Allarme povertà per il 32,9% dei bambini e degli adolescenti sardi. Presentato in Consiglio regionale il Rapporto “I diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia. I dati regione per regione”

16_06_25 Presentazione dati infanzia
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E’ allarme povertà tra i bambini e gli adolescenti sardi: il 32,9% è in una condizione di povertà relativa, dieci punti sopra la media nazionale e in aumento rispetto al precedente rapporto, pari al 22,8%. Non va meglio il dato sul rischio di esclusione sociale, che tocca il 41,1% dei giovani sotto i 18 anni, mentre il 30,5% dei minori vive in case con problemi strutturali e, quasi uno su due, in abitazioni sovraffollate. Sono alcuni dei dati forniti, oggi, nel corso della presentazione del Rapporto su “I diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia. I dati regione per regione”, con dati del 2023 e del 2024, organizzato in Consiglio regionale, dalla Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Sardegna, Carla Puligheddu, e dalla Presidenza del Consiglio regionale, con la collaborazione della Uisp e del CSI Sardegna. Maglia nera anche per la natalità: nell’Isola soltanto il 12,7% della popolazione ha meno di 18 anni, contro il 15,1% del dato nazionale, attestandosi come ultima regione d’Italia e con un calo, rispetto al precedente report, dello 0,6%. Un rapporto, dunque, che ha fotografato una situazione allarmante. La natalità è ferma a 4,6 nati ogni mille abitanti, il livello più basso tra tutte le regioni italiane. Il numero medio di figli per donna è solo 0,91, contro 1,2 della media italiana. Anche le famiglie numerose sono pochissime: soltanto il 2,8% ha cinque o più componenti, contro il 4,5% della media italiana. Crescono invece le famiglie monogenitoriali, che raggiungono il 22,5%, superiore del 4,7 punti percentuale della media nazionale, attestando l’Isola come prima regione italiana.

Anche sull’abbandono scolastico i dati parlano chiaro: i giovani tra i 18 e i 24 anni che hanno abbandonato la scuola dopo le medie sono il 17,3%, la percentuale più alta d’Italia. Sono carenti anche le competenze scolastiche: il 58% ha livelli inadeguati in matematica. Per quanto riguarda gli edifici scolastici solo il 15% ha certificato di agibilità. Il rapporto evidenzia, inoltre, che solo il 39% dei Comuni è coperto da servizi educativi per la prima infanzia. Si registrano però alcuni segnali positivi: il 62,8% dei bambini pratica sport, più alto della media nazionale, e il 52,4% legge libri nel tempo libero. Cresce anche il numero di posti nei nidi: 35,2 ogni 100 bambini tra 0 e 2 anni.

Un altro dato negativo riguarda la speranza di vita alla nascita che in Sardegna è di 82,5 anni, inferiore alla media nazionale di 0,6 punti percentuale. Preoccupano i dati sulla sanità pediatrica: sono in calo i medici pediatri e le coperture vaccinali sono sotto la media. L’ambiente è, invece, un punto di forza: soltanto il 12,5% della popolazione è esposto a inquinamento da PM2.5 contro il 76,2 della media nazionale.

Il rapporto evidenzia anche un aumento dei minori stranieri non accompagnati, passati da 49 nel 2021 a 205 nel 2024.

“In Sardegna – ha detto il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini – abbiamo dei record negativi in tantissimi settori su cui la politica si deve interrogare: la denatalità, l’abbandono scolastico, ma anche la migrazione”. E ha aggiunto “Purtroppo ci muoviamo in una fenomenologia, come quella della denatalità, che non riguarda soltanto la Sardegna, ma è un problema italiano ed europeo”. Per Comandini: “Dobbiamo ripartire dai diritti non solo dell’infanzia, ma dai diritti delle famiglie”. Il presidente ha parlato, in particolare, del “problema della casa, del lavoro, dei servizi e dei trasporti”. “Credo che anche i diritti delle famiglie potrebbero aiutare a frenare o bloccare il problema della denatalità”.

Secondo il presidente è importante anche analizzare le differenze territoriali che vedono le regioni del Sud più in difficoltà rispetto a quelle del nord. Ma il problema della denatalità, secondo il presidente deve essere affrontato anche guardando a chi vuole venire a vivere in Sardegna: “Il fenomeno della denatalità e dello spopolamento va affrontato guardando anche a chi viene in Sardegna da altri Paesi. Dobbiamo essere più accoglienti verso i bambini stranieri e le loro famiglie, che molte volte fuggono dal proprio Paese per problemi legati della guerra e alla povertà: non dobbiamo guardarli come diversi, ma accoglierli, come fanno già i bambini nelle prime classi della scuola”.

