I Capigruppo incontrano una delegazione dell’Eurallumina. Il Presidente Comandini: “Non ci sono alternative, l’azienda di Portovesme non deve chiudere”

Cagliari, 26 novembre 2025 – “La Sardegna ha bisogno dell’industria. L’Eurallumina non può cessare la sua attività”. Lo ha affermato il Presidente del Consiglio regionale Piero Comandini, a nome anche di tutti i Capigruppo, durante l’incontro, questo pomeriggio in presidenza, con i rappresentanti sindacali dell’azienda del Sulcis.
“Non arretreremo di un millimetro – ha detto il presidente Comandini – non c’è un’alternativa all’Eurallumina, dobbiamo trovare tutti insieme una soluzione per salvare questa realtà importantissima per la nostra isola”.
I rappresentanti sindacali (erano presenti all’incontro Cgil, Cisl e Uil) hanno chiesto al Consiglio regionale un forte intervento nei confronti dello Stato: “Siamo a un punto di non ritorno – hanno detto – è necessaria la massima attenzione da parte della politica”.
Il Presidente Comandini ha assicurato che l’Euroallumina è al centro del lavoro dell’Assemblea: “Tra i punti all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio regionale porteremo una Risoluzione su questa vertenza. Domani la commissione industria sarà a Portovesme, e il 10 dicembre, giorno in cui è stato fissato l’incontro al Ministero delle imprese e del made in Italy, una delegazione del Consiglio regionale sarà a Roma con i lavoratori”.
Il Presidente e i Capigruppo hanno anche espresso solidarietà, a nome dell’intero Consiglio, ai lavoratori che da dieci giorni stanno protestando su un silos a 40 metri di altezza.

Nota stampa della seduta n. 97

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 97 – Antimeridiana

Mercoledì 26 novembre 2025

  Approvata la mozione 70 (Porcu e più) “sull’istituzione di un fondo regionale per incentivare la presenza stabile del personale sanitario nei presidi e nei territori marginali e a maggior rischio spopolamento della Sardegna”; Approvata la mozione 78 (Cocciu e più) “sulla garanzia e sul rilancio delle unità operative di ostetricia e ginecologia e di pediatria presso il presidio ospedaliero Giovanni Paolo II di Olbia dell’Azienda sanitaria locale (ASL) Gallura, con immediati interventi a tutela del punto nascita e della popolazione della Gallura”; Approvato il documento n. 30  relativo alle variazioni al bilancio di previsione del Consiglio regionale 2025-2027; Approvata la risoluzione N 4 “sulla necessità che la Giunta regionale incarichi i componenti di nomina regionale della Commissione paritetica Stato-Regione di cui all’articolo 56 dello Statuto speciale per la Sardegna, di elaborare una norma di attuazione dello Statuto in materia di usi civici”; Approvata la Pl n. 154 (Soru e più) “Termine di efficacia delle graduatorie. Interpretazione autentica dell’articolo 2 della legge regionale 19 maggio 2025, n. 14”; Approvata la Pl. n. 156 (Canu e più) “Ulteriore modifica all’articolo 1 della legge regionale n. 5 del 2023 in materia di assistenza primaria”; Il Consiglio è convocato alle 15.30 per il question time. La seduta è stata aperta dal presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini. In apertura il presidente ha reso noto che è stato depositato il Ricorso n.42 del 14 novembre 2025 della presenza del Consiglio dei Ministri dinanzi alla Corte Costituzionale per la declaratoria di illegittimità Costituzionale dell’articolo 9, 19 lettera B e 26 della legge regionale 11 settembre 25 n. 24 sull’assestamento di bilancio e variazioni di bilancio. Dopo le formalità di rito, l’Aula ha iniziato l’esame del primo punto all’ordine del giorno: la mozione 70 (Porcu e più) sull’istituzione di un fondo regionale per incentivare la presenza stabile del personale sanitario nei presidi e nei territori marginali e a maggior rischio spopolamento della Sardegna, già illustrata nella scorsa seduta. Sull’ordine dei lavori è intervenuto il vice capogruppo di FdI, Fausto Piga, che ha sollevato il problema dell’approvazione delle proposte di legge 127 e 111 in II commissione senza la relazione tecnica dell’Assessorato regionale della Programmazione. “È grave e scorretto”, ha detto e ha chiesto al presidente di intervenire. Comandini ha garantito, come già detto in Conferenza dei capigruppo, che si occuperà della situazione e ne parlerà con i presidenti delle Commissioni. Anche il consigliere di FdI, Franco Mula. È intervenuto sull’ordine dei lavori che ha sollevato il tema delle dotazioni al funzionamento dei Gruppi, riprendendo quanto apparso sulla stampa. “E’ una situazione che ci preoccupa ed è grave” e ha aggiunto confidando nella “mediazione” del presidente prima di arrivare alla Finanziaria. Il presidente Comandini ha messo in votazione l’emendamento n. 1 presentato dal consigliere Salvatore Cau (Orizzonte Comune), che al punto 2 sostituisce “la dicitura 20 milioni di euro per gli anni 2026, 2027 e 2028” con “risorse adeguate”, che è stato approvato, e a seguire ha messo in votazione la mozione che è stata approvata dall’Aula. Il capogruppo di FdI, Paolo Truzzu, primo firmatario della mozione n. 10 “sulla necessità urgente di abbattere l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco di passeggeri sugli aeromobili al fine di favorire Io sviluppo del trasporto aereo e del turismo in Sardegna” ha chiesto il rinvio dell’esame del testo per l’assenza dell’assessora regionale dei Trasporti. Il presidente è, quindi, dato la parola al capogruppo di Forza Italia, Angelo Cocciu, per l’illustrazione della mozione 78 (Cocciu e più) “sulla garanzia e sul rilancio delle unità operative di ostetricia e ginecologia e di pediatria presso il presidio ospedaliero Giovanni Paolo II di Olbia dell’Azienda sanitaria locale (ASL) Gallura, con immediati interventi a tutela del punto nascita e della popolazione della Gallura”. Cocciu ha sottolineato di non volere attaccare politicamente l’Assessorato, ma di voler richiamare l’attenzione sulla grave crisi sanitaria che colpisce Olbia e l’intera Gallura. Cocciu ha denunciato, con dovizia di particolari, il peggioramento dell’ospedale Giovanni Paolo II, dove la carenza di pediatri – solo tre in servizio – rischia di portare alla chiusura dell’unico punto nascita della provincia, con gravi disagi per famiglie e operatori. “Quest’anno il punto nascita di Olbia dovrebbe avere circa 750 parti, ma purtroppo sono stati effettuati circa 75 trasferimenti ospedalieri e si è notizia che altre 150 donne abbiano partorito in altri centri. Sono dati sconvolgenti, occorre subito opporre dei medi a queste situazioni”. Cocciu ha segnalato la fuga di specialisti, l’assenza di primari di ruolo, l’aumento dei trasferimenti verso altri centri e la mancanza dell’analgesia del parto dal 2022. Cocciu ha anche criticato la riduzione dei posti letto decisa nel 2018 e il mancato svolgimento dei concorsi per i primari: “Le strutture complesse di ostetricia, ginecologia e pediatria di Olbia continuano ad essere dirette da socialisti incaricati facenti funzioni”, ha detto. Il consigliere ha chiesto un intervento immediato della Regione per evitare ulteriori chiusure, ripristinare le condizioni di sicurezza e garantire servizi dignitosi alle donne e ai cittadini della Gallura. La mozione, infatti, impegna la presidente della Regione “a promuovere, d’intesa con la ASL Gallura, entro sessanta giorni, un piano straordinario volto a: garantire la copertura dei turni per 24 ore nel reparto di pediatria dell’ospedale Giovanni Paolo II mediante reclutamento immediato di specialisti; attivare comandi temporanei o distacchi incentivati da altre sedi, fino al completamento delle assunzioni a tempo indeterminato; bandire con urgenza i concorsi per i primariati delle unità operative di pediatria e ostetricia-ginecologia, con priorità per la sede di Olbia; ripristinare la dotazione dei posti letto nella unità operative di ostetricia-ginecologia, riportandola almeno ai livelli precedenti al 2018; riattivare immediatamente il servizio di analgesia del parto mediante l’assegnazione stabile di anestesisti e la costituzione di turni dedicati; istituire un monitoraggio trimestrale sullo stato dei reparti e del personale, con relazione al Consiglio regionale; prevedere incentivi economici e logistici per gli specialisti che accettino la sede di Olbia, comprendenti indennità di disagio, alloggio temporaneo e contributi per la mobilità; valuti l’istituzione di un fondo regionale straordinario per il reclutamento e la fidelizzazione degli specialisti nelle sedi periferiche e strategiche come la Gallura; promuova, d’intesa con le organizzazioni sindacali e le direzioni aziendali, un piano di valorizzazione e formazione del personale medico e sanitario della ASL Gallura, finalizzato a migliorare le condizioni di lavoro e ridurre la fuga di professionisti; preveda, nel prossimo aggiornamento dell’atto aziendale della ASL Gallura, una sezione dedicata ai reparti di ostetricia-ginecologia e pediatria dell’ospedale di Olbia, con obiettivi chiari, indicatori di risultato e termini di attuazione verificabili. Il consigliere Roberto Li Gioi (M5S) ha condiviso l’importanza della mozione presentata dall’on. Cocciu e “la  preoccupazione di tutta la Gallura” e ha rassicurato l’onorevole Cocciu sul fatto che  la maggioranza “si sta muovendo con impegno e con determinazione affinché determinate criticità vengano superate”, promuovendo anche i concorsi per i primari.  