INTERROGAZIONE N. 235/C-5

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 235/C-5

INTERROGAZIONE PIZZUTO – CANU – CASULA sullo stato di attuazione della legge regionale n. 20 del 2024 in materia di Piano Energetico Regionale e Agenzia per l’Energia.

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I sottoscritti,

PREMESSO che la legge regionale 5 dicembre 2024, n. 20 (Misure urgenti per l’individuazione di aree e superfici idonee e non idonee all’installazione e promozione di impianti a fonti di energia rinnovabile (FER) e per la semplificazione dei procedimenti autorizzativi) ha previsto l’approvazione del Piano Energetico Regionale e l’istituzione dell’Agenzia Regionale per l’Energia, strumenti fondamentali per la programmazione delle politiche energetiche regionali e per il supporto tecnico alla transizione verso le fonti rinnovabili;

CONSIDERATO che:
– l’attuazione di tale legge riveste carattere strategico per garantire una pianificazione ordinata e sostenibile dello sviluppo delle comunità energetiche e degli impianti di produzione da fonti rinnovabili;
– il mancato completamento dell’iter di approvazione del Piano Energetico Regionale e la mancata operatività dell’Agenzia Regionale per l’Energia rischiano di compromettere l’accesso della Sardegna a risorse nazionali ed europee destinate al settore, oltre a rallentare l’avvio di progettualità pubbliche e private fondamentali per l’autosufficienza energetica, la riduzione delle emissioni e l’abbattimento dei costi energetici per famiglie e imprese;

chiedono di interrogare la Presidente della Regione, l’Assessore regionale dell’industria e l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente per sapere:
1) quale sia l’attuale stato di attuazione della legge regionale n. 20 del 2024, con particolare riferimento:
– all’iter di approvazione del Piano Energetico Regionale;
– alle tempistiche previste per l’adozione definitiva del Piano;
2) quali siano le motivazioni dei ritardi eventualmente riscontrati nell’attuazione della legge;
3) entro quali termini la Giunta regionale intenda attivare l’Agenzia Regionale per l’Energia, garantendone la piena operatività per svolgere le funzioni di supporto tecnico, programmazione e monitoraggio delle politiche energetiche regionali;
4) se sia prevista e con quali modalità, la partecipazione attiva degli enti locali, delle comunità energetiche e degli altri soggetti portatori di interesse nelle fasi di approvazione del Piano e di definizione delle attività dell’Agenzia Regionale per l’Energia.

Cagliari, 8 luglio 2025

INTERROGAZIONE N. 234/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 234/A

INTERROGAZIONE CASULA – PIZZUTO – CANU, con richiesta di risposta scritta, in merito allo stato di attuazione dell’intervento di realizzazione della Casa della Salute di Senorbì e alle misure necessarie per garantirne la celere esecuzione.

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I sottoscritti,

VISTO che:
– la Casa della Salute di Senorbì è stata oggetto di plurime deliberazioni, determinazioni dirigenziali e rimodulazioni finanziarie negli anni, come risulta:
– dalla deliberazione della Giunta regionale 4 aprile 2017, n. 17/14 (Programmazione integrata interventi in ambito sanitario) con la quale la Regione ha programmato la realizzazione di diverse Case della Salute sul territorio regionale, tra cui quella di Senorbì, quale presidio territoriale fondamentale per il potenziamento dell’assistenza sanitaria di prossimità e la realizzazione dei livelli essenziali di assistenza;
– dalla deliberazione della Giunta regionale 18 settembre 2018, n. 46/13 (Deliberazione della Giunta regionale n. 17/14 del 04.04.2017 concernente “POR FESR 2014-2020. Programmazione integrata interventi in ambito sanitario”. Realizzazione delle Case della Salute nelle ASSL di Nuoro, Oristano e Cagliari. Rimodulazione interventi ricompresi nella programmazione POR 2014-20) con la quale si integrano i finanziamenti regionali necessari per l’intervento;
– dalla deliberazione della Giunta regionale 1° dicembre 2023, n. 41/35 (Piano di Azione Coesione. Azione 60001. Presa d’atto del definanziamento dal PAC degli interventi per la realizzazione delle Case della Salute nei Comuni di Monserrato, Terralba, Senorbì e Quartu S. Elena e finanziamento a favore dell’Azienda socio-sanitaria locale n. 5 di Oristano per l’affidamento dei servizi di progettazione per la Casa della Salute di Terralba) che ha previsto il definanziamento dal PAC dell’intervento, confermando tuttavia il cofinanziamento regionale già impegnato per garantire la prosecuzione delle attività progettuali;
– dalla determinazione Dirigenziale n. 1240 del 14 aprile 2022 (Intervento di realizzazione della Casa della Salute nel Comune di Senorbì. Approvazione del Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica inerente i lavori di realizzazione della Casa della Salute nel Comune di Senorbì) di approvazione del Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica;
– dalla determinazione Dirigenziale n. 570 del 2 settembre 2024 (Intervento di realizzazione della Casa della Salute nel Comune di Senorbì. Approvazione del progetto definitivo della Casa della Salute nel Comune di Senorbì.) di approvazione del progetto definitivo;
– dalla deliberazione del Direttore Generale ASL Cagliari n. 932 del 18 dicembre 2024 di appro-vazione del progetto esecutivo;
– con accordo FSC Stato-Regione siglato in data 27 novembre 2024 è stata prevista la somma di euro 2.500.000 per la prosecuzione dell’intervento e il mantenimento dei lavori;
– l’importo complessivo dell’intervento ammonta a circa euro 3.067.387,76, come da quadro economico allegato alle deliberazioni;

