Il Presidente del Consiglio  riceve  la Presidente dell’Assemblea della Corsica.  Comandini: “Strategia comune delle isole per combattere la nostra fragilità in Europa”

“La Sardegna e la Corsica unite per definire una strategia comune per le isole  che coinvolga anche la Sicilia e le Baleari. Tutti uniti per ottenere attenzione da un’Europa spesso distratta da altri temi”.

Del progetto se ne è parlato questo pomeriggio in un incontro informale in Consiglio regionale  tra il Presidente Comandini e la Presidente dell’Assemblea della Corsica Marie-Antoinette Maupertuis.

I due Presidenti hanno affrontato i temi  dei trasporti, con particolare riferimento alla continuità territoriale aerea e marittima, dell’ autonomia, della legge elettorale, del  ruolo delle singole isole nei confronti dei governi centrali.

Comandini e Maupertuis hanno concordato di incontrarsi prima dell’estate per studiare i temi comuni dell’insularità.

“Solo creando una lobby  tra le isole – ha concluso il Presidente Comandini – si potranno ottenere quei risultati che da troppo tempo i nostri territori attendono”.

Nota stampa della seduta n. 61

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 61 – Antimeridiana

Martedì 15 aprile 2025

 
Legge di stabilità, approvato l’articolo 1. Conclusa la discussione generale sull’articolo 2.  I lavori riprendono nel pomeriggio alle 16.00. Cagliari 15 aprile 2025 – Il presidente Comandini ha aperto la seduta e ha indicato gli emendamenti presentati all’articolo 1 sui quali il presidente della commissione Bilancio ha espresso il suo parere. Per l’on. Fausto Piga (FdI) “non si può essere indifferenti rispetto al calendario. La manovra ha un ritardo devastante, giunta e maggioranza devono fare mea culpa per aver perso tempo portando prima in aula la riforma della Sanità. Il nostro lavoro dall’opposizione in questi giorni sarà portare in Aula la voce della Sardegna che fate finta di non sentire”. Per Alessandro Sorgia, consigliere della Lega Sardegna, “il ritardo della manovra è grave e ingiustificabile, dimostra l’incapacità della presidente e della sua maggioranza”. Sulla manovra l’oratore ha detto: “La vostra programmazione delle risorse appare precaria e preferenziale, le vostre norme sembrano di tipo tecnico ma in realtà sono una delega pesantissima alla Giunta. Questo riduce trasparenza e partecipazione democratica, se non c’è nemmeno il parere vincolante della commissione Bilancio”. Per l’Udc la consigliera Alice Aroni ha detto: “Il problema non è solo il ritardo ma un bilancio che riconferma la spesa già nota e non ha identità. Ed è un errore non scegliere, rifinanziare i capitoli senza chiedersi se gli investimenti funzionino. Ci sono le risorse ma questo è un bilancio immobile in un tempo che cambia mentre i territori sardi si svuotano. Prendetevi la responsabilità morale di non sopravvivere ma di rinnovare”. Franco Mula (FdI) si è rivolto a Giunta e maggioranza e ha detto: “A Nuoro avete detto l’altro giorno che state cambiando la Sardegna ma non si è capito bene come visto che anche la riforma della Sanità sarà impugnata dal governo. E siamo alla terza legge impugnata”. Sulla manovra ha detto: “Scordatevi che ci sia un accordo perché ci sono duemila emendamenti e se non vi sedete a ragionare con noi sulle questioni importanti da qui non usciremo nel giro di pochi giorni. Non dovete pensare che questa legge possa essere chiusa dopodomani”. (C.C.)   Il capogruppo Paolo Truzzu (FdI), ha ricordato i simboli della domenica delle Palme e della Quaresima (in particolare pentimento, rinuncia e penitenza)  per invitare la maggioranza al governo della Regione a riconoscere la responsabilità del quarto mese di esercizio provvisorio e delle conseguenze negative causate a cittadini, enti locali, imprese e famiglie. Il capogruppo di Sardegna 20Venti, Antonello Peru (S 20Venti) ha rivolto l’invito alla maggioranza “alla riflessione alla consapevolezza” sui ritardi che l’approvazione della Manovra riverbera sulle attività della programmazione regionale. Il presidente di turno dell’Assemblea, Giuseppe Frau (UpT) ha posto in votazione gli emendamenti 228=1449=1876; 229=1450=1877; 230=1451=1878; 231=1879; 834; 835 e non sono approvati mentre è stato approvato il testo dell’articolo 1 del Dl 85 (Disposizioni in materia finanziaria e contabile). Annunciata la discussione dell’articolo 2, il presidente ha dato lettura degli emendamenti presentati e prima dell’espressione dei pareri da parte del presidente della commissione Bilancio ha accordato una breve sospensione dei lavori. Alla ripresa, l’assessore della Programmazione, Giuseppe Meloni ha annunciato il ritiro dell’emendamento 2353 al 2274, seguito dal consigliere Cocco (UpT) che ha annunciato il ritiro di quelli a firma del suo gruppo. Quindi il presidente della III^ commissione, Alessandro Solinas (M5S) ha proceduto con il parere e la Giunta ha espresso parere conforme a quello del relatore ad eccezione dell’emendamento 2246. Il capogruppo di FdI, Truzzu, lamentando che sugli oltre cento emendamenti presentati all’articolo 2 è stato espresso parere favorevole soltanto a quelli presentati dalla Giunta, ha chiesto la convocazione della conferenza dei capigruppo “per capire se i consiglieri hanno ancora voce, oppure sono soltanto osservatori in Aula”. Il presidente Frau ha proceduto con la convocazione della conferenza dei capigruppo. (A.M.) Alla ripresa dei lavori, il vice presidente Giuseppe Frau ha aperto la discussione generale sull’articolo 2. La consigliera Maria Laura Orrù ha annunciato il ritiro degli emendamenti all’art. 2 a firma dei consiglieri del gruppo Avs (Alleanza verdi e sinistra). Ritiro degli emendamenti all’art. 2 a firma dei