INTERROGAZIONE N. 350/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 350/A

INTERROGAZIONE SORGIA, con richiesta di risposta scritta, sul recepimento della “Procedura aperta per l’affidamento del servizio di somministrazione di prestazioni di lavoro – a tempo determinato – di personale appartenente a ruoli e profili professionali diversi per le esigenze delle aziende del SSR” – durata triennale, con opzione di proroga per sei mesi e opzione del sesto quinto. Spesa complessiva triennale pari a euro 9.980.079,68 oltre iva di legge.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– la Regione ha recepito la procedura aperta per l’affidamento del servizio di somministrazione di prestazioni di lavoro a tempo determinato per le esigenze delle aziende del Servizio sanitario regionale (SSR);
– la ditta Gi Group Spa. è stata selezionata per la fornitura del servizio, con una spesa complessiva triennale di euro 9.980.079,68 oltre iva di legge;

CONSIDERATO che:
– è emerso che i precari sono impiegati per sopperire ad esigenze non solo temporanee ed urgenti, ma anche strutturali, in contrasto con le normative nazionali e regionali sul reclutamento del personale pubblico e sui limiti alla somministrazione di manodopera;
– la situazione è particolarmente grave presso l’Azienda ospedaliera ARNAS G:Brotzu di Cagliari, dove decine di lavoratori operano in condizioni di totale precarietĂ , con contratti rinnovati mese dopo mese, senza alcuna prospettiva di stabilizzazione,

chiede di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanitĂ  e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali sono le motivazioni che hanno portato a recepire la procedura aperta per l’affidamento del servizio di somministrazione di prestazioni di lavoro a tempo determinato;
2) quali sono le misure che la Regione intende adottare per garantire la stabilizzazione dei lavoratori precari e la conformitĂ  alle normative nazionali e regionali sul reclutamento del personale pubblico;
3) quali sono le azioni che la Regione intende intraprendere per prevenire l’abuso dei contratti atipici e garantire la trasparenza e la legalitĂ  nella gestione del personale pubblico;
4) quali sono le iniziative che la Regione intende adottare per valorizzare il personale del Brotzu e garantire la qualitĂ  dei servizi sanitari offerti.

Cagliari, 1° dicembre 2025

Calendario settimanale Commissioni permanenti e Commissione Speciale per la legge statutaria.

Riprendono domani, martedì 2 dicembre, i lavori delle Commissioni del Consiglio regionale.

 

Alle 10.30, si riunirà la Terza Commissione”Bilancio” per l’esame della Legge di stabilità 2026. All’ordine del giorno del parlamentino presieduto da Alessandro Solinas (M5S) anche le proposte di legge n.75 (Disposizioni per la promozione e la governance dell’intelligenza artificiale in Sardegna); n.81 (Disposizioni in materia di ricerca, sviluppo, sperimentazione e impiego di sistemi di intelligenza artificiale in ambito regionale) e n.16 (Istituzione dell’Agenzia regionale per l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione).

 

Sempre domani, alle 17.30, è convocata la Sesta Commissione “Sanità” guidata da Carla Fundoni (Pd). In programma l’audizione dell’assessore alla Sanità, Armando Bartolazzi, sulla programmazione e aggiornamento dei parametri per il rilascio del parere di compatibilità e la verifica di funzionalità delle strutture che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale

 

Settimana di lavoro anche per la Commissione Speciale sulla la legge statutaria e le norme di attuazione dello Statuto che si riunirà giovedì 4 dicembre, alle 10.00, per le audizioni programmate. Saranno sentiti l’ex presidente della Regione Ugo Cappellacci e i rappresentanti di Liberu, Vota Sardigna e Sardigna R-Esiste.

INTERROGAZIONE N. 349/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 349/A

INTERROGAZIONE TALANAS – COCCIU – CHESSA – MAIELI – MARRAS – PIRAS, con richiesta di risposta scritta, in merito all’organizzazione dei servizi sanitari nel Distretto di Siniscola e nella Baronia, con particolare riferimento alla carenza di medici di base e al rischio di smantellamento dei servizi territoriali.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– il Distretto sanitario di Siniscola rappresenta un presidio fondamentale per la popolazione della Baronia, area caratterizzata da una forte dispersione territoriale e da difficoltĂ  di collegamento con il capoluogo provinciale;
– negli ultimi anni si è registrata una crescente carenza di medici di medicina generale, con conseguente sovraccarico dei professionisti rimasti e difficoltĂ  per i cittadini nell’accesso alle cure primarie;
– è stata avanzata l’ipotesi di accentrare i servizi di cure primarie a Nuoro, scelta che rischia di penalizzare ulteriormente i cittadini della Baronia, costretti a spostarsi per decine di chilometri per ricevere assistenza;
– i medici di base del distretto hanno espresso forte preoccupazione per tale riorganizzazione, sottolineando il rischio di una vera e propria “desertificazione sanitaria” del territorio;
– la popolazione locale ha piĂą volte manifestato contro lo smantellamento dei poliambulatori e la riduzione dei servizi sanitari territoriali;

