Legge sul fine vita, audizioni in Sesta commissione

La VI^ commissione, presieduta da Carla Fundoni (Pd), ha svolto, come da programma, due audizioni sulla cosiddetta legge su fine vita (Pl. 59 – Deriu e più “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 242/2019”).

Il primo ad intervenire nel parlamentino della Salute è stato Antonio Brandi dell’associazione “ProVita e Famiglia” che ha espresso netta contrarietà ad una norma che – a suo giudizio – elimina i sofferenti invece delle sofferenze.

Brandi ha chiesto piena attuazione della legge n.38 del 2021 che riconosce il diritto dei cittadini ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore, con l’obiettivo di garantire una migliore qualità della vita e una gestione efficace del dolore per i malati in fase avanzata di malattia, sia di natura oncologica che non oncologica. La contrarietà alla proposta di legge, sottoscritta da tutti i gruppi consiliari della maggioranza al governo della Regione, è stata argomentata nel merito e nella sostanza e non sono mancate alcune sottolineature provocatorie: «Uno Stato che spende 30 miliardi di euro in armamenti, dovrebbe sapere che un quarto di tali importi si potrebbero garantire cure efficaci a tutti i malati». Brandi ha inoltre invitato i commissari a valutare ciò che accade in quegli Stati (13 su 194 nel Mondo) che hanno introdotto il suicidio assistito («in Olanda un suicidio assistito su 5 si pratica senza consenso») ed ha escluso che la sentenza della Corte costituzionale richiamata nella proposta di legge crei un vuoto normativo: «Il vuoto normativo va riempito con la vita e non con la morte».

Contraria alla proposta di legge anche l’esperta di Bioetica dell’Università del Messico, Giulia Bovassi, secondo la quale la materia è di esclusiva competenza dello Stato ed ha ribadito che la sentenza della Corte costituzionale n. 242 del 2019 non stabilisce il diritto alla morte ma che semmai circoscrive le condizioni essenziali nelle quali si ravvisa l’eccezione rispetto alle norme vigenti. A giudizio della professoressa Bovassi la proposta consiliare tende invece ad estendere il concetto, consentendo alla Regione di garantire la necessaria assistenza a tutte le persone che intendono accedere al suicidio medicalmente assistito. L’esperta di bioetica ha inoltre offerto un serie di spunti alla riflessione, ad incominciare dalle condizioni nelle quali si esprime la volontà dell’individuo («l’agire libero in molti casi può essere indirizzato contro se stessi e lo Stato combatte le droghe e i suicidi») e soprattutto alle conseguenze che tale norma potrebbe avere in termini di abusi e pressione sociale sul malato. Non sono mancati i riferimenti a quanto accede nei Paesi che hanno legiferato in materia («si pratica l’eutanasia sui minori, aumentano i casi per i malati psichiatrici e oncologici, di recente si è avuto il caso di una doppia eutanasia moglie-partner») per ribadire che ciò che è più urgente è garantire la piene applicazione della legge sulle cure palliative: «Il problema è l’abbandono terapeutico e non l’accanimento ed ogni paziente può sottrarsi alla terapia ma non alla cura, intesa come prendersi cura di una persona».

La commissione concluderà questa sera il ciclo delle audizioni.

Allarme povertà per il 32,9% dei bambini e degli adolescenti sardi. Presentato in Consiglio regionale il Rapporto “I diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia. I dati regione per regione”

