Ordine del giorno n. 39/XVII


CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

FUNDONI – FRAU – PILURZU – AGUS – COZZOLINO – CANU – LOI – SERRA – ARONI – MELONI – PIRAS – TICCA – PERU – SCHIRRU – URPI sulla necessità di promuovere ogni procedimento per il ristoro forfettario delle spese sostenute dagli specializzandi delle Facoltà di Medicina degli Atenei di Cagliari e Sassari, per i periodi di formazione svolti presso le strutture sanitarie della Regione ubicate fuori dai Comuni di Cagliari e Sassari e presso le strutture sanitarie ubicate fuori dalla Regione, nonché garantire l’accesso alle mense ospedaliere ai medici in formazione specialistica che prestano attività esclusiva, secondo le stesse modalità e alle stesse condizioni previste per il personale strutturato delle aziende sanitarie e ospedaliere della Sardegna.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione del Disegno di legge n. 85/S/A (Legge di stabilità 2025),

PREMESSO che:
– con l’articolo 6, comma 28, della legge regionale 22 novembre 2021, n. 17 (Disposizioni di carattere istituzionale-finanziario e in materia di sviluppo economico e sociale), sono state introdotte misure di sostegno finanziario per il triennio 2022-2024, a titolo di ristoro forfettario delle spese sostenute dagli specializzandi delle Facoltà di Medicina degli Atenei di Cagliari e Sassari, per i periodi di formazione svolti presso le strutture sanitarie della Regione ubicate fuori dai Comuni di Cagliari e Sassari;
– con tale norma si è data una risposta concreta all’assistenza ospedaliera delle strutture periferiche nelle aree interne della Sardegna, spesso caratterizzate da carenze di organico, isolamento e minore attrattività;
– l’istituzione di un fondo pluriennale di ristoro forfettario per le spese sostenute dagli specializzandi che svolgono periodi formativi presso le strutture sanitarie della Regione ubicate fuori dai Comuni di Cagliari e Sassari e presso le strutture sanitarie ubicate fuori dalla Regione, risponde a esigenze concrete, oggi non più eludibili, che riguardano in particolare la qualità della formazione specialistica, la valorizzazione, il rafforzamento della sanità territoriale e l’equità delle opportunità formative rispetto ad altre regioni;

PREMESSO inoltre che attualmente, in Sardegna, vi sono disparità e limitazioni all’accesso degli specializzandi alle mense ospedaliere;

ATTESO che:
– garantire agli specializzandi la possibilità di formarsi anche in questi contesti, grazie a un sostegno economico adeguato, significa attivare un circolo virtuoso: portare giovani professionisti dove ce n’è più bisogno, ridurre la solitudine dei presidi territoriali, e nel tempo, incentivare la permanenza stabile dei medici nelle zone meno centrali;
– offrire a tutti gli specializzandi sardi, indipendentemente dalla loro condizione economica, l’opportunità concreta di confrontarsi con i massimi livelli di eccellenza clinica significa investire sul futuro della nostra sanità pubblica;
– un investimento di questo tipo genera ritorni in termini di qualità assistenziale, riduzione della mobilità passiva e prestigio scientifico regionale; la formazione specialistica dei medici rappresenta un pilastro fondamentale per garantire alla Sardegna un sistema sanitario moderno, resiliente e competitivo;
– lo scambio professionale e culturale che avviene quando giovani medici si confrontano con realtà ospedaliere e sanitarie differenti, sia all’interno del territorio nazionale che a livello internazionale, è un fattore di crescita non solo individuale ma anche collettiva;
– tali esperienze favoriscono la circolazione delle buone pratiche, l’assimilazione di modelli organizzativi diversi, l’adozione di tecnologie innovative e una maggiore capacità di lettura e risposta ai bisogni complessi dei pazienti;

CONSIDERATO che:
– l’apertura internazionale è un tratto distintivo della medicina contemporanea: la pandemia di covid-19 ha dimostrato in modo drammatico quanto la globalizzazione sanitaria imponga ai professionisti una capacità di adattamento a standard, protocolli e sfide condivise a livello globale;
– favorire l’esperienza formativa all’estero consente ai nostri medici in formazione di acquisire maggiore dimestichezza con le lingue straniere, oggi indispensabile anche nella pratica clinica quotidiana, maggiore capacità di interazione interdisciplinare, strumenti per affrontare sfide emergenti, come le epidemie globali, l’invecchiamento demografico e l’integrazione tra sanità e innovazione tecnologica;

CONSIDERATO inoltre che:
– è volontà del Consiglio regionale promuovere l’equità territoriale anche in ambito formativo e garantire pari opportunità di accesso e permanenza nei percorsi di specializzazione medica;
– è necessario garantire condizioni di equità e sostenibilità professionale a tutti i medici che operano nel sistema sanitario pubblico;
– l’accesso alla mensa rappresenta un diritto basilare e uno strumento concreto per migliorare le condizioni di lavoro e il benessere psico-fisico dei medici in formazione;
– tali misure rappresentano un investimento strategico per la sanità pubblica sarda e per il benessere delle future generazioni,

impegna la Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) a sostenere, con misure concrete e lungimiranti, il percorso formativo dei medici specializzandi degli Atenei di Cagliari e Sassari, in coerenza con gli obiettivi strategici della Regione in materia di sanità pubblica, formazione specialistica e tenuta del sistema sanitario regionale nel medio-lungo periodo;
2) ad attivarsi affinché, a partire dall’anno 2025, sia istituito un fondo pluriennale per il ristoro forfettario delle spese sostenute dagli specializzandi delle Facoltà di Medicina degli Atenei di Cagliari e Sassari, per i periodi di formazione svolti presso strutture sanitarie ubicate fuori dai Comuni di Cagliari e Sassari e al di fuori della Regione;
3) a finanziare, a valere sul fondo sanitario regionale, uno stanziamento progressivo pari a 1.000.000 euro per l’anno 2025, 1.500.000 euro per il 2026 e 2.000.000 euro per l’anno 2027, con l’obiettivo di costruire un impianto stabile, programmabile e sostenibile;
4) a garantire l’accesso dei medici in formazione specialistica delle Facoltà di Medicina di Cagliari e Sassari alle mense delle aziende ospedaliere e sanitarie in cui prestano attività esclusiva, alle stesse condizioni del personale strutturato;
5) a prevedere e assicurare la copertura finanziaria, a valere sul fondo sanitario regionale, per garantire l’accesso alle mense ospedaliere ai medici in formazione specialistica delle Facoltà di Medicina degli Atenei di Cagliari e di Sassari, secondo le stesse modalità e alle stesse condizioni previste per il personale strutturato delle aziende sanitarie e ospedaliere della Regione;
6) a definire con successivo provvedimento le modalità di accesso e assegnazione delle risorse, nel rispetto dei principi di trasparenza, merito, coerenza con i percorsi formativi e valutazione oggettiva delle spese sostenute.

Cagliari, 17 aprile 2025


Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 17 aprile 2025

Ordine del giorno n. 38/XVII


CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

FUNDONI – FRAU – PILURZU – AGUS – COZZOLINO – CANU – SERRA – LOI – ARONI – MELONI – PIRAS – TICCA – PERU – SCHIRRU – URPI sulla necessità di assicurare agli atleti, in particolare ai minori e ai disabili che non trovano disponibilità per le visite medico sportive nella sanità pubblica, l’accesso alle visite medico sportive di idoneità alla pratica sportiva agonistica e non agonistica attraverso le strutture accreditate e convenzionate per la medicina dello sport della Sardegna, nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza (LEA).

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione del Disegno di legge n. 85/S/A (Legge di stabilità 2025),

PREMESSO che la tutela sanitaria delle attività sportive si esplica nella valutazione clinico-funzionale, comprensiva di visita e accertamenti diagnostici e strumentali, finalizzata alla prevenzione dei rischi sanitari, in particolare cardiovascolari, e riveste una fondamentale valenza di sanità pubblica, in particolare per la popolazione giovanile;

VISTO il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 (Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’articolo 1 della legge 23 ottobre 1992, n. 421), come modificato dal decreto legislativo 
28 luglio 2000, n. 254 (Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 19 giugno 1999, 
n. 229, per il potenziamento delle strutture per l’attività libero-professionale dei dirigenti sanitari), che assegna al dipartimento di prevenzione delle aziende sanitarie locali le funzioni di tutela sanitaria delle attività sportive;