CONSIDERATO che:
– la continuitĂ  dell’assistenza sanitaria di prossimitĂ  è un diritto fondamentale dei cittadini, sancito dai principi del Servizio sanitario nazionale (SSN);
– la carenza di medici di base è un problema diffuso in tutta la Sardegna, ma nelle aree periferiche come la Baronia assume carattere emergenziale;
– è necessario garantire soluzioni immediate e strutturali, che incentivino i giovani medici a operare nei territori piĂą disagiati e che rafforzino i servizi locali,

chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanitĂ  e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali misure intendano adottare per garantire la presenza stabile e sufficiente di medici di base nel Distretto di Siniscola e nella Baronia;
2) se non ritengano opportuno sospendere o rivedere il progetto di accentrare i servizi a Nuoro, salvaguardando invece la rete territoriale esistente;
3) quali iniziative siano previste per potenziare i poliambulatori locali e garantire un’assistenza sanitaria di prossimitĂ , evitando ulteriori disagi ai cittadini;
4) se siano allo studio incentivi economici, formativi o logistici per favorire l’assegnazione di medici di base nelle aree periferiche della Sardegna;
5) quali azioni immediate intendano intraprendere per scongiurare il rischio di desertificazione sanitaria nella Baronia.

Cagliari, 27 novembre 2025

INTERROGAZIONE N. 348/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 348/A

INTERROGAZIONE PIGA – TRUZZU – CERA – MASALA – MULA – FLORIS – RUBIU – USAI – MELONI Corrado, con richiesta di risposta scritta, sulle gravi criticitĂ  nell’attuazione dei Cantieri occupazionali sperimentali per OSS, attivati ai sensi dell’articolo 13 della legge regionale 18 settembre 2024, n. 13, con reclutamento ASPAL e loro utilizzo improprio in sostituzione del personale strutturato, in violazione della normativa nazionale, della disciplina contrattuale, dei diritti dei lavoratori e degli impegni assunti dagli Assessori competenti.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– con l’articolo 13 della legge regionale 18 settembre 2024, n. 13, (Assestamento di bilancio 2024-2026 e variazioni di bilancio in base alle disposizioni di cui agli articoli 50 e 51 del decreto legislativo n. 118 del 2011, e successive modifiche ed integrazioni, e riconoscimento di debiti fuori bilancio) la Regione Sardegna ha istituito i Cantieri occupazionali sperimentali sanitari, finalizzati all’assunzione, tramite l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL), di cittadini disoccupati in possesso della qualifica di Operatore socio-sanitario (OSS), da impiegare per otto mesi, non rinnovabili, presso le Aziende del Servizio sanitario regionale (SSR);
– con tale disposizione, è stata autorizzata una spesa pari a 9 milioni di euro per l’anno 2024 e 4,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026;
– la Giunta regionale ha pertanto adottato, su proposta dell’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, d’intesa con l’Assessore regionale dell’igiene e sanitĂ  e dell’assistenza sociale, la delibera n. 38/9 del 2 ottobre 2024 (Cantieri occupazionali sperimentali per disoccupati e disoccupate professionalmente qualificati (infermieri e OSS) da attivarsi presso le Aziende del Servizio sanitario regionale. Criteri e modalitĂ  di attuazione. Legge regionale 18 settembre 2024, n. 13, art. 13, comma 1) concernente i “Criteri e modalitĂ  di attivazione, presso le Aziende del Servizio sanitario regionale, dei cantieri occupazionali sperimentali per disoccupati e disoccupate professionalmente qualificati (infermieri e OSS)”, in attuazione dell’articolo 13, comma 1, della legge regionale n. 13 del 2024;
– in esecuzione di tale deliberazione, dal 1° maggio 2025 sono stati avviati i progetti occupazionali sperimentali, con assunzione tramite ASPAL, di Operatori socio-sanitari (OSS) e infermieri, per una durata di otto mesi non rinnovabili, destinati alle Aziende sanitarie locali (ASL) della Sardegna;
– secondo le dichiarazioni ufficiali dell’Assessorato regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale e dell’Assessorato regionale dell’igiene e sanitĂ  e dell’assistenza sociale, la ratio, sottesa a tale intervento occupazionale in sanitĂ , era quella di supportare attivitĂ  sperimentali, aggiuntive e straordinarie, integrando i servizi di natura socio-sanitaria giĂ  erogati, ma senza sostituirsi al lavoro svolto dal personale strutturato o coprire turni e servizi ordinari, senza perciò interferire con lo scorrimento delle graduatorie concorsuali vigenti. In altre parole, i cantieri, istituiti con legge regionale n. 13 del 2024, avrebbero dovuto riguardare specifici progetti socio-sanitari aggiuntivi, destinati a potenziare – e non a sostituire – le attivitĂ  ordinarie dei reparti;