CONSIDERATO che:
– la realizzazione della Casa della Salute di Senorbì, attesa dal 2017, riveste importanza strategica per garantire:
– l’accesso equo ai servizi sanitari e socio-sanitari;
– la riduzione del ricorso inappropriato all’ospedalizzazione;
– l’integrazione tra i servizi sanitari e socio-assistenziali territoriali, in attuazione della legge regionale 11 settembre 2020, n. 24 (Riforma del sistema sanitario regionale e riorganizzazione sistematica delle norme in materia. Abrogazione della legge regionale n. 10 del 2006, della legge regionale n. 23 del 2014 e della legge regionale n. 17 del 2016 e di ulteriori norme di settore);
– la Casa della Salute di Senorbì risponde al principio costituzionale di tutela della salute (articolo 32 della Costituzione, la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti) e alla necessità di rafforzare la medicina territoriale in coerenza con il PNRR e le linee di riforma sanitaria;

PRESO ATTO che:
– nonostante il completamento di tutte le fasi progettuali e il rilascio di:
– permesso di Costruire n. 1/2023 da parte del Comune di Senorbì;
– nulla Osta del Comando dei Vigili del Fuoco di Cagliari;
allo stato attuale non risulta avviato il cantiere, generando preoccupazione nella comunità locale per i tempi di realizzazione dell’opera;

RITENUTIO che, sia urgente conoscere lo stato della procedura per evitare ulteriori ritardi e garantire al più presto l’avvio dei lavori e l’apertura della struttura, a beneficio della popolazione della Trexenta,

chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) quale sia l’effettivo stato di attuazione dell’intervento di realizzazione della Casa della Salute di Senorbì e quali procedure risultino ancora da espletare;
2) se vi siano criticità di natura tecnica, amministrativa, finanziaria o contrattuale che abbiano de-terminato i ritardi e quali soluzioni si intendano adottare;
3) se esista un cronoprogramma dettagliato aggiornato, comprensivo di:
– appalto lavori;
– data di apertura del cantiere;
– durata prevista dei lavori;
– data stimata di collaudo e messa in esercizio della struttura.

