Nota stampa della seduta n. 121

giovedì 13 aprile 2021 Antimeridiana

 

Seduta 121

Pranzo a Sardara in violazione della normativa anti Covid: l’opposizione chiede al presidente della Regione di riferire in Aula.

Cagliari, 13 aprile 2021 – La seduta è stata aperta dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, che dopo le comunicazioni di rito ha dato la parola al capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau, che ha affrontato l’argomento legato alla vicenda del pranzo che si è tenuto a Sardara e che avrebbe coinvolto il comandante del Corpo forestale e altre persone di cui non sono stati resi noti i nomi e gli incarichi. Ganau ha chiesto che il presidente della Regione, Christian Solinas, si presenti in Aula e informi il Consiglio di quanto accaduto e delle iniziative che intende adottare, ricordando che si parla – ha detto – di un pranzo a cui avrebbero partecipato oltre 40 persone, di cui 19 identificate dalla Guardia di finanza, e tra questi ci sarebbero esponenti politici, funzionari e dirigenti dell’amministrazione regionale.

Giorgio Oppi, consigliere regionale dell’Udc Cambiamo, ha preso la parola per affermare pubblicamente che né lui né nessun altro componente del gruppo ha partecipato all’incontro di Sardara e che non è giusto che si butti fango su persone che rispettano le regole e che non hanno preso parte ad alcun ritrovo. Oppi ha aggiunto che non c’era alcun consigliere regionale e ha invitato i colleghi a dire pubblicamente che non erano presenti a quel pranzo, perché – ha detto – non è giusto che squallidi individui gettino fango sui consiglieri regionali e offendano la dignità delle persone. Il consigliere dell’Udc Cambiamo ha infine annunciato che denuncerà chiunque si permetterà di associare il suo nome al pranzo di Sardara.

Ha quindi preso la parola il presidente del Consiglio, Michele Pais, il quale ha affermato di aver verificato che al pranzo di Sardara non era presente alcun consigliere regionale. “Ovviamente – ha detto Pais – questo non è il luogo dove si fanno i processi”, ma ha comunque voluto accertarsi che non fossero coinvolti i consiglieri, “quindi non coinvolgiamo la politica regionale che è una cosa alta e che va tenuta fuori da questa vicenda”. E ha aggiunto che non compete all’Aula fare processi, ma  “dobbiamo quel rispetto ai cittadini che le nostre funzioni ci impongono: il titolo di onorevole significa meritevole di onore e questo onore, appunto, lo dobbiamo meritare”.

Sullo stesso tema è intervenuta la consigliera del M5S, Desirè Manca, che ha sottolineato come non sia compito dell’Assemblea stabilire chi ci fosse o meno, “ma lasciamo fare il lavoro a chi lo deve fare”. Per Manca è però un fatto gravissimo che ha coinvolto massimi esponenti dell’amministrazione regionale “in barba a chi, in questo momento, sta facendo dei sacrifici enormi per rispettare le regole”.  Manca ha chiesto, come il collega Ganau, che il presidente della Regione mostri rispetto nei confronti di tutti i sardi: deve venire in questa aula, ha detto, per parlare dei provvedimenti che, come ha dichiarato alla stampa, avrebbe preso nei confronti dei soggetti coinvolti.

Anche il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, è intervenuto sull’argomento, sollecitando la presenza del presidente della Regione in aula per fornire i chiarimenti su quanto accaduto. Agus ha ribadito la gravità di quanto successo a Sardara, visti i grandi sacrifici che stanno facendo i lavoratori e le imprese, da ieri in zona rossa, con gli ospedali di nuovo saturi, e con i titolari delle attività economiche che ancora non hanno visto alcun ristoro, “neanche 1 euro delle risorse che questo Consiglio ha stanziato nel mese di luglio”. “Siamo in una situazione di gravissima crisi – ha detto Agus – e il presidente non può far finta di essere di un altro pianeta. Venga qui e parli, altrimenti è lecito pensare il peggio possibile. E’ lecito pensare che nel momento di crisi più grave, che la nostra Isola ha affrontato negli ultimi decenni, ci fosse un banchetto dove non si partissero solo portate di pesce o di carne”.

Il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, è quindi intervenuto duramente affermando che qualcuno avrebbe scambiato l’aula per una lavanderia. Non c’erano, ha affermato, né consiglieri regionali, tantomeno quelli del Psd’Az, né assessori, quindi non ho capito di cosa deve rispondere il Presidente Solinas.