VISTI i decreti del Ministro della sanità 18 febbraio 1982 (Norme per la tutela sanitaria dell’attività sportiva agonistica) e 4 marzo 1993 (Determinazione dei protocolli per la concessione dell’idoneità alla pratica sportiva agonistica alle persone handicappate), nonché il decreto del Ministero della salute 
8 agosto 2014 (Approvazione delle linee guida in materia di certificati medici per l’attività sportiva non agonistica), che disciplinano rispettivamente la certificazione per l’attività sportiva agonistica, per soggetti con disabilità e per l’attività sportiva non agonistica;

CONSIDERATO che la circolare del Ministro della sanità 18 marzo 1996, 500.4/MSP/CP/643 (Linee guida per un’organizzazione omogenea della certificazione di idoneità alla attività sportiva agonistica) affida alle Regioni la definizione delle tariffe e delle modalità organizzative per le certificazioni di idoneità alla pratica sportiva;

CONSTATATO che solo il 59,46 per cento delle certificazioni LEA è attualmente erogato gratuitamente, con forti disparità tra aziende sanitarie locali e territori;

SOTTOLINEATO che si ritiene prioritario il potenziamento della medicina dello sport pubblica al fine di favorire l’accesso all’attività sportiva da parte degli atleti minorenni e disabili della Sardegna,

impegna la Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) a garantire il pieno e uniforme accesso alle certificazioni di idoneità alla pratica sportiva, con particolare riguardo ai soggetti minorenni e a quelli con disabilità, attraverso il potenziamento dei servizi pubblici e l’incremento della quota di prestazioni gratuite ricomprese nei LEA;
2) a predisporre, di concerto con le aziende sanitarie locali, un piano attuativo triennale per l’erogazione dei servizi oggetto di finanziamento, con specifica attenzione alla presa in carico degli atleti minorenni e disabili;
3) a favorire la diffusione di informazioni chiare ed efficaci rivolte ai cittadini e alle famiglie, sull’accessibilità e gratuità delle certificazioni di idoneità sportiva comprese nei LEA;
4) a potenziare le risorse umane e strutturali della medicina dello sport pubblica, promuovendo il reclutamento di specialisti e l’informatizzazione delle procedure, anche mediante l’integrazione con il Sistema informativo sanitario regionale (SISAR);
5) a valutare che, qualora vi siano la possibilità e volontà di prevedere forme di compartecipazione alla spesa anche a favore degli atleti maggiorenni, analogamente a quanto già avvenuto in passato con la legge regionale 17 maggio 1999, n. 17 (Provvedimenti per lo sviluppo dello sport in Sardegna), i beneficiari siano le medesime strutture accreditate;
6) a valutare, nell’ambito del prossimo aggiornamento normativo regionale, la possibilità di estendere il supporto regionale per la certificazione di idoneità anche ad altre categorie fragili e marginalizzate;
e, in particolare,
7) a reperire, nel prossimo provvedimento normativo, a valere sul fondo sanitario regionale, le risorse necessarie, stimate in euro 1.000.000 per le annualità 2025, 2026, 2027 a favore delle strutture accreditate e convenzionate per la medicina dello sport della Regione, a copertura completa delle prestazioni LEA a favore di atleti minorenni e disabili della Regione;
8) a valutare la possibilità di prevedere, analogamente a quanto già avvenuto in passato attraverso i finanziamenti della legge regionale n. 17 del 1999, forme di compartecipazione alla spesa anche a favore degli atleti maggiorenni attraverso le medesime strutture accreditate.

Cagliari, 17 aprile 2025


Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 17 aprile 2025

Ordine del giorno n. 37/XVII


CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

PORCU – CAU – COZZOLINO – CASULA – LOI – CANU – PIZZUTO – ORRÙ sulla necessità di un intervento per garantire la prosecuzione delle attività istituzionali della Fondazione Sardegna Isola del Romanico.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione del Disegno di legge n. 85/S/A (Legge di stabilità 2025),