Cagliari, 8 luglio 2025

Nota stampa della seduta n. 77

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 77 – pomeridiana

Martedì 8 luglio 2025

  Approvato il Disegno di legge n.108 (Giunta) “Norme straordinarie per il superamento dell’emergenza idrica” Il Consiglio è convocato martedì 15 luglio 2025 alle 10.30 I lavori pomeridiani sono iniziati con la discussione del dl 108, cioè un testo che contiene misure urgenti per il potenziamento di Enas e per la gestione dell’emergenza idrica. Per la relatrice di maggioranza, Maria Laura Orrù (Avs), si tratta di “un insieme di norme necessarie alla luce della crisi idrica e della necessità che Enas diventi una struttura operativa di protezione civile”. Per il relatore di minoranza, Franco Mula, nonostante tutti gli sforzi sono evidenti le criticità. In ogni caso c’è un impegno lodevole da parte dell’assessore”. Favorevole anche Roberto Li gioi (Cinque stelle): “La buona politica è quella che interviene con atti concreti quando questi sono necessari”, mente per Sorgia (Misto) “serve una visione strategica per gestire l’emergenza idrica che colpisce la nostra isola, soprattutto nel nord ovest”. Dai banchi di FdI Paolo Truzzu ha detto: “Il tema dell’acqua fa parte della politica sardo a pieno titolo da almeno trent’anni. Le politiche sugli invasi hanno cambiato concretamente la nostra vita e in nessuna casa si riempiono le vasche da bagno per avere certezza di una riserva. Ho però alcune difficoltà a interpretare come norme straordinarie per l’emergenza idrica una norma che consente semplicemente a Enas di aver personale con modalità più veloci”. Per Gigi Rubiu (FdI) “siamo davanti a un disegno di legge coraggioso perché con le norme straordinarie per il superamento dell’emergenza idrica non c’entra nulla. Questa è una legge per aumentare i poteri di Enas, allargando le maglie assunzionali e aumentare il compenso dell’amministratore unico. Sono i consorzi di bonifica i veri attori, altro che Enas”. A chiudere l’intervento di Antonio Piu, assessore ai Lavori pubblici, che ha ricordato come “sono stati stanziati due milioni di euro per uno studio che ci dica come approvvigionare  in futuro la diga di Maccheronis. Stiamo spendendo tutti i soldi del Pnrr per collegare la Nurra al Coghinas. So bene che mediamente perdiamo il 50 per cento della portata delle condotte, a volte anche il 70 per cento: ne siamo consapevoli così come ci sono altri limiti organizzativi: la scorsa settimana l’operaio di turno di Enas era reperibile a Cagliari ed è stato mandato al Coghinas a chiudere l’impianto per evitare di perdere metri cubi”. Per l’assessore “è giusto sapere che a Sassari per 150 km di condotta ci sono soltanto tre operai al lavoro. Con questa legge non risolveremo tutto ma almeno daremo una struttura adeguata a Enas, alla quale mancano 102 dipendenti rispetto alla pianta organica”. Chiusa la discussione generale, l’Aula ha approvato l’articolo 1. Sull’articolo 2 il consigliere Mula ha sollecitato “un intervento radicale, anche con risorse finanziarie importanti, contro la perdita idrica nelle condotte. Non basta l’interconnessione se poi l’acqua si disperde nel sottosuolo”. (C.C.) Paolo Truzzu (capogruppo FdI) ha riconosciuto che siano stati 13 mesi difficili e complicati per quanto riguarda l’emergenza idrica, ma ha detto di non credere che i successivi saranno migliori. Il consigliere ha parlato di un intervento legislativo che metterà “qualche pezza”, ma che non supererà i problemi legati all’emergenza idrica. Per Truzzu risolverà alcune emergenze e “servirà per rafforzare Enas, dotandola di quella struttura organizzativa di cui ha bisogno”.  Truzzu ha poi affrontato il tema dei dissalatori, ricordando che oggi il costo è alto, ma con i futuri sviluppi potrà abbassarsi, e che potrebbero creare economia visto che molte regioni hanno bisogno di acqua, ma non hanno sbocco a mare. Ha annunciato il voto favorevole all’articolo 2 il presidente della V commissione, Antonio Solinas (Pd). Il consigliere ha sottolineato che è arrivato il tempo di una razionalizzazione generale degli enti agricoli, in quanto in troppi si occupano di acque. Il consigliere ha chiesto anche se il mutuo di 700 milioni contratto nel 2014 sia finito, e se sia possibile richiederne un altro per i lavori sulle di reti idriche. Solinas ha anche affermato che dalla visita a Bruxelles, con gli altri colleghi della maggioranza, han appreso che nei prossimi 7 anni l’Unione europea investirà molte risorse per la costruzione di nuovi sbarramenti, rifacimento delle condotte e utilizzo delle acque reflue. “La programmazione – ha detto – è fondamentale”. Il vice presidente Giuseppe Frau ha sospeso la seduta per qualche minuto. Alla ripresa dei lavori l’assessore Piu ha illustrato un emendamento orale all’articolo 2 con cui al comma 1 bis dell’articolo 2, viene modificato il calcolo del compenso annuo spettante all’amministratore unico. L’Aula ha, quindi, approvato l’articolo 2 con l’emendamento orale. Voto favorevole anche all’articolo 3 e all’emendamento della Giunta, che dopo “art. 3 è inserito il seguente articolo: Art. 3 bis – modifiche alla legge regionale n. 12 del 2025 il comma 15 dell’art. 7 della legge regionale n. 12 del 2025, è sostituito con il seguente: “15. Il personale dell’Esaf di cui all’articolo 7 comma 4, della legge regionale n. 1 del 2023, in servizio presso Abbanoa spa, reclutato mediante le procedure di cui all’articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 ed in possesso dei requisiti per l’accesso alla qualifica corrispondente, transita, a domanda, nei ruoli dell’Ente acque della Sardegna (ENAS). L’inquadramento in ruolo del personale di cui al periodo precedente è autorizzato anche in deroga alle facoltà assunzionali autorizzate a legislazione vigente.”. Via Libera, poi, agli articoli 4, 5 e 6. Prima della votazione finale del Disegno di legge 108/A è intervenuto il consigliere Franco Mula (FdI), che ha annunciato il voto di astensione, e non contrario, per le rassicurazioni avute dall’assessore. Mula ha anche proposto alla maggioranza di riprendere in mano un progetto di legge sull’emergenza idrica, presentato da lui nella scorsa legislatura, e di aggiornarlo e farlo proprio per valorizzare delle soluzioni che avevano trovato il gradimento anche della allora minoranza. Angelo Cocciu (FI) ha elogiato l’assessore per come si pone verso il Consiglio e la minoranza, per il garbo politico e per la sua competenza. Anche il consigliere di Forza Italia ha ricordato una sua proposta di legge per il reperimento di nuove forze idriche, visto che esistono invasi importanti, ha detto, le cui acque vanno disperse. Servirebbe, ha detto Cocciu, uno studio dedicato. Gianluigi Rubiu (FdI) ha dichiarato il voto astensione “perché questa legge è lacunosa su alcuni temi”. Non parla delle acque reflue, che, secondo Rubiu, rappresentano il futuro dell’irrigazione. Per il consigliere il DL 108/A è una legge che tampona, ma non risolve i problemi dell’emergenza idrica e ha chiesto di porre attenzione al tema delle acque morte. Il presidente Comandini ha aperto la votazione finale sul disegno di legge 108/A, che è stato approvato con 30 voti favorevoli e 20 astenuti. Il presidente ha chiuso la seduta. Il Consiglio regionale si riunirà martedì, 15 luglio, alle 10,30 per la prosecuzione dell’ordine del giorno. (eln)    