consiglieri del M5S è stato annunciato dal capogruppo Michele Ciusa. Per il consigliere di FdI, Corrado Meloni, il testo in esame è asfittico e ordinario e contrasta nettamente con esaltazione dei risultati del primo anno di attività della maggioranza. Per Meloni, sul tema della sanità sarda, i cittadini non hanno trovato niente di esaltante. Per il consigliere la maggioranza e la Giunta evidenziano un’incapacità di visione e la mancanza di prospettiva per la sanità, in particolare per la riduzione delle liste d’attesa, sul tema della mancanza di medici, sull’adeguamento dei compensi per non far fuggire le professionalità dal pubblico, ma anche sulla formazione. Per Meloni non bastano i proclami e ha definito la riforma sanitaria, appena approvata, un “pastrocchio amministrativo”. Il consigliere ha ricordato che da parte della minoranza c’è stato il tentativo di dare un contributo a migliorare il testo, come gli emendamenti, per esempio, sulla fibromialgia e sull’autismo. Meloni ha giudicato positivamente, invece, l’emendamento della Giunta che destina più risorse per l’accordo integrativo regionale, negativo, invece, sull’emendamento “che sopprime l’articolo 13, che finanzia un fondo destinato alle rete per il sistema integrato di servizio alla persona” e ha chiesto spiegazioni all’assessore. Roberto Deriu, capogruppo Pd, ha annunciato il ritiro degli emendamenti all’art. 2 a firma dei consiglieri del gruppo Pd. Alice Aroni (Misto), nel suo intervento ha parlato di un disegno di legge caratterizzato da disorganicità. “Avete inondato la stampa di dichiarazioni”, ha detto riferendosi al Dl 40, “sul fatto che le grandi novità di sistema si sarebbero addensate in questa norma. Invece dobbiamo registrare che anche stavolta alle dichiarazioni giornalistiche non sono seguite azioni concrete”. Aroni ha aggiunto che sulle ingenti risorse annunciate per il Microcitemico  “non si trova traccia” in questa norma. La consigliera ha ricordato che sul DL 40 più volte la minoranza aveva avvisato che si trattava di una norma incostituzionale perché lo spoils system in sanità non si può fare. E ha aggiunto “invece ostinatamente avete deciso di proseguire in questa nefasta strada di distruzione della sanità sarda”. Aroni ha poi analizzato i singoli commi. Sul comma 1 ha detto che le risorse stanziate sono insufficienti e che non ridurranno le liste d’attesa. Sul comma 2  ha detto che si tratta di una mera norma di copertura finanziaria per dare gambe all’accordo integrativo regionale. Il comma 3 l’ha definito “surreale” perché “dispone giustamente la copertura finanziaria del servizio di elisoccorso attualmente operativo per la creazione di una quarta base, ma senza il supporto di studi e di gruppi di lavoro tecnici”. Anche il comma 4, per Aroni, “è disancorato da dati oggettivi”. Per la consigliera “siamo alla fiera del nulla”. Critica anche sul comma 5 che certifica che il Mater Olbia è sovrafinanziato senza spiegarne le ragioni. Per la consigliera il coma 6 è “una norma tecnica di funzionamento dell’assessorato”, mentre sul comma 7 ha affermato che “invece regola le deroghe” e che “la Giunta smantella in tre righe anni di scelte, aprendo il fianco ai ricorsi”. “Questo comma – ha detto – è la negazione del diritto”. Luca Piuzzuto (Sinistra Futura) ha annunciato il ritiro di emendamenti. Per Alessandro Sorgia (Misto) la sanità è al collasso. Questo articolo, ha spiegato, non offre risposte strutturali, anzi prevede l’aumento della spesa a favore dei privati senza interventi per potenziare il pubblico. I fondi, per il consigliere, sono insufficienti e si sarebbero potuti destinare i 30 milioni previsti per il sistema aeroportuale all’abbattimento delle liste d’attesa. Per Sorgia “è una resa politica”. “Sarebbe auspicabile un cambio di paradigma: non fondi a pioggia, ma investimenti precisi e puntuali sulla sanità territoriale, sulla rete ospedaliera, sui medici di base, sull’assistenza domiciliare” Critiche sul comma 3 sull’elisoccorso e sulla delibera 4/23 sul nuovo nomenclatore tariffario. Per Sorgia questa Amministrazione “naviga a vista” facendo ricadere i problemi sui cittadini. Per il consigliere si tratta di una “gestione irresponsabile” e “improvvisata che sta paralizzando l’intero sistema sanitario convenzionato”. Il consigliere Francesco Agus (Progressisti) ha annunciato il  ritiro degli emendamenti suoi e del consigliere Pintus. Fausto Piga (FdI) ha ricordato all’assessore Bartolazzi che nessuno pretende “che risolviate i problemi della sanità in 12 mesi, però, se dopo i 12 mesi i vecchi problemi stanno peggiorando e se ne stanno aggiungendo di nuovi, qualcosa non va”, ha detto esortando la maggioranza a non continuare a proseguire negli stessi errori. Piga ha ricordato che se la maggioranza li avesse ascoltati la Finanziaria sarebbe già stata approvata senza dover ricorrere al quarto mese di esercizio provvisorio. Piga ha ricordato che la riforma sanitaria è di fatto “uno spoils system” ed “è l’ennesima figuraccia”. Lo spoils system in sanità, ha continuato, non si può fare, si devono seguire le regole. Lo sapevano tutti, ha detto, che la norma sarebbe stata impugnata. Piga ha ribadito la volontà della minoranza di migliorare il testo con emendamenti sul tema delle liste d’attesa, della specialistica ambulatoriale, degli autisti del 118,  della legge autismo, ma anche sul tema della fibromialgia. Piga ha auspicato che dal confronto possa nascere un provvedimento positivo per i sardi. Il consigliere Sandro Porcu (Orizzonte comune) ha annunciato il ritiro degli emendamenti. Stefano Schirru (Misto) ha affermato, rivolgendosi all’assessore Bartolazzi: “Non abbiamo ancora capito che idea ha lei della sanità della