Tumore cervice uterina: stasera il Consiglio illuminato di luci color verde teal

Cagliari, 17 novembre 2025 – Il palazzo del Consiglio regionale, questa sera, sarà illuminato con luci color verde teal in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione del tumore della cervice uterina.

Anche quest’anno, il Presidente del Consiglio regionale Piero Comandini ha deciso di aderire all’iniziativa promossa a livello internazionale per contribuire, seppur con un gesto simbolico, a mantenere alta l’attenzione verso una patologia molto diffusa.

La giornata di oggi è promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e sostenere l’impegno globale a eliminare il tumore del collo dell’utero entro il 2030.

Lettera della Garante Puligheddu alla Presidente Todde e all’assessore alla Sanità: “La sospensione dei trattamenti ai bambini nel Centro AIAS di Tempio Pausania è inaccettabile. Intervenga la Regione”.

Cagliari, 14 novembre 2025 – La Garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Puligheddu, in una lettera inviata alla Presidente della Regione Alessandra Todde, all’assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi, alla Commissione Salute del Consiglio regionale, ai vertici dell’Aias, e della Asl chiede l’immediato ripristino delle cure per i piccoli pazienti del Centro AIAS di Tempio Pausania .

“Dal 3 novembre – scrive la Garante nella lettera –  sono stati privati delle terapie cognitive, riabilitative, comportamentali e di logopedia di cui necessitano. La sospensione, di cui non sono state rese note le motivazioni alle famiglie, riguardano  terapie peraltro che rientrano nei LEA, Livelli Essenziali di Assistenza, che dovrebbero essere garantiti ai bambini affetti da patologie di tipo neurologico”.

Carla Puligheddu fa presente che tale diritto dei minori, nel caso specifico rappresentato dalle cure riabilitative, rischia di essere sacrificato o compresso da logiche amministrative difficilmente comprensibili.

“La sospensione dei trattamenti compromette significativamente il percorso compiuto dai bambini e vanifica il lavoro svolto a loro favore, determinando danni sotto il profilo sanitario e psicologico nei soggetti in terapia e nelle loro famiglie”.

Per la Garante la decisione di sospendere le terapie è stata  comunicata in maniera inappropriata e  chiama in causa la Direzione AIAS e la ASL Gallura che ha, per ogni bambino, autorizzato uno specifico progetto-programma.

Carla Puligheddu invita la Regione a intervenire subito  per capire le ragioni della sospensione del servizio: “ L’associazione AIAS – ente convenzionato che riceve fondi dalla Regione allo scopo di garantire le prestazioni ai bambini in carico presso la sede di Tempio, unico centro convenzionato di riferimento per tutto il territorio della alta e bassa Gallura – deve chiarire le  ragioni dell’interruzione delle prestazioni,  le modalità di comunicazione con le famiglie, nonché le  azioni che intende intraprendere  per ripristinare i servizi e le terapie riabilitative in favore di tutti i bambini, con la frequenza prevista nei programmi autorizzati per ciascuno di loro.

 

 

INTERROGAZIONE N. 327/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 327/A

INTERROGAZIONE SALARIS, con richiesta di risposta scritta, sulle paventate e imminenti carenze di operatori sociosanitari presso l’Azienda ospedaliera universitaria (AOU) di Sassari.

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Il sottoscritto,

PREMESSO che l’attivazione dei cantieri occupazionali negli ospedali era stata presentata come una misura sperimentale, e pertanto complementare, nel soddisfacimento delle carenze di personale delle strutture sanitarie, che non avrebbe in alcun modo ostacolato la stabilizzazione degli operatori e lo scorrimento delle graduatorie vigenti;

CONSIDERATO che gli operatori sanitari inseriti con i cantieri lavoro sono costretti a sopperire alle gravi carenze occupazionali e pertanto debbono compiere il proprio lavoro oltre l’orario normale e spesso anche svolgendo mansioni diverse da quelle previste per il proprio profilo;

APPRESO che nell’AOU di Sassari risultano in servizio oltre cinquanta operatori sociosanitari reclutati attraverso i cantieri occupazionali, il cui contratto scadrà nei prossimi giorni e che non può essere prorogato;