Sintesi della seduta n. 77

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

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XVII LEGISLATURA

SINTESI DELLA SEDUTA N. 77

Martedì 8 luglio 2025 – Pomeridiana

Presidenza del Presidente Giampietro Comandini
Presidenza del Vice Presidente Giuseppe Frau
Presidenza del Presidente Giampietro Comandini

Inizio: ore 16 e 11 

– Congedi.

– Discussione e approvazione del disegno di legge: “Norme straordinarie per il superamento dell’emergenza idrica” (108/A).
Sono intervenuti, anche in più occasioni, l’assessore Antonio PIU, per la Giunta, la relatrice di maggioranza Maria Laura ORRÙ, il relatore di minoranza Francesco Paolo MULA e i consiglieri Roberto Franco Michele LI GIOI, Alessandro SORGIA, Paolo TRUZZU, Gianluigi RUBIU, Antonio SOLINAS, Angelo COCCIU.
Passaggio all’esame degli articoli: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 1: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 2 modificato: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 3: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Emendamento numero 1: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 4: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 5: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 6: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.

Disegno di legge numero 108/A: approvato con votazione nominale mediante procedimento elettronico.

– Sull’ordine dei lavori.
È intervenuto il consigliere Francesco Paolo MULA.

Riconvocazione: martedì 15 luglio 2025 alle ore 10 e 30.

Fine: ore 17 e 36

(La seduta è rimasta sospesa dalle ore 17 e 17 alle ore 17 e 20).

Firmato digitalmente
Il Capo Servizio Documentazione istituzionale e bibliotecaria
Dott.ssa Maria Cristina Caria

Barbara Balzano (am)

 