Sardegna”. Il consigliere ha poi evidenziato negativamente l’emendamento soppressivo della dotazione di 23 milioni di euro per i servizi della persona e ha chiesto: come faranno le famiglie a pagare le rette per le strutture che ospitano i familiari? E ha aggiunto di non capire per quali ragioni sia stata anteposta alla Finanziaria la “riformina sanitaria”. Schirru ha consigliato all’assessore di seguire l’esempio della Lombardia che è stata la prima regione a eliminare il Ptr, il  Prontuario terapeutico regionale e la Commissione del farmaco attenendosi scrupolosamente a quanto sancito dall’Aifa e dall’Ema. Schirru ha poi evidenziato che non ci sono risorse per incrementare i servizi di emergenza-urgenza e ne ha approfittato per ringraziare tutti coloro che lavorano e operano in Areus. “Io credo, Assessore, che se si vuole fare in questa fase uno sforzo, ci siano tutte le condizioni” e ha aggiunto “abbiamo già dimostrato più volte il senso di responsabilità per cercare di dare una mano, non a lei, non alla Giunta, ma a tutto il nostro Sistema sanitario regionale”. Gianluigi Rubiu (FdI) ha ricordato il forte ritardo nell’approvare la Finanziaria e ha parlato  di superficialità e dilettantismo di questa maggioranza. Per Rubiu c’è il tentativo di “creare una sanità parallela” visto che si destinano i fondi ai privati anziché potenziare la sanità pubblica. “Avete svenduto la sanità pubblica”, ha detto, “questo è il fallimento della politica”. E ha aggiunto “di fronte al collasso del pubblico si finanzia il privato” senza alcun meccanismo di controllo sull’effettivo abbattimento delle liste d’attesa. Per Rubiu mancano interventi strutturali sul personale, che ha voluto ringraziare per il lavoro che fa quotidianamente nonostante le difficoltà. Critico anche per i fondi non adeguati per i non autosufficienti e per la scarsa attenzione alla salute mentale. Per Rubiu si tratta di un testo complesso e poco trasparente. Angelo Cocciu (FI) ha annunciato il ritiro degli emendamenti dei consiglieri di Forza Italia. Stefano Tunis (Sardegna al Centro 20Venti) ha evidenziato che a un anno dall’elezione la presidente Todde è al decimo posto nella classifica dei presidenti di Regione più apprezzati dai cittadini, ricordando che nello stesso periodo il precedente presidente della Regione Sardegna era al quarto posto, nonostante il difficile periodo legato al Covid. Per il consigliere la Giunta non è capace di dare risposte sul tema sanità. Per Tunis non ci sono risorse per attuare la riforma sanitaria approvata, manca l’investimento sulla sanità territoriale e sulle liste d’attesa ha definito la cifra stanziata “ridicola”. Tunis ha chiesto quale sia il senso di questa legge Finanziaria. Umberto Ticca (capogruppo dei Riformatori) ha annunciato il ritiro degli emendamenti 1687, 1686, 1695, 1693 e 1691. Il consigliere ha affermato che si sarebbe aspettato più risorse per la riforma e ha evidenziato che non ci sono risposte per le liste d’attesa. Sull’intervento del privato convenzionato si è detto d’accordo perché “sono servizi pubblici erogati da privati”, che però hanno necessità di conoscere l’ammontare totale delle risorse a disposizione per l’anno, così da potersi organizzare. Incrementare i fondi per i privati accreditati, ha sottolineato, è l’unico modo per smaltire le liste d’attesa. Ticca si è detto positivo sull’emendamento per l’accordo integrativo dei medici di medicina generale, “come avevamo chiesto anche noi” per il quale ha annunciato il voto favorevole. Critico, invece, sull’emergenza-urgenza. Per Antonello Peru (Sardegna al Centro 20Venti) serve trasparenza: quando si dice che la riforma è stata impugnata dal Governo per motivi politici, ha affermato, non si dice la verità. E ha ricordato che quando il Governo impugnava le leggi approvate nella scorsa legislatura, l’attuale maggioranza parlava di una decisione degli uffici legislativi, “quando riguarda voi parlate di complotto”. State sprecando tempo, ha detto, ricordando i quattro mesi di esercizio provvisorio che creano problemi ai cittadini, ai Comuni e alle attività produttive. E ha esortato la maggioranza a smettere di scaricare le responsabilità sugli altri. “I veri obiettivi si raggiungono con la cooperazione e condivisione”, ha concluso. Stefano Schirru (Misto) ha annunciato il ritiro degli emendamenti 44 e 45. (Eln)   Ha preso quindi la parola il capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu: «Nella maggioranza regna la confusione – ha detto Truzzu – ci avevate presentato la manovra finanziaria come un provvedimento orientato sul sociale invece togliete risorse e fondi con una serie di emendamenti (100 milioni per la non autosufficienza e 23 milioni per le rette nelle Rsa). Non si danno inoltre risposte sulle liste d’attesa. Le risorse individuate vengono distribuite tra pubblico e privato anche se nel pubblico si riescono a coprire solo il 47% delle prestazioni richieste. Non si capisce come si voglia affrontare questo problema». Per Cristina Usai (Fratelli d’Italia) l’articolo 2 rappresenta la parte economicamente più rilevante della manovra finanziaria: «Constatiamo la presentazione di numerosi emendamenti da parte della Giunta – ha detto Usai – non si capisce se si tratti di una marcia indietro rispetto al provvedimento presentato in Commissione e se invece ci siano altre ragioni. Mi sarei aspettato più coraggio da parte della Giunta nell’affrontare alcuni temi come quello del contrasto della tossicodipendenza. Manca un intervento per la prevenzione che consentirebbe anche di ridurre i costi per la sanità». Il vicepresidente Frau ha quindi dichiarato chiusa la seduta. I lavori dell’Aula riprenderanno nel pomeriggio alle 16.00. (Psp)

