Alghero. C’è una gara in corso ma siamo in attesa di altri tre mezzi per le postazioni di Marganai, Limbara e Fenosu”.

Laconi ha proseguito: “In Forestas sono in arrivo 638 operai, che rimpiazzeranno soltanto in parte i loro colleghi che vanno in pensione. Potranno contare su un nuovo parco con 341 Ford Ranger, altri 200 grandi pick up, 18 Doblò e altri 179 Ford Ranger. Stiamo lavorando anche alla riorganizzazione della Protezione civile, non solo per l’ambito dell’antincendio boschivo ma per realizzare dei poli logistici (il primo nel Medio Campidano) intorno ad ambiti territoriali. Queste centrali operative saranno in funzione h24 in modo da realizzare una protezione civile di prossimità”.

Quanto ai numeri dei roghi l’assessora all’Ambiente ha segnalato alla commissione che “nel 2024 sono stati bruciati 11573 ettari di cui 2775 di bosco, 446 di pascolo e 8850 di sterpaglie e altri suoli meno pregiati.  Rispetto al 2023 c’è stato un incremento di 3 mila ettari nonostante sia calato il valore assoluto dei roghi, che dunque sono sempre più gravi. Vista la siccità anche in questo scorcio d’anno, non ci aspettiamo purtroppo nulla di buono per questa stagione”.

Per chiarimenti sono intervenuti i consiglieri Sandro Porcu (Orizzonte comune), Emanuele Matta (Cinque stelle) e Antonio Spano (Pd), sul tema dei terreni agricoli abbandonati e sui calendari per l’abbruciamento. La consigliera Maria Laura Orru (Avs) ha segnalato la possibilità di coinvolgere i piloti degli aerei ultraleggeri per l’avvistamento dei roghi nell’Isola mentre l’assessora ha segnalato il “possibile impiego dei droni con sensori termini, attualmente usati per valutare il grado di rinsecchimento delle foreste sarde”.

Per il presidente Li Gioi “è evidente lo sforzo dell’assessora Laconi e degli enti competenti per garantire una forte campagna antincendio: la commissione è certamente soddisfatta. Il 20 per cento dei roghi è però colposo e questo ci impone di fare una grande opera di sensibilizzazione e prevenzione a favore della popolazione sardo”.