“Si tratta di un quadro disastroso, che evidenzia le difficoltà che vivono le famiglie, con dati pesantissimi sullo stato di povertà assoluta, ma anche di numeri di minori dichiarati adottabili: 110 in Sardegna su 873 in tutta Italia. L’Isola è, anche, la prima regione per numero di famiglie monogenitoriali”, ha affermato la Garante Carla Puligheddu, “e non ci sono politiche adeguate a sostenere le famiglie”. E ha aggiunto: “Con rammarico dico che non c’è molta attenzione da parte della politica nei confronti dello stato di salute delle famiglie, dei bambini e degli adolescenti, che spesso vivono in solitudine il loro disagio. E’ necessario – ha proseguito la Garante -una rete di sostegno che intercetti il disagio, oltre a un maggiore ascolto dei minori”. Puligheddu ha quindi ricordato che con la Consulta Ga.I.A., fortemente voluta dalla stessa Garante, “finalmente un’Istituzione ascolterà dalla voce dei ragazzi tra i 12 e i 17 anni le loro problematiche e i loro bisogni. La prima riunione ci sarà già il 30 giugno”. Per la Garante “manca un’azione di prevenzione che prenda in carico quanto viene segnalato nei rapporti e servono i dati per capire cosa accade e come intervenire. C’è un sommerso enorme ed è necessario istituire un osservatorio regionale”. Il deputato del Pd, Silvio Lai, vicepresidente della Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità, si è soffermato invece su due dati preoccupanti: l’aspettativa di vita alla nascita, più bassa della media nazionale, e la mortalità di 2,43 bambini ogni mille abitanti (2,57 a livello nazionale. Per il deputato ci sono dati molto differenti tra regioni e questo evidenzia un sistema sanitario nazionale, non più in grado di garantire in modo uniforme il diritto alla salute su tutto il territorio nazionale. La speranza di vita alla nascita in Italia, ha spiegato, differisce di tre anni tra Trento e la Campania, tre anni di differenza, alla nascita, dovuto ha detto alle diverse condizioni di salute iniziali, alle condizioni familiari, a quelle sociali e ambientali. Anche per Lai è fondamentale guardare alle famiglie e ai loro bisogni per contrastare la denatalità, soprattutto tenendo presente che in Sardegna ci sono molti comuni con pochissimi abitanti. Il deputato ha ricordato che i dati parlano di quanto incide un figlio sulla condizione economica di una famiglia: dopo il figlio il nucleo familiare perde il 10 per cento di ricchezza, dopo il secondo ne perde il 30%.

Nel corso del convegno sono intervenuti Loredana Barra, presidente dell’Unione Italiana Sport Per Tutti per la Sardegna, Arianna Saulini di SaveThe Children Italia, Anna Puddu, assessora alla salute e benessere delle cittadine e dei cittadini del Comune di Cagliari, Giovanni Daga, presidente CSI Sardegna, Andrea Pianu, portavoce Forum del Terzo settore in Sardegna, i bambini e le bambine dell’IC San Donato di Sassari.

INTERROGAZIONE N. 210/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 210/A

INTERROGAZIONE TICCA – FASOLINO – SALARIS, con richiesta di risposta scritta, sullo stato di attuazione del bando “Nuove Rotte” e sulla strategia della Regione sulla connettività aerea internazionale.

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I sottoscritti,

PREMESSO che la Giunta regionale ha recentemente pubblicato il bando “Nuove Rotte” – approvato anche dalla Commissione europea – destinato a incentivare i collegamenti aerei da e per la Sardegna, con una dotazione complessiva di 20 milioni di euro suddivisi tra le annualità 2025 e 2026;

RILEVATO che tra le destinazioni previste figurano anche rotte intercontinentali verso gli Stati Uniti (New York e Filadelfia), che rappresenterebbero un’opportunità strategica per l’internazionalizzazione della Sardegna, lo sviluppo del turismo e il rafforzamento economico dell’isola;

CONSIDERATO che il traffico aereo tra Italia e Stati Uniti è in forte crescita, come dimostra il recente avvio di un volo diretto da Catania a New York da parte di Delta Airlines;

APPRESO da dichiarazioni pubbliche riportate dalla stampa locale che, nonostante l’inclusione formale di New York e Filadelfia tra le destinazioni del bando, la Giunta abbia già prefigurato come assai improbabile, se non impossibile, l’attivazione di tali rotte da parte delle compagnie;