Sintesi della seduta n. 61

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

SERVIZIO DOCUMENTAZIONE ISTITUZIONALE E BIBLIOTECARIA

XVII LEGISLATURA

SINTESI DELLA SEDUTA N. 61

Martedì 15 aprile 2025 – Antimeridiana

Presidenza del Presidente Giampietro Comandini
Indi del Vice Presidente Giuseppe Frau

Inizio: ore 10 e 47

– Congedi.

– Annunzi.
Documenti pervenuti: risposta scritta a interrogazioni.

– Ripresa della discussione congiunta del disegno di legge: “Legge di stabilità regionale 2025” (85/S/A) e del disegno di legge: “Bilancio di previsione 2025-2027” (86/A).
Sono intervenuti, anche in più occasioni, gli assessori Angelo Francesco CUCCUREDDU e Giuseppe MELONI, per la Giunta, Alessandro SOLINAS, relatore di maggioranza, e i consiglieri Fausto PIGA, Alessandro SORGIA, Alice ARONI, Francesco Paolo MULA, Paolo TRUZZU, Antonello PERU, Sebastiano COCCO, Maria Laura ORRÙ, Michele CIUSA, Corrado MELONI, Roberto DERIU, Luca PIZZUTO, Francesco AGUS, Sandro PORCU, Stefano SCHIRRU, Gianluigi RUBIU, Angelo COCCIU, Stefano TUNIS, Umberto TICCA, Cristina USAI.
Articolo 1: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.

– Sull’ordine dei lavori.
È intervenuto il consigliere Paolo TRUZZU.

Riconvocazione: alle ore 16.

Fine: ore 13 e 36

(La seduta è rimasta sospesa dalle ore 11 e 33 alle ore 11 e 55; dalle ore 12 e 06 alle ore 12 e 22).

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Firmato digitalmente
Il Capo Servizio Documentazione istituzionale e bibliotecaria
Dott.ssa Maria Cristina Caria

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Silvia Pintus (am)

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Il Presidente Comandini interviene ad Aosta in un convegno su Lussu: “Ancora punto di riferimento per tutti noi”

“Un combattente, un uomo politico che aveva una visione dello Stato in cui le Regioni dovevano avere  un proprio ruolo, una propria capacità di autogoverno e l’Europa doveva essere unita, forte e coesa.”

Così il Presidente del Consiglio regionale Piero Comandini ha ricordato la figura di Emilio Lussu in un contributo video trasmesso questo pomeriggio  a Aosta durante il convegno “Emilio Lussu: pensiero e azione per un ordinamento autonomo e federativo” organizzato dall’Università della Valle d’Aosta  in collaborazione con la Presidenza del Consiglio regionale nel 50º anniversario della scomparsa di Lussu.

La Valle d’Aosta ha voluto  ricordare l’uomo politico di Armungia e onorarlo  in particolare come relatore del suo Statuto speciale e come promotore delle Autonomie.

“ Ancora oggi Lussu  – ha detto il presidente Comandini – è un punto di riferimento per noi tutti. Ci ha lasciato una grande eredità che abbiamo il dovere di celebrare”.

 

AVVISO PUBBLICO DI INDAGINE DI MERCATO per l’acquisizione di manifestazioni di interesse nell’ambito dell’affidamento diretto del servizio di gestione della comunicazione istituzionale sui social media

Si comunica che è stato pubblicato su questo sito l’Avviso pubblico di indagine di mercato per l’acquisizione di manifestazioni di interesse nell’ambito dell’affidamento diretto del servizio di gestione della comunicazione istituzionale sui social media.

La scadenza per la presentazione delle domande a partecipare è fissata per le ore 18.00 del 30 aprile 2025.

vai alla pagina dell’avviso di indagine di mercato

Nota stampa della seduta n. 60

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 60 – Pomeridiana

Giovedì 10 aprile 2025

 

Legge di stabilità 2025, conclusa la discussione generale e approvato il passaggio agli articoli

Il Consiglio regionale si riunirà martedì, 15 aprile, alle 10

La seduta è stata aperta dal presidente Piero Comandini che, dopo le formalità di rito, ha dato la parola all’assessore al Bilancio, Giuseppe Meloni, per la replica della Giunta agli interventi di ieri dei consiglieri sul D.L n.85 “Legge di Stabilità 2025”.

«E’ stato un dibattito molto interessante – ha esordito Meloni – ribadisco quello che ho già avuto modo di dire in altre occasioni: la massa manovrabile di questo bilancio è ridotta. E’ già successo nella scorsa legislatura. Abbiamo un bilancio ingessato, più della metà delle risorse vanno alla sanità. Potremmo avere un miliardo in più che non possiamo spendere a causa degli accantonamenti che, quest’anno ammontano a circa 340 milioni più altri 28 milioni per il patto di stabilità europeo». Meloni ha poi puntato l’attenzione sui mancati versamenti alla Regione delle quota spettante del gettito erariale da parte dello Stato. «La vertenza entrate è una partita da 1,7 miliardi di euro. Questo è quanto chiede la Sardegna allo Stato. Comprendo benissimo le osservazioni della minoranza quando dice che questa manovra poteva essere più coraggiosa, bisogna tenere però conto della situazione che stiamo vivendo. Sarà un bilancio per stati di avanzamento. Più in là sarà necessario procedere con un assestamento, allora ci saranno più risorse a disposizione. Certo non è questo il modo di procedere ideale, sarebbe meglio andare avanti con una programmazione pluriennale. Auspico che si mantenga questo clima in Aula. Sono sicuro che ci verremo incontro. Dovremo fare delle scelte. Non potremo finanziare tutto ma sono certo che sapremo approvare un provvedimento all’altezza».

Il vicepresidente Giuseppe Frau ha quindi messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato con 29 voti a favore e 16 contrari.

Il vice presidente Frau ha quindi dichiarato chiusa la seduta e convocato il Consiglio per il 15 aprile alle 10. (Psp)

Sintesi della seduta n. 60

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

SERVIZIO DOCUMENTAZIONE ISTITUZIONALE E BIBLIOTECARIA

XVII LEGISLATURA

SINTESI DELLA SEDUTA N. 60

Giovedì 10 aprile 2025 

Presidenza del Presidente Giampietro Comandini
Indi del Vice Presidente Giuseppe Frau

Inizio: ore 17 e 35

– Congedi.

– Annunzi.
Documenti pervenuti: proposte di legge.

– Ripresa della discussione congiunta del disegno di legge: “Legge di stabilità regionale 2025” (85/S/A) e del disegno di legge: “Bilancio di previsione 2025-2027” (86/A).
È intervenuto l’assessore Giuseppe MELONI per la Giunta.
Passaggio all’esame degli articoli: approvato con votazione nominale mediante procedimento elettronico.

Riconvocazione: martedì 15 aprile 2025 alle ore 10.

Fine: ore 18 e 26

(La seduta è rimasta sospesa dalle ore 17 e 36 alle ore 18 e 12).

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Firmato digitalmente
Il Capo Servizio Documentazione istituzionale e bibliotecaria
Dott.ssa Maria Cristina Caria

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Silvia Pintus (am)

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Consapevolezza dell’Endometriosi: domani sera il Consiglio regionale illuminato di giallo

Il palazzo del Consiglio regionale, domani sera 11 aprile, sarà illuminato con luci gialle in occasione del mese mondiale sulla consapevolezza dell’Endometriosi e in occasione dell’evento conclusivo del Progetto “Endometriosis March 2025” organizzato dal Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell’Università di Cagliari e del Rotary Club Cagliari Nord.

