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#25 novembre, il Consiglio regionale contro la violenza sulle donne. Il Palazzo in rosso. Pais: “Promuovere la cultura dell’affettività e respingere ogni violenza”

Cagliari, 24 novembre 2023 – “Stefania, Francesca, Giulia. La lista dei nomi delle vittime di violenza in Sardegna, e nel resto del nostro  Paese,  continua ad allungarsi con una velocità impressionante. Secondo i dati, ogni giorno nella nostra isola,   almeno 4 donne sono vittime di violenza fisica o sessuale o di atti persecutori.  E’ necessario cambiare la nostra società promuovendo la cultura dell’affettività sin dalla più tenera età e  condannando  con ogni mezzo  la violenza soprattutto contro le donne.”

Lo afferma con profonda tristezza, amarezza e allarme il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

“E’ un 25 novembre di grande sconforto.  L’opinione pubblica è ancora scossa dalla terribile vicenda di Giulia, la ragazza uccisa dall’ex fidanzato. Giulia è il simbolo della donna di oggi che “vola alto” e che vuole affermarsi perché “l’indipendenza è libertà”. Giulia è la figlia di tutti noi, il simbolo di una generazione di giovani donne che vanno avanti tra mille difficoltà e devono combattere contro mentalità distorte. Ma Giulia è anche il simbolo del fallimento di una società arretrata. E’ ora di cambiare, bisogna promuovere la cultura dell’affettività sin dalla più tenera età e dobbiamo respingere e combattere ogni tipo di violenza soprattutto contro le donne”.

 

In occasione del 25 novembre il Palazzo del Consiglio regionale sarà illuminato di rosso  e sulla pagina del sito istituzionale  compare la banda rossa: #25 novembre, il Consiglio regionale della Sardegna contro la violenza sulle donne.
“Gesti simbolici da parte dell’Assemblea – ha concluso il Presidente Pais –  per non dimenticare chi ha subito o subisce  violenza fisica o psicologica. In ricordo di Giulia e di tutte le donne uccise e maltrattate in ogni angolo del pianeta. Il loro sacrificio non deve passare sotto silenzio e deve servire da stimolo per accelerare al massimo quei provvedimenti ormai necessari per arginare un fenomeno che non può essere inarrestabile”. 

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