DATO ATTO che:
– la gravissima carenza di personale OSS è certificata dalle stesse Aziende sanitarie, le quali la-mentano, giĂ  da tempo, l’assoluta insufficienza del personale OSS e la conseguente necessitĂ  di dar corso a cospicue assunzioni, come dimostra la richiesta formale – Protocollo 1672 del 1° marzo 2024 – dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, per l’incremento della dotazione organica di trenta unitĂ  OSS, al fine di garantire i servizi essenziali;
– le interrogazioni, del gruppo di Fratelli d’Italia, giĂ  presentate sull’argomento, mettono in evidenza che l’avvio dei cantieri sperimentali abbia, invece, avuto effetti distorsivi piuttosto importanti rispetto al corretto utilizzo delle graduatorie concorsuali e di stabilizzazione degli OSS, tuttora vi-genti e prossime alla scadenza;
– i cantieri sperimentali – per come ideati e applicati – non trovano alcun riscontro nella normativa nazionale o regionale in materia di personale sanitario, risultando in contrasto con:
– l’articolo 97, comma 4, della Costituzione, che impone l’accesso ai pubblici impieghi tramite concorso;
– l’articolo 36, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 (Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche) che stabilisce che, per le assunzioni a tempo determinato nella Pubblica amministrazione, vanno prioritariamente utilizzati i vincitori e gli idonei delle graduatorie vigenti, evitando nuove forme di precariato;

RILEVATO che l’applicazione concreta dei cantieri lavoro per OSS è risultata profondamente diversa da quanto inizialmente dichiarato dagli Assessori regionali competenti. Le numerose testimonianze e le prove documentali, raccolte dagli odierni interroganti, infatti, dimostrerebbero che:
– gli OSS reclutati tramite ASPAL, verrebbero sistematicamente impiegati, nei reparti dell’ Azienda ospedaliera di rilievo nazionale e di alta specializzazione (ARNAS) Brotzu e dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari: per coprire la carenza cronica di personale strutturato e svolgerebbero mansioni ordinarie, non afferenti ai progetti sperimentali a cui dovrebbero invece essere assegnati; per garantire la continuitĂ  assistenziale e per sostituire il personale strutturato assente; verrebbero spostati tra piĂą reparti nello stesso turno; verrebbero inseriti nelle stesse turnazioni del personale di ruolo, comprese notti e festivi. Il tutto in chiara violazione delle finalitĂ  della de-liberazione della Giunta regionale n. 38/9 del 2024 e dell’articolo 13 legge regionale n. 13 del 2024;
– i responsabili delle strutture sanitarie starebbero impartendo ordini di servizio agli OSS dei cantieri ASPAL per coprire turni notturni, diurni e pomeridiani, con rotazioni di sette, otto e nove ore, equiparandoli di fatto al personale strutturato. I riposi, dopo i turni notturni, verrebbero spesso posticipati, talvolta oltre i limiti di legge e le ferie verrebbero programmate e assegnate unilateralmente, in maniera automatica per “chiudere il monte ore”, senza alcuna richiesta o autorizzazione del lavoratore coinvolto. Gli stessi OSS riferiscono che, in diverse occasioni, alla sistematica posticipazione dei riposi si aggiungerebbe la loro sostituzione forzata con ferie d’ufficio, senza alcuna condivisione, con il soggetto interessato;