Nota stampa della seduta n. 59

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 59 – Pomeridiana

Mercoledì 9 aprile 2025

 

 

Manovra 2025-2027, discussione generale

Il Consiglio si riunisce giovedì 10 aprile alle 16

Alla ripresa dei lavori il presidente Comandini ha dato la parola all’on. Salvatore Cau (Orizzonte comune), che ha detto: “Mi permetto di parlare della libertà dei sardi delle zone interne, che devono essere liberi di decidere se vivere al centro dell’Isola o andarsene. In questa finanziaria noi tocchiamo i temi della sanità e dell’istruzione, che sono fondamentali quando si tratta di decidere se restare o meno”. Secondo l’oratore “questo provvedimento mette le basi per una crescita omogenea della Sardegna, col ripristino di una regola dimenticata: i bandi. Che non vengono decisi in modo casuale ma sulla base delle esigenze dei territori. Non abbiamo la pretesa di risolvere tutti i problemi ma almeno iniziamo a farlo”.

Ha preso poi la parola l’on. Gianluca Mandas (Cinque stelle) che ha detto: “Il governo nazionale procede con 150 milioni di euro di tagli agli enti locali sardi e li sta coprendo la Regione. Questo va detto e va detto anche che il bilancio è rigido a causa delle grandi risorse che destiniamo alla Sanità”. Per Mandas sono innumerevoli gli spunti positivi nei capitoli dedicati all’agricoltura, alle comunità energetiche, alle reti idriche e più in generale ai lavori pubblici  e alla promozione turistica alternativa rispetto a quella tradizionale.

E’ intervenuto a seguire l’on. Alessandro Sorgia (Lega Sardegna), secondo cui “la Sardegna chiede risposte lungimiranti che questa manovra senza strategia non è  in grado di offrire. Basterebbe prendere i 30 milioni destinati alla fusione degli aeroporti e metterli sulla sanità per dare un primo segnale significativo. Bisogna dare credito alle aziende agricole sarde, quelle artigiane e il terzo settore”.

Sempre dall’opposizione il consigliere Stefano Tunis (Sardegna 2020) ha detto: “Ho il sospetto che non vi sia tutto chiaro, dovremmo approfondire il concetto di nemesi. Il vostro atteggiamento non è conseguente rispetto alle vostre parole, vedi le nomine dello staff della presidenza, che avete in passato contestato. Dovete applicarvi all’etica situazionale, voglio darvi un consiglio per uscire dal corto circuito nel quale vivete. Noi vi vogliamo aiutare ma così è difficile, se anche un autorevole rappresentante della maggioranza sfila in corteo contro le decisioni della Giunta in materia di sanità”.

Per Antonio Solinas (Pd) “il lavoro fatto sin qui è più che soddisfacente ed è normale che l’opposizione dica il contrario. Non si offenda il consigliere Tunis ma farci guidare dalla sua parte politica, per come avete governato nei cinque anni passati, non è una buona soluzione”. Solinas ha rilanciato il tema della formazione e della tutela ambientale davanti al rischio idrogeologico. Poi sull’agricoltura: ”Se è necessario accelerare la spesa in tutta la Regione ancora di più lo è in agricoltura”.

Ancora in discussione generale ha preso la parola il capogruppo di Sinistra futura, Luca Pizzuto: “Noi siamo rossi ma non pesci rossi. Ognuno pensi alla propria etica situazionale esattamente come noi non abbiamo dimenticato cos’è accaduto negli ultimi cinque anni e che situazione abbiamo ereditato. I tagli che faremo nei prossimi anni saranno enormi se andrà avanti la linea che servono 800 miliardi per armare l’Europa”. Pizzuto ha aperto il dialogo all’opposizione e ha chiesto “attenzione per l’intero sistema degli enti locali”. (C.C.)

Per il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, il primo anno di legislatura è sempre complicato. “Si è di fronte allo start up dell’amministrazione e, per quanto riguarda il bilancio, il primo è quasi sempre tecnico. E’ successo anche nelle scorse legislature – ha ricordato Agus – durante la pandemia abbiamo votato in mezzora il Piano regionale di sviluppo e la Legge di Stabilità. Sono fiero di aver firmato la procedura d’urgenza che ha consentito di approvare rapidamente la manovra finanziaria. C’è un momento in cui, di fronte alle esigenze primarie, occorre guardarsi in faccia e capire qual è la direzione verso l’interesse comune”. Il capogruppo dei Progressisti ha sottolineato la discrepanza che ancora esiste  tra le  domande che arrivano dalla società sarda e le risposte che si devono dare. E’ necessario ragionare sulle strategie future in materia di  enti locali, di  fondo unico, di  sanità. Sono sicuro – ha concluso Agus –  che su questi temi troveremo l’unità.

 Per Antonello Peru (Sardegna al centro 20 venti ) la Finanziaria è un documento importante di pianificazione che dovrebbe completare il Piano regionale di sviluppo. Il capogruppo di Sardegna al centro 20 venti rileva alcune criticità. Prima di tutto che c’è l’ inadeguatezza del modello centralista e la necessità di più decentramento verso i comuni: “ In questa finanziaria non c’è decentramento, perchè si riduce il Fondo unico quindi  non si rispettano i comuni e i sindaci. Inoltre, non si cerca di riequilibrare gli squilibri territoriali e non si fa la necessaria verifica per capire se si stanno centrando gli obiettivi”. Antonello Peru ha accolto l’appello  del consigliere Agus sulla apertura per far ripartire la  Sardegna . Rivolgendosi al consigliere Pizzuto ha detto di essere  convinto che la guerra si trovi anche nella nostra isola  e che il popolo  merita di essere difeso.