CONSTATATO che la Giunta regionale sembra quindi considerare fallimentare in partenza una misura da essa stessa ideata, approvata, finanziata e pubblicata senza che risulti essere stata attivata alcuna iniziativa aggiuntiva di promozione, concertazione o facilitazione nei confronti dei vettori internazionali affinché partecipino al bando, né un piano strategico per sostenere concretamente le rotte più complesse ma più rilevanti,

chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei trasporti per sapere:
1) quale sia ad oggi lo stato di attuazione del bando “Nuove Rotte”, con particolare riferimento al numero e alla tipologia delle manifestazioni di interesse ricevute;
2) quali azioni la Regione abbia messo in campo per favorire la partecipazione delle compagnie aeree alle rotte intercontinentali, in particolare verso gli Stati Uniti;
3) per quale motivo, a pochi giorni dalla pubblicazione del bando, la stessa Giunta sembri anticiparne il fallimento per alcune destinazioni strategiche, pur senza che siano ancora scaduti i termini       per la presentazione delle domande;
4) se non ritenga dannoso per l’immagine e l’attrattività della Sardegna che una misura così rilevante venga indebolita da dichiarazioni scoraggianti provenienti dagli stessi promotori istituzionali;
5) quali correttivi urgenti la Giunta regionale intenda attivare per evitare il totale insuccesso di una misura così importante per lo sviluppo economico e turistico dell’isola.

Cagliari, 16 giugno 2025

Consultabili le leggi regionali approvate il 12 giugno 2025

E’ possibile consultare su questo sito le seguenti leggi regionali approvate il 12 giugno 2025:

  • Legge regionale 16 giugno 2025, n. 15 – Ulteriore modifica all’articolo 1 della legge regionale n. 5 del 2023 in materia di assistenza primaria.
  • Legge regionale 16 giugno 2025, n. 16 – Attuazione dell’articolo 11, comma 4, della legge n. 21 del 1992 (Legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea) e integrazioni alla legge regionale n. 21 del 2005 in materia di disciplina e organizzazione del trasporto pubblico locale in Sardegna.
  • Legge regionale 16 giugno 2025, n. 17 – Modifica del comma 15 dell’articolo 5 della legge regionale n. 18 del 2024 inerente agli indennizzi rivolti al settore apistico.
  • Legge regionale 16 giugno 2025, n. 18 – Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2024, n. 105.

Ordine del giorno n. 47/XVII


CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

LI GIOI – MULA – PIANO – FLORIS – AGUS – COCCO – ORRÙ – PIZZUTO – TICCA sulla necessità di emanare disposizioni riguardanti questioni rilevanti di pianificazione urbanistica.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

a conclusione della discussione del disegno di legge n. 83/A, recante “Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2024, n. 105”,

PREMESSO che il predetto disegno di legge non disciplina direttamente la materia paesaggistica e tratta solo marginalmente la materia urbanistica;

CONSIDERATO che la Regione, secondo i dati Istat, risulta essere una delle regioni italiane con il più alto tasso di mortalità da sinistri stradali, benché i tassi medi di incidentalità stradale siano tra i più bassi d’Italia. Di conseguenza si evince che, anche a causa delle elevate distanze tra i luoghi dei sinistri, la cui maggior parte avviene in strade provinciali, e gli adeguati presidi ospedalieri, il rapporto tra incidenti e decessi segnala la necessità di garantire che il sistema di emergenza-urgenza sanitario sia fortemente migliorato;

CONSIDERATO che:
– emergono in materia urbanistica aspetti rilevanti che attendono definizione, quali i lotti interclusi destinati a servizi generali che potrebbero essere oggetto di concessione edilizia diretta se il relativo comune di appartenenza avesse adeguato il PUC al PPR; i piani di risanamento; la rigenerazione urbana; le attività in area agricola come gli agriturismi e le attività legate alla multifunzionalità dell’azienda agricola; le aree di rispetto cimiteriali;
– un adeguamento della normativa su questi temi agevolerebbe lo sviluppo dei contesti urbani oltre a limitare il consumo di suolo,

impegna l’Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica e la Giunta regionale

1) a esplorare e poi a proporre soluzioni normative, nel rispetto del riparto delle competenze tra Stato e Regione, che affrontino il tema dei lotti interclusi destinati a servizi generali nei comuni non ancora dotati di PUC adeguato al PPR; i piani di risanamento; la rigenerazione urbana con particolare riferimento alle questioni volumetriche e di modifica della sagoma; le attività in area agricola come gli agriturismi e le attività legate alla multifunzionalità dell’azienda agricola; la possibilità di ridurre le aree di rispetto cimiteriali;
2) a presentare apposito provvedimento avente ad argomento all’applicazione del Piano paesaggistico regionale.

Cagliari, 12 giugno 2025


Il presente ordine del giorno è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 12 giugno 2025

I lavori del Consiglio e delle Commissioni

Il Consiglio regionale si riunirà mercoledì, 18 giugno, alle 10.30 per proseguire la discussione dei punti all’ordine del giorno della seduta precedente: 1) il programma di attività del Corecom per il 2025; 2) la mozione n.24 (Ticca e più) sull’autonomia differenziata e l’urgenza di adottare le norme di attuazione dello Statuto finalizzate a rafforzare la competitività della Sardegna; 3) la mozione n.32 (Frau e più) sulla necessità urgente di attivare procedure organizzative per il funzionamento e il potenziamento del registro tumori della Regione; 4) la mozione n.33 (Cocco e più) a sostegno del sistema universitario della Sardegna attraverso una ricognizione coordinata delle risorse pubbliche regionali; 5) la mozione n.42 (Truzzu e più) sulla necessità urgente di avviare i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza della strada statale 554 e realizzare il “corridoio Golfo degli Angeli”, primo viale di comunicazione integrato e sostenibile, stradale-ferroviario-ciclopedonale; 6) la mozione n.40 (Schirru e più) “in merito alla necessità di far fronte alle gravi disparità di trattamento tra professionisti sanitari che accedono all’istituto delle prestazioni aggiuntive”.

Settimana di lavoro anche per le commissioni permanenti. Domani alle 10, è  convocata la Sesta Commissione “Sanità” per la prosecuzione dell’esame della proposta di legge n.59 sul suicidio medicalmente assistito. In programma le audizioni di Antonio Brandi (Associazione ProVita e Famiglia) e della professoressa Giulia Bovassi, docente di bioetica all’Università Anahuac (Messico e ricercatrice della cattedra Unesco di bioetica e diritti umani (Roma).

Le audizioni proseguiranno nel pomeriggio alle 15.30 con Giuseppe Castello, docente di bioetica della Pontificia facoltà teologica della Sardegna.

I lavori della Sesta Commissione, compatibilmente con la seduta del Consiglio, proseguiranno mercoledì e giovedì  con il medesimo ordine del giorno.

Sempre domani, alle 10.30, si riunirà la Quinta Commissione “Attività produttive”. all’ordine del giorno l’esame delle proposte di legge n.22 “interventi per la valorizzazione del mandorlo sardo”; n.98 “interventi per la valorizzazione della coltura del mandorlo sardo”. In programma anche la predisposizione di un calendario per i sopralluoghi nei compendi ittici della Sardegna.

Lunedì 16 giugno alle 10,30 nella sala Transatlantico presentazione del Rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. I dati regione per regione”

 

Cagliari, 13 giugno 2025 – Il Rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia”  sarà presentato lunedì 16 giugno alle 10,30 nella sala Transatlantico del Consiglio regionale. Durante l’incontro saranno illustrati tutti i dati che riguardano  I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia  con particolare riferimento alla Sardegna : “Culle vuote, diritti pieni: l’infanzia in Sardegna tra insularità e denatalità”

I lavori saranno aperti da Carla Puligheddu, Garante regionale dei diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza. Dopo i saluti istituzionali del Presidente del Consiglio regionale Piero Comandini  sarà svolta l’introduzione a cura di Loredana Barra, presidente dell’Unione Italiana Sport Per Tutti per la Sardegna.

Il rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia. I dati regione per regione” sarà presentato  da Arianna Saulini di SaveThe Children Italia.

Interverranno:  Giovanni Daga, presidente CSI Sardegna, Silvio Lai, vicepresidente della Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall’insularità, Andrea Pianu, portavoce Forum del Terzo settore in Sardegna, i bambini e le bambine dell’IC San Donato di Sassari che faranno alcune riflessioni su “L’importanza del contare e del contarci”.

 

MOZIONE N. 52

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Mozione n. 52

(Approvata in Aula il 12/06/2025)

DERIU – CIUSA – PORCU – ORRÙ – AGUS – PIZZUTO – COCCO sulla necessità che la Regione presenti un ulteriore ricorso per conflitto di attribuzione tra enti dinnanzi alla Corte costituzionale ai sensi dell’articolo 134 della Costituzione e degli articoli dal 39 al 42 della legge 11 marzo 1953, n. 87 (Norme sulla costituzione e sul funzionamento della Corte costituzionale), nella vicenda relativa alla prospettata decadenza della Presidente della Regione conseguente alla sentenza del Tribunale di Cagliari n.848/2025.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che in data 22 maggio 2025 il Tribunale civile di Cagliari ha emesso la sentenza n. 848 del 2025;