Nota stampa della seduta n. 76

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 76 – antimeridiana

Martedì 8 luglio 2025

  Approvata all’unanimità la PLN 1/A sull’introduzione dell’elezione diretta del Presidente della Provincia e del Consiglio provinciale Approvato ordine del giorno n. 1 “sul rinnovo dei componenti della Commissione paritetica Stato-Regione di cui all’articolo 56 dello Statuto speciale della Sardegna” Approvata all’unanimità “Disposizioni per esonero dalla prestazione di garanzie finanziarie” I lavori del Consiglio proseguiranno alle 16 La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Piero Comandini che dopo le formalità di rito ha aperto la discussione sulla proposta di legge nazionale n. 1 (Deriu e più) “ Introduzione dell’elezione diretta del Presidente della Provincia e del Consiglio provinciale”. Il relatore e primo firmatario, Roberto Deriu (capogruppo Pd), si è rimesso agli atti e ha chiesto una sospensione di dieci minuti. Alla ripresa Deriu ha confermato la remissione agli atti che illustrano il provvedimento. In sostanza la proposta di legge ha come obiettivi la modifica della legge 7 aprile 2014, n. 56 per introdurre l’elezione diretta del Presidente della Provincia e del Consiglio provinciale e rafforzare così la democrazia rappresentativa e la legittimazione popolare degli enti locali. Aperta la discussione generale, il capogruppo di Sinistra Futura, Luca Pizzutto, è intervenuto per esprime piena condivisione alla norma “che ripristina le province democraticamente elette”. L’esponente della minoranza ha quindi rivolto critiche verso “il populismo trasversale agli schieramenti che negli ultimi anni ha falcidiato le democrazie locali dentro l’illusione che riducendo i rappresentanti del popolo ci fosse la possibilità di risollevare le sorti del popolo italiano”. Pizzutto ha definito la cancellazione delle province “un massacro delle istituzioni” al quale “non è corrisposto un miglioramento della vita dei cittadini”.   Favorevole alla proposta legislativa il capogruppo di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu  che ha parlato di “fallimento della legge Delrio”. «L’applicazione pratica della riforma – ha insistito l’esponente della minoranza – ha dimostrato che il sistema delle autonomie locali non regge senza rappresentanti eletti dai cittadini». Truzzu ha inoltre posto l’accento sulla opportunità che venga introdotta nella legge l’elezione diretta anche del sindaco metropolitano di Cagliari a Sassari: «Non è accettabile che possa essere eletto soltanto dagli elettori delle due città ma deve essere eletto da tutti gli elettori dei Comuni ricompresi nelle città metropolitane». Quanto all’iter parlamentare della proposta di legge nazionale, Truzzu è stato chiaro: «Auspichiamo che la volontà del governo e del parlamento sia quella di restituire ai cittadini la possibilità di scegliere i propri amministratori negli enti intermedi».   Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di Antonello Floris (FdI) che ha rimarcato le critiche alla riforma Delrio e sulla politica del taglio dei costi alla politica ha dichiarato: «Non si dovevano eliminare le province e i risparmi prospettati allora non ci sono stati, perché i costi della politica da tagliare non sono quelli per il funzionamento degli enti intermedi».   Il capogruppo di Sardegna 20Venti, Antonello Peru, ha sottolineato la mancata firma del suo gruppo consiliare alla proposta di legge sottoscritta da tutti i capigruppo consiliari. A giudizio dell’esponente della minoranza, infatti, il testo non prevedendo l’elezione diretta del sindaco metropolitano con la partecipazione al voto di tutti gli elettori delle città metropolitane, creerebbe un vulnus di democrazia e disparità tra i territori. Peru ha quindi ricordato la presentazione di un emendamento finalizzato a scongiurare tale rischio e a risolvere tale questione: «Sosteniamo il provvedimento soltanto se sarà accolta la nostra proposta migliorativa».   Antonio Solinas (Pd), ha salutato con favore la discussione della proposta di legge («dopo la cancellazione delle province riapriamo il dibattito proponendo al parlamento italiano l’elezione diretta dei presidenti e del consiglio») ed ha definito “un errore” la cancellazione delle province («le unioni dei comuni, non avendo personalità giuridico sono state un fallimento»). «Dopo dieci anni non è più rinviabile l’elezione diretta delle amministrazioni provinciali – ha dichiarato il consigliere della maggioranza». In conclusione del suo intervento, Solinas si è rivolto alla Giunta per ricordare due scadenze improrogabili: entro domani l’esecutivo deve approvare la definizione degli ambiti territoriale alla luce dei referendum