PREMESSO che:
– la Sardegna possiede un ricco e diffuso patrimonio di arte romanica, presente in decine di città e paesi del territorio regionale, che rappresenta un’importante risorsa culturale, turistica e identitaria;
– la valorizzazione del patrimonio romanico costituisce una leva fondamentale per promuovere lo sviluppo sostenibile dei territori, in particolare delle aree interne e meno servite dai grandi flussi turistici;
– nel giugno 2021 è stata costituita la Fondazione Sardegna Isola del Romanico, con l’obiettivo di mettere in rete i comuni sardi in cui sono presenti monumenti di epoca romanica, promuovendo azioni coordinate di tutela, valorizzazione e promozione;
– ad oggi la rete coinvolge quasi novanta comuni della Sardegna, che collaborano attivamente con la Fondazione nella promozione del patrimonio artistico e culturale romanico;
– il lavoro della Fondazione ha già prodotto risultati rilevanti in termini di ricerca, promozione turistica, formazione e sensibilizzazione culturale;

CONSIDERATO che:
– è necessario garantire continuità alle attività istituzionali della Fondazione, affinché il lavoro sinora svolto possa essere consolidato e ulteriormente sviluppato;
– appare opportuno prevedere un intervento finanziario pluriennale volto a sostenere tali attività e a favorire la crescita culturale ed economica del territorio sardo,

impegna la Giunta regionale

1) a disporre un intervento specifico nell’ambito delle disposizioni in materia di turismo, beni culturali e sport, volto a garantire la prosecuzione delle attività istituzionali della Fondazione Sardegna Isola del Romanico; che garantisca per ciascuna delle annualità 2025, 2026 e 2027, uno stanziamento di euro 300.000 in favore della Fondazione Sardegna Isola del Romanico per garantire la prosecuzione delle attività istituzionali di valorizzazione e promozione del patrimonio culturale del romanico in Sardegna;
2) promuovere, attraverso l’Assessorato competente, ulteriori iniziative di collaborazione istituzionale con la Fondazione al fine di rafforzare la rete dei comuni aderenti e ampliare il raggio d’azione delle attività di promozione culturale e turistica.

Cagliari, 17 aprile 2025


Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 17 aprile 2025

Ordine del giorno n. 36/XVII


CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

AGUS – PINTUS – ORRÙ – LOI – CANU – FUNDONI – CIUSA – FRAU – COZZOLINO sulla necessità di dare piena attuazione alle procedure di stabilizzazione del personale del comparto sanitario e sociosanitario assunto durante l’emergenza covid-19 e di contrastare il ricorso al precariato nel sistema sanitario regionale.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione del Disegno di legge n. 85/S/A (Legge di stabilità 2025),

PREMESSO che:
– in data 2 aprile 2025, le Commissioni permanenti Seconda e Sesta hanno approvato una risoluzione con la quale si impartiscono nuovi indirizzi per lo scorrimento delle graduatorie relative alle procedure di stabilizzazione del personale del comparto sanità assunto durante l’emergenza covid-19 e si dispone l’avvio di una ricognizione dei soggetti in possesso dei requisiti, anche se non più in servizio;
– la risoluzione richiama le modifiche normative introdotte con il decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198 (Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi), convertito con modificazioni dalla legge 24 febbraio 2023, n. 14, come successivamente modificato dal decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202 (Disposizioni urgenti in materia di termini normativi) convertito con modificazioni dalla legge 21 febbraio 2025, n. 15, che proroga al 31 dicembre 2025 il termine per la maturazione dei requisiti e amplia la platea dei soggetti stabilizzabili;
– la stessa risoluzione invita a garantire criteri di priorità e trasparenza nell’utilizzo delle graduatorie in corso di validità, a tutela delle professionalità maturate all’interno del Sistema sanitario regionale (SSR);

CONSIDERATO che:
– il ricorso sistematico a contratti precari, anche nella fase post-emergenziale, ha determinato una condizione di incertezza occupazionale per centinaia di lavoratori del comparto sanitario e sociosanitario, i quali hanno assicurato la continuità dei servizi essenziali durante la fase pandemica;
– la coesistenza, in alcune aziende sanitarie, di graduatorie concorsuali ordinarie e di stabilizzazione impone la necessità di chiarezza nelle priorità di utilizzo delle stesse, al fine di prevenire il contenzioso e garantire la coerenza con il quadro normativo vigente;