Per Li Gioi: l’ospedale Papa Giovanni Paolo deve rimanere, insieme all’ospedale di Tempio Pausania e La Maddalena, punto di riferimento per il territorio e per i turisti. Li Gioi ha concluso affermando che tutti i rappresentanti della Gallura sono impegnati, a prescindere dal colore politico, per risolvere le criticità della sanità gallurese. Cristina Usai (FdI), condividendo la mozione del collega, ha chiesto di apporre anche la sua firma. Rivolgendosi alll’on. Li Gioi ha aggiunto: “Penso che non debba essere lei a rassicurarci e a garantirci determinate cose. Si tratta di qualcosa che è di competenza dell’assessore, quindi io mi auguro sia l’assessore a rassicurarci”. E ha aggiunto: “Come diceva l’onorevole Cocciu, non si tratta di colori politici ma parliamo di diritto alla salute. È una situazione quella della Gallura veramente drammatica dal punto di vista sanitario, che col passare degli anni è andata purtroppo sempre peggiorando”, ha detto. Il presidente ha dato la parola all’assessore regionale della Sanità, Armando Bartolazzi. Che ha affermato di essere d’accordo con quanto esposto nell’illustrazione della mozione. Per l’assessore la soluzione è di lavorare su un accordo con l’Università di Sassari per allargare la rete formativa “inglobando anche le altre strutture sanitarie e territoriali. Questo problema della pediatria sarebbe risolto – ha detto – perché ci sarebbe un nuovo vantaggio. L’Università di Sassari acquisirebbe posti letto di pediatria e potrebbe attivare le Scuole di specializzazione che oggi non ha, perché non ha un’attività clinica di pediatria sufficiente a fare la formazione”. Quello che è stato fatto fino adesso – ha spiegato Bartolazzi – è l’incentivazione del personale tramite prestazioni aggiuntive in 40-50 turni mensili, l’assegnazione alla sede Olbiese con ulteriori 18 ore, ricavate dal monte ore settimanali garantito dai due pediatri, c’è stata una richiesta urgente all’Ares per l’emissione di bandi di selezione per l’acquisizione di personale pediatrico, “che ripeto non c’è , e c’è stato un tentativo di reperire pediatri in regime libero professionale da altre aziende sanitarie con esito negativo”. E ha aggiunto. “Noi dobbiamo, siccome quel punto nascita e quel servizio ospedale di Olbia è essenziale”, ha detto, “cercare di recuperare i pediatri necessari”. Per quanto riguarda gli anestesisti, la situazione è abbastanza simile, ha detto, anche se meno complessa. Confermando l’importanza dell’anestesia epidurale ha ribadito che richiede la presenza di un anestesista H24. Gli anestesisti, attualmente, sono 20 sui 29 previsti in organico. Secondo l’assessore la situazione si può tenere sotto controllo, utilizzando le prestazioni aggiuntive, la richiesta ad Ares di espletare nuovi bandi di selezione per l’acquisizione di personale specialistico e tentativi di reclutare specialisti in regime libero professionale d’altra azienda e sanitaria. “L’Aou di Sassari ha oltre 100 anestesisti”, ha detto ribadendo che magari una convenzione con prestazioni aggiuntive potrebbe garantire quei due turni H24 che servono. Se l’ospedale di Olbia fosse all’interno della rete formativa dell’Università di Sassari, ha detto, questo sarebbe un automatismo. L’assessore ha poi detto basta con i primari facenti funzioni: “I concorsi sono imminenti, quindi ci siamo già attivati per risolvere questo problema”. “Sono confidente che con un po’ di sacrificio da parte di tutti riusciremo a tamponare la situazione”, ma ha ribadito che “il grosso intervento lo farei sull’Università, perché anche in futuro noi dobbiamo avere una scuola specializzazione alla Facoltà di Medicina e Chirurgia per la Pediatria e per tutte le altre pratiche che in Sardegna stentano a decollare”. L’assessore ha concluso: “Sono d’accordo con questa mozione e speriamo di potervi dare prima possibile notizie”. Cocciu ha ringraziato l’assessore sperando che presto la situazione in Gallura possa migliorare. L’Aula ha quindi approvato la mozione. Il vice presidente Giuseppe Frau ha messo in votazione il Documento n. 30 relativo alle variazioni al bilancio di previsione del Consiglio regionale 2025-2027 che è stato approvato. L’Aula ha poi esaminato la risoluzione n. 4 delle Commissioni Prima e Quarta sulla necessità che la Giunta regionale incarichi i componenti di nomina regionale della Commissione paritetica Stato-Regione di cui all’articolo 56 dello Statuto speciale per la Sardegna, di elaborare una norma di attuazione dello Statuto in materia di usi civici. Il presidente della I Commissione Salvatore Corrias (Pd) ha preso la parola per l’illustrazione. Il documento, ha spiegato, impegna la Giunta a incaricare i rappresentanti regionali nella Commissione paritetica Stato–Regione di elaborare una norma di attuazione specifica sul tema, considerato urgente e storicamente irrisolto. Corrias ha ricordato che in Sardegna gli usi civici riguardano 370 mila ettari, pari al 16% del territorio, e coinvolgono 347 comuni su 376: una materia che, per estensione e impatto, interessa praticamente tutta la Sardegna. Corrias ha ripercorso il quadro normativo e ha evidenziato come la legislazione nazionale e le successive sentenze della Corte costituzionale abbiano ristretto la capacità della Regione di intervenire autonomamente, soprattutto dopo la legge 168 del 2017, “che ha detto una cosa che poi da allora ad oggi condiziona l’operato di noi legislatori regionali: il fatto che laddove l’uso civico era stato liquidato o trasferito, permaneva in esso il valore paesaggistico. Voi sapete bene che le competenze in tema paesaggistico e ambientale sono esclusiva potestà legislativa dello Stato. Noi abbiamo invece competenza protesta amministrativa”. Una situazione che oggi genera incertezza giuridica per cittadini, comuni e imprese, spesso impossibilitati a valorizzare immobili e aree costruite legittimamente su terreni un tempo gravati da usi civici. Corrias ha, inoltre, sottolineato la necessità di una norma di attuazione che riconosca le peculiarità sarde rispetto ad altre realtà italiane e che restituisca certezza del diritto, favorendo sia la tutela dei territori rurali sia le nuove vocazioni economiche, a partire dal turismo. La risoluzione – ha concluso – rappresenta un atto atteso da anni e punta a portare il tema all’attenzione del Governo attraverso la Commissione paritetica.  “Questa risoluzione andava fatta molto prima, ma lo stiamo facendo oggi e il tempo l’abbiamo”, e ha aggiunto Corrias, “crediamo che questa risoluzione, così come è stata accolta unanimamente dalle Commissioni Prima e Quarta, possa, spero, essere accolta all’umanità anche da quest’Aula affinché si impegni subito la Giunta affinché, a sua volta, impegni subito la Commissione paritetica a portare questo tema, per tutti noi fondamentale, all’attenzione del Governo”. (ELN) Roberto Deriu (Pd) ha ricordato che gli usi civici in questa Regione sono molto  antichi,  è un problema della Sardegna feudale. Gli usi civici erano quelle porzioni di terra destinate all’uso comunitario. Erano una riserva di risorse che sostentavano i servi della gleba nei momenti difficili. Sono resistiti nel tempo. Il nostro feudalesimo arriva fino al 19esimo secolo. Nel 1865 il nuovo Regno d’Italia abolì gli usi civici. Ma i  tribunali speciali fasci stili riproposero creando la  confusione che c’è oggi. Questa Risoluzione è importante invito la giunta, quando eseguirà la Risoluzione,  a farsi consegnare la mappatura dei terreni. Per Antonello Floris (Fratelli d’Italia)  con questa Risoluzione, votata all’unanimità in commissione, si chiede di  trovare una soluzione legislativa  sugli Usi civici per  ripristinare uno Stato di diritto. Le mappature prodotte  non sono  puntuali per questo diamo anche mandato anche di verificare le perimetrazione. Franco Mula (Fratelli d’Italia) ha ricordato che nella scorsa legislatura si era  avviato un percorso con la commissione paritetica,  un percorso che si era interrotto. In commissione ho chiesto  di proseguire quel percorso. Non buttiamo all’aria quanto  già fatto.  Per Mula questa Risoluzione va approvata all’unanimità. Per Roberto Li Gioi (M5S) questo tema è cruciale per la nostra isola. Dobbiamo però intervenire con strumenti adeguati. In commissione abbiamo audito persone molto competenti. Gli usi civici non sono un problema ma un’opportunità. Il percorso è quello giusto, il marchio bipartisan dà forza al provvedimento Maria Laura Orrù (Alleanza verdi Sinistra) ha detto che questa  risoluzione è  fondamentale. Noi non possiamo agire da soli serve leale collaborazione tra Regione e Stato anche per rivisitare il vincolo paesaggistico. E’ una scelta strategica. Noi in quest’aula dobbiamo pensare di risolvere  i problemi proiettandoci verso il futuro sostenibile. Gianluigi Piano (Pd)  ha presentato  un  emendamento  in cui si chiede alla Commissione paritetica di  riferire periodicamente alle commissioni competenti e al Consiglio . Franco Mula (FdI) ha chiarito che va bene che la commissione paritetica riferisca al Consiglio e alle commissioni, ma il documento dovrà essere redatto dall’Assemblea. Salvatore Corrias  concorda con Mula: la  commissione Paritetica nella precedente legislatura – ha detto –  ha prodotto dei documenti,  partirei proprio da questi documenti. Cerchiamo subito di capire a che punto è il lavoro ma  il passaggio di oggi è un passaggio importante e necessario. L’emendamento, presentato da Gianluigi  Piano,  è stato approvato.  Via libera anche  alla  Risoluzione n. 4. Si è poi passati all’esame della PL 154 “Termine di efficacia delle graduatorie. Interpretazione autentica dell’articolo 2 della legge regionale  19 maggio 2025, n. 14”. La PL è stata illustrata dalla prima firmataria e presidente della Seconda commissione Camilla Soru. Si tratta di una legge – ha detto  – che chiarisce ancora meglio gli intendimenti del Consiglio quando ha approvato la legge regionale n. 14 (allungamento delle graduatorie a tre anni ) perché la legge non è stata interpretata in maniera corretta, anche se la norma  era già chiara. Stefano Schirru (Misto) ha rimarcato che  c’è l’abitudine da parte degli uffici di interpretare  le leggi approvate dal Consiglio e non di  applicarle. La norma era chiara sin dall’inizio.  Schirru ha chiesto gli elenchi delle graduatorie vigenti del sistema regione con le relative scadenze. Angelo Cocciu (FI) ha detto che quest’aula sembra che non conti niente. La Regione continua a non applicare le leggi approvate dal Consiglio Per Gianni Chessa ( FI) è necessario cambiare i direttori generali. Non è possibile chiarire un concetto già chiaro. Non è più possibile non  avere dati certi. Vogliamo conoscere le graduatorie vigenti.  Si naviga a vista. Fate una cabina di regia per avere i dati. Francesco Agus (Progressisti) ha detto che l’ intento del Consiglio regionale era di prolungare i termini  anche sulle graduatorie allora vigenti. Ben venga intervento chiarificatore. Per Agus  bisogna  rispettare l’attuazione delle leggi regionali perché ci sono decine di norme platealmente disapplicate.  (R.R.) Conclusa la discussione generale il presidente Comandini ha posto in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato e l’Aula ha approvato, con distinte e successive votazioni, senza interventi, l’articolo 1 (Termine di efficacia delle graduatorie. Interpretazione autentica dell’articolo 2 della legge regionale n. 14 del 2025); l’articolo 2 (Norma finanziaria); l’articolo 3 (Entrata in vigore).  Prima della votazione finale del provvedimento, il capogruppo FdI, Paolo Truzzu, ha annunciato la non partecipazione del voto: «Sono stufo di fare leggi per interpretare norme chiarissime che noi stesso abbiamo scritto». Quindi con scrutinio elettronico (38 favorevoli su 38 votanti) il Consiglio ha approvato il testo di legge. Annunciato l’esame della Pl 156 “Ulteriore modifica all’articolo 1 della legge regionale n. 5 del 2023 in materia di assistenza primaria”, il presidente ha concesso la parola al consigliere Canu (SF) per l’illustrazione della proposta che per garantire continuità e qualità nell’assistenza primaria, prevede la proroga al 31 dicembre 2026 delle misure straordinarie già adottate per far fronte alla grave carenza di medici sul territorio. La modifica estende di un anno la possibilità, per le Aziende sanitarie locali, di avvalersi dei  medici in quiescenza  che hanno aderito ai progetti aziendali di assistenza primaria e continuità assistenziale, consentendo loro l’utilizzo dei ricettari previsti dalla normativa nazionale. Una scelta che permette di mantenere attivi e operativi professionisti già integrati nei servizi territoriali, assicurando la prossimità delle cure e la continuità dei servizi. La proroga risponde alla necessità di garantire livelli essenziali di assistenza uniformi in tutta la Regione, in linea con l’articolo 32 della Costituzione. La Sesta Commissione consiliare ha espresso parere favorevole  all’unanimità, ricordando anche che la Corte costituzionale – con la sentenza n. 84/2025 – ha riconosciuto la piena legittimità di queste misure straordinarie adottate per far fronte alla carenza di medici di medicina generale. Il provvedimento non comporta nuovi o maggiori oneri  per il bilancio regionale. Approvato il passaggio all’esame degli articoli, l’Aula ha dato il via libera all’articolo 1 (Ulteriore modifica all’articolo 1 della legge regionale n. 5 del 2023 recante disposizioni urgenti in materia di assistenza primaria); l’articolo 2 (Norma finanziaria); l’articolo 3 (Entrata in vigore). Il Consiglio, con procedimento elettronico ha dunque approvato il nuovo testo di legge con 48 favorevoli su 48 votanti. Il presidente Comandini ha quindi dichiarati conclusi i lavori ed ha comunicato che il Consiglio è convocato alle 15.30 per lo svolgimento del question time. (A.M.)