RILEVATO che non sarebbe possibile procedere alla chiamata di nuovi operatori prima del prossimo gennaio 2026 per esaurimento dei fondi a tale scopo destinati;

VALUTATO che la mancanza di oltre cinquanta operatori nelle strutture della citata azienda ospedaliera non potrebbe che determinare un precipitoso calo della qualità delle prestazioni sanitarie, se non la stessa impossibilità di garantire una degna assistenza ai pazienti,

chiede di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza di quanto su esposto;
2) se non ritengano di dover immediatamente valutare le conseguenze della imminente scadenza dei cantieri occupazionali attivati nelle aziende del sistema sanitario regionale ed in particolare dell’AOU di Sassari;
3) quali provvedimenti urgenti intendano adottare per garantire che interi reparti possano continuare a fornire le prestazioni che ai cittadini debbono normalmente e giustamente essere erogate da un efficiente sistema sanitario.

Cagliari, 13 novembre 2025

INTERROGAZIONE N. 326/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 326/A

INTERROGAZIONE PIGA – TRUZZU – CERA – FLORIS – MASALA – MELONI Corrado – MULA – RUBIU – USAI, con richiesta di risposta scritta, in merito alle carenze manutentive degli immobili dell’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa (AREA), siti a Cagliari in via Caravaggio.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– con la legge regionale 8 agosto 2006, n. 12 (Norme generali in materia di edilizia residenziale pubblica e trasformazione degli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) in Azienda regionale per l’edilizia abitativa (AREA)), è stata istituita l’Azienda regionale per l’edilizia abitativa (AREA);
– con la legge regionale 23 settembre 2016, n. 22 (Norme generali in materia di edilizia sociale e riforma dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa), è stata in gran parte abrogata la legge regionale n. 12 del 2006, al fine di aggiornarne ed ampliarne la portata, passando da un modello centrato sull’edilizia residenziale pubblica a uno più complesso e inclusivo di edilizia sociale;
– tale novella legislativa, da ultimo menzionata, ha prodotto una profonda riforma di AREA, eliminando il Consiglio di amministrazione e introducendo l’amministratore unico e il Comitato regionale per l’edilizia sociale (CRES); istituendo nuovi strumenti strategici (DoPIES, l’Osservatorio regionale sulla condizione abitativa (ORECA)), per la programmazione e il monitoraggio, rafforzando il coordinamento con le autonomie locali e la partecipazione sociale, integrando gli obiettivi abitativi con le politiche di sviluppo sostenibile e di inclusione sociale;

SOTTOLINEATO che:
– la disposizione, precedentemente contenuta nell’articolo 1, comma 1, della legge regionale n. 12 del 2006, è stata sostituita, nella legge regionale n. 22 del 2016, da una formulazione più ampia e aggiornata, la quale, tra l’altro, prevede che, al fine di assicurare il fondamentale diritto all’abitare, a favore di chi non risulti in grado di soddisfare autonomamente le proprie esigenze abitative, in condizioni dignitose, sicure e salubri, la Regione promuova politiche di edilizia residenziale pubblica indirizzate, tra l’altro, al raggiungimento dei seguenti obiettivi generali di:
a) salvaguardia della coesione sociale e del diritto all’abitare per le persone singole e i nuclei familiari svantaggiati, garantendo adeguata risposta ai fabbisogni abitativi da questi espressi attraverso l’incremento e la qualificazione del patrimonio di edilizia sociale e il sostegno a titoli di godimento e tipi di intervento offerti in misura insufficiente dal mercato;
b) integrazione sociale per evitare l’instaurarsi di fenomeni di esclusione e ghettizzazione e favorire la creazione o il rafforzamento del senso di appartenenza al luogo e la cura degli spazi abitati, anche mediante la promozione di interventi di autocostruzione e autorecupero;
c) sussidiarietà, mediante la concertazione delle decisioni tra i diversi soggetti istituzionali e sociali interessati;
d) trasparenza amministrativa mediante la partecipazione attiva degli abitanti, a livello individuale o associato, alla formazione delle decisioni;
e) efficacia, efficienza ed economicità degli interventi, attraverso la semplificazione dei procedimenti amministrativi e l’uso di strumenti di controllo e valutazione dei risultati;
f) coordinamento con altre politiche pubbliche, soprattutto urbanistiche, territoriali, ambientali e per l’inclusione sociale, la salute, il diritto allo studio, il lavoro e l’immigrazione;
g) coordinamento con le strategie di sviluppo sostenibile del territorio, privilegiando il recupero edilizio e la riqualificazione urbana di tutti gli edifici dismessi, civili e militari, al fine di incrementare il numero di alloggi rispetto alla nuova costruzione in aree di espansione e promuovendo il risparmio nell’uso delle risorse naturali, lo sviluppo di soluzioni abitative caratterizzate da elevati standard di accessibilità e dotazione di verde e servizi, l’utilizzo di tipologie, tecniche, materiali e forme di gestione orientati alla tutela dell’ambiente e della salute e all’efficienza ed al risparmio energetico;
h) contenimento dei costi di costruzione e gestione, garantendo comunque il miglioramento della qualità e vivibilità dell’ambiente interno ed esterno all’abitazione, anche mediante la promozione di interventi di autocostruzione e autorecupero, di soluzioni innovative e pratiche sperimentali, di misure di qualificazione degli operatori pubblici e privati, l’insediamento di uffici pubblici, la promozione di politiche che favoriscano la mobilità degli assegnatari e l’integrazione degli inquilini con giovani coppie disposte ad acquistare l’alloggio sociale;