RITENUTO che:
– sia doveroso, al termine della ricognizione in corso, recuperare tutte le risorse necessarie per dare attuazione alle stabilizzazioni previste dalla normativa nazionale e regionale, chiudendo la lunga stagione del precariato nel sistema sanitario regionale;
– occorra contrastare ogni nuova forma di lavoro precario nelle aziende sanitarie e riaffermare il principio costituzionale dell’accesso al pubblico impiego tramite concorso,

impegna la Giunta regionale

1) a prevedere, già nel prossimo assestamento di bilancio, lo stanziamento delle risorse necessarie per l’attuazione delle stabilizzazioni del personale del comparto sanitario e sociosanitario individuato a seguito della ricognizione disposta dalla risoluzione approvata in data 2 aprile 2025, al fine di garantire occupazione stabile e la piena valorizzazione delle professionalità acquisite durante l’emergenza pandemica;
2) a vigilare affinché, nelle aziende del SSR, non si faccia ricorso a nuove forme di precariato e si torni a privilegiare, quale regola ordinaria di accesso al lavoro pubblico, lo strumento del concorso pubblico, nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità ed efficienza.

Cagliari, 17 aprile 2025


Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 17 aprile 2025

Ordine del giorno n. 35/XVII


CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

AGUS – PINTUS – ORRÙ – LOI – CANU – FUNDONI – CIUSA – FRAU – COZZOLINO sulla necessità di consolidare il processo di perequazione dei fondi contrattuali delle aziende sanitarie regionali, snellire le procedure e dare tempi certi in attuazione dell’articolo 5 della legge regionale 21 febbraio 2023, n. 1 (Legge di stabilità 2023), e successive modifiche ed integrazioni.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione del Disegno di legge n. 85/S/A (Legge di stabilità 2025),

PREMESSO che:
– l’articolo 5 della legge regionale n. 1 del 2023 ha previsto la possibilità, per le aziende del Servizio sanitario regionale, di rideterminare i fondi contrattuali delle aree del comparto e della dirigenza al fine di perequare i livelli medi pro capite, previa autorizzazione della Giunta regionale;
– per tali finalità, il finanziamento ordinario è stato incrementato di euro 10.000.000 annui a decorrere dal 2023 e, successivamente, di ulteriori euro 15.000.000 a partire dal 2024;

CONSIDERATO che:
– le risorse stanziate devono essere oggetto di una distribuzione equa e rispondente alle effettive necessità delle singole aziende sanitarie, distinte tra comparto e dirigenza medica;
– risulta necessario verificare che lo stanziamento complessivo assegnato sia coerente con le esigenze perequative effettivamente rilevate dalle aziende,

impegna la Giunta regionale

1) a quantificare, al termine delle procedure interne di ricognizione da parte delle aziende sanitarie, le necessità perequative di ciascuna azienda, distinte tra personale del comparto e dirigenza medica;
2) a proporre, qualora necessario, un adeguamento dello stanziamento complessivo finora assegnato, sia in aumento che in diminuzione, sulla base delle risultanze della ricognizione effettuata.

Cagliari, 17 aprile 2025


Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 17 aprile 2025

Ordine del giorno n. 34/XVII


CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

AGUS – PINTUS – ORRÙ – LOI – CANU – FUNDONI – CIUSA – FRAU – COZZOLINO sulla necessità di promuovere una normativa regionale per la valorizzazione e la formazione delle figure professionali del sistema di emergenza-urgenza preospedaliera.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione del Disegno di legge n. 85/S/A (Legge di stabilità 2025),

PREMESSO che:
– il sistema di emergenza-urgenza preospedaliera rappresenta un presidio fondamentale per la tutela della salute dei cittadini, in particolare nelle aree interne e nei territori meno serviti;
– figure professionali come gli autisti soccorritori e i tecnici delle centrali operative svolgono un ruolo insostituibile nella gestione delle emergenze sanitarie e nella garanzia di tempestività ed efficacia degli interventi;
– in particolare, la figura dell’autista soccorritore opera da anni in assenza di un profilo professionale definito e riconosciuto a livello normativo, con rilevanti disparità nei percorsi formativi, nei livelli di responsabilità e nelle condizioni contrattuali;