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E’ allarme povertà tra i bambini e gli adolescenti sardi: il 32,9% è in una condizione di povertà relativa, dieci punti sopra la media nazionale e in aumento rispetto al precedente rapporto, pari al 22,8%. Non va meglio il dato sul rischio di esclusione sociale, che tocca il 41,1% dei giovani sotto i 18 anni, mentre il 30,5% dei minori vive in case con problemi strutturali e, quasi uno su due, in abitazioni sovraffollate. Sono alcuni dei dati forniti, oggi, nel corso della presentazione del Rapporto su “I diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia. I dati regione per regione”, con dati del 2023 e del 2024, organizzato in Consiglio regionale, dalla Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Sardegna, Carla Puligheddu, e dalla Presidenza del Consiglio regionale, con la collaborazione della Uisp e del CSI Sardegna. Maglia nera anche per la natalità: nell’Isola soltanto il 12,7% della popolazione ha meno di 18 anni, contro il 15,1% del dato nazionale, attestandosi come ultima regione d’Italia e con un calo, rispetto al precedente report, dello 0,6%. Un rapporto, dunque, che ha fotografato una situazione allarmante. La natalità è ferma a 4,6 nati ogni mille abitanti, il livello più basso tra tutte le regioni italiane. Il numero medio di figli per donna è solo 0,91, contro 1,2 della media italiana. Anche le famiglie numerose sono pochissime: soltanto il 2,8% ha cinque o più componenti, contro il 4,5% della media italiana. Crescono invece le famiglie monogenitoriali, che raggiungono il 22,5%, superiore del 4,7 punti percentuale della media nazionale, attestando l’Isola come prima regione italiana.

Anche sull’abbandono scolastico i dati parlano chiaro: i giovani tra i 18 e i 24 anni che hanno abbandonato la scuola dopo le medie sono il 17,3%, la percentuale più alta d’Italia. Sono carenti anche le competenze scolastiche: il 58% ha livelli inadeguati in matematica. Per quanto riguarda gli edifici scolastici solo il 15% ha certificato di agibilità. Il rapporto evidenzia, inoltre, che solo il 39% dei Comuni è coperto da servizi educativi per la prima infanzia. Si registrano però alcuni segnali positivi: il 62,8% dei bambini pratica sport, più alto della media nazionale, e il 52,4% legge libri nel tempo libero. Cresce anche il numero di posti nei nidi: 35,2 ogni 100 bambini tra 0 e 2 anni.

Un altro dato negativo riguarda la speranza di vita alla nascita che in Sardegna è di 82,5 anni, inferiore alla media nazionale di 0,6 punti percentuale. Preoccupano i dati sulla sanità pediatrica: sono in calo i medici pediatri e le coperture vaccinali sono sotto la media. L’ambiente è, invece, un punto di forza: soltanto il 12,5% della popolazione è esposto a inquinamento da PM2.5 contro il 76,2 della media nazionale.

Il rapporto evidenzia anche un aumento dei minori stranieri non accompagnati, passati da 49 nel 2021 a 205 nel 2024.

“In Sardegna – ha detto il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini – abbiamo dei record negativi in tantissimi settori su cui la politica si deve interrogare: la denatalità, l’abbandono scolastico, ma anche la migrazione”. E ha aggiunto “Purtroppo ci muoviamo in una fenomenologia, come quella della denatalità, che non riguarda soltanto la Sardegna, ma è un problema italiano ed europeo”. Per Comandini: “Dobbiamo ripartire dai diritti non solo dell’infanzia, ma dai diritti delle famiglie”. Il presidente ha parlato, in particolare, del “problema della casa, del lavoro, dei servizi e dei trasporti”. “Credo che anche i diritti delle famiglie potrebbero aiutare a frenare o bloccare il problema della denatalità”.

Secondo il presidente è importante anche analizzare le differenze territoriali che vedono le regioni del Sud più in difficoltà rispetto a quelle del nord. Ma il problema della denatalità, secondo il presidente deve essere affrontato anche guardando a chi vuole venire a vivere in Sardegna: “Il fenomeno della denatalità e dello spopolamento va affrontato guardando anche a chi viene in Sardegna da altri Paesi. Dobbiamo essere più accoglienti verso i bambini stranieri e le loro famiglie, che molte volte fuggono dal proprio Paese per problemi legati della guerra e alla povertà: non dobbiamo guardarli come diversi, ma accoglierli, come fanno già i bambini nelle prime classi della scuola”.

“Si tratta di un quadro disastroso, che evidenzia le difficoltà che vivono le famiglie, con dati pesantissimi sullo stato di povertà assoluta, ma anche di numeri di minori dichiarati adottabili: 110 in Sardegna su 873 in tutta Italia. L’Isola è, anche, la prima regione per numero di famiglie monogenitoriali”, ha affermato la Garante Carla Puligheddu, “e non ci sono politiche adeguate a sostenere le famiglie”. E ha aggiunto: “Con rammarico dico che non c’è molta attenzione da parte della politica nei confronti dello stato di salute delle famiglie, dei bambini e degli adolescenti, che spesso vivono in solitudine il loro disagio. E’ necessario – ha proseguito la Garante -una rete di sostegno che intercetti il disagio, oltre a un maggiore ascolto dei minori”. Puligheddu ha quindi ricordato che con la Consulta Ga.I.A., fortemente voluta dalla stessa Garante, “finalmente un’Istituzione ascolterà dalla voce dei ragazzi tra i 12 e i 17 anni le loro problematiche e i loro bisogni. La prima riunione ci sarà già il 30 giugno”. Per la Garante “manca un’azione di prevenzione che prenda in carico quanto viene segnalato nei rapporti e servono i dati per capire cosa accade e come intervenire. C’è un sommerso enorme ed è necessario istituire un osservatorio regionale”. Il deputato del Pd, Silvio Lai, vicepresidente della Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità, si è soffermato invece su due dati preoccupanti: l’aspettativa di vita alla nascita, più bassa della media nazionale, e la mortalità di 2,43 bambini ogni mille abitanti (2,57 a livello nazionale. Per il deputato ci sono dati molto differenti tra regioni e questo evidenzia un sistema sanitario nazionale, non più in grado di garantire in modo uniforme il diritto alla salute su tutto il territorio nazionale. La speranza di vita alla nascita in Italia, ha spiegato, differisce di tre anni tra Trento e la Campania, tre anni di differenza, alla nascita, dovuto ha detto alle diverse condizioni di salute iniziali, alle condizioni familiari, a quelle sociali e ambientali. Anche per Lai è fondamentale guardare alle famiglie e ai loro bisogni per contrastare la denatalità, soprattutto tenendo presente che in Sardegna ci sono molti comuni con pochissimi abitanti. Il deputato ha ricordato che i dati parlano di quanto incide un figlio sulla condizione economica di una famiglia: dopo il figlio il nucleo familiare perde il 10 per cento di ricchezza, dopo il secondo ne perde il 30%.

Nel corso del convegno sono intervenuti Loredana Barra, presidente dell’Unione Italiana Sport Per Tutti per la Sardegna, Arianna Saulini di SaveThe Children Italia, Anna Puddu, assessora alla salute e benessere delle cittadine e dei cittadini del Comune di Cagliari, Giovanni Daga, presidente CSI Sardegna, Andrea Pianu, portavoce Forum del Terzo settore in Sardegna, i bambini e le bambine dell’IC San Donato di Sassari.

INTERROGAZIONE N. 210/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 210/A

INTERROGAZIONE TICCA – FASOLINO – SALARIS, con richiesta di risposta scritta, sullo stato di attuazione del bando “Nuove Rotte” e sulla strategia della Regione sulla connettività aerea internazionale.

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I sottoscritti,

PREMESSO che la Giunta regionale ha recentemente pubblicato il bando “Nuove Rotte” – approvato anche dalla Commissione europea – destinato a incentivare i collegamenti aerei da e per la Sardegna, con una dotazione complessiva di 20 milioni di euro suddivisi tra le annualità 2025 e 2026;

RILEVATO che tra le destinazioni previste figurano anche rotte intercontinentali verso gli Stati Uniti (New York e Filadelfia), che rappresenterebbero un’opportunità strategica per l’internazionalizzazione della Sardegna, lo sviluppo del turismo e il rafforzamento economico dell’isola;

CONSIDERATO che il traffico aereo tra Italia e Stati Uniti è in forte crescita, come dimostra il recente avvio di un volo diretto da Catania a New York da parte di Delta Airlines;

APPRESO da dichiarazioni pubbliche riportate dalla stampa locale che, nonostante l’inclusione formale di New York e Filadelfia tra le destinazioni del bando, la Giunta abbia già prefigurato come assai improbabile, se non impossibile, l’attivazione di tali rotte da parte delle compagnie;