DATO ATTO, in particolare, che l’articolo 6, comma 1, lettera b), della legge regionale n. 22 del 2016, dispone, in capo ad AREA, la realizzazione di interventi di manutenzione, recupero e riqualificazione degli immobili afferenti al proprio patrimonio, ivi compresa la verifica dell’osservanza delle norme contrattuali e dei regolamenti d’uso degli alloggi e delle parti comuni;

RILEVATO che nella città di Cagliari, presso via Caravaggio, risultano degli stabili di edilizia residenziale pubblica, gestiti da AREA, in cui risiedono circa quarantacinque famiglie;

EVIDENZIATO che numerosi inquilini, che risiedono negli immobili in questione, hanno denunciato l’incuria manutentiva in cui versano le unità abitative ed, in particolare, un prolungato malfunzionamento degli ascensori il quale, da circa dodici mesi, limita la vita sociale di numerose famiglie con ridotte capacità motorie;

ACCLARATO che, nonostante le informali rassicurazioni da parte di AREA, rivolte agli inquilini coinvolti, e l’impegno per una rapida risoluzione del malfunzionamento degli ascensori in questione, le cui riparazioni sarebbero dovute avvenire entro lo scorso mese di settembre 2025, allo stato attuale purtroppo, tutte le criticità segnalate persistono nella loro gravità;

APPURATO, inoltre, che numerosi assegnatari coinvolti si erano resi disponibili ad anticipare le spese di manutenzione necessarie al fine di giungere, con rapidità, alla soluzione del problema su descritto, senza però ottenere alcun genere di riscontro da parte dei competenti uffici di AREA,

chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dei lavori pubblici per sapere:
1) se siano a conoscenza della situazione di grave disagio creatasi in danno degli inquilini che abitano presso gli immobili dell’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa (AREA), siti a Cagliari in via Caravaggio e se siano al corrente delle carenze manutentive ivi presenti;
2) quali azioni si intendano portare avanti per avviare, fin da subito, gli interventi manutentivi più urgenti, per sanare almeno e nell’immediato il malfunzionamento degli ascensori, fuori uso da circa dodici mesi, trattandosi di immobili a cinque piani e con numerosi residenti che soffrono di disfunzioni motorie;
3) se risultino già redatti dei progetti immediatamente cantierabili per la manutenzione degli stabili in questione e, in caso di risposta affermativa, quale cronoprogramma sia previsto per la loro concreta realizzazione oppure, in caso di risposta negativa, le ragioni per cui AREA non abbia ancora provveduto in tale senso.