CONSIDERATO che:
– la Regione Lombardia, con la legge regionale 5 luglio 2024, n. 10 (Promozione e valorizzazione dei percorsi formativi per le attività del soccorritore, dell’autista soccorritore e del tecnico di centrale operativa della rete di emergenza urgenza preospedaliera), ha adottato una disciplina specifica volta a promuovere e valorizzare i percorsi formativi per le attività del soccorritore, dell’autista soccorritore e del tecnico di centrale operativa;
– tale intervento legislativo rappresenta un modello utile e replicabile nel rispetto delle competenze regionali e della cornice normativa nazionale,

impegna l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale

1) a predisporre, entro sei mesi, una proposta normativa volta a definire e regolamentare i percorsi formativi e di qualificazione delle figure professionali impegnate nel sistema di emergenza-urgenza preospedaliera, con particolare riferimento agli autisti soccorritori e ai tecnici delle centrali operative, ispirandosi alle esperienze già avviate in altre regioni italiane;
2) a coinvolgere nel processo di elaborazione normativa l’Azienda regionale dell’emergenza urgenza della Sardegna (AREUS), gli enti formativi accreditati, le organizzazioni di volontariato e le rappresentanze sindacali di settore;
3) a garantire che la proposta normativa sia finalizzata alla valorizzazione delle competenze, alla sicurezza degli operatori e alla qualità dei servizi resi alla cittadinanza, nel rispetto della legislazione statale e della contrattazione collettiva vigente.

Cagliari, 17 aprile 2025


Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 17 aprile 2025

Ordine del giorno n. 33/XVII


CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

SOLINAS Alessandro – CIUSA – LI GIOI – MANDAS – MATTA – SERRA – PIZZUTO – DERIU – ORRÙ – COCCO – PORCU – FUNDONI – CANU – CASULA – LOI – PILURZU – PIANO – SPANO – SORU – PISCEDDA – FRAU – DI NOLFO – COZZOLINO – SOLINAS Antonio – MAIELI sulla filiera della canapa industriale e sulla necessità di garantire un’adeguata dotazione finanziaria ed ogni altra attività a valere su risorse regionali e di programmazione al fine di dare attuazione alla legge regionale 11 aprile 2022, n. 6 (Sostegno e promozione della coltivazione e della filiera della canapa industriale).

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione del Disegno di legge n. 85/S/A (Legge di stabilità 2025),

PREMESSO che:
– la legge 2 dicembre 2016, n. 242 (Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa) promuove ed incentiva la coltivazione della canapa industriale in Italia, e più specificamente, all’articolo 8, prevede che “Lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, negli ambiti di rispettiva competenza, possono promuovere azioni di formazione in favore di coloro che operano nella filiera della canapa e diffondono, attraverso specifici canali informativi, la conoscenza delle proprietà della canapa e dei suoi utilizzi nel campo agronomico, agroindustriale, nutraceutico, della bioedilizia, della biocomponentistica e del confezionamento”;
– la Regione, con la legge n. 6 del 2022 ha inteso garantire ulteriore sostegno alla promozione della filiera della canapa industriale dotandosi di un importante strumento che ancora risulta da sfruttare totalmente nel suo potenziale;

RILEVATO che negli ultimi anni, malgrado numerose difficoltà di varia natura, le superfici coltivate a canapa industriale nel territorio italiano hanno registrato un significativo aumento, trainato dal crescente interesse del mercato. Attualmente, si stima che esse abbiano raggiunto diverse migliaia di ettari;

CONSIDERATO che:
– in virtù delle caratteristiche tecniche e delle specificità della canapa industriale, solo filiere territoriali pienamente strutturate e organizzate in modo efficiente, possono realmente valorizzare questa coltura e il settore tutto;
– la canapa industriale potrà diventare una coltura di rilievo per l’agricoltura sarda, capace di garantire agli agricoltori una fonte di reddito più stabile e sicura, solo se si supera l’attuale situazione caratterizzata da forti incertezze e strumenti del tutto insufficienti;

RILEVATO che è fondamentale che le filiere siano complete e coordinate in tutte le fasi, dalla programmazione alle attività di supporto agli agricoltori e alle loro associazioni, inclusi gli aspetti tecnico-burocratici e agronomici, fino al monitoraggio della coltivazione, alla raccolta e alla successiva lavorazione;

VISTO in ultimo la novella recata dal decreto-legge 11 aprile 2025, n. 48 (Disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario) che, all’articolo 18, limita ulteriormente il campo di azione, già fortemente compromesso,

impegna la Giunta regionale

1) a garantire un’adeguata dotazione finanziaria a valere su risorse regionali e di programmazione al fine di dare attuazione alla legge regionale n. 6 del 2022;
2) a portare avanti nei confronti del Governo ogni attività finalizzata a garantire totale e adeguato riconoscimento al comparto della canapa industriale oltre che serenità e certezza di spazi operativi per tutti gli operatori del settore.

