INTERROGAZIONE N. 200/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 200/A

SORGIA, con richiesta di risposta scritta, in merito al progetto “Re-Tyre CO2” promosso da Saras spa per la realizzazione di un impianto di pirolisi per il trattamento di pneumatici fuori uso (PFU) nella zona industriale di Macchiareddu, nel territorio comunale di Assemini.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che:
– risulterebbe in fase avanzata di progettazione un nuovo impianto industriale nella zona di Macchiareddu (tra Assemini, Uta e Cagliari), destinato al trattamento di pneumatici a fine vita tramite un processo di pirolisi, promosso dalla società Saras spa. e denominato “Re-Tyre CO2”;
– il progetto avrebbe ottenuto un finanziamento pari a circa 10 milioni di euro nell’ambito delle iniziative europee per la decarbonizzazione e l’economia circolare, e prevede la lavorazione di oltre diecimila tonnellate di pneumatici fuori uso l’anno, con produzione di cherosene sintetico per aviazione (SAF), carbonio nero e gas;
– secondo le informazioni disponibili, l’impianto dovrebbe essere in grado di produrre circa 2,6 milioni di chilogrammi di carburante per aerei ogni anno;

CONSIDERATO che:
– la tecnologia della pirolisi applicata ai PFU risulta tuttora controversa e non consolidata a livello industriale, tanto che in diversi paesi è stata abbandonata per le incertezze legate agli impatti ambientali e sanitari;
– la stessa Commissione Ambiente del Senato ha in passato evidenziato “numerose criticità […] non solo di ordine ambientale, ma anche socio-economico” legate all’uso di questa tecnologia, sottolineando la mancanza di dati certi sulle emissioni e sulla reale sicurezza del processo;
– l’area di Macchiareddu è già gravata da rilevanti carichi ambientali e industriali, con ricadute negative sulla qualità dell’aria e sulla salute delle popolazioni residenti;

RILEVATO che:
– non risulta siano stati coinvolti né informati in modo trasparente gli enti locali e le comunità territoriali interessate, né vi sia stata un’adeguata consultazione pubblica;
– non risultano al momento pubblici eventuali studi di impatto ambientale, sanitario o socioeconomico relativi al progetto in questione,

chiede di interrogare la Presidente della Regione, l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente e l’Assessore regionale dell’industria per sapere:
1) se siano a conoscenza del progetto “Re-Tyre CO2” promosso da Saras spa e se sia stato avviato un iter autorizzativo presso gli uffici regionali;
2) se siano stati acquisiti studi di impatto ambientale e sanitario, e con quali risultati;

3) se siano stati informati o coinvolti i Comuni di Assemini, Uta e Cagliari e le rispettive comunità locali;
4) quali valutazioni la Regione intenda esprimere in merito all’opportunità di localizzare un impianto di trattamento termochimico di rifiuti in un’area già dichiarata ad elevato rischio ambientale;
5) se la Regione intenda avviare una riflessione o adottare un indirizzo politico chiaro rispetto all’uso della pirolisi e di altre tecnologie industriali non consolidate sul territorio regionale.

Cagliari, 30 maggio 2025

Giovedì 5 giugno cerimonia nella sala Transatlantico di insediamento della Consulta Ga.I.A.

Giovedì 5 giugno alle 11 nella sala Transatlantico del Consiglio regionale cerimonia di insediamento della Consulta Ga.I.A. l’organismo fondamentale per la rappresentanza degli interessi delle persone minori di età, volto a promuovere la partecipazione di ragazzi e ragazze sotto i 18 anni nei processi decisionali che riguardano le giovani generazioni, in linea con la Convenzione dell’ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
Alla cerimonia di insediamento parteciperanno il Presidente del Consiglio regionale Piero Comandini, i/le 20 candidati/te selezionati , i genitori, i Dirigenti Scolastici e Sindaci dei Comuni di residenza delle ragazze e ragazzi.
Il progetto della Consulta Ga.I.A, realizzato dalla Garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Puligheddu. è sperimentale ed è caratterizzato dalla volontà istituzionale di esplorare, di testare e verificare nuove metodi e approcci, fondati sull’ascolto delle persone minori di età, ancora poco utilizzati.
I componenti della Consulta sono 20 selezionati sulla base delle motivazioni espresse da ciascun/a e nel rispetto di una equa rappresentanza territoriale e di genere.
Alla selezione hanno partecipato 55 ragazze e ragazzi. I 35 che non parteciperanno direttamente alla Consulta non saranno però scartati in maniera definitiva: l’idea della Garante è quella di trovare forme parallele di partecipazione.
Tutti particolari dell’iniziativa saranno illustrati ai giornalisti giovedì 5 giugno alle 9,45 nella sala stampa “Gianni Massa”.