Cagliari, 13 novembre 2025

La V commissione ha espresso tre pareri favorevoli all’unanimità sui temi dei Centri commerciali naturali, del sostegno alla molluschicoltura e alla filiera della carne

13_11_25 V Commissione Audizioni varie

 

Cagliari, 13 novembre 2025 – La V commissione (Attività produttive), presieduta da Antonio Solinas (Pd), nella seduta di questa mattina, ha espresso parere favorevole all’unanimità al P/101 (Sostegno ai programmi annuali di promozione dei centri commerciali naturali della Sardegna. Approvazione preliminare dei criteri e requisiti di ammissibilità agli incentivi destinati ai CCN. Legge regionale 18 maggio 2006, n. 5, art. 36), al P/97 (Compensazione dei molluschicoltori per la sospensione temporanea della loro attività a causa di una mortalità di massa eccezionale. Istanze presentate a valere sul bando FEAMP 2014-2020 misura 2.56, lettera f) (avviso pubblico di cui alla determinazione n. 21216/855 del 21 ottobre 2022) inizialmente non finanziate per mancanza di risorse. L.R. 11 settembre 2025, n. 24. Istituzione aiuto in esenzione ai sensi del regolamento della commissione 14/12/2022, n. 2022/2473/Ue (pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’unione europea il 21 dicembre 2022, n. l 327) e approvazione direttive di attuazione) e al P/103 (Sostegno per la promozione e valorizzazione della filiera della carne. modalità attuative dell’intervento. Legge regionale 8.5.2025, n. 12, art. 4, comma 11 – cdr 00.06.01.01 – cap. sc 09.4190. Somme programmate: euro 2.000.000).

 

13_11_25 V Commissione Audizioni varie

P/101, audizione dell’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Franco Cuccureddu
Il parere favorevole al P/101 è arrivato dopo l’audizione dell’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Franco Cuccureddu. L’esponente della Giunta ha illustrato la delibera che approva le direttive concernenti “Sostegno ai programmi annuali di promozione dei centri commerciali naturali della Sardegna”. In base al testo il contributo annuale è composto da una quota fissa, pari al 25%, assegnata ai Centri che presentano regolare istanza, e una quota variabile proporzionale alle spese ammissibili del programma annuale di promozione, fino a un contributo massimo di 50mila euro. L’assessore ha spiegato che la delibera si è resa necessaria perché i fondi per il 2025, 1 milione e 500mila euro, sono diminuiti rispetto allo scorso anno (2 milioni e 500mila euro) e i Centri commerciali naturali sono aumentati, passando dai 74 del 2024 ai 90 del 2025. Una situazione che, per essere sanata, con un’integrazione di 2 milioni e 350mila euro, ha spiegato l’assessore, ha necessità di una norma da approvare in Consiglio regionale entro la prima metà di dicembre per consentire all’assessorato di poter utilizzare fondi, che attualmente sono destinati ad altro. Il presidente Solinas si è detto disponibile, a nome della Commissione, a sensibilizzare i capigruppo affinché consentano di esaminare la norma in Aula nel più breve tempo possibile. Nel corso dell’audizione sono intervenuti il vice presidente della Commissione, Gianluigi Rubiu (FdI), il capogruppo di FI, Angelo Cocciu, e Valter Piscedda (Pd).

13_11_25 V Commissione Audizioni varie

P/97 e P/103, audizione dell’assessore regionale dell’Agricoltura, Gianfranco Satta
I pareri favorevoli al P/97 sugli aiuti ai molluschicoltori e al P/103 sul sostegno alla filiera della carne sono stati espressi dopo l’audizione dell’assessore regionale dell’Agricoltura, Gianfranco Satta. L’esponente della Giunta ha sottolineato che con la delibera contenuta nel P/97 è possibile procedere con lo scorrimento della graduatoria e concedere gli aiuti a quattro imprese che operano nel Golfo di Olbia, che avevano presentato domanda, ma che non avevano ottenuto il contributo per carenza di fondi. Per quanto riguarda la delibera contenuta nel P/103 l’assessore ha spiegato che contiene le direttive per l’attuazione del Programma di investimenti per la promozione e valorizzazione della filiera della carne, che avrà a disposizione 2 milioni di euro per il biennio 2025-2026. Un intervento molto atteso, ha affermato Satta, dopo i danni causati dalla dermatite bovina e dalla blue tongue. E’ il primo sostegno vero, ha detto, per la filiera della carne.
Il presidente Solinas ha chiesto agli assessori di far avere alla Commissione, all’inizio del prossimo anno, un resoconto sui finanziamenti approvati negli ultimi 3 anni per capire quanto sia stato speso e quanto invece non sia stato utilizzato e il motivo.