Sandro Porcu, capogruppo di Orizzonte Comune,  ha detto che con questa Finanziaria  la linea politica della maggioranza comincia a prendere forma. Ha subito chiarito che le sue dichiarazioni fatte in aula sul Piano regionale di sviluppo non volevano  essere un attacco ma un appello accorato per lavorare insieme per il bene della  Sardegna . Ribadisco – ha affermato – che un anno di legislatura è troppo poco per giudicare il lavoro di questa giunta e di questa maggioranza. E’ presto per i consuntivi. I provvedimenti che stiamo portando avanti con questa finanziaria avrà  effetto nei prossimi anni, giudicateci su questi effetti. E’ una finanziaria molto articolata, in cui si registra un notevole cambio di passo sul Fondo Unico, sui trasporti, sul lavoro, sulle imprese, sulle famiglie, sulla  sanità, sulle  scuole e sui settori produttivi.  Porcu ha individuato tre temi. Il primo; la sanità e il commissariamento asl. Noi vogliamo sostituire – ha detto –  coloro che non sono riusciti ad aggiustare “la macchina”. La novità principale è quella che prevede di dare una  nuova  identità ai piccoli ospedali., dare un’anima alla sanità territoriale.  Bene anche la visione sul turismo che punta ad  aumentare il PIL e a migliorare la qualità dei servizi. Sui lavori pubblici,  bene il metodo dell’ascolto e dei bandi. Questa finanziaria ci soddisfa, e nelle  prossime ore lavoreremo, attraverso gli emendamenti,  per arricchire il testo

Maria Laura Orrù (Alleanza Verdi e Sinistra) ha detto che ogni nuova amministrazione si trova di fronte a ciò che eredita, noi oggi però abbiamo una grande opportunità di riflettere su questa manovra finanziaria cercando di tracciare una via definitiva per uscire dalle emergenze . Per la capogruppo in questa Finanziaria c’è  uno sforzo importante di promuovere un progetto che va oltre le emergenze.  Noi come Regione al centro del Mediterraneo – ha affermato – abbiamo l’obbligo di rivendicare un’ Europa unita che non si muova sulle decisioni dei singoli Stati. Maria Laura Orrù sostiene che  in futuro sia necessario ridurre i mesi di esercizio provvisorio. Dobbiamo ridurre al minimo le variazioni di bilancio e concentrarci sulla manovra finanziaria e lavorare in prospettiva.   Orrù ha ribadito il suo no al taglio delle risorse ai comuni e ha ricordato  all’aula di non trascurare i cambiamenti climatici: “O si interviene con progetti veri o rischiamo di rincorrere un’ennesima emergenza”. Altri temi fondamentali da affrontare sono l’innovazione tecnologica, la  digitalizzazione e i problemi legati all’intelligenza artificiale.

Umberto Ticca (Riformatori sardi) ha detto che il peccato originale di questa finanziaria è che arriva fuori tempo massimo. Il ritardo è dovuto a precise scelte politiche: anteporre la sanità alla finanziaria. Non capisco come sia stato possibile. Questa – ha aggiunto –  è una manovra poco coraggiosa e si può definire “dell’ordinaria amministrazione”. Questa ordinaria amministrazione è emersa anche nel dibattito di ieri dove la scusa della maggioranza è l’eredità del passato. Il parere dei Riformatori su questo testo  è negativo. Prima di tutto sulla sanità: Con questa finanziaria si finanzia un sistema in piena crisi senza sanare le storture e non dando seguito neanche all’ultima leggina approvata. Dunque, nessun cambiamento. Sulle liste d’attesa non state mettendo nulla, si mettono risorse a pezzi . Sull’accordo con i medici di medicina generale mancano fondi e  con gli emendamenti cercheremo  di sanare questo problema che riguarda la sanità territoriale. Sugli Enti locali stesso problema. “Troviamo almeno il modo di portare il Fondo unico  a l livello degli anni passati. Sui 30 milioni destinati agli aeroporti Ticca ha chiesto: “Con questi 30 milioni diventiamo  un socio di peso o saremo solo comparse? Se dobbiamo essere comparse non mettiamo neanche un euro. Per Ticca questa Finanziaria per ora è inaccettabile, si lavorerà nelle prossime ore per migliorarla. (R.R.)

Diametralmente opposto il giudizio di Michele Ciusa (M5S): «Ho rispetto delle prerogative delle minoranza ma oggi è un errore soffermarsi su altre questioni che non riguardano la legge di bilancio – ha detto Ciusa –è invece necessario affrontare insieme i temi che riguardano la Sardegna. Lo possiamo fare ora per mettere in campo azioni concrete a vantaggio dei sardi. Oggi discutiamo la prima finanziaria della legislatura, vogliamo lasciare un segno di discontinuità con il passato».