CONSIDERATO che la detta sentenza, appena prima del dispositivo, pur precisando da un lato di non essere competente a «pronunciare l’eventuale decadenza della ricorrente, essendo tale competenza rimessa dalla legge al Consiglio regionale, aggiunge però, dall’altro lato, che il proprio «vaglio» in ordine alla violazione delle norme sulle spese elettorali «rimane insindacabile dal Consiglio regionale», il quale dunque «assumerà le sue determinazioni sulla decadenza, tenendo fermo quanto accertato in questa sede»;

OSSERVATO che l’articolo 2909 c.c., nel disporre che «l’accertamento contenuto nella sentenza passata in giudicato fa stato a ogni effetto tra le parti, i loro eredi o aventi causa» sancisce che la sentenza non dispiega i suoi effetti nei confronti dei terzi (res inter alios iudicata tertio neque nocet neque prodest), poiché per l’appunto l’accertamento disposto dalla sentenza «fa stato tra le parti», cioè, vincola soltanto le parti del processo;

EVIDENZIATO che nel caso di specie né il Consiglio regionale sardo né qualsiasi altro organo regionale era una parte del giudizio svoltosi dinanzi al tribunale cagliaritano, sicché il «vaglio insindacabile» operato dalla detta pronuncia non può intimare alcunché al Consiglio;

VALUTATO che la pretesa suddetta del Tribunale di Cagliari costituisce una lesione palese della sfera di competenza del Consiglio regionale della Sardegna, poiché è manifestamente esorbitante dalle attribuzioni del potere giudiziario che l’attività di accertamento giurisdizionale preceda le determinazioni consiliari e in assenza di una loro impugnazione, dovendosi invero l’intervento giurisdizionale prodursi “a valle” di un’attività consiliare e avendo avuto come oggetto di giudizio proprio quest’attività, e non già realizzarsi “a monte”, prima che il Consiglio abbia operato il proprio vaglio;

RITENUTO che il potere giudiziario non può avanzare la pretesa di indirizzare, con una sentenza resa in un processo civile, l’attività amministrativa futura dell’assemblea rappresentativa regionale, vincolandola previamente a quanto già accertato nella sentenza e con ciò coartando sul nascere l’attività consiliare futura di accertamento e qualificazione giuridica dei fatti;

CONSIDERATO infine che la suddetta sentenza 848/2025 pone in essere, per le ragioni suddette, un’ipotesi di “cattivo esercizio del potere”, che interferisce indebitamente sulle prerogative consiliari per come stabilite dal norme di rango costituzionale, legislativo e regolamentare interno, giustificando con ciò il rimedio del conflitto di attribuzioni tra Stato e Regione da proporsi dinanzi alla Corte costituzionale,

impegna la Giunta regionale

1) a deliberare tempestivamente la proposizione di un ricorso della Regione dinnanzi alla Corte costituzionale per conflitto di attribuzioni tra enti, ai sensi dell’articolo 134 della Costituzione e degli articoli dal 39 al 42 della legge 11 marzo 1953, n. 87, al fine di ottenere una pronuncia a tutela della posizione e delle prerogative costituzionali del Consiglio regionale della Sardegna di direzione;
2) a presentare il suddetto ricorso entro il termine del 22 luglio 2025 previsto a pena di decadenza.