Cagliari, 17 aprile 2025


Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 17 aprile 2025

Ordine del giorno n. 32/XVII


CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

SCHIRRU – SORGIA – DERIU – AGUS – PIZZUTO – DI NOLFO – TICCA – COCCIU – TRUZZU – PERU – CIUSA – PORCU – MULA sulla necessità di stanziamenti per il progressivo abbattimento delle barriere architettoniche nei comuni della Sardegna.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione del Disegno di legge n. 85/S/A (Legge di stabilità 2025),

PREMESSO che il problema delle barriere architettoniche investe tutti i comuni della Sardegna e rappresenta una enorme limitazione quotidiana, nel lavoro come nella vita di tutti i giorni, a danno delle persone con una diversa abilità motoria e dei loro familiari oltre che una tremenda e gratuita causa di esclusione e discriminazione;

CONSIDERATO che l’esiguità delle risorse disponibili in questa manovra finanziaria non ha consentito lo stanziamento di risorse a favore dei Comuni destinate alla progressiva eliminazione delle barriere architettoniche,

impegna la Giunta regionale, segnatamente l’Assessore ai Lavori Pubblici

1) a prevedere sin dal prossimo correttivo alla manovra finanziaria uno stanziamento pluriennale finalizzato al progressivo abbattimento delle barriere architettoniche nei comuni sardi e a realizzare la piena accessibilità per tutti.

Cagliari, 17 aprile 2025


Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 17 aprile 2025

Ordine del giorno n. 31/XVII


CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

FUNDONI – DERIU – CORRIAS – PIANO – PILURZU – PISCEDDA – SOLINAS Antonio – SORU – SPANO sull’attuazione e sul potenziamento della legge regionale 6 novembre 2023, n. 12 (Riconoscimento, valorizzazione e sostegno del caregiver familiare).

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione del Disegno di legge n. 85/S/A (Legge di stabilità 2025),

PREMESSO che:
– la legge regionale n. 12 del 2023 ha rappresentato un primo passo importante nel riconoscere il valore sociale e sanitario del caregiver familiare, ovvero di colui che si prende cura in modo continuativo, volontario e gratuito di un congiunto non autosufficiente;
– la legge istituisce l’albo regionale dei caregiver, ne promuove la formazione, prevede interventi di sollievo e assistenza, ma lascia ancora margini di ambiguità e ampi spazi di miglioramento, soprattutto sul piano dell’effettiva attuazione e delle risorse da destinare;
– l’attuazione della legge risulta ancora parziale e mancano atti fondamentali come il regolamento attuativo e il finanziamento strutturale necessario a renderla operativa in modo uniforme sul territorio regionale;

CONSIDERATO che:
– il ruolo del caregiver familiare è sempre più centrale nel sistema di welfare, specie in un contesto di invecchiamento della popolazione e di difficoltà del sistema sanitario e sociale pubblico;
– è fondamentale sostenere il caregiver non solo con misure di carattere simbolico o regolamentare, ma anche con adeguati interventi economici, formativi, psicologici e di tutela giuridica;
– è necessario introdurre un sistema di monitoraggio e valutazione degli interventi previsti dalla legge per correggere eventuali disomogeneità nell’applicazione a livello territoriale,

impegna la Giunta regionale

1) a collaborare con la commissione consiliare competente affinché sia avviato un percorso di revisione della legge regionale n. 12 del 2023, con il contributo delle associazioni dei caregiver, delle organizzazioni del terzo settore e delle amministrazioni locali, con l’obiettivo di migliorarne l’efficacia e garantirne l’attuazione concreta;
2) a predisporre e approvare tempestivamente il regolamento attuativo, con il coinvolgimento dei soggetti interessati e delle amministrazioni locali;
3) a garantire uno stanziamento finanziario strutturale e pluriennale, finalizzato all’erogazione dei benefici previsti dalla legge, assicurando uniformità di accesso in tutto il territorio regionale;
4) a istituire un sistema di monitoraggio e rendicontazione degli interventi previsti, con pubblicazione annuale dei risultati ottenuti e dei beneficiari raggiunti;
5) a sostenere i comuni nell’attuazione della legge attraverso linee guida, formazione del personale e supporto tecnico-operativo.