Ciusa ha poi sottolineato le difficoltà e le complessità derivate dal contesto nazionale e internazionale: «Le guerre hanno prodotto un aumento indiscriminato dei costi dell’energia incidendo sul potere d’acquisto dei cittadini. Questa Giunta sente la responsabilità di agire rapidamente per dare risposte a chi soffre. La legge di bilancio deve essere un’opportunità. Sappiamo dell’attesa che vivono i comuni sardi, sappiamo quale sia l’urgenza di intervenire nella telemedicina, di sostenere il sistema imprenditoriale e quali sono le difficoltà del mondo delle campagne. Questa manovra è oggi ancora più importante considerato il quadro geopolitico che stiamo subendo. Il destino della Sardegna sta a cuore a tutti. Spero che nessuno si voglia sottrarre a questa responsabilità».

Per Angelo Cocciu (Forza Italia) la legge finanziaria arriva in un momento importante: «Vorrei parlare innanzitutto del progetto dell’Einsten Telescope di Sos Enattos a Lula – ha detto Cocciu – la presidente Todde ha parlato di risorse e progetti senza dire che queste risorse sono state stanziate dal governo nazionale». Cocciu ha poi puntato l’attenzione sul progetto di fusione degli aeroporti sardi: «Sono preoccupato per quello che potrà succedere negli scali minori. La società unica che acquisirà gli aeroporti penserà solo a quelli che producono utili.- Gli altri subiranno tagli devastanti. Quello che state facendo è un grave errore. Vi invito a riflettere seriamente».

Sulla continuità territoriale, il capogruppo di Forza Italia ha proposto di inserire tra le tratte in regime di continuità territoriale marittima anche le rotte Olbia-Livorno e Olbia-Carrara. «E’ importante per la continuità delle merci. In questo modo si possono debellare le tasse sull’inquinamento che gravano prima sulle compagnie e poi sugli autotrasportatori». Sul fronte del lavoro, Cocciu ha auspicato lo scorrimento delle graduatorie del concorso Laore per le assunzioni nella pubblica amministrazione, mentre sulla sanità ha definito “irrisorie” le risorse individuate in finanziaria. «State distruggendo ciò che di buono esiste».

Positivo invece il giudizio del capogruppo del Pd, Roberto Deriu: «L’amministrazione pubblica cresce per rispondere ai bisogni dei cittadini – ha rimarcato Deriu – seguendo questo istinto ci troviamo ciclicamente ad aumentare le spese per personale, organizzazione e strumentazione. Questa tendenza non è sempre positiva. Noi abbiamo tentato di aumentare le azioni e l’efficacia della pubblica amministrazione. La Giunta punta a cogliere questo obiettivo. Il Consiglio deve incoraggiare questa tendenza. Si cerca di specializzare la spesa e di coordinare le fonti e le risorse senza dimenticare i problemi che abbiamo con lo Stato e con l’Europa. La Sardegna lotta con l’abbondanza di risorse e con la sua incapacità di spesa». Per questo la maggioranza e la Giunta, ha sottolineato ancora Deriu, stanno provando ad invertire la rotta con indicazioni precise inserite nel piano di sviluppo nei disegni degli assessorati e nella strategia generale della Regione. «Per questo dico grazie alla Presidente Todde che ha dimostrato sensibilità ed attenzione ad alcuni dei temi principali sostenendo alcune correzioni in materia di enti locali, sostegno alla microimpresa e sicurezza sociale e sanità. L’approvazione della finanziaria è importante ma è solo una tappa di una strada lunga e difficile. Ognuno di noi sta cercando di fare del suo meglio. Non esiste oggi una classe politica che ha la piena fiducia dell’insieme della società. La società è distante dalla Regione, non sono più i tempi della Rinascita e dell’intesa autonomistica. Sono tempi di frammentazione che questa classe politica regionale sta tentando, forse anche in modo insufficiente, di colmare e ridurre. La Finanziaria offre alcuni strumenti importanti per lanciare ponti verso la società civile e il sistema amministrativo della Sardegna. La nostra, per questo, è una valutazione positiva. Certo ci sono ritardi rispetto alla fisiologia di un provvedimento che deve essere approvato nei tempi previsti dalla legge. Ora dobbiamo lavorare per recuperarli. La presidente Todde ha intrapreso una strada in salita che però è quella giusta». (PsP)

Dopo l’on. Deriu ha preso la parola il capogruppo FdI Paolo Truzzu, che ha iniziato “ringraziando di cuore la maggioranza perché sentire alcuni interventi mi fa sperare che il Consiglio possa riprendere il suo ruolo. La prima finanziaria non è una manovra qualunque e arrivarci al quarto mese di esercizio provvisorio significa aver perso un anno. In queste condizioni chiedete a noi un gesto di responsabilità ma gli irresponsabili siete voi perché se la riformina sanitaria fosse entrata in aula dopo la manovra avreste potuto usare subito i poteri di commissariamento delle Asl”. Per l’oratore è “una finanziaria di corto respiro perché non se ne capisce la ratio e non perché non ci siano risorse all’interno. Il vostro problema è che non si capisce che cosa volete fare: questa manovra sembra una delibera di consiglio comunale e non me ne voglia l’assessore. Si può essere d’accordo però per potenziare il fondo unico degli enti locali”. Truzzu ha aggiunto: “Vi chiediamo di tagliare le tasse aeroportuali utilizzando i 30 milioni fermi per la nuova società di gestione aeroportuale”.

Il presidente Comandini ha dichiarato chiusi i lavori che riprenderanno domani alle 16. (C.C.)