CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XVILegislatura
Mozione n. 7
AGUS – GANAU – COCCO – ZEDDA Massimo – SATTA Gian Franco – ORRÙ – CADDEO – PIU – STARA – LOI – DERIU – COMANDINI – PISCEDDA – LAI – CORRIAS – MELONI sulla possibile scelta della Sardegna quale sito per il deposito unico delle scorie nucleari italiane.
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IL CONSIGLIO REGIONALE
PREMESSO che:
– ai sensi della direttiva n. 2011/70/EURATOM sulla gestione in un’ottica comunitaria del combustibile nucleare esaurito e dei rifiuti radioattivi, ogni Stato membro è obbligato a individuare un sito per il deposito unico delle scorie nucleari;
– nel caso italiano si tratterebbe di un deposito che dovrebbe accogliere oltre 70.000 metri cubi di rifiuti radioattivi ad alta attività , composti per il 60 per cento da materiali relativi allo smantellamento degli impianti nucleari e per il 40 per cento da quelli derivanti da attività industriali, di medicina nucleare e di ricerca;
– la mappa di siti idonei (Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee – CNAPI) è stata già consegnata dalla Sogin (la società di Stato responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi) all’autorità di controllo dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e che questa carta, dopo essere stata esaminata dal medesimo istituto, dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero dell’ambiente, attende ancora di essere resa pubblica;
– la Regione, in diverse occasioni ufficiali, si è pronunciata negativamente a qualsiasi decisione sovraordinata di ospitare siti di deposito scorie;
– nella scorsa legislatura il Consiglio regionale si è già espresso negativamente sulla possibilità di individuare la Sardegna quale deposito unico delle scorie nucleari, attraverso l’approvazione di un ordine del giorno che chiedeva al Presidente della Regione l’impegno a opporsi all’inserimento del territorio sardo nell’elenco delle aree idonee;
CONSIDERATO che:
– sul lungo procedimento portato avanti dalla Sogin e dai Ministeri dello sviluppo economico e dell’ambiente grava una totale assenza di informazioni ufficiali su atti e provvedimenti che evidentemente rivestono rilevante interesse per le istituzioni potenzialmente interessate e per l’opinione pubblica isolana;
– sono comunque, col passare del tempo, sempre più insistenti le voci che vorrebbero la Sardegna quale sito scelto per il deposito unico;
– le dichiarazioni degli esponenti del Governo nazionale, ancora oggi, non escludono in maniera netta e definitiva la Sardegna dalla mappa di siti idonei;
CONSIDERATO inoltre che la Sardegna, attraverso la consultazione popolare referendaria del 2011, si è espressa in maniera assolutamente contraria sia alle centrali nucleari che ai depositi di scorie, con percentuali superiori al 90 per cento;
TENUTO CONTO che la questione in argomento non può prescindere, in ogni caso, da un serio e trasparente confronto tra istituzioni nazionali e regionali e deve necessariamente tenere conto dell’opinione espressa sia a livello popolare che politico regionale,
impegna il Presidente della Regione
1) a informare l’aula del Consiglio regionale sugli indirizzi adottati dal governo nazionale per la selezione del sito per il deposito unico delle scorie nucleari italiane e sullo stato di attuazione del procedimento portato avanti da Sogin e dai Ministeri dello sviluppo economico e dell’ambiente;
2) a farsi portavoce del dissenso popolare e politico pronunciato dalla Sardegna sull’ipotesi della scelta del territorio regionale quale sito selezionato per il deposito unico nazionale;
3) ad attivare con urgenza ogni azione utile nei confronti del governo nazionale finalizzata ad escludere definitivamente il territorio regionale dai siti idonei per il deposito unico delle scorie nucleari.
Cagliari, 3 maggio 2019