Cagliari, 12 giugno 2025

Nota stampa della seduta n. 73

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 73 – pomeridiana

Giovedì 12 giugno 2025

Approvato il Disegno di legge n.83/A (Giunta) “Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al decreto legge n.6 del 29 maggio 2024 convertito in legge con modificazioni il 24 luglio 2024, n.105” Approvata la Proposta di legge n. 101 (Canu e più) Ulteriore modifica all’articolo 1 della legge regionale n.5 del 2023 in materia di assistenza primaria”: Approvato il D.L. N. 102 (Giunta) “Attuazione dell’articolo 11, comma 4, della legge 15 gennaio 1992, n. 21 (Legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea) e successive modifiche e integrazioni. Modifiche alla legge regionale 7 dicembre 2005, n. 21 (Disciplina e organizzazione del trasporto pubblico locale in Sardegna)” Approvato la Proposta di legge n. 106 (Porcu e più) “Modifica del comma 15 della L.R. n. 18/2024 inerente agli indennizzi rivolti al settore apistico” Approvata la mozione n. 52 (Deriu e più) “sulla necessità che la Regione presenti un ulteriore ricorso per conflitto di attribuzioni tra enti dinanzi alla Corte Costituzionale ai sensi dell’articolo 134 della Costituzione e degli articoli 39 e 42 della legge 11 marzo 1953 n. 87 (Norme sulla costtuzione e sul funzionamento della Corte costituzionale) nella vicenda realtiva alla prospettata decadenza della Presidente della Regione conseguente alla sentenza del Tribunale di Cagliari n.848/2025” Alla ripresa dei lavori pomeridiani, il Consiglio regionale, sotto la presidenza del vice presidente Giuseppe Frau, ha proseguito l’esame del disegno di legge 83/A “Riordino e coordinamento della normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti in materia di semplificazione urbanistica ed edilizia di cui al decreto legge n.6 del 29 maggio 2024 convertito in legge con modificazioni il 24 luglio 2024, n.105”. Il vice presidente ha messo in votazione gli articoli 23, 24 e 25 che sono stati approvati. Alessandro Sorgia (Misto), intervenuto sull’ordine dei lavori, ha chiesto il voto elettronico sull’articolo 26, che è stato approvato con 26 voti favorevoli, 2 contrari e 14 astenuti. Sull’articolo 27, il presidente ha chiesto al relatore di maggioranza, Gianluigi Piano (Pd), e alla Giunta il parere sull’emendamento 33 della Giunta, che è stato conforme. Critico il consigliere Sorgia sull’emendamento perché è a rischio di impugnazione in quanto prevede una modifica dello Statuto. L’esponente della minoranza ha chiesto il ritiro o, in alternativa, il voto elettronico, annunciando il suo voto contrario. D’accordo con il collega Sorgia, anche Franco Mula (FdI), il quale ha sottolineato che la Giunta, con questo emendamento,sta cercando di complicare le cose. Il consigliere ha proposto di inserire questa precisazione nel provvedimento che la Giunta sta preparando e non in questa legge. D’accordo anche Antonello Floris (FDI), che ha detto di non comprendere l’esigenza di sostituire questo articolo, e Angelo Cocciu (FI), che annunciando il voto contrario, ha sottolineato che la norma sarà sicuramente impugnata. L’assessore Spanedda ha spiegato che si tratta sostanzialmente di un’interpretazione autentica inserita, anche su richiesta delle Amministrazioni comunali, perché in un qualche modo c’era la necessità di chiarire, con questo emendamento, che siamo in conformità con la sentenza della Corte Costituzionale, quindi, secondo Spanedda non c’è un problema di impugnazione. “L’emendamento chiarisce un po’ meglio il dettato dell’articolo”, ha detto. Il vice presidente Frau ha messo, quindi, in votazione l’emendamento 33, che è stato approvato con 25 voti favorevoli e 17 contrari. Il testo prevede che “Nel comma l dell’art. 27 il periodo “si interpreta nel senso che gli interventi in esso previsti non recano alcuna deroga alle previsioni del Piano paesaggistico regionale ” è sostituito dal periodo “si interpreta nel senso che le previsioni del Piano Paesaggistico regionale prevalgono sulle disposizioni in esso previste”. Approvato anche l’articolo 27 con 26 sì e 16 no. Il vice presidente ha aperto la discussione sull’articolo 28 e sugli emendamenti. Dopo il parere espresso in modo conforme dalla Commissione e dalla Giunta, il vice presidente Frau ha dato la parola al consigliere Aldo Salaris (Riformatori sardi) che ha illustrato l’emendamento n. 19, a sua prima firma, che vuole sopprimere la lettera b) del comma 1. Angelo Cocciu (capogruppo di FI), ha sostenuto quanto affermato dal collega Salaris e  ha rilevato l’assenza della presidente Todde in aula. Per Cocciu con questo articolo si fa tornare indietro la Sardegna di 21 anni. “Non sarà più possibile relizzare alberghi 5 o 6 stelle”, ha detto Cocciu. La lettera b) del comma 1 dell’articolo 28, hanno ricordato, abroga “b) i commi 1-bis e 1-ter dell’articolo 6 della legge regionale 25 novembre 2004, n. 8 (Norme