OSSERVATO che:
– la situazione su descritta è stata, in buona sostanza, denunciata anche da una parte degli idonei al concorso dell’Azienda regionale della salute (ARES), da cinquantasette posti, che ha promosso un ricorso al Tribunale amministrativo regionale (TAR) Sardegna, contestando la scelta della Regione di non scorrere le graduatorie vigenti e di attivare, al loro posto, cantieri sperimentali basati su criteri non meritocratici, favorendo soggetti privi di effettiva esperienza ospedaliera;
– la stessa Regione aveva, però, preso un impegno politico preciso: in seduta congiunta delle Commissioni sanitĂ  e lavoro del Consiglio regionale, alla presenza di una delegazione di OSS idonei, la Regione aveva assunto l’impegno di procedere alla stabilizzazione di tutto il personale avente diritto ed era stata, perciò, avviata una preventiva ricognizione dei fabbisogni di personale da portare a termine entro il 31 maggio 2025;

SOTTOLINEATO che le stesse Aziende sanitarie, come l’ARNAS Brotzu (cfr. nota del Commissario Straordinario dr. Maurizio Marcias del 24 ottobre 2025), hanno riconosciuto formalmente la gravissima carenza di personale OSS e le enormi difficoltĂ  di coprire i turni con l’impiego dei soli OSS strutturati, evidenziando la presenza di quattrocentotrentanove OSS totali, di cui ottantasette beneficiari della legge 5 febbraio 1992, n. 104 (legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate), ottantotto inidonei e numerosissime assenze improvvise, con la conseguente necessitĂ , quotidiana, di disporre lo spostamento di personale tra i diversi reparti per coprire i turni scoperti. Tale dichiarazione conferma che il personale ASPAL non verrebbe utilizzato per progetti aggiuntivi, bensì per coprire il fabbisogno ordinario, in aperta contraddizione con le finalitĂ  dei cantieri sperimentali. Nonostante ciò, non si stabilizzano gli aventi diritto; non si assumono gli idonei da graduatoria; si impiegano invece lavoratori ASPAL per sostituire personale mancante, disattendendo completamente la normativa regionale;

RAVVISATO pertanto:
– un evidente fallimento, nella vigilanza, da parte dell’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale, responsabile della sperimentazione, in quanto, la situazione su descritta configura un potenziale uso improprio dei cantieri sperimentali con possibile violazione dei diritti dei lavoratori coinvolti e degli interessi legittimi dei candidati idonei in attesa dello scorrimento delle graduatorie vigenti;
– un probabile svilimento del ruolo dell’ASPAL, impiegata per reclutare personale che viene poi inserito a colmare carenze strutturali della sanitĂ  regionale,

chiedono di interrogare la Presidente della Regione, l’Assessore regionale dell’igiene e sanitĂ  e dell’assistenza sociale e l’Assessore regionale del lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza delle gravissime anomalie operative, nell’utilizzo degli OSS, assunti tramite i cantieri ASPAL, utilizzati di fatto per coprire turni ordinari, comprese notti e festivi, in contrasto con quanto dichiarato in sede di presentazione della misura e come intendano intervenire per ripristinare la legalitĂ  delle turnazioni e la corretta fruizione di ferie e riposi;
2) per quale motivo la Regione abbia deciso di reclutare tramite ASPAL Operatori Socio Sanitari per sole attivitĂ  temporanee e non rinnovabili, invece di procedere con l’assunzione tramite graduatorie concorsuali giĂ  approvate, come previsto dall’articolo 36 del decreto legislativo n.165 del 2001;
3) se corrisponda al vero che i cantieri sperimentali, dichiarati come strumenti di supporto straordinario, vengano invece utilizzati per coprire l’attivitĂ  ordinaria dei reparti, in sostituzione del personale mancante e quali siano, in tal caso, le ragioni;
4) se corrisponda al vero la segnalazione pervenuta circa l’imposizione, agli operatori in oggetto, dell’obbligo, tramite ordini di servizio, di coprire i turni notturni, scoperti, del personale strutturato e che i relativi riposi vengano talvolta differiti o trasformati in ferie, senza richiesta ne intesa con i lavoratori coinvolti;
5) in caso di risposta affermativa al precedente quesito, si chiede se gli Assessori interpellati ritengano che, tali pratiche, possano risultare compatibili con la Direttiva UE 2019/1152, il decreto legislativo 27 giugno 2022, n. 104 (Attuazione della direttiva (UE) 2019/1152 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell’Unione europea) il Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL)-SanitĂ  e soprattutto l’articolo 603-bis del Codice Penale;