CONSTATATO che la Giunta regionale sembra quindi considerare fallimentare in partenza una misura da essa stessa ideata, approvata, finanziata e pubblicata senza che risulti essere stata attivata alcuna iniziativa aggiuntiva di promozione, concertazione o facilitazione nei confronti dei vettori internazionali affinché partecipino al bando, né un piano strategico per sostenere concretamente le rotte più complesse ma più rilevanti,

chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti per sapere:
1) quale sia ad oggi lo stato di attuazione del bando “Nuove Rotte”, con particolare riferimento al numero e alla tipologia delle manifestazioni di interesse ricevute;
2) quali azioni la Regione abbia messo in campo per favorire la partecipazione delle compagnie aeree alle rotte intercontinentali, in particolare verso gli Stati Uniti;
3) per quale motivo, a pochi giorni dalla pubblicazione del bando, la stessa Giunta sembri anticiparne il fallimento per alcune destinazioni strategiche, pur senza che siano ancora scaduti i termini       per la presentazione delle domande;
4) se non ritenga dannoso per l’immagine e l’attrattività della Sardegna che una misura così rilevante venga indebolita da dichiarazioni scoraggianti provenienti dagli stessi promotori istituzionali;
5) quali correttivi urgenti la Giunta regionale intenda attivare per evitare il totale insuccesso di una misura così importante per lo sviluppo economico e turistico dell’isola.

Cagliari, 16 giugno 2025

Consultabili le leggi regionali approvate il 12 giugno 2025

E’ possibile consultare su questo sito le seguenti leggi regionali approvate il 12 giugno 2025:

  • Legge regionale 16 giugno 2025, n. 15 – Ulteriore modifica all’articolo 1 della legge regionale n. 5 del 2023 in materia di assistenza primaria.
  • Legge regionale 16 giugno 2025, n. 16 – Attuazione dell’articolo 11, comma 4, della legge n. 21 del 1992 (Legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea) e integrazioni alla legge regionale n. 21 del 2005 in materia di disciplina e organizzazione del trasporto pubblico locale in Sardegna.
  • Legge regionale 16 giugno 2025, n. 17 – Modifica del comma 15 dell’articolo 5 della legge regionale n. 18 del 2024 inerente agli indennizzi rivolti al settore apistico.
  • Legge regionale 16 giugno 2025, n. 18 – Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2024, n. 105.

Ordine del giorno n. 47/XVII


CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

LI GIOI – MULA – PIANO – FLORIS – AGUS – COCCO – ORRÙ – PIZZUTO – TICCA sulla necessità di emanare disposizioni riguardanti questioni rilevanti di pianificazione urbanistica.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione del disegno di legge n. 83/A, recante “Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2024, n. 105”,

PREMESSO che il predetto disegno di legge non disciplina direttamente la materia paesaggistica e tratta solo marginalmente la materia urbanistica;

CONSIDERATO che la Regione, secondo i dati Istat, risulta essere una delle regioni italiane con il più alto tasso di mortalità da sinistri stradali, benché i tassi medi di incidentalità stradale siano tra i più bassi d’Italia. Di conseguenza si evince che, anche a causa delle elevate distanze tra i luoghi dei sinistri, la cui maggior parte avviene in strade provinciali, e gli adeguati presidi ospedalieri, il rapporto tra incidenti e decessi segnala la necessità di garantire che il sistema di emergenza-urgenza sanitario sia fortemente migliorato;

CONSIDERATO che:
– emergono in materia urbanistica aspetti rilevanti che attendono definizione, quali i lotti interclusi destinati a servizi generali che potrebbero essere oggetto di concessione edilizia diretta se il relativo comune di appartenenza avesse adeguato il PUC al PPR; i piani di risanamento; la rigenerazione urbana; le attività in area agricola come gli agriturismi e le attività legate alla multifunzionalità dell’azienda agricola; le aree di rispetto cimiteriali;
– un adeguamento della normativa su questi temi agevolerebbe lo sviluppo dei contesti urbani oltre a limitare il consumo di suolo,

impegna l’Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica e la Giunta regionale

1) a esplorare e poi a proporre soluzioni normative, nel rispetto del riparto delle competenze tra Stato e Regione, che affrontino il tema dei lotti interclusi destinati a servizi generali nei comuni non ancora dotati di PUC adeguato al PPR; i piani di risanamento; la rigenerazione urbana con particolare riferimento alle questioni volumetriche e di modifica della sagoma; le attività in area agricola come gli agriturismi e le attività legate alla multifunzionalità dell’azienda agricola; la possibilità di ridurre le aree di rispetto cimiteriali;
2) a presentare apposito provvedimento avente ad argomento all’applicazione del Piano paesaggistico regionale.