urgenti di provvisoria salvaguardia per la pianificazione paesaggistica e la tutela del territorio regionale) , e successive modifiche ed integrazioni;”. Piano (Pd) è quindi intervenuto per chiedere una sospensione di cinque minuti per una riunione di maggioranza. Alla ripresa dei lavori è intervenuto l’assessore Spanedda, che ha voluto sottolineare che nessuno sta mettendo in discussione o buttando a mare il lavoro fatto dall’assessore Salaris: la proposta di questa abrogazione è necessaria perché stava creando problemi alle Amministrazioni nel chiudere i Puc. L’assessore ha anche spiegato che l’assessorato sta andando avanti con un ricalcolo del fabbisogno che vada nell’ottica dello sviluppo di cui parlava il consigliere Salaris. L’emendamento 19 è stato respinto con 24 voti contrari e 14 favorevoli. Respinto anche l’emendamento 21 (Peru e più). L’Aula ha approvato il testo dell’articolo 28 con 21 voti favorevoli e 16 contrari. Mula ha ricordato che la minoranza sta garantendo il numero legale. Sull’emendamento 22 (Peru e più) aggiuntivo e sull’emendamento 38 della Giunta all’emendamento 22, il relatore di maggioranza Piano ha espresso parere favorevole della Commissione. L’Aula ha quindi approvato l’emendamento 22 e l’emendamento 38 all’emendamento 22. Il testo del n. 38 prevede che “All’emendamento n. 22 è aggiunta la lettera f-bis “Al comma 11 dell’articolo 123 della legge regionale n. 9 del 2023 sono soppresse le seguenti parole “, ed è ammesso anche mediante il superamento dei limiti di altezza previsti dalle vigenti disposizioni comunali e regionali”.” L’emendamento 22 prevede che “nel comma 1 dopo la lettera f è aggiunto: il comma 9 dell’articolo 123 della legge regionale della legge regionale 23 ottobre 2023 n. 9”. Il Consiglio ha poi approvato l’articolo 29. (eln) L’Aula ha poi approvato con voto elettronico l’articolo 30 e un ordine del giorno “sulla necessità di emanare disposizioni riguardanti questioni rilevanti di pianificazione urbanistica”. A seguire le dichiarazioni di voto e il voto finale sul provvedimento. Per Franco Mula (FdI) “siamo davanti a un provvedimento molto atteso e in ritardo: sarebbe dovuto arrivare in aula molto prima anche in considerazione di tutte le richieste arrivate dai portatori di interesse. Assessore, attendiamo ora un disegno di legge sulle questioni urbanistiche indicate nell’ordine del giorno approvato all’unanimità” . I lavori sono stati sospesi dal presidente per una breve conferenza dei capigruppo. Alla ripresa per i Riformatori Sardi il consigliere Aldo Salaris ha detto: “Un testo che doveva soffermarsi a recepire norme di natura edilizia non avrebbe dovuto occuparsi delle zone F. Per questo ci asterremo”. Per Alessandro Sorgia “si è perso tempo, con un ritardo che grava sui nostri cittadini e sulla nostra economia. Ma non basta: rischiamo l’ennesima impugnazione  e io voterò contro perché non voglio essere vostro complice”. Dai banchi di Cinque stelle Roberto Li Gioi ha parlato di “un provvedimento di buona politica arrivato dopo un confronto franco e costruttivo con la minoranza. E l’astensione della maggioranza è la prova che stiamo portando avanti un provvedimento valido. E spero ora che l’assessore lavori come ha detto a una nuova normativa urbanistica” Per l’on. Maria Laura Orrù (Avs) “la Regione ha competenza primaria in materia edilizia e urbanistica ma nonostante questo non siamo arrivati tardi nel recepimento della legge salvacasa. Certo, in futuro bisognerà mettere mano alle norme urbanistiche ma dovremo farlo guardando alla società in cui viviamo, in cui la popolazione invecchia, la crisi climatica avanza e anche il tema del trasporto pubblico deve far parte del ragionamento”. Dalla minoranza Antonello Floris (FdI), che ha detto: “Stiamo recependo una legge nazionale con un atto dunque comandato, se non dovuto. E sono sicuro che le novità introdotte con questa legge porteranno benefici ai sardi”. “Non è un provvedimento di parte”, ha detto Gigi Piano (Pd), relatore di maggioranza del provvedimento. Che ha aggiunto: “Spero che questo metodo di condivisione con la minoranza sia adottato anche in futuro sul tema dell’urbanistica e non solo”. (C.C.) Voto favorevole ha annunciato il capogruppo di Orizzonte Comune Sandro Porcu: «E’ un provvedimento che incide sulla vita dei cittadini, una legge che fa chiarezza. La politica deve fare questo: semplificare la vita delle persone – ha detto Porcu – mi auguro che il prossimo passo sia l’aggiornamento del Ppr per il quale diamo già da ora ampia disponibilità». Sulla stessa linea anche Paola Casula che ha annunciato il voto a favore di tutto il gruppo di Sinistra Futura: «Stiamo approvando una buona legge – ha detto Casula – è un risultato importante che consolida il rapporto tra cittadini e istituzioni. Daremo la possibilità di sanare situazione che vengono dal passato. Una legge che garantisce la possibilità di rimettere