Mozione n. 409

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 409

LI GIOI – CIUSA – MANCA Desiré Alma – SOLINAS Alessandro sulla necessità di integrare ed aggiornare la legge regionale 20 settembre 2006, n. 15 (Norme per lo sviluppo del cinema in Sardegna).

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il sostegno regionale a progetti di promozione della cultura cinematografica può essere inquadrato fra i compiti contemplati dall’articolo 9 della Costituzione, compiti che, secondo recenti orientamenti giurisprudenziali, sono da riferirsi a tutte le articolazioni della Repubblica, “anche al di là del riparto di competenze per materia fra Stato e Regioni” (cfr. le sentenze della Corte Costituzionale n. 255 e n. 307 del 2004 e n. 285 del 2005);
– con la legge regionale n. 15 del 2006 la Regione, attraverso la concessione di contributi ad organismi pubblici e privati, si prefigge l’obiettivo di incentivare la produzione in Sardegna di opere cinematografiche, sostenere la distribuzione di opere riguardanti la Sardegna, promuovere le attività culturali, incentivare l’attività di associazioni e circoli del cinema, favorire la formazione, assicurare l’acquisizione, la conservazione, la fruizione e la diffusione del materiale audiovisivo per fini culturali ed educativi e, inoltre, dare impulso allo studio, alla ricerca e alla sperimentazione nell’ambito del cinema e degli audiovisivi;
– ogni anno l’Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport dà avviso in forma pubblica dei tempi e delle modalità per la presentazione delle domande per accedere ai benefici economici previsti della legge regionale n. 15 del 2006;
– in particolare l’articolo 23 prevede l’adozione delle direttive di attuazione della legge da parte della Giunta regionale, previo parere della competente Commissione consiliare;
– la concessione dei contributi è regolata dalle Direttive di attuazione approvate con le Delib.G.R. n. 68/21 del 3 dicembre 2008 (approvata in via definitiva con la Delib.G.R. n. 73/17 del 20 dicembre 2008), n. 33/23 del 10 agosto 2011 (approvata in via definitiva con la Delib.G.R. n. 49/12 del 7 dicembre 2011), e n. 1/29 del 17 gennaio 2014 (approvata in via definitiva con la Delib.G.R. n. 5/9 dell’11 febbraio 2014) e di recente integrate con la deliberazione della Giunta regionale n. 37/14 del 21 giugno 2016, che definiscono, oltre ai criteri di concessione dei contributi, i requisiti di ammissibilità dei soggetti richiedenti;
– per quanto attiene alla promozione della cultura cinematografica la norma consente alla Regione di concedere contributi annuali ai singoli progetti che mirano a promuovere il cinema quale componente fondamentale del territorio e della cultura identitaria e fattore dello sviluppo economico e sociale (festival, rassegne, premi, circuiti, seminari e convegni), in misura non superiore al deficit risultante dal bilancio del progetto presentato e che tale contributo non sia superiore al settanta per cento dei costi ammissibili di progetto;
– la Comunicazione della Commissione europea sulla nozione di aiuto di Stato (2016/C 262/01) con riferimento alle attività del settore culturale precisa che “il finanziamento pubblico di attività legate alla cultura e alla conservazione del patrimonio accessibili al pubblico (…) risponda a un obiettivo esclusivamente sociale e culturale che non riveste carattere economico” e che “il fatto che (…) i partecipanti a una attività culturale (..) accessibile al pubblico siano tenuti a versare un contributo in denaro che copra solo una frazione del costo effettivo, non modifichi il carattere non economico di tale attività (…)”;
– l’articolo 26 della legge regionale n. 15 del 2006 prevede che le risorse disposte a favore della legge siano destinate prioritariamente, per una quota non superiore al settanta per cento, agli interventi di cui ai capi II “Interventi a favore della produzione”, ove è compresa la Fondazione Sardegna Film Commission, e III (Interventi per le opere di interesse regionale), e che l’ottanta per cento di tale quota sia destinato agli artt. 5 (Sviluppo della sceneggiatura), 6 (Produzione di cortometraggi), 7 (Produzione di lungometraggi) e ai commi 1 e 2 dell’articolo 9 (Diffusione e distribuzione). Il restante venti per cento è destinato agli altri articoli dei Capi II e III e, nel dettaglio, alla Fondazione Sardegna Film Commission prevista all’articolo 2 e alla Commissione tecnico artistica di cui all’articolo 11.