6) quale sia l’esito della ricognizione dei fabbisogni del personale, che avrebbe dovuto essere conclusa entro il 31 maggio 2025 e quali siano le ragioni, tecniche o economiche, per le quali non sia ancora stato dato scorrimento alle graduatorie vigenti ed alla stabilizzazione degli OSS aventi diritto, nonostante la carenza di personale, le risoluzioni approvate, in tal senso, dal Consiglio regionale e gli impegni, assunti in Commissione, per dare concreta attuazione alla stabilizzazione del personale idoneo;
7) quali misure immediate si intendano adottare affinché i cantieri sperimentali siano ricondotti alla loro reale finalità, siano assicurate le necessarie tutele e garantiti i diritti legittimi dei lavoratori, non venga ulteriormente eluso lo scorrimento delle graduatorie concorsuali vigenti e cessino le pratiche organizzative potenzialmente discriminatorie o illegittime, in danno del personale ASPAL, evitando nel contempo che la sperimentazione si trasformi in uno strumento di precariato strutturale e di sostituzione del personale ordinario.

Cagliari, 27 novembre 2025

PARERE N. 109/XVII

PARERE N. 109/XVII – Interventi per fronteggiare le conseguenze derivanti dalla diffusione della dermatite nodulare bovina contagiosa (Lumpy Skin Disease – LSD) nel territorio regionale attraverso il sostegno alle imprese operanti nei settori della macellazione e trasformazione di carni – L.R. 18 agosto 2025, n. 22, art. 1 comma 1 lett. b). Direttive di attuazione. Approvazione preliminare.

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iter

PARERE N. 108/XVII

PARERE N. 108/XVII – Modifica dell’art. 27. comma 1, delle Direttive approvate con la deliberazione della Giunta regionale n. 38/31 del 17 novembre 2023. recante “Direttive di attuazione per la disciplina delle strutture ricettive all’aria aperta di cui all’articolo 13. comma 1. lett. b): campeggi, villaggi turistici e marina resort, della legge regionale 28 luglio 2017, n. 16 (Norme in materia di turismo). Direttive ai sensi dell’articolo 24. comma 3. della L.R. 28.7.2017, n. 16”. Proroga del termine per la riclassificazione delle strutture esistenti. Approvazione preliminare.

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iter

INTERROGAZIONE N. 345/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 345/A

INTERROGAZIONE COCCIU – MAIELI – PIRAS, con richiesta di risposta scritta, in merito ai ritardi nelle procedure sanitarie relative ai focolai di artrite-encefalite caprina (CAE/CAEV) e conseguente blocco degli indennizzi alle aziende zootecniche.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che l’artrite-encefalite caprina (CAE/CAEV) è una patologia virale ad alta diffusivitĂ , inserita nell’elenco delle malattie rilevanti ai fini sanitari e soggetta a notificazione obbligatoria ai sensi del Regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, relativo alle malattie animali trasmissibili e che modifica e abroga taluni atti in materia di sanitĂ  animale («normativa in materia di sanitĂ  animale») e che la sua gestione prevede protocolli stringenti, fino all’abbattimento dei capi infetti e dei capi ad alto rischio;

VISTO che i focolai di CAE/CAEV comportano danni produttivi immediati e rilevantissimi, includendo perdita del patrimonio zootecnico, azzeramento della produzione lattiera e carnica, costi di smaltimento e sanificazione, con conseguente blocco dell’attivitĂ  per periodi prolungati;

CONSIDERATO che la normativa regionale prevede indennizzi per le aziende colpite da epizoozie, attraverso stanziamenti periodici attivati dall’Assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, ma che tali indennizzi possono essere erogati soltanto dopo la formale validazione sanitaria dei focolai da parte dell’Assessorato regionale dell’igiene e sanitĂ  e dell’assistenza sociale;

SOTTOLINEATO che l’intervento sanitario, pur necessario e imprescindibile, diventa nei fatti l’elemento che determina l’avvio, o il blocco, dell’intero procedimento amministrativo e che eventuali ritardi nella certificazione sanitaria impediscono l’attivazione degli indennizzi e aggravano la crisi economica delle imprese coinvolte;

RITENUTO che la CAE/CAEV, essendo una patologia a elevata prevalenza nell’area mediterranea e giĂ  oggetto di diversi focolai anche in Sardegna negli ultimi anni, richiede un sistema di risposta istituzionale particolarmente rapido e coordinato, valorizzando la collaborazione tra Assessorato regionale dell’igiene e sanitĂ  e dell’assistenza sociale, servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali (ASL) e dall’Assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale:

