Mozione n. 616

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 616

GANAU – COMANDINI – MORICONI – CORRIAS – DERIU – MELONI – PINNA – PISCEDDA – CADDEO – ORRÙ – COCCO – LAI – AGUS – LOI – PIU – SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo – LI GIOI – SOLINAS Alessandro – CIUSA – MANCA Desirè Alma sulla necessità che il Presidente della Regione riferisca al Consiglio regionale i termini dell’affidabilità dichiarata in seguito alla valutazione Fitch Rating che classifica la Regione Sardegna BBB+, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.

***************

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– Fitch Ratings, leader mondiale nel rating e nella ricerca, ha confermato i Default Ratings (IDR) a lungo termine degli emittenti in valuta estera e in valuta locale della Regione Autonoma della Sardegna a “BBB+” con prospettive stabili;
– Il rating è un giudizio che viene espresso da un soggetto esterno e indipendente, l’agenzia di rating appunto, sulle capacità di un soggetto giuridico di pagare o meno i propri debiti;

APPRESO che dalla pubblicazione del rating 2022 da parte dell’agenzia internazionale Fitch, sui risultati ottenuti in campo economico finanziario dalla Regione, sembrerebbe sia emerso che dall’analisi degli elementi, meramente teorici, presi in considerazione dall’agenzia di rating, la Regione abbia dimostrato un buon controllo dei conti e delle capacità di ripagare i debiti e una buona capacità di programmazione dei fondi europei, elementi che hanno portato l’agenzia di rating a confermare per la Sardegna un rating di lungo periodo (LT IDR) pari a BBB+, con una previsione a medio e lungo termine stabile (outlook);

SENTITA la conferenza stampa del Presidente della Regione del 7 ottobre 2022, dove ha ricordato i risultati più importanti ottenuti dal 2019 ad oggi, di seguito riportati integralmente, evidenziando, a detta del governatore, come la Regione si sia distinta nella definizione degli strumenti più appropriati per contrastare gli effetti negativi sull’economia e abbia tempestivamente erogato ristori e aiuti alle imprese e alle famiglie consentendo appunto la tenuta dell’economia regionale:
“AZZERATO IL DISAVANZO. Nel corso della Legislatura è stato interamente azzerato il debito ereditato dal 2018, pari a 888 milioni di euro (che comprendeva anche il disavanzo della sanità). Con il rendiconto del 2021, il miglioramento complessivo di circa 279 milioni rispetto al disavanzo del 2020 (pari a circa 201 milioni, ora coperti), ha consentito di ripianare interamente in anticipo quel risultato negativo ereditato dalle gestioni degli anni passati e rimasto in piedi nel rendiconto precedente, arrivando all’azzeramento del debito in anticipo rispetto alla possibilità che aveva la Regione di ripianarlo in più anni:
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE DI 78 MILIONI. Il rendiconto 2021 (differenza tra entrate e spese dell’anno, compresi i residui degli anni precedenti) per la prima volta dal passaggio alla contabilità armonizzata ha registrato un avanzo di amministrazione di circa 78 milioni di euro;
VERTENZA ENTRATE, RIDUZIONE DEL CONTRIBUTO ALLA FINANZA PUBBLICA. Gli accordi sanciti nel corso della Legislatura con il Governo (2019 e 2021) hanno portato alla riduzione di 380 milioni l’anno del contributo alla finanza pubblica. Sempre l’accordo del 2021 assegnava dallo stesso anno alla nostra Isola i primi 66 milioni a compensazione dei maggiori oneri sostenuti sulla base della condizione di insularità, che sono diventati 100 milioni all’anno a regime, sempre come acconto, dal 2022, fino a nuova intesa. L’ammontare complessivo annuo di risorse disponibili per la Regione è dunque di 480 milioni, “un tesoretto importante, ha detto il Presidente della Regione, per alimentare politiche di sostegno alle famiglie e alle imprese”;
INVESTIMENTI, UN MILIARDO E MEZZO PER LA SARDEGNA. In base all’accordo del 2019 lo Stato ha riconosciuto alla Sardegna 1.500.000.000 di risorse per investimenti spalmati in 13 anni dal 2020 al 2033. “Si tratta di risorse che abbiamo impiegato e impiegheremo per alimentare una serie di spese di investimento che riguarderanno interventi territoriali, interventi per i nuovi ospedali e interventi per la valorizzazione della civiltà nuragica attraverso una campagna capillare di scavi che sarà avviata su tutto il territorio regionale”, ha spiegato sempre il Presidente;
CAPACITÀ DI SPESA DEI FONDI UE 14-20 AL DI SOPRA DELLA MEDIA NAZIONALE. Rispetto alla spendita delle risorse del POR FESR Sardegna 2014-2020, la nostra Regione si è posizionata ben al di sopra della media nazionale. A fronte di una spesa media nazionale che si attesta intorno al 60 per cento influenzata dalle performance negative di alcune regioni del Mezzogiorno rimaste ben al di sotto della media delle altre regioni, sul Por riprogrammato per effetto della crisi generata dalla pandemia, la Sardegna vanta una quota Ue superiore (69 per cento);
TEMPESTIVITÀ DEI PAGAMENTI ALLE IMPRESE, ANTICIPO DI 18 GIORNI. “La Sardegna è un interlocutore affidabile”, ha detto il Presidente riferendosi all’indice di tempestività dei pagamenti. La Regione paga le fatture ai fornitori con un anticipo di 18 giorni rispetto alla scadenza, garantendo così liquidità alle imprese: l’indice di tempestività dei pagamenti è infatti passato da 11,41 a 18,39. Se nel biennio 2019-2020 l’Amministrazione regionale ha pagato le fatture mediamente in anticipo di 10 giorni, nel 2021 si registra un ulteriore passo in avanti, con un balzo di altri 8 giorni di anticipo sul saldo previsto, teso a sostenere l’attività del tessuto economico sardo.
L’indicatore di tempestività dei pagamenti (Itp) calcolato dal Mef e determinato come differenza tra la data di scadenza della fattura e la data di pagamento ai fornitori restituisce quindi l’immagine della Sardegna come Regione attenta, competente nella gestione della macchina amministrativa e pronta ad aiutare le imprese;
FONDO EMERGENZA IMPRESE, EROGATA LA TOTALITÀ DELLE RISORSE. Raggiunto il totale delle risorse europee messe a bando, con l’erogazione di 120 milioni del Fondo emergenza imprese istