INTERROGAZIONE N. 308/A

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Interrogazione n. 308/A

(Pervenuta risposta scritta in data 25/11/2025) (Discussa in Aula il 26/11/2025 ai sensi dell’articolo 126 bis del Regolamento)

INTERROGAZIONE URPI – PERU – TUNIS con richiesta di risposta scritta, in merito al fabbisogno di posti letto nelle RSA del Medio Campidano e alla necessità di una programmazione integrativa.

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I sottoscritti,

PREMESSO che:
– il decreto del Presidente della Repubblica 14 gennaio 1997 (Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private) stabilisce i requisiti minimi strutturali, organizzativi e tecnologici del-le Residenze sanitarie assistenziali (RSA), richiedendo l’adeguamento delle strutture alle normati-ve vigenti per ottenere l’autorizzazione al funzionamento;
– la programmazione regionale del fabbisogno di posti letto è definita con deliberazioni della Giunta regionale, sulla base di dati epidemiologici, demografici e sociali ed è attuata tramite il Piano di acquisto delle prestazioni socio-sanitarie predisposto dall’Azienda regionale della salute (ARES) Sardegna;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 22/24 del 3 maggio 2017 (Modifica ed integrazione dei requisiti minimi organizzativi delle Residenze sanitarie assistenziali e dei Centri diurni integrati. Aggiornamento delle “Linee di indirizzo in materia di Residenze sanitarie assistenziali e di Centri diurni integrati. Aggiornamento del sistema tariffario delle prestazioni assistenziali erogate presso le residenze sanitarie assistenziali”. Sostituzione allegato 1 per la parte relativa ai requisiti minimi organizzativi) ha stabilito i profili assistenziali (R1, R2, R3A, R3B, R3D) e i relativi criteri di dotazione del personale, influendo direttamente sulla configurazione e sulla programmazione dei posti letto nelle strutture residenziali;
– nel territorio del Medio Campidano è operativa un’unica struttura RSA a Villacidro, inaugurata nel 2025, con una dotazione complessiva di ottanta posti letto, così suddivisi:
– quattro per profili R1 (ad alta intensità ventilatoria);
– ventisei per R2 (non autosufficienti gravissimi);
– trentasette per R3A/R3D (demenza e Alzheimer);
– tredici per R3B (media intensità)
(fonte ASL Medio Campidano; gennaio 2025)

PRESO ATTO che:
– la provincia del Medio Campidano, con circa 100.000 abitanti, è tra i territori della Sardegna più colpiti dallo spopolamento e dall’invecchiamento della popolazione, condizioni che richiedono un’offerta rafforzata di servizi socio-assistenziali continuativi;
– per anni il territorio è rimasto privo di RSA operative, causando disagi alle famiglie e agli anziani non autosufficienti, costretti a rivolgersi a strutture extraterritoriali;
– la recente attivazione della RSA di Villacidro rappresenta un primo passo, ma non sufficiente a garantire un’adeguata copertura del fabbisogno assistenziale nell’intero territorio provinciale;
– il Piano di acquisto delle prestazioni socio-sanitarie 2024-2026, predisposto da ARES Sardegna, costituisce lo strumento centrale per l’allocazione dei posti letto RSA, in coerenza con i fabbisogni territoriali e i vincoli di spesa regionali;
– la deliberazione della Giunta regionale n. 51/19 del 18 dicembre 2019 (Adozione atti di indirizzo regionali in materia di valutazione degli effetti significativi di un progetto sui fattori popolazione e salute umana), ha ribadito la necessità che la programmazione sanitaria e sociale tenga conto in via preventiva dell’impatto dei progetti sulla salute delle comunità locali, introducendo strumenti metodologici di supporto per garantire equità e tutela nei territori più fragili;
– dal Piano di acquisto delle prestazioni socio-sanitarie 2024-2026 predisposto da ARES Sardegna risulta che nel territorio del Medio Campidano sono stati attivati esclusivamente ottanta posti letto RSA convenzionati, corrispondenti alla sola struttura di Villacidro. A fronte di una popolazione anziana stimata in oltre 23.000 persone, il territorio presenta un indice di dotazione pari a 3,4 posti letto ogni 1.000 over 65, contro una media regionale di 5,6 e una soglia nazionale raccomandata di sei-sette. Tale squilibrio evidenzia un fabbisogno integrativo stimabile in almeno cinquanta-settanta posti letto ulteriori, indispensabili per garantire l’equità di accesso ai servizi socio-sanitari residenziali.

CONSIDERATO che:
– la distribuzione non omogenea dei posti letto RSA in Sardegna rischia di compromettere il diritto all’accesso equo e universale ai servizi assistenziali per gli anziani;
– la normativa e gli indirizzi regionali in materia di valutazione preventiva degli effetti sulla salute della popolazione (deliberazione della Giunta regionale n. 51/19 del 2019) rendono evidente la necessità di aggiornare la programmazione anche nel settore residenziale socio-sanitario, per correggere squilibri come quelli riscontrati nel Medio Campidano,

chiedono di interrogare la Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per sapere:
1) se siano a conoscenza del grave squilibrio territoriale nell’offerta di posti letto RSA nel Medio Campidano, dove a oggi è attiva una sola struttura con ottanta posti a fronte di un’utenza potenziale ben più ampia;
2) se intendano avviare una revisione specifica del fabbisogno RSA nella provincia del Medio Campidano, nell’ambito della programmazione sanitaria e socio-assistenziale, al fine di prevedere un aumento dei posti disponibili e delle risorse assegnate;
3) se sia previsto, o sia in corso di valutazione, un adeguamento del Piano di acquisto delle presta-zioni 2024-2026, con incremento delle prestazioni e dei posti letto RSA convenzionati da destinare al territorio in oggetto;
4) se si intenda promuovere, d’intesa con i comuni e le Aziende sanitarie locali (ASL) competenti, un piano territoriale per il rilascio di nuove autorizzazioni o per l’ampliamento delle strutture esistenti, anche attraverso strumenti di co-programmazione e co-finanziamento pubblico-privato;
5) se in coerenza con la deliberazione della Giunta regionale n. 51/19 del 2019, siano allo studio misure straordinarie di incentivazione e di programmazione integrativa, che considerino gli effetti sulla salute e sulla popolazione, dedicate specificamente ai territori carenti come il Medio Campidano, nel rispetto degli indirizzi previsti dalla legge regionale 28 luglio 2006, n. 10 (Tutela della salute e riordino del servizio sanitario della Sardegna. Abrogazione della legge regionale 26 gennaio 1995, n. 5) e dalla normativa nazionale in materia di integrazione socio-sanitaria.

Cagliari, 23 ottobre 2025

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