in gioco immobili fermi da troppo tempo». Favorevole anche il consigliere di “Uniti per la Todde” Valdo di Nolfo che, a nome di tutto il gruppo, ha ringraziato l’assessore Spanedda e le Commissioni per il lavoro svolto: «Questa legge non è solo il recepimento di una normativa nazionale ma un provvedimento che dà soluzione a situazione complesse. E’ una risposta agli enti locali e ai cittadini». Anche Emanuele Matta ha annunciato il voto favorevole di tutto il gruppo M5S: «E’ uno strumento edilizio importante perché semplifica e snellisce le procedure autorizzative – ha detto – ci sono case, soprattutto nei piccoli centri, che non possono essere recuperate per piccole difformità. Questa legge consentirà di recuperare il consolidato urbano che ha tutte le infrastrutture pronte. E’ un grande risparmio economico e un’occasione per far rivivere immobili oggi abbandonati». Il presidente Comandini ha quindi messo in votazione il testo finale del DdL n.83 che è stato approvato con 28 voti a favore, 2 contrari e 13astenuti. Subito dopo, il presidente del Consiglio ha annunciato la decisione della Conferenza dei Capigruppo di inserire all’ordine del giorno la proposta di legge n.101, il disegno di legge n.102 e le proposte di legge 106 e 107 e la mozione n.52 attraverso la procedura d’urgenza prevista dall’art. 102 del Regolamento interno. Il relatore di maggioranza Peppino Canu (Sinistra Futura), ha illustrato il contenuto della proposta di legge n.101 “Ulteriore modifica all’articolo 1 della legge regionale n.5 del 2023 in materia di assistenza primaria”: «Questa proposta ha lo scopo di far fronte alla carenza di medici di base e garantire l’assistenza primaria in tutto il territorio regionale introducendo un’ulteriore proroga all’art.2 della legge n.5 del 2023 che consentiva di fornire i ricettari ai medici in pensione fino al 30 giugno del 2025. Con la proposta di legge si consente di proseguire i progetti non oltre il 31 dicembre 2025. La proposta non prevede nuovi oneri a carico della Regione». Alessandro Solinas (M5S) ha rivolto un plauso ai proponenti della legge: «E’ un provvedimento che consentirà ai medici in pensione di continuare ad operare all’intero degli Ascot. Bisogna dire grazie ai medici che hanno dato la disponibilità in attesa di immettere nel circuito i nuovi medici che hanno ottenuto la specializzazione». Il presidente Comandini ha quindi messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato. Via libera senza discussione anche ai tre articoli della legge e al testo finale che è stato approvato, con procedura elettronica, con 33 voti a favore e un astenuto.   Subito dopo il voto il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus ha chiesto una breve sospensione della seduta per una riunione di maggioranza.   Alla ripresa dei lavori, il presidente Comandini ha messo in discussione il disegno di legge n.102 della Giunta regionale sul trasporto di persone mediante mezzi pubblici non di linea. Il provvedimento ha come obiettivo “assicurare un integrato ed efficace diritto alla mobilità sul territorio regionale tenuto conto delle carenze infrastrutturali. La norma disciplina le modalità di organizzazione e svolgimento del servizio di noleggio con conducente attraverso il rafforzamento del servizio di trasporto non di linea». Non essendoci iscritti a parlare, il presidente ha messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato. Approvati anche i 4 articoli della legge e il testo finale che ha registrato 29 sì e una sola astensione. Subito dopo si è passati all’esame della proposta di legge n.106 (Porcu e più) che modifica l’art.5 della legge 18/2024 per il settore apistico. La norma aggiorna la terminologia utilizzata nel comma 15 dell’articolo 5 della legge 18 per renderla più aderente alle procedure per il ristoro dei danni subiti dal settore apistico. Non essendoci iscritti a parlare, il presidente Comandini ha messo in discussione gli articoli 1, 2 e 3 che sono stati approvati. Con procedura elettronica è stato poi votato il testo finale della legge che ha ottenuto 29 voti a favore su 29 votanti. (Psp)       Approvata, senza illustrazione e senza discussione la mozione n.52 (Deriu e più) “sulla necessità che la Regione presenti un ulteriore ricorso per conflitto di attribuzioni tra enti dinanzi alla Corte Costituzionale ai sensi dell’articolo 134 della Costituzione e degli articoli 39 e 42 della legge 11 marzo 1953 n. 87 (Norme sulla costtuzione e sul funzionamento della Corte costituzionale) nella vicenda realtiva alla prospettata decadenza della Presidente della Regione conseguente alla sentenza del Tribunale di Cagliari n.848/2025” Dopo una breve riunione della conferenza dei capigruppo il presidente del Consiglio ha dichiarato conclusi i lavori ed ha annunciato la convocazione del consiglio regionale per mercoledì 18 giugno 2025, alle 10.30, per la prosecuzione dell’ordine del giorno (A.M)