Commissioni II e III, parere favorevole alla rimodulazione del programma regionale FSE+ SARDEGNA 2021-2027

Le commissioni II e III, riunite in seduta congiunta sotto la presidenza dei consiglieri Camilla Soru (Pd) e Alessandro Solinas (M5S), hanno espresso, a maggioranza (astenuti i gruppi dell’opposizione), parere favorevole alla deliberazione della Giunta n. 54/45 del 22 ottobre 2025 con la quale su proposta dell’assessora del Lavoro e della Formazione professionale, si è approvata la riprogrammazione del PR SARDEGNA FSE 2021-2027.

Il documento è stato illustrato dall’assessora Desirè Manca (M5S) che ha ricordato l’approvazione della revisione del Programma Regionale FSE+ Sardegna 2021–2027 in attuazione del nuovo Regolamento (UE) 2025/1913, che consente agli Stati membri di aggiornare i propri programmi nell’ambito della revisione intermedia (Mid-Term Review).

Il regolamento europeo – ha spiegato l’esponente dell’esecutivo – introduce la possibilità di riprogrammare fino al 10% delle risorse del Fondo Sociale Europeo Plus per rispondere alle nuove priorità dell’Unione, tra cui la transizione verde e digitale, la sicurezza e lo sviluppo di tecnologie strategiche per l’Europa (STEP), offrendo alle Regioni anche incentivi economici e una proroga al 2030 per l’utilizzo dei fondi.

In tale contesto, la Regione Sardegna ha deliberato: la riprogrammazione di 52 milioni di euro (quota UE) per l’introduzione della nuova Priorità 5 “Occupazione e formazione STEP”, dedicata alla qualificazione e riqualificazione professionale nei settori tecnologici strategici;  l’avvio del “Piano Giovani Sardegna 2025–2029”, per favorire l’occupazione giovanile con misure integrate di orientamento, formazione, mobilità e incentivi all’assunzione;  la rimodulazione della Priorità 3 “Inclusione e lotta alla povertà”, con il potenziamento degli interventi a favore dell’accesso ai servizi sociali e sanitari e della coesione sociale.

L’assessora, sollecitata anche dai quesiti posti dalla presidente della II commissione, Camilla Soru (Pd), ha escluso la riduzione delle risorse per le priorità oggetto di revisione che – così ha affermato – sono state rimodulate all’interno della nuova priorità denominata Step.

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