Giornata mondiale della sclerosi multipla: il Consiglio questa sera illuminato con luci di colore rosso

 

Questa sera il Palazzo del Consiglio regionale, in via Roma a Cagliari, sarà illuminato con luci di colore rosso.

Anche la sede dell’Assemblea della Sardegna aderisce, con questo gesto simbolico, alla Giornata mondiale della sclerosi multipla,  la  patologia che colpisce ogni anno in tutta Italia, oltre 3600 nuovi pazienti.

Dalle 20,  in tutto il territorio nazionale, saranno illuminati di rosso oltre duecento tra palazzi istituzionali e monumenti,

MOZIONE N. 48

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Mozione n. 48

PIZZUTO – CANU – CASULA per la richiesta di un intervento urgente per la messa in sicurezza e il recupero del Faro Mangiabarche.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il Faro Mangiabarche, situato a circa 400 metri dalla costa di Calasetta, rappresenta un bene identitario per la comunità locale, oltre che un presidio fondamentale per la sicurezza della navigazione;
– sorto nel 1935 e automatizzato intorno al 1980 con alimentazione a pannelli fotovoltaici, oggi il Faro è in stato di grave degrado statico e non più funzionante;

VISTA:
– la mancanza di adeguata manutenzione e le forti mareggiate hanno compromesso la funzionalità dei pannelli e la stabilità strutturale del manufatto, con crepe e lesioni estese;
– la capitaneria ha emesso il 24 aprile 2024 l’ordinanza n. 13, con divieto di avvicinamento e stazionamento entro i 100 metri per rischio di crollo;
– il Genio militare di Cagliari ha confermato nel 2020 lo stato di elevata pericolosità della struttura;
– il bene di proprietà del demanio statale è precluso a interventi privati, se non autorizzati;
– il faro è classificato come bene architettonico dal sito culturale idese, ed è inserito dal Fondo per l’ambiente italiano (FAI) tra i “Luoghi del Cuore”, con oltre undicimila adesioni;

PRESO ATTO che:
– nel gennaio 2024 si è costituito il Comitato “Un salvagente per il faro”, promotore di numerose iniziative e interlocuzioni istituzionali per la tutela e il recupero del bene;
– sono state raccolte circa milleottocento firme tra visitatori e cittadini di Calasetta per una petizione popolare indirizzata alle autorità competenti;
– l’intervento di ristrutturazione è stato inserito nella programmazione 2024-2026 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con priorità 2, ma senza copertura finanziaria;

CONSIDERATO che:
– il Faro rappresenta una risorsa ambientale, culturale e turistica fondamentale per Calasetta e per il territorio del Sulcis;
– il suo attuale stato di degrado e abbandono costituisce un pericolo concreto per la navigazione e una perdita per il patrimonio collettivo sardo;

RITENUTO che:
– la Regione debba farsi parte attiva per la tutela e il recupero di beni identitari e strategici del proprio territorio;
– il Faro Mangiabarche necessiti di interventi urgenti di messa in sicurezza e ristrutturazione, classificabili come “lavori di estrema urgenza – categoria 1”;
– occorra un coinvolgimento coordinato tra Regione, Stato e Ministeri competenti per garantire risorse e tempistiche certe,

impegna la Presidente della Regione, l’Assessore regionale degli enti locali, finanze e urbanistica e l’Assessore regionale dei lavori pubblici

1) a sollecitare il Governo e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti affinché si provveda all’effettiva ristrutturazione del Faro Mangiabarche, garantendone la messa in sicurezza, il recupero architettonico e la valorizzazione a fini culturali e turistici.

Cagliari, 28 maggio 2025

MOZIONE N. 47

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Mozione n. 47

DERIU – AGUS – CIUSA – PIZZUTO – CORRIAS – FUNDONI – PIANO – PILURZU – PISCEDDA – SOLINAS Antonio – SORU – SPANO – PINTUS – CANU – CASULA – LI GIOI – MANDAS – MATTA – SERRA – SOLINAS Alessandro sul sostegno alla proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare ”Ma quale casa?”.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il diritto all’abitazione è un diritto umano fondamentale, riconosciuto dall’articolo 25 della Dichiarazione universale dei diritti umani, dall’articolo 11 del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali e dall’articolo 31 della Carta sociale europea;
– in Italia, il tema dell’emergenza abitativa è sempre più pressante, con oltre 14 milioni di persone in condizioni di povertà assoluta o relativa, difficoltà di accesso al credito, aumento degli sfratti, carenza di alloggi pubblici e una crescita incontrollata degli affitti brevi che rendono impossibile per molti cittadini trovare una casa dignitosa;
– la Corte costituzionale, con diverse sentenze (n. 49/1987, n. 217/1988, n. 217, n. 404/1988, n. 119/ 1999), ha riconosciuto il diritto all’abitazione come diritto sociale e parte integrante della dignità umana, sollecitando politiche pubbliche adeguate a garantirne la tutela;