 

13_11_25 V Commissione Audizioni varie

Audizione Flag Nord Sardegna e Flag Sardegna Sud-occidentale
La Commissione ha poi proseguito i suoi lavori con l’audizione dei rappresentanti di Flag sulle criticità relative all’attuazione della Strategia di sviluppo locale (ssl) del Gal della Pesca a valere sui Fondi Feampa e risorse aggiuntive della Regione. Alla presenza dell’assessore Satta, gli auditi hanno chiesto di modificare la delibera sulla quota dei fondi regionali perché pone troppi vincoli, che non vanno bene per tutte le realtà. I Flag hanno anche chiesto che la programmazione degli interventi venga fatta dal basso, dopo aver analizzato le problematiche dei territori. I rappresentanti dei Gal della pesca hanno inoltre richiesto di poter sbloccare anche la quota del 15% di fondi regionali contenuti dei Feampa (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura). Sulla prima richiesta si è detto d’accordo anche il presidente Solinas e l’Assessore Satta ha dato la disponibilità a modificare la delibera e portarla in Giunta la prossima settimana. Sul tema del Feampa, invece, non si può intervenire, perché la Regione deve rispettare il Regolamento europeo. I rappresentanti dei Flag hanno accolto positivamente la modifica della delibera perché, hanno spiegato, sbloccando i 3 milioni dei fondi regionali diventerà possibile anche utilizzare i fondi del Feampa. Solinas ha sottolineato che la priorità è accelerare sulla spendita delle risorse, trovando soluzioni che garantiscano l’erogazione rapida dei fondi nel rispetto delle norme vigenti nazionali ed europee. Nel corso dell’audizione è intervenuto il vice presidente Gianluigi Rubiu (FdI).

Audizione Comitato promotore miele Sardegna Dop
La Commissione ha proseguito i lavori con l’audizione dei rappresentanti del Comitato promotore miele Sardegna Dop. I rappresentanti del Comitato, che comprende i 2/3 degli apicoltori sardi, hanno presentato il progetto, da realizzare grazie alla collaborazione dell’Università di Sassari, per il riconoscimento della “Dop miele Sardegna”. Si tratta di un programma di studi e ricerca triennale, con un costo di 390mila euro, che porterà a definire le caratteristiche del miele sardo per poter ottenere il marchio Dop, a tutela del comparto e dei consumatori. I promotori del progetto hanno chiesto la possibilità di ottenere un contributo regionale, da erogare direttamente all’Università di Sassari, per la realizzazione del programma. La Commissione e l’assessore Satta hanno apprezzato la proposta e si sono resi disponibili a cercare le soluzioni migliori per poter sostenere la realizzazione del progetto. Nel corso dell’audizione sono intervenuti, oltre al presidente Solinas, i consiglieri Salvatore Cau (Orizzonte Comune), Gianluca Mandas (M5S) e Gianluigi Rubiu (FdI).

 