CONSIDERATO che:
– l’emergenza epidemiologica e tutte le misure restrittive che ne sono conseguite hanno fortemente danneggiato il comparto cinema in tutte le componenti della filiera, dalla produzione alla distribuzione, senza escludere promozione e didattica;
– gli organismi del cinema e dell’audiovisivo hanno manifestato l’esigenza di beneficiare di misure di sostegno rispondenti al particolare momento di crisi, che ancora non può definirsi in alcun modo superata;
– l’articolo 22 della legge regionale 20 settembre 2006, n. 15 (Norme per lo sviluppo del cinema in Sardegna) prevede che, presso l’Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, sia costituita la Consulta regionale per il cinema “quale organo di consulenza tecnica della Regione per le questioni attinenti al cinema”;
– con la deliberazione della Giunta regionale n. 55/11 del 5 novembre 2020 i componenti della Consulta sono nominati dalla Giunta regionale tra persone di riconosciuta e documentata competenza, previo parere della competente Commissione consiliare;

EVIDENZIATO che:
– sono diversi i punti della norma che necessiterebbero di una rivisitazione in ottica di ammodernamento e di rispondenza alle diverse e nuove esigenze definite negli anni dal settore;
– in merito al comma 7 dell’articolo 22 della legge regionale n. 15 del 2016, sarebbe auspicabile definire, in luogo della mera possibilità, una regolare partecipazione alle riunioni della Consulta, pur senza diritto di voto, dei rappresentanti di enti o di associazioni riconosciute e costituite fra gli operatori del settore cinematografico;
– sarebbe opportuno eliminare dal testo della legge il fondo di rotazione in quanto lo stesso risulta essere stato utilizzato in maniera minimale;
– occorrerebbe altresì definire un finanziamento duraturo nel tempo che consenta di fare programmazione, oltre che determinare una premialità destinata alle opere prodotte da società sarde;
– fondamentale sarebbe prevedere l’utilizzo delle maestranze sarde come capireparto e declinare in maniera oggettiva i 45 punti attualmente previsti come “sardità” del progetto, considerando come progetti sardi anche quelli che non parlano di tradizioni sarde, ma siano realizzati da produzioni sarde, registi sardi e/o per la maggior parte girati in Sardegna.

RILEVATO che
– per quanto attiene la sezione dedicata ai cortometraggi si segnala la necessità di intervenire per eliminare la parte dedicata al fondo alle persone fisiche;
– sempre in riferimento alla sezione “cortometraggi” sarebbe auspicabile destinare almeno il 50 per cento ai giovani registi e alle opere dirette da registi che non abbiano diretto più di due lungometraggi (opere di durata superiore ai 53 minuti), o almeno un lungometraggio con budget superiore ad 1 milione di euro;
– per quanto concerne la sezione dedicata ai lungometraggi sarebbe necessario istituire un fondo separato per i documentari dato che attualmente concorrono con i film di finzione e il confronto è impari;
– inoltre sui lungometraggi occorrerebbe:
– garantire almeno un’opera prima ai registi under 35;
– abbassare l’importo massimo concedibile per avere più progetti finanziati;
– istituire due chiamate all’anno;
– in ultimo sarebbe auspicabile abbassare l’importo massimo concedibile per gli sviluppi in modo tale da permettere a più progetti di essere finanziati;

EVIDENZIATO che:
– quanto sopra evidenziato impone una celere revisione del testo normativo del 2006 in un’ottica di necessario adeguamento alle intervenute esigenze che negli anni successivi alla approvazione della legge regionale n. 15 del 2006 sono state messe in luce dalla applicazione delle direttive di applicazione regionali;
– la recentissima nomina della Consulta regionale per il cinema “quale organo di consulenza tecnica della Regione per le questioni attinenti al cinema” ha come conseguenza che oramai i tempi possano definirsi maturi per affrontare in toto la revisione della legge regionale n. 15 del 2006,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

a provvedere ad aggiornare la legge regionale n. 15 del 2006 affinché questa sia rispondente alle nuove normative nazionali ed europee in materia di produzione audiovisiva e rivolta a perseguire come fine la tutela massima della industria del cinema a livello regionale,

Cagliari, 11 febbraio 2021

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