Sintesi della seduta n. 97

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

SERVIZIO DOCUMENTAZIONE ISTITUZIONALE E BIBLIOTECARIA

XVII LEGISLATURA

SINTESI DELLA SEDUTA N. 97

Mercoledì 26 Novembre 2025 – Antimeridiana

Presidenza del Presidente Giampietro Comandini
Indi del Vice Presidente Giuseppe Frau
Indi del Presidente Giampietro Comandini

 

Inizio: ore 11 e 06

– Congedi.

– Annunzi.
Documenti pervenuti: proposta di legge statutaria, proposte di legge, risposta scritta a interrogazioni, interrogazioni, mozioni.

– Comunicazioni del Presidente.
Pubblicazione sul BURAS numero 62, del 20 Novembre 2025, del ricorso numero 42 della Presidenza del Consiglio dei Ministri dinanzi alla Corte Costituzionale per la declaratoria di illegittimità costituzionale dell’articolo 9, comma 19, lettera b) e comma 26, della legge regionale 11 settembre 2025, numero 24 recante “Assestamento di bilancio 2025-2027 e variazione di bilancio in base alle disposizioni di cui agli articoli 50 e 51 del decreto legislativo 23 giugno 2011, numero 118, e successive modifiche e integrazioni, riconoscimento di debiti fuori bilancio e disposizioni varie”.