Audizione Fipe Confcommercio Sardegna
La commissione Attività produttive ha proseguito i lavori con l’audizione del presidente della Fipe Confcommercio Sardegna, Emanuele Frongia, e della direttrice generale Sara Pintus. I rappresentanti della Fipe hanno evidenziato che rappresentano 11mila imprese del settore economico dei pubblici esercizi, ristoranti e bar con 22mila dipendenti più gli stagionali e hanno chiesto il rifinanziamento del “Fondo per lo sviluppo nella ristorazione del consumo dei prodotti sardi”. “Questo Fondo, istituito dall’art. 9, comma 5, della L.R. 21.02.2023, n. 1, con successive delibere della Giunta regionale, ha come obiettivo strategico – hanno detto – l’incremento del consumo delle produzioni agroalimentari locali all’interno della ristorazione isolana. È una misura concreta che collega direttamente la nostra eccellente produzione agricola e artigianale con il settore turistico, in particolare quello enogastronomico, che rappresenta un pilastro sempre più forte per l’attrattività della Sardegna”.
La Fipe, grazie a un finanziamento di questo fondo ottenuto nel 2024, “sta portando avanti con successo il progetto “Sa Mesa Nostra” (commercialmente noto come “Itinerari del Gusto”). Questa iniziativa – hanno detto – prevede la realizzazione di 16 eventi distribuiti sull’intero territorio regionale, pensati proprio per promuovere i nostri prodotti tipici attraverso i ristoranti, creando percorsi di gusto che valorizzano il territorio e attraggono visitatori”. Frongia e Pintus hanno sottolineato che “un nuovo stanziamento per questo Fondo non solo darebbe continuità a iniziative come la nostra, ma rappresenterebbe un investimento strategico per sostenere attivamente le filiere produttive locali, dai piccoli agricoltori agli artigiani del gusto, valorizzare l’identità culturale e culinaria della Sardegna, trasformandola in un potente richiamo, generare nuove opportunità di sviluppo e occupazione per l’intero comparto Ho.Re.Ca. (Hotel, Restaurant, Catering) e per i settori collegati, e , infine, posizionare la Sardegna come destinazione leader nel turismo enogastronomico, in linea con le direttive e gli obiettivi di crescita regionale”. Il presidente Solinas ha garantito l’impegno di portare la loro richiesta all’attenzione della V commissione quando sarà chiamata a esaminare la Finanziaria per le parti di competenza.

Legge Statutaria e norme di attuazione dello Statuto. In Commissione Speciale le audizioni delle forze politiche non rappresentate in Consiglio regionale.

Cagliari 13 novembre 2025 – Come ogni giovedì, si è riunita questa mattina la della Commissione Speciale per la legge statutaria e le norme di attuazione dello Statuto per l’audizione dei rappresentanti delle forze politiche che hanno partecipato alle scorse elezioni regionali senza però ottenere seggi in Consiglio.

Sono stati sentiti Franciscu Sedda (A Innantis), Mario Arca (Demos), Mario Natalino Bulla (Fortza Paris) ed Enrico Lai (Rifondazione Comunista).

Tutti gli auditi hanno concordato sulla necessità di avviare una nuova stagione di riforme.

«E’ un passaggio fondamentale – ha detto il rappresentante di Demos Mario Arca – riteniamo utile però un percorso più partecipato basato sul principio della intergenerazionalità. Ci sono tanti giovani che stanno fuori dalla Sardegna. Perché non pensare a un momento di consultazione popolare, anche online, sul modello di quella effettuata sul futuro dell’Europa?».

Arca si è poi soffermato sull’ipotesi di una nuova legge elettorale: «Prima di pensare a un nuovo sistema di voto occorre definire la nuova forma di governo e capire quali sia il miglior sistema elettorale per garantire il principio della rappresentatività. Su questo punto riteniamo opportuno pensare a un adeguamento del numero dei consiglieri per recuperare le rappresentanze territoriali». Secondo Demos, la nuova legge elettorale dovrà definire meglio le incompatibilità sindaco/consigliere regionale e consigliere/assessore. «Siamo inoltre contrari all’introduzione del ballottaggio che rischia di potenziare ulteriormente la figura del presidente della Regione. Il presidenzialismo ha prodotto in questi anni effetti discutibili». Secondo Demos, infine, è urgente procedere anche alla riforma della legge n.1 del 1977 sull’organizzazione amministrativa della Regione e sulle competenze della Giunta e degli assessorati. «Bisogna rivedere il modello regione-centrico – ha concluso Arca – è necessario un nuovo rapporto tra Regione e territori con un maggiore coinvolgimento delle rappresentanze degli Enti Locali nei processi decisionali».