svolti e entro il 30 luglio devono essere indette le elezioni da svolgere entro il 30 settembre». «Termini non rinviabili – ha dichiarato l’esponente del Pd – e preannuncio che saremo contrari ad una eventuale proposta di legge finalizzata al rinvio delle elezioni provinciali». Stefano Tunis (S20Venti), ha ripercorso le diverse fasi della riforma Delrio, evidenziandone la difficile attuazione soprattutto in Sardegna. L’esponente della minoranza ha parlato di atti contrari “agli interessi specifici di enormi quote di territorio sardo che hanno accentuato il fenomeno dello spopolamento”. Tunis ha quindi invitato il Consiglio a valutare positivamente la proposta emendativa presentata dal suo gruppo per l’elezione diretta dei sindaci metropolitani con la partecipazione al voto di tutti gli elettori della città metropolitana e non soltanto di quelli dei rispettivi capoluoghi: il nostro obiettivo è riconsegnare al corpo elettorale la scelta degli amministratori nei territori.   Il presidente della commissione Enti Locali, Salvatore Corrias (Pd), ha ripercorso le diverse fasi di discussione e confronto nel parlamentino dell’Autonomia e ricordato come la proposta di legge “richiami i sardi alla necessità della democrazia che le province rappresentano”. «I sardi – ha aggiunto con tono polemico – l’avevano infatti  dimenticato come dimostrano gli esiti del referendum del ’95 che aveva chiesto l’abolizione della province».  (A.M.) Per Corrias è necessario un ritorno alla democrazia e riportare le Istituzioni nei territori. E sui costi ha affermato che la Sardegna ha le province più piccole di Italia che “costano molto meno di un dicastero romano”. Per Corrias questa proposta di legge è una risposta di democrazia e si è augurato che a Roma  abbia un iter celere e non finisca chiusa in un cassetto. Franco Mula (FdI), ha ripercorso le tappe che avevano portato all’esito del referendum per l’abrogazione delle Province, sottolineando che in quel momento c’era una tale disaffezione dalla politica che i cittadini avessero detto sì, probabilmente, anche all’abolizione dei Comuni. Mula ha ribadito che l’approvazione della Legge Delrio fu una decisione sbagliata del Pd. “E’ stato un errore”, ha detto, “come lo è stato quello dell’istituzione delle Unioni dei Comuni”. Poi rivolgendosi al presidente Corrias, il consigliere di FdI ha evidenziato che se il 30 settembre ci saranno comunque le elezioni di secondo livello, questa legge non ha molto senso, “nonostante noi l’abbiamo firmata”. Francesco Agus (capogruppo dei Progressisti) ha affermato, riferendosi alle Province, che “quello che è successo negli ultimi 20 anni passerà alla storia come un esercizio pessimo della nostra autonomia speciale”.  Per il consigliere la proposta di legge in esame “non va analizzata per l’effetto che avrà”, nell’immediato, ma “per il suo significato esclusivamente politico: rappresenta e certifica il pensiero della maggioranza e della minoranza di oggi” sul tema delle Province. Agus ha anche parlato di “un referendum scellerato”, che ha riversato compiti, che erano propri delle province, sulla Regione creando non pochi problemi. Per il consigliere, rispondendo a Mula, le elezioni di secondo livello del 30 settembre, previste per legge, non sono in contraddizione con questo testo, ma viaggeranno affiancate. Il consigliere ha inoltre sottolineato che “non è detto che l’iter parlamentare sia l’unica strada” da percorre. Si tratta, ha concluso, di ripristinare la democrazia locale. Alberto Urpi (Sardegna al Centro 20Venti) ha sottolineato che 316 hanno una popolazione sotto i 5000 abitanti e 130 sotto i 1000, evidenziando che “la legge del Pd e Delrio è stata un’offesa per piccoli comuni e per gli amministratori dei piccoli comuni”. Critico anche nei confronti del governo Meloni: “E’ assurdo che dopo due anni e mezzo di governo Meloni andiamo a votare con una legge contestata e fatta dal Pd”. Urpi si è detto deluso perché il governo nazionale aveva assicurato che la legge Delrio sarebbe stata cancellata. Per il consigliere la pl in discussione non servirà e ha affermato che “se dobbiamo fare una provocazione ci vuole più coraggio”, ricordando la proposta della minoranza di approvare una norma sarda per le elezioni di primo livello. “Sarebbe servito un coraggio che non c’è stato” e ha aggiunto che “sulla democrazia non bisogna risparmiare”, ricordando che “in Sardegna le province sono commissariate da 7 anni”. Urpi ha invitato il presidente della I commissione ad occuparsi della norma che prevede anche per i Comuni sotto i 15mila abitanti lo stesso sistema elettorale utilizzato per quelli sopra i 15 mila abitanti. Per Urpi è necessario intervenire urgentemente. (eln) Per Angelo