ACCERTATO che l’assenza, in Sardegna, di un protocollo interassessorile con termini certi per la certificazione dei focolai di CAE/CAEV crea un potenziale “collo di bottiglia sanitario-amministrativo” che rischia di bloccare per mesi le aziende colpite, giĂ  duramente provate dalla perdita totale o parziale della mandria;

RILEVATO che la ripresa dell’attivitĂ  zootecnica, dopo un evento di CAE/CAEV, richiede investimenti immediati e consistenti per la ricostituzione della mandria, non sostenibili senza un supporto economico tempestivo da parte dell’amministrazione regionale,

chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanitĂ  e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quali siano i tempi medi attuali con cui l’Assessorato regionale dell’igiene e sanitĂ  e dell’assistenza sociale certifica ufficialmente i focolai di CAE/CAEV e se tali tempistiche siano ritenute compatibili con la continuitĂ  economica delle aziende zootecniche coinvolte;
2. se non si ritenga necessario istituire un protocollo operativo inter-assessoriale, tra Assessorato regionale dell’igiene e sanitĂ  e dell’assistenza sociale e Assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, con tempi massimi vincolanti per la validazione sanitaria, in modo da garantire l’erogazione degli indennizzi entro modalitĂ  certe e non rimesse a prassi variabili;
3. se non si ritenga opportuno attivare una task force permanente, composta da tecnici veterinari delle ASL, funzionari dell’Assessorato regionale dell’igiene e sanitĂ  e dell’assistenza sociale e dell’Assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, per la gestione rapida dei focolai di CAE/CAEV e delle relative procedure compensative;
4. quali iniziative urgenti si intendano adottare per evitare che il procedimento di certificazione sanitaria diventi il principale ostacolo all’erogazione tempestiva degli indennizzi, specialmente nei casi di abbattimenti estesi o cessazione totale dell’attivitĂ  produttiva;
5. se intenda far aggiornare o integrare la normativa regionale, affinché la validazione sanitaria necessaria per gli indennizzi possa avvenire in tempi congrui, definiti e non dilazionabili, come già avviene in altre regioni nei casi di epizoozie ad alto impatto economico.

Cagliari, 25 novembre 2025

Trenino Verde della Sardegna, la IV commissione ha approvato all’unanimità il Testo unificato

Cagliari, 27 novembre 2025 – La IV commissione(Governo del territorio), presieduta da Roberto Li Gioi (M5S), ha approvato, all’unanimitĂ  il Testo unificato  delle proposte di legge 52 (Li Gioi e piĂą) e 133 (Corrias e piĂą) sulle disposizioni per la gestione e la valorizzazione delle ferrovie turistiche della Sardegna e disciplina degli organi della fondazione Trenino verde storico della Sardegna. “Questo è un giorno importante – ha affermato il presidente Li Gioi – in quanto l’approvazione della proposta di legge, a mia prima firma, segna un punto importante  per portare adesso il testo all’attenzione del Consiglio regionale e dare gambe al rilancio del Trenino verde storico della Sardegna. Si tratta di uno strumento fondamentale per la lotta allo spopolamento  e alla rinascita delle nostre zone interne. Ringrazio, in primis, l’on. Corrias per aver affiancato la sua proposta di legge alla mia, passo decisivo per addivenire a un testo unificato e raggiungere gli obiettivi prefissati. Ringrazio – ha concluso Li Gioi-  tutta la Commissione per il clima collaborativo e propositivo che ha caratterizzato tutte le sedute”.

Trenino Verde

Trenino Verde – Credit foto Fondazione Trenino Verde-Arst

Soddisfatto anche il firmatario della proposta di legge 133, il presidente della I Commissione, Salvatore Corrias (Pd): “Ho sempre creduto che il Trenino verde non fosse soltanto vettore, ma uno strumento importante di attrazione turistica e culturale, di contrasto allo spopolamento delle zone interne e, allo stesso tempo di promozione del loro sviluppo turistico per tutto l’anno.  GiĂ  nella scorsa legislatura, nel 2020, avevo presentato una proposta di legge che aveva l’obiettivo di preservare le infrastrutture storiche del Trenino e stimolare lo sviluppo turistico, economico e culturale dei territori attraversati. Oggi, con l’approvazione del testo unificato, che auspico arrivi in aula al piĂą presto, verranno disciplinati gli organi della Fondazione e saranno valorizzate le tratte ferroviarie sarde di Mandas – Arbatax, Isili – Sorgono, Sassari-Palau Marina, e Macomer – Bosa.  Finalmente il Trenino verde avrĂ  l’attenzione che merita e che negli ultimi anni è mancata”, ha concluso Corrias.