Per Franciscu Sedda (A Innantis) «Il lavoro della Commissione speciale sulla legge statutaria e sulle norme di attuazione non deve far passare l’idea che non ci si possa occupare anche della riscrittura dello Statuto. I tempi sono stretti ma il percorso può essere avviato – ha sottolineato Sedda – alcune cose sono già state fatte negli anni scorsi come la legge per l’istituzione della Consulta (da riattivare) e il patto per l’autodeterminazione inserito nel Piano regionale di sviluppo che individua importanti strumenti di partecipazione della società sarda. Serve un segnale forte per far capire ai cittadini che non si procede con le solite riforme di Palazzo».

Sulle norme di attuazione, Franciscu Sedda ha evidenziato la necessità di recuperare il tempo perduto: «La Commissione paritetica è già al lavoro su alcune materie. Secondo A Innantis è urgente agire su temi fondamentali come le entrate fiscali (con il riversamento diretto dei tributi nelle casse della Regione), lingua sarda (per la sua valorizzazione si potrebbe seguire il modello adottato in Friuli), istruzione (Trentino e Valle D’Aosta hanno ottenuto più poteri) e rappresentanze sindacali (con la possibilità di creare rappresentanze dei lavoratori territoriali come succede in Valle d’Aosta).

Sul nuovo sistema di voto, infine, Sedda ha evidenziato l’urgenza di una nuova legge elettorale che contenga un’idea complessiva di Sardegna. «Non bisogna lasciarsi trasportare dal concetto di governabilità. La stabilità politica si ottiene dando un senso al vivere collettivo. Oggi manca una visione e per questo non c’è grande fiducia nelle istituzioni democratiche». Una riforma, secondo A Innantis, dovrà in ogni caso essere basata sui principi di rappresentanza e partecipazione: «Siamo per un adeguamento del numero dei consiglieri regionali e un sistema proporzionale puro, almeno al primo turno». Per favorire la partecipazione e combattere l’astensionismo, A Innantis propone l’adozione di un sistema di voto che consenta di esprimersi ai tanti sardi, soprattutto giovani, che studiano o lavorano fuori dall’Isola.

Il rappresentante di Fortza Paris, Mario Natalino Bulla, si è concentrato sulla legge elettorale: «Sappiamo che sono state presentate alcune proposte di legge di riforma – ha detto – il nostro auspicio è che vadano verso l’affermazione del principio di rappresentatività dei territori»,. Bulla si è detto contrario all’introduzione delle primarie di coalizione (“chi va a votare non vota a favore ma contro un candidato”) e del ballottaggio (“sarebbe un ulteriore rafforzamento della figura del Presidente della Regione”). Per Bulla è invece auspicabile la riduzione delle soglie di sbarramento, attualmente troppo alte, e del numero delle firme per la presentazione delle liste. Sì anche alla cancellazione del voto disgiunto e alla riperimetrazione delle circoscrizioni elettorali.

Per Enrico Lai (Rifondazione Comunista) il percorso verso un nuovo autonomismo non può prescindere da alcuni temi fondamentali: «Uno dei valori fondamentali che deve stare alla base del nuovo Statuto è quello della pace – ha detto Lai – la Sardegna è un obiettivo militare sensibile. Anche di questo occorre tener conto». Secondo Lai occorre inoltre ribadire l’importanza di un’istruzione e una sanità pubbliche, settori nevralgici oggi a forte rischio.

Giudizio positivo da parte del segretario di Rifondazione sull’azione della Giunta in materia di energia (con la legge sulle aree idonee) e sulla gestione del servizio idrico (con le recenti dichiarazioni della presidente Todde sulla necessità di mantenere la gestione pubblica dell’acqua).

Sulla legge elettorale, infine, Lai ha auspicato un nuovo modello che garantisca il principio di rappresentatività dei territori e il rispetto della parità di genere.

Giornata mondiale del diabete.  Il Consiglio domani in blu

Domani 14 novembre, giornata mondiale del diabete, il palazzo del Consiglio regionale, in via Roma a Cagliari, sarà illuminato con luci di colore blu. Il Presidente del Consiglio Piero Comandini ha accolto la  richiesta della Federazione rete sarda diabete di adesione alla campagna internazionale “Accendi il blu” che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla malattia e sull’accesso alle cure.