CONSIDERATO che:
– la proposta di legge di iniziativa popolare “Ma quale casa?” mira a modificare gli articoli 44, 47 e 117 della Costituzione per inserire esplicitamente il diritto all’abitazione tra i diritti tutelati dalla Repubblica e per garantire politiche abitative più giuste ed efficaci;
– tale modifica costituzionale rappresenterebbe un passo decisivo per assicurare l’accesso alla casa a tutti i cittadini, senza discriminazioni di reddito o condizione sociale, e per stabilire nuovi criteri di equità e sostenibilità nelle politiche urbanistiche e edilizie;
– la raccolta firme per questa proposta di legge è in corso su tutto il territorio nazionale e necessita del sostegno delle istituzioni locali per raggiungere il numero necessario di sottoscrizioni;

RITENUTO che:
– la Regione debba farsi promotrice di politiche e iniziative volte a garantire il diritto alla casa per tutti i cittadini, sostenendo azioni concrete per contrastare il disagio abitativo;
– il sostegno a questa proposta di legge rappresenti un atto di responsabilità e sensibilità istituzionale nei confronti di una problematica che colpisce molte famiglie, giovani, studenti, lavoratori precari e persone in condizioni di vulnerabilità;

impegna la Presidente della Regione

1) a dichiarare il sostegno ufficiale della Regione alla proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare “Ma quale casa?” e comunicarlo agli organi competenti;
2) a coinvolgere associazioni, sindacati, ordini professionali e realtà del terzo settore attive sul territorio per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della proposta di legge e favorire una partecipazione ampia e consapevole;
3) a trasmettere la presente mozione a tutti i rappresentanti delle istituzioni regionali e nazionali per sollecitare un impegno concreto su questa tematica;
4) a trasmettere la presente mozione ai comitati promotori e pubblicarla sui canali ufficiali della Regione per darne massima visibilità alla cittadinanza.

Cagliari, 28 maggio 2025

INTERROGAZIONE N. 199/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 199/A

(Pervenuta risposta scritta in data 12/06/2025)

CERA – TRUZZU – PIGA – FLORIS – MASALA – MULA – RUBIU – USAI – MELONI Corrado, con richiesta di risposta scritta, sulle scelte gravemente dannose per il comparto ovino sardo, in merito alla campagna vaccinale 2025 contro la blue tongue, con ritardi, obblighi sproporzionati e conseguenze economiche pesantissime per gli allevatori sardi.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:

–      la blue tongue è una malattia infettiva virale non trasmissibile all’uomo ma altamente impattante sugli allevamenti ovini e sul patrimonio zootecnico regionale, con gravi conseguenze in termini di mortalità animale e perdite produttive;

–      la Regione è storicamente una delle aree più colpite a livello nazionale, rendendo imprescindibile una programmazione vaccinale efficace, tempestiva e coerente con i cicli fisiologici e produttivi degli animali;

 

RILEVATO, sulla base di informazioni apprese in via informale, che nonostante le rassicurazioni pubblicamente fornite nel corso della conferenza stampa congiunta, tenutasi nel mese di febbraio, dall’ l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale e dall’ l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, i quali, con tono solenne e ottimismo (https://www.regione.sardegna.it/notizie/campagna-blue-tongue-2025-l-annuncio-di-bartolazzi-e-satta-vaccinazioni-a-tappeto-in-tutta-l-isola-a-partire-dai-primi-di-marzo), annunciavano l’avvio imminente della campagna vaccinale contro la blue tongue, con disponibilità garantita dei vaccini per le varianti 3, 4 e 8 e partenza prevista per i primi giorni di marzo, spiace dover constatare che, almeno per quanto riguarda la variante 4, il vaccino risulta ancora oggi più atteso di una pioggia ad agosto;

 

APPRESO che:

–      la Regione ha imposto l’obbligo vaccinale su tutto il patrimonio ovino, prevedendo sanzioni indirette per gli allevatori che non si conformano, negando il diritto ai ristori in caso di decesso degli animali non vaccinati, trasformando una misura sanitaria in un vero e proprio ricatto istituzionale;

–      la campagna di vaccinazione “a tappeto” prosegue imperterrita anche nel mese di maggio, ignorando completamente il contesto zootecnico in cui si inserisce: ci troviamo, infatti, a ridosso della fine dell’allattamento, con il concreto rischio che la somministrazione del vaccino anticipi l’asciutta delle pecore, compromettendo irrimediabilmente la produzione di latte e la relativa commercializzazione. Una tempistica tanto sconcertante quanto dannosa, che rischia di tradursi in un colpo durissimo per la già fragile economia delle aziende ovine sarde;