Cagliari, 17 aprile 2025


Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 17 aprile 2025

Ordine del giorno n. 30/XVII


CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

FUNDONI – DERIU – CORRIAS – PIANO – PILURZU – PISCEDDA – SOLINAS Antonio – SORU – SPANO sulla riorganizzazione dell’assistenza territoriale nell’ambito del Servizio sanitario nazionale (SSN), con particolare riferimento al ruolo delle farmacie in Sardegna, in risposta alla necessità di soddisfare i livelli essenziali di assistenza (LEA) in tutto il territorio regionale.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione del Disegno di legge n. 85/S/A (Legge di stabilità 2025),

PREMESSO che:
– la farmacia dei servizi è una funzione innovativa introdotta con la legge 18 giugno 2009, n. 69 (Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile) e rafforzata nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che riconosce alla rete delle farmacie un ruolo strategico nell’assistenza territoriale;
– il modello prevede l’erogazione, da parte delle farmacie, di prestazioni sanitarie di prima istanza, servizi di prevenzione, attività di telemedicina e collaborazione nella presa in carico dei pazienti cronici, contribuendo così al potenziamento della sanità di prossimità;
– in Sardegna operano oltre seicento farmacie, spesso presenti anche nei centri minori o in aree interne dove l’accesso ai servizi sanitari è limitato, rendendole presidi fondamentali per l’equità nell’erogazione delle cure;

RILEVATO che:
– la pandemia da covid-19 ha evidenziato la necessità di rafforzare i servizi sanitari sul territorio e di ridurre la pressione sugli ospedali attraverso una maggiore integrazione e diffusione dei servizi assistenziali;
– le farmacie sarde hanno già svolto un ruolo attivo nella campagna vaccinale, nella distribuzione dei dispositivi medici e nei servizi di screening, dimostrando capacità organizzativa, capillarità e fiducia da parte della popolazione;

CONSIDERATO che:
– integrare pienamente le farmacie nella rete assistenziale del SSN rappresenta un’opportunità concreta per migliorare la risposta sanitaria in Sardegna, soprattutto nelle aree a bassa densità di strutture sanitarie pubbliche;
– l’erogazione strutturata di servizi come l’autoanalisi, il monitoraggio di parametri vitali, la prenotazione di prestazioni specialistiche, la telemedicina e la presa in carico dei pazienti cronici può contribuire a ridurre i tempi di attesa e migliorare la continuità delle cure;
– durante le audizioni dei rappresentanti di categoria in Commissione Sanità in occasione della discussione del disegno di legge 40 (Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 11 settembre 2020,
n 24) è emersa la necessità di favorire lo sviluppo di progetti pilota e sperimentazioni che valorizzino il ruolo delle farmacie nella gestione delle cronicità, nel supporto alla medicina generale e nella sanità digitale, anche per ciò che attiene alla prevenzione e al monitoraggio;

VALUTATA la necessità di garantire un sistema di emergenza urgenza adeguata a garantire la necessaria assistenza a seguito di sinistri stradali e al fine di ridurre il numero di decessi derivante dai medesimi,

impegna la Giunta regionale

1) a promuovere l’attivazione omogenea della farmacia dei servizi sul territorio regionale, mediante l’attuazione degli accordi nazionali e regionali con le rappresentanze delle farmacie, con particolare attenzione alla copertura nelle aree interne e disagiate;
2) a predisporre un piano operativo regionale per la definizione delle prestazioni assistenziali erogabili nelle farmacie, con il supporto degli Assessorati competenti e in coerenza con le indicazioni del PNRR e dei fondi complementari;
3) a favorire lo sviluppo di progetti pilota e sperimentazioni che valorizzino il ruolo delle farmacie nella gestione delle cronicità, nel supporto alla medicina generale e nella sanità digitale, promuovendo anche la formazione continua del personale farmacista;
4) a prevedere, nell’ambito della programmazione sanitaria regionale, un monitoraggio strutturato dell’impatto dei servizi erogati dalle farmacie, al fine di garantire qualità, appropriatezza ed equità nella loro diffusione.

Cagliari, 17 aprile 2025

 


Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 17 aprile 2025