Cagliari, 12 giugno 2025


Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 12 giugno 2025

I lavori del Consiglio e delle Commissioni

Il Consiglio regionale si riunirà mercoledì, 18 giugno, alle 10.30 per proseguire la discussione dei punti all’ordine del giorno della seduta precedente: 1) il programma di attività del Corecom per il 2025; 2) la mozione n.24 (Ticca e più) sull’autonomia differenziata e l’urgenza di adottare le norme di attuazione dello Statuto finalizzate a rafforzare la competitività della Sardegna; 3) la mozione n.32 (Frau e più) sulla necessità urgente di attivare procedure organizzative per il funzionamento e il potenziamento del registro tumori della Regione; 4) la mozione n.33 (Cocco e più) a sostegno del sistema universitario della Sardegna attraverso una ricognizione coordinata delle risorse pubbliche regionali; 5) la mozione n.42 (Truzzu e più) sulla necessità urgente di avviare i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza della strada statale 554 e realizzare il “corridoio Golfo degli Angeli”, primo viale di comunicazione integrato e sostenibile, stradale-ferroviario-ciclopedonale; 6) la mozione n.40 (Schirru e più) “in merito alla necessità di far fronte alle gravi disparità di trattamento tra professionisti sanitari che accedono all’istituto delle prestazioni aggiuntive”.

Settimana di lavoro anche per le commissioni permanenti. Domani alle 10, è  convocata la Sesta Commissione “Sanità” per la prosecuzione dell’esame della proposta di legge n.59 sul suicidio medicalmente assistito. In programma le audizioni di Antonio Brandi (Associazione ProVita e Famiglia) e della professoressa Giulia Bovassi, docente di bioetica all’Università Anahuac (Messico e ricercatrice della cattedra Unesco di bioetica e diritti umani (Roma).

Le audizioni proseguiranno nel pomeriggio alle 15.30 con Giuseppe Castello, docente di bioetica della Pontificia facoltà teologica della Sardegna.

I lavori della Sesta Commissione, compatibilmente con la seduta del Consiglio, proseguiranno mercoledì e giovedì  con il medesimo ordine del giorno.

Sempre domani, alle 10.30, si riunirà la Quinta Commissione “Attività produttive”. all’ordine del giorno l’esame delle proposte di legge n.22 “interventi per la valorizzazione del mandorlo sardo”; n.98 “interventi per la valorizzazione della coltura del mandorlo sardo”. In programma anche la predisposizione di un calendario per i sopralluoghi nei compendi ittici della Sardegna.

Lunedì 16 giugno alle 10,30 nella sala Transatlantico presentazione del Rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. I dati regione per regione”

 

Cagliari, 13 giugno 2025 – Il Rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia”  sarà presentato lunedì 16 giugno alle 10,30 nella sala Transatlantico del Consiglio regionale. Durante l’incontro saranno illustrati tutti i dati che riguardano  I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia  con particolare riferimento alla Sardegna : “Culle vuote, diritti pieni: l’infanzia in Sardegna tra insularità e denatalità”

I lavori saranno aperti da Carla Puligheddu, Garante regionale dei diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza. Dopo i saluti istituzionali del Presidente del Consiglio regionale Piero Comandini  sarà svolta l’introduzione a cura di Loredana Barra, presidente dell’Unione Italiana Sport Per Tutti per la Sardegna.

Il rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. I dati regione per regione” sarà presentato  da Arianna Saulini di SaveThe Children Italia.

Interverranno:  Giovanni Daga, presidente CSI Sardegna, Silvio Lai, vicepresidente della Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità, Andrea Pianu, portavoce Forum del Terzo settore in Sardegna, i bambini e le bambine dell’IC San Donato di Sassari che faranno alcune riflessioni su “L’importanza del contare e del contarci”.