Cocciu (Forza Italia) questa legge può essere esposta a impugnazione. Però la commissione ha voluto fare un altro passo in avanti per far sì che le province siano trasformate da secondo livello a primo livello. Una proposta azzardata  – ha aggiunto Cocciu – anche perché  in questo momento le elezioni previste dal governo sono di secondo livello. D’altronde – ha aggiunto – la differenza tra primo e secondo livello è solo di natura politica. Per Cocciu è importante  restituire il potere democratico alle province. Dopo Cocciu ha preso la parola l’assessore Spanedda che ha detto: “Ribadisco che la Giunta vede favorevolmente questa proposta di legge perché va nella direzione di un maggiore coinvolgimento delle comunità locali”. Chiusa la discussione generale e votato il passaggio agli articoli, il presidente Comandini è passato all’esame dell’articolo 1 e dei relativi emendamenti. L’opposizione con l’on. Truzzu ha ritirato tutti gli emendamenti tranne il 5. Per l’on. Deriu (Pd), relatore di maggioranza, “questa è una tappa importante per chi ha lottato per la conservazione delle province, che non sono enti per i cittadini ma per i territori, per connetterli. Territori montani, rurali e costieri accomunati da un senso comunitario: là nasce l’autonomia promossa dalla Costituzione. Va ascoltato dal legislatore il senso di comunità che le persone sentono tra loro, una comunità politica che postula la necessità di essere autogovernata. Dopo 13 anni di lotta continua, questo è un bel giorno. Il giorno in cui questo corpo legislativo contrasta l’idea sbagliata. Dunque, una vera democrazia è possibile”. Sull’articolo 1 l’on. Peru ha detto: “Sottoscrivo le parole dell’on. Deriu, tutte. E’ necessario dare gambe a questo testo, dando sovranità al popolo sardo”. L’articolo 1 è stato approvato e così l’emendamento di sintesi 5. Approvato anche l’articolo 1 bis. A nome del gruppo FdI l’on. Piga ha detto: “Un ente intermedio serve, che abbia un nuovo ruolo e con uno schema geografico diverso. Ma quella di oggi è una norma manifesto, che sancisce valori e riafferma l’elezione diretta dei rappresentanti”. Il Consiglio ha approvato la proposta di legge nazionale 1 Naz/A all’unanimità con 50 favorevoli. Il presidente Comandini ha sospeso i lavori per una conferenza dei capigruppo. Alla ripresa il presidente Comandini ha messo in discussione il doc 24/17 che prevede la nomina del nuovo componente nella commissione paritetica Stato Regione. Al posto del dottor Giovanni Deiana, dimissionario, è stata presentata la candidatura del professor Gian Mario Demuro, ordinario di diritto costituzionale all’Università di Cagliari. Il documento è stato approvato con la nomina di Demuro e l’Aula ha discusso ex articolo 102 del Regolamento la pl 116 che prevede una procedura di snellimento per l’erogazione dei contributi pubblici a favore di soggetti anche di natura privata (compresi Gal e Flag) “esonerandoli dal rilascio di fideiussioni e altre garanzie finanziarie” quando svolgono “funzioni o attività con finalità pubblicistiche o di interesse generale quando incaricati di attuazioni, strategie, programmi o interventi approvati dalla Regione o da autorità pubbliche”. Per l’on. Antonio Solinas (Pd) “ il parere è favorevole perché i Gal sono soggetti che svolgono attività di animazione locale”. Per l’on. Piscedda (Pd) “lo stesso meritorio discorso si deve fare per gli enti del terzo settore, chiamati spesso al rilascio di fideiussioni  che investono direttamente i presidenti”. Favorevole anche l’on. Truzzu (FdI), secondo cui “la legge è giusta ma è inaccettabile che un assessorato agisca in un modo e un altro nel modo opposto”. Anche dai Riformatori parere favorevole e pure da Sinistra futura. Per Diego Loi (Avs) 2è opportuno ricomprendere in questi vantaggi anche le piccole associazioni culturali locali, che spesso rinunciano ai contributi perché non possono prestare idonea garanzia”. Per i Progressisti favorevole anche Francesco Agus, per Sardegna 20/20 sostegno da Alberto Urpi. Anche Emanuele Cera (Forza Italia) ha detto: “Di fatto i Gal sono bloccati per questa ragione, milioni di euro di risorse utili sono bloccati”. Anche Di Nolfo (Uniti con Alessandra Todde) ha detto: “Sostegno al provvedimento”. Così anche tutti i consiglieri del gruppo Pd, del Misto e Cinque stelle. Per l’on. Comandini “la proposta non riguarda soltanto Gal e Flag ma tutti i soggetti chiamati a oggi a prestare fideiussioni a fronte di programmi, progetti e contributi regionali”. L’aula ha approvato gli articoli 1, 2 e 3 prima di votare favorevolmente il testo finale della proposta di legge 116, che è stata approvata all’unanimità. Il presidente ha concluso i lavori che riprenderanno alle 16. (C.C.)