– Discussione e approvazione della mozione Porcu – Cau – Cozzolino – Deriu – Agus – Cocco – Pizzuto sull’istituzione di un fondo regionale per incentivare la presenza stabile del personale sanitario nei presidi e nei territori marginali e a maggior rischio spopolamento della Sardegna (70).
Sono intervenuti l’assessore Armando BARTOLAZZI, per la Giunta, e il consigliere Salvatore CAU.
Emendamento numero 1: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Mozione numero 70: approvata per alzata di mano con esperimento della controprova.

– Discussione e approvazione della mozione Cocciu – Chessa – Maieli – Marras – Piras – Talanas, sulla garanzia e sul rilancio delle unità operative di ostetricia e ginecologia e di pediatria presso il presidio ospedaliero Giovanni Paolo II di Olbia dell’Azienda sanitaria locale (ASL) Gallura, con immediati interventi a tutela del punto nascita e della popolazione della Gallura (78).
Sono intervenuti, anche in più occasioni, l’assessore Armando BARTOLAZZI, per la Giunta, e i consiglieri Angelo COCCIU, Roberto Franco Michele LI GIOI, Cristina USAI.
Mozione numero 78: approvata per alzata di mano con esperimento della controprova.

– Discussione e approvazione del Documento relativo alle variazioni di bilancio di previsione 2025-2027 ai sensi dell’articolo 51 del D.Lgs 118/2011 (30/XVII/A).
Votazione del Documento 30/XVII/A: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.

– Discussione e approvazione della Risoluzione numero 4 (ex 5 Comm.) delle Commissioni Prima e Quarta sulla necessità che la Giunta regionale incarichi i componenti di nomina regionale della Commissione paritetica Stato-Regione, di cui all’articolo 56 dello Statuto speciale per la Sardegna, di elaborare una norma di attuazione dello Statuto in materia di usi civici.
Sono intervenuti, anche in più occasioni, i consiglieri Salvatore CORRIAS, Roberto DERIU, Antonello FLORIS, Francesco Paolo MULA, Roberto Franco Michele LI GIOI, Maria Laura ORRÙ e Gianluigi PIANO.
Emendamento numero 1: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Risoluzione numero 4: approvata per alzata di mano con esperimento della controprova.

– Discussione e approvazione della proposta di legge: “Termini di efficacia delle graduatorie. Interpretazione autentica dell’articolo 2 della legge regionale 19 maggio 2025, numero 14” (154/A).
Sono intervenuti, anche in più occasioni, la relatrice di maggioranza Camilla Gerolama SORU, il relatore di minoranza Stefano SCHIRRU e i consiglieri Angelo COCCIU, Giovanni CHESSA, Francesco AGUS, Paolo TRUZZU, Alessandro SORGIA.
Passaggio all’esame degli articoli: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo numero 1: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo numero 2: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo numero 3: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Proposta di legge numero 154/A: approvata con votazione nominale mediante procedimento elettronico.

– Discussione e approvazione della proposta di legge: “Ulteriore modifica all’articolo 1 della legge regionale n. 5 del 2023 in materia di assistenza primaria” (156/A).
È intervenuto il relatore Giuseppino CANU.
Passaggio all’esame degli articoli: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo numero 1: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo numero 2: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo numero 3: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Proposta di legge numero 156/A: approvata con votazione nominale mediante procedimento elettronico.

– Sull’ordine dei lavori.
Sono intervenuti, anche in più occasioni, i consiglieri Fausto PIGA, Francesco Paolo MULA.

Riconvocazione: ore 15.30.

Fine: ore 13 e 14

Firmato digitalmente
Il Segretario Generale
Dott. Danilo Fadda

Referendario consiliare: S. Pintus
Funzionario consiliare: B.Balzano
Assistente consiliare: A.Maxia

 

Piano triennale per l’informatica 2023-2026

Il Consiglio regionale si riunirà oggi alle 10.30. Segui la diretta streaming dei lavori dell’Aula

Cagliari, 26 novembre 2025 – Il Consiglio regionale si riunisce oggi, alle 10,30. Primo punto all’ordine del giorno l’esame di tre mozioni:  la numero 70 (Porcu e più) sull’istituzione di un fondo regionale per incentivare la presenza stabile del personale sanitario nei presidi e nei territori marginali e a maggior rischio spopolamento della Sardegna, la numero 10 (Truzzu e più)  e la numero 78 (Cocciu e più) sulla garanzia e sul rilancio delle unità operative di ostetricia e ginecologia e di pediatria presso il presidio ospedaliero Giovanni Paolo II di Olbia dell’Azienda sanitaria locale (ASL) Gallura, con immediati interventi a tutela del punto nascita e della popolazione della Gallura.
La seduta sarà disponibile in diretta streaming sul sito → https://bit.ly/4hJuQtj

Offerta formativa, la commissione Seconda dà parere favorevole

Parere favorevole all’unanimità dalla commissione Seconda del Consiglio regionale che si è riunita questo pomeriggio sulla P/106, la programmazione dell’offerta dell’anno formativo 2026 – 2027 deliberata dalla Giunta.