Sarà competenza del presidente della Regione, ha aggiunto, stabilire i provvedimenti che deciderà di prendere una volta accertate le responsabilità. “Penso che chi è stato nominato e chi ha partecipato ne dovrà rispondere, visto che c’è un’indagine in corso”.

Francesco Mura, capogruppo di Fratelli d’Italia, accogliendo l’invito del collega Oppi, ha affermato che a Sardara non erano presenti consiglieri regionali di FdI. “Ci dissociamo totalmente – ha detto – da questo tipo di azioni che riteniamo oltreché illecite anche offensive nei confronti e del popolo sardo delle persone che sono costrette a vivere un momento di grande difficoltà e di grande sofferenza”. Mura ha ritenuto giusto cogliere l’invito alla prudenza e a non divulgare nomi non accertati, e ha ribadito che la stessa prudenza la deve avere anche il presidente della Regione, il quale è già intervenuto pubblicamente richiamando all’assunzione di responsabilità tutti i presenti all’evento, nei confronti dei quali si è espresso con parole molto pesanti.

Per Eugenio Lai (Leu) il presidente Solinas deve venire in aula a riferire su quanto accaduto, ricordando che non è stato smentito che ci fossero, tra i partecipanti, persone di fiducia degli assessorati. E’ una questione di rispetto, ha affermato Lai, nei confronti delle Istituzioni, di tutte quelle persone che in questo momento stanno soffrendo e di tutte quelle attività che hanno abbassato le serrande.

Il presidente Pais ha, poi ritenuto di rivolgere pubbliche scuse all’assessore Gabriella Murgia che è stata sottoposta alla pubblica gogna. Per Pais è stato assolutamente inaccettabile e il minimo che si possa fare è di porgere pubbliche scuse, perché, ha detto, non si trattano le persone in questo modo. Pais ha ribadito che il Consiglio si dissocia da questo modo di fare, ricordando che il presidente Solinas ha fatto delle dichiarazioni chiare e precise sulla stampa.

Per Massimo Zedda (Progressisiti) è interesse della maggioranza dare spiegazioni, in un momento di crisi gravissima che coinvolge i cittadini sardi, i lavoratori e le imprese. Zedda ha ricordato anche la gravità della posizione del comandante del Corpo forestale che dovrebbe essere il soggetto preposto a effettuare i controlli su comportamenti illeciti. In particolare ha ricordato che si tratta di un incarico di diretta emanazione del presidente della Regione in termini di controllo sul territorio, con poteri di polizia giudiziaria. Zedda ha ribadito la richiesta che il presidente Solinas venga in Aula e dica cosa sta facendo, quali provvedimenti sta adottando e cosa intenda fare.

Anche per Diego Loi (progressisti) è necessaria chiarezza, trasparenza e coerenza. Loi ha ricordato la gravità della situazione in cui versano le comunità sarde, sia dal punto di vista economico sia sanitario. E ha anche sottolineato le difficoltà che le amministrazioni locali stanno affrontando per consentire ai propri cittadini, soprattutto agli anziani, di potersi sottoporre alle vaccinazioni.

Per Alessandro Solinas (M5S) far circolare nomi non accertati non è nel nostro stile, ha detto, e non è onorevole, come non è onorevole il comportamento di che ha partecipato al pranzo di Sardara. Solinas si è augurato che il presidente della Regione prenda subito dei provvedimenti e che non si rischi, con l’approvazione del Dl 107, che le persone coinvolte nella vicenda di Sardara vengano promosse anziché punite.

Stefano Tunis (Misto) ha ribadito che nessun consigliere regionale era presente al pranzo di Sardara e ha affermato che quanto accaduto “è grave anche solo se si tratta di una rimpatriata tra amici perché chiunque ha un ruolo pubblico ha l’obbligo di dare il buon esempio” e ha aggiunto che sarebbe ancora più grave se si fosse trattato di un ritrovo che aveva l’immotivata ambizione di influire su futuri processi politici. “Chi ha la responsabilità del voto popolare è seduto dentro quest’aula, chi ha la responsabilità di tracciare i percorsi che portano al futuro è seduto in quest’aula. Di quelli che sono seduti in quest’aula  – ha detto – nessuno era a Sardara”.

 Il presidente Pais ha ribadito che è stato importante, anche intervenendo fuori dal regolamento, che il Consiglio regionale abbia preso una posizione chiara, stigmatizzando un fatto grave.

Il presidente Pais ha poi sospeso i lavori dell’Aula. Alla ripresa il presidente del Consiglio ha convocato la conferenza dei Capigruppo, al termine della quale ha dichiarato chiusa la seduta del Consiglio e riconvocato l’aula nel pomeriggio alle 16.30. (Eln)

 

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