Mozione n. 620

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 620

LAI – COCCO – CADDEO – ORRÙ sul diritto allo studio degli studenti sardi che frequentano corsi presso atenei o istituti di alta formazione in altre regioni italiane.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che il diritto allo studio è uno dei diritti fondamentali ed inalienabili della persona, statuiti dagli articoli 33 e 34 della Costituzione italiana, che riconosce l’importanza del diritto all’istruzione e demanda alle istituzioni il dovere di garantirlo, assicurando la possibilità a tutti di frequentare la scuola e raggiungere le proprie aspirazioni a prescindere dalle condizioni socio-economiche di partenza;

RILEVATO che:
– è in aumento tra gli studenti la tendenza a preferire sedi o corsi di laurea ritenuti di maggiore prestigio o qualità e più adeguati alle proprie aspirazioni, circostanza che aumenta la propensione al trasferimento fuori sede;
– una delle preoccupazioni che tocca più da vicino tutti quei giovani che desiderano intraprendere la propria carriera universitaria lontano da casa è la ricerca dell’alloggio;
– a tale riguardo, la sistemazione, la spesa, le condizioni dell’immobile, i servizi e i collegamenti rispetto alla sede scelta sono elementi imprescindibili, se si pensa che diventerà il punto di riferimento principale per i successivi anni;
– il progressivo aumento dei costi degli studi e il perdurare della crisi economica, spesso hanno portato le famiglie in condizioni socio-economiche non privilegiate a scegliere tra la volontà di continuare a investire nell’istruzione e le crescenti difficoltà economiche che rendono impraticabile la vita fuori casa;

DATO ATTO che:
– in tale contesto, per gli studenti sardi fuorisede è sempre più difficile trovare una sistemazione che possa permettergli di vivere nella città in cui inizieranno o proseguiranno gli studi, principalmente nei capoluoghi più gettonati;
– dette difficoltà sono amplificate anche dal risiedere in una regione penalizzata dal punto di vista logistico rispetto al raggiungimento delle sedi di studio, dovuti anche alle note problematiche “irrisolte” relative ai trasporti, dove la sola borsa di studio non copre i costi di mantenimento che vanno oltre le spese di alloggio;
– con il ritorno delle lezioni in presenza, per esempio in città come Bologna, si sono registrati aumenti di prezzo inconciliabili con le possibilità economiche della maggior parte delle famiglie degli studenti isolani, rendendo impossibile o quasi reperire ogni tipo di alloggio;

RITENUTO che:
– stante le difficoltà a reperire alloggi a costi contenuti, in attesa dello scorrimento delle graduatorie degli atenei (per esempio graduatoria Er.Go. dell’Azienda regionale per il diritto agli studi dell’Emilia Romagna che offre servizi a studenti delle università attraverso interventi di sostegno economico attribuiti tramite concorso, tra i quali borse di studio e servizio abitativo) che potrebbero assicurare un alloggio ai numerosi idonei in graduatoria, sarebbe opportuno garantire la partecipazione alle lezioni, anche limitatamente agli studenti fuori sede, attraverso la didattica a distanza (DAD), fino a soluzione del problema logistico rappresentato;
– data l’importanza che essa riveste, è opportuno vigilare sul corretto scorrimento delle graduatorie per l’assegnazione delle borse di studio, degli alloggi e di tutti gli altri servizi che garantiscono la possibilità di continuare gli studi agli studenti che si trovano in lista d’attesa,

impegna il Presidente della Regione
e l’Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport

ad assumere con ogni immediatezza ed urgenza tutte le iniziative necessarie in ordine alle difficoltà degli studenti fuori sede sopra rappresentate, a tutela del pieno diritto allo studio quale valore irrinunciabile e fondamentale per la crescita degli studenti sardi e per il futuro stesso della nostra isola.

Cagliari, 25 ottobre 2022

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