In commissione, assente l’assessora Manca perché impegnata all’estero, la direttrice generale Delfina Spiga ha  illustrato il documento dell’esecutivo che prevede “il sistema regionale dei percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) e di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) in sistema duale”.  Sotto la presidenza di Camilla Soru (Pd), il parlamentino ha approvato il documento.

 

Contributo “fitto casa” agli studenti, parere favorevole della Seconda commissione

La Seconda commissione presieduta da Camilla Soru (Pd) ha espresso, all’unanimità, parere favorevole alla deliberazione n. 57/28 del 5.11.2025, per l’abbattimento del “fitto casa” da assegnare agli studenti sardi che frequentano corsi universitari in Sardegna o negli Atenei del Continente.

Il provvedimento è stato illustrato dall’assessora della Pubblica Istruzione, Ilaria Portas, che ha ricordato la legge regionale approvata lo scorso dicembre, per effetto della quale è stata innalzata la soglia massima del contributo concedibile per singolo studente, con uno stanziamento di 4 milioni e 900 euro. Sulla base delle nuove disposizioni il contributo massimo è passato quindi da 2.500 a 3.000 euro annui ed i relativi bandi saranno pubblicati entro dicembre per gli studenti degli atenei ubicati al di fuori dell’Isola e ai primi del 2026  per tutti gli altri.

Nella medesima deliberazione è stabilito di lasciare nella disponibilità degli Ersu di Cagliari e Sassari le risorse non utilizzate per gli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025, come ulteriore finanziamento dei bandi “fitto casa” per l’anno accademico 2025/2026.

#25Novembre, l’evento “Posto occupato” contro la violenza sulle donne. Comandini: “Dobbiamo lavorare tutti insieme per far sì che quel posto occupato non ci sia più”

Cagliari 25 novembre 2025 – Ricordare sempre, parlarne continuamente, condividere testimonianze, educare all’affettività, al rispetto e alla libertà per contrastare ogni tipo di violenza contro le donne e stimolare il cambiamento di una società peggiorata e malata. Nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Consiglio regionale ha organizzato l’evento “Posto occupato” contro la violenza sulle donne, promosso dalla Difesa civica nazionale, come segno concreto dell’impegno dell’Assemblea legislativa sarda per il cambiamento sociale. “Quel posto in prima fila – ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini – è un posto che vuole simboleggiare una donna che non c’è più. L’abbiamo voluto fare nella massima Assemblea, nella Casa dei sardi, perché quando entriamo in quest’aula non dobbiamo dimenticare che una donna non c’è più”.

Per dire no alla violenza, il Consiglio regionale ha promosso un evento per creare un momento di riflessione e tenere sempre alta l’attenzione su un fenomeno che non accenna a diminuire e che richiede la collaborazione di tutti, affinché le donne non debbano più difendersi e avere paura, anche dentro la propria casa.

25_11_25 REEL Posto occupato in consigli

“Il 25 novembre ci ricorda che il fenomeno dei femminicidi non si attenua, anzi, è sempre in aumento: secondo gli ultimi dati 6 milioni e 400mila donne italiane, tra i 16 e i 75 anni, hanno subito una violenza fisica, psicologica, sessuale, morale, economica, molte volte, e stalking anche nel mondo del lavoro. Sono dati che non tengono conto del sommerso, perché molte volte, per vergogna e per paura, le donne non parlano”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Piero Comandini, davanti a un’aula in cui si sono alternati gli interventi e i lavori, toccanti e pieni di speranza, dei i ragazzi delle scuole superiori di Cagliari, Nuoro e Oristano, ma anche del Difensore civico, Marco Enrico, del presidente del Coordinamento nazionale dei Difensori civici, Marino Fardelli (in collegamento video), della presidente della Commissione regionale per la realizzazione delle Pari Opportunità, Vittorina Baire, della Consigliera regionale di Parità, Maria Tiziana Putzolu, e dalla presidente e coordinatrice del Centro Ascolto uomini maltrattanti Sardegna. Presenti in aula anche consiglieri regionali ed esponenti della Giunta regionale, oltre ai rappresentanti dei militari e delle forze di pubblica sicurezza. “Abbiamo voluto organizzare questa giornata per cercare di trovare una strada per superare questa forma di violenza che, purtroppo, colpisce ancora troppe donne”, ha detto il presidente Comandini, ringraziando tutto il Consiglio regionale che ha accolto l’iniziativa, ribadendo che la lotta contro la violenza non deve avere colori politici e che è fondamentale lavorare insieme, dalle istituzioni alle famiglie, per promuovere l’educazione e la sensibilizzazione. “Nei primi 11 mesi del 2025 ci sono stati 77 femminicidi e 68 tentativi di femminicidio: numeri che fanno accapponare la pelle, una carneficina”, ha affermato il Difensore civico della Sardegna Marco Enrico, che ha poi proseguito citando Papa Pio VII: “Non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo dimenticare queste donne, anzi dobbiamo ricordarle tutti i giorni. Ed è con questo sentimento che è nata l’iniziativa nazionale “Posto occupato”: un gesto semplice, ma non banale, che ha l’obiettivo di mantenere sempre ben viva e ben salda la memoria delle vittime della violenza maschile”. L’iniziativa, nata a livello nazionale, è stata promossa in Sardegna dal Difensore civico regionale prevedendo che la concessione del patrocinio istituzionale sia subordinata all’adesione al progetto con la predisposizione della sedia vuota con sopra un cartello in italiano e in “limba sarda comuna”, che illustra l’iniziativa. La scelta di inserire la dicitura bilingue è finalizzata, ha spiegato Enrico, a evidenziare “la capacità del nostro idioma di veicolare messaggi di alto contenuto valoriale”.