 

CONSIDERATO, altresì, un ulteriore aspetto, di rilevante criticità, segnalato da numerosi operatori del comparto ovicaprino, in merito alla tempistica individuata per la somministrazione obbligatoria dei vaccini contro la blue tongue nel periodo maggio – giugno, parallelamente con l’inserimento degli arieti nelle greggi per l’avvio della fase della monta. È noto, infatti, che solo in condizioni psico-fisiche e motorie ottimali le pecore sono in grado di portare a compimento, con successo, la fecondazione. L’eventuale stress fisiologico e sistemico derivante dalla vaccinazione, in un momento tanto delicato, può compromettere l’attuale campagna riproduttiva e ostacolare o ritardare sensibilmente l’avvio della prossima;

 

EVIDENZIATA la situazione di emergenza economica e sociale in cui versano migliaia di allevatori sardi, ingiustamente penalizzati da scelte amministrative inadeguate, tardive e prive di fondamento tecnico-scientifico coerenti con le esigenze del comparto.

 

RITENUTO che se questa è la programmazione sanitaria e zootecnica, promessa in pompa magna dalla Giunta regionale, è possibile affermare, con rassegnata ironia, che i buoni propositi sono rimasti confinati al microfono della conferenza stampa di febbraio. Nel frattempo però, a pagare, come sempre, sono e saranno gli allevatori sardi;

 

AUSPICATO, pertanto, che si proceda ad una urgente e approfondita riflessione sull’effettiva compatibilità tra le esigenze sanitarie e le necessità zootecniche, affinché gli strumenti di profilassi non si traducano, di fatto, in ulteriori elementi di criticità per un settore già fortemente provato,

 

chiedono di interrogare il Presidente della Regione, l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per sapere:

1)    quali siano le motivazioni per cui non si sia provveduto a programmare in maniera diversa la campagna vaccinale contro la blue tongue, considerata la prevedibilità del rischio di arrivare a ridosso della fine dell’allattamento, con il concreto rischio che la somministrazione del vaccino anticipi l’asciutta delle pecore, con inevitabili conseguenze economiche per gli allevatori di ovini;

2)    quali siano i criteri tecnici e sanitari in base ai quali è stato deciso di proseguire con la somministrazione obbligatoria fino al mese di luglio, in aperta contraddizione con le esigenze produttive del settore ovino;

3)    se gli Assessori interessati siano consapevoli delle ricadute economiche drammatiche che tale scelta produce per gli allevatori, con particolare riferimento alla perdita di latte, alla mancata vendita e al rischio di danni irreparabili per molte aziende agricole isolane;

4)    quali siano le ragioni per cui si sia deciso di condizionare il riconoscimento dei ristori per i capi deceduti alla previa vaccinazione obbligatoria, trasformando un diritto in un premio per la mera adesione forzata alla campagna vaccinale, indipendentemente dalla tempistica e dalle reali possibilità di intervento degli allevatori;

5)    se la Giunta regionale intenda rivedere immediatamente i tempi e le modalità della campagna vaccinale e sospendere l’obbligo nel mese di maggio, tenendo conto del ciclo produttivo degli animali e delle indicazioni degli operatori del settore.

Cagliari, 28 maggio 2025

Rigetto ricorso Presidente della Regione. Comandini: “Piena fiducia nella Presidente Todde. Il Consiglio legittimato a proseguire il suo lavoro in attesa del giudizio definitivo”

Piena fiducia  nella Presidente Alessandra Todde  è stata espressa dal presidente del Consiglio regionale Piero Comandini:

“La sentenza del Tribunale di Cagliari è solo un primo grado di giudizio che pone la Presidente Todde nella condizione di poter far valere le proprie ragioni e la correttezza del suo operato all’interno di un altro grado di giudizio. In attesa che gli organi competenti si esprimano in maniera  definitiva il Consiglio regionale è legittimato a continuare il suo lavoro nel pieno delle sue funzioni”.

Il Presidente Comandini sottolinea che sarà sempre rispettato il ruolo dei giudici: “Attenderemo la conclusione della vicenda giudiziaria lavorando, con sempre maggiore impegno,  per il bene della nostra Sardegna”.

Per Piero Comandini questa vicenda dimostra che la legge sulla rendicontazione è  ormai obsoleta. Oggi, a  32 anni dalla sua entrata in vigore, con  il Presidente della Regione eletto a suffragio universale, rischia di compromettere  la volontà popolare.