Sintesi della seduta n. 76

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

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XVII LEGISLATURA

SINTESI DELLA SEDUTA N. 76

Martedì 8 luglio 2025 – Antimeridiana

Presidenza del Presidente Giampietro Comandini
Presidenza del Vice Presidente Giuseppe Frau
Presidenza del Presidente Giampietro Comandini

Inizio: ore 10 e 51 

– Congedi.

– Annunzi.
Documenti pervenuti: proposte di legge, risposta scritta alle interrogazioni, interrogazioni, interpellanza e mozioni.

– Discussione e approvazione della proposta di legge nazionale: “Introduzione dell’elezione diretta del Presidente della Provincia e del Consiglio provinciale” (1/A).
Sono intervenuti, anche in più occasioni, l’assessore Francesco SPANEDDA, per la Giunta, il relatore Roberto DERIU e i consiglieri Luca PIZZUTO, Paolo TRUZZU, Antonello FLORIS, Antonello PERU, Antonio SOLINAS, Stefano TUNIS, Salvatore CORRIAS, Francesco Paolo MULA, Francesco AGUS, Alberto URPI, Angelo COCCIU, Fausto PIGA.
Passaggio all’esame degli articoli: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 1: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Emendamento numero 5: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 1 bis: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.

Proposta di legge nazionale numero 1/A: approvata con votazione nominale mediante procedimento elettronico.

– Discussione, ai sensi dell’articolo 102 del Regolamento Interno, del Documento: “Articolo 56 dello Statuto speciale per la Sardegna. Commissione paritetica Stato Regione Sardegna. Rinnovo dei componenti di espressione regionale” (24/XVII) e approvazione di ordine del giorno (1).
Sono intervenuti, anche in più occasioni, i consiglieri Francesco Paolo MULA, Salvatore CORRIAS, Roberto DERIU e Francesco AGUS.
Ordine del giorno numero 1: approvato con votazione nominale mediante procedimento elettronico.

– Discussione, ai sensi dell’articolo 102 del Regolamento Interno, e approvazione della proposta di legge: “Disposizioni per l’esonero dalla prestazione di garanzie finanziarie” (116).
Sono intervenuti i consiglieri Antonio SOLINAS, Valter PISCEDDA, Paolo TRUZZU, Cristina USAI, Aldo SALARIS, Luca PIZZUTO, Diego LOI, Francesco AGUS, Alberto URPI, Emanuele CERA, Angelo COCCIU, Valdo DI NOLFO, Gianluigi PIANO, Alessandro SORGIA e Alessandro SOLINAS.
Passaggio all’esame degli articoli: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 1: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 2: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 3: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.

Proposta di legge numero 116: approvata con votazione nominale mediante procedimento elettronico.

– Sull’ordine dei lavori.

È intervenuto il consigliere Roberto DERIU.

Riconvocazione: alle ore 16.

Fine: ore 13 e 33

(La seduta è rimasta sospesa dalle ore 11 e 01 alle ore 11 e 19; dalle ore 12 e 50 alle ore 12 e 53; dalle ore 13 e 03 alle ore 13 e 05; dalle ore 13 e 09 alle ore 13 e 10).

Firmato digitalmente
Il Capo Servizio Documentazione istituzionale e bibliotecaria
Dott.ssa Maria Cristina Caria

Silvia Pintus BB (gg)

 

Il Consiglio regionale ha approvato il Disegno di legge 108 sull’emergenza idrica

Cagliari, 8 luglio 2025 – Il Consiglio regionale ha approvato (30 voti favorevoli e 20 astenuti) il Disegno di legge n. 108 (Giunta): “Norme straordinarie per il superamento dell’emergenza idrica”.
L’assemblea è convocata martedì 15 luglio alle 10.30, per la prosecuzione dell’ordine dei lavori.

 

 

 

 

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