25_11_25 REEL Posto occupato in consigli

Il Difensore civico ha poi proseguito: “Ringrazio il presidente Comandini e l’intero Consiglio regionale per la sensibilità e la lungimiranza mostrata nell’accedere all’iniziativa della Difesa civica. Questa non è una battaglia politica, ma civile e di responsabilità. D’altronde come ammoniva Pietro Nenni, uno dei Padri costituenti, gli uomini passano, le Istituzioni restano. E io per primo, prestato temporaneamente alle Istituzioni, prima o poi me ne allontanerò nella consapevolezza che, invece, “Posto occupato” rimarrà a dar conto della nostra più profonda indignazione rispetto alla violenza di genere, contro la quale gridiamo il nostro più deciso no”.
Per il presidente Comandini siamo davanti a una società malata e violenta, negli atteggiamenti e nel linguaggio, che passa attraverso i social e, a volte, anche nella musica. “Bisogna intervenire e ognuno deve fare la sua parte”, ha detto, “partendo dalle famiglie”. “Dobbiamo tutti insieme lavorare per far sì che quel posto occupato non ci sia più”. E ha aggiunto: “In questi anni abbiamo lavorato molto all’interno delle associazioni, delle forze dell’ordine, all’interno della stessa società”, anche con il numero verde 1255, “ma bisogna continuare su questa strada”. Per Comandini è importante che il fenomeno non vada generalizzato, ma conosciuto e combattuto.

25_11_25 REEL Posto occupato in consigli

L’iniziativa “Posto occupato”, a cui ha voluto aderire il Consiglio regionale, ha proseguito il presidente, non è soltanto un posto simbolico, ma rappresenta la voglia concreta, forte, come istituzioni di lavorare insieme “per il cambiamento della nostra società”. Molto toccante, ma anche pieno di speranza, di forza e di comprensione dei diversi modi di affrontare il dolore l’intervento della scrittrice Simona Deiana, che ha raccontato all’aula, e in un libro, l’esperienza terribile che ha vissuto nel 1993, dopo essere stata violentata da tre uomini, ma anche la scelta di sopravvivere, di denunciare e di vivere una vita piena di bellezza.

L’aula ha poi assistito anche al cortometraggio “Non essere complice” degli studenti dell’Istituto tecnico Lorenzo Mossa di Oristano, le opere “La violenza sulle donne” delle studenti del Liceo artistico Foiso Fois di Cagliari, e l’intervento “Assumersi la responsabilità: un impegno maschile per il cambiamento” di uno studente dell’Istituto superiore Volta Brau di Nuoro.

INTERROGAZIONE N. 344/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 344/A

(Pervenuta risposta scritta in data 04/12/2025)

INTERROGAZIONE SORGIA, con richiesta di risposta scritta, sul concorso pubblico indetto dall’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL) per l’assunzione di 37 operatori amministrativi di categoria B. Richiesta di chiarimenti e verifiche.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– è stato indetto dall’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL) un concorso pubblico per l’assunzione di 37 operatori amministrativi di categoria B;
– sono state sollevate critiche e denunce di irregolarità riguardo alla procedura concorsuale, in particolare per quanto riguarda le ripetute rettifiche del bando, la struttura dei requisiti di ammissione;

CONSIDERATO che sempre più insistenti sono gli articoli nei media e i post sui social che riguardano l’argomento,

chiede di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere:
1) quali sono state le motivazioni delle ripetute rettifiche del bando di concorso e se queste hanno creato disparità di trattamento tra i candidati;
2) quali sono i criteri utilizzati per stabilire i requisiti di ammissione al concorso e se questi sono stati rispettati;
3) se è stata effettuata una valutazione del rischio di conflitti di interessi;
4) quali misure intendano adottare per garantire la trasparenza e l’imparzialità della procedura concorsuale e per tutelare la credibilità dell’ASPAL e della Regione.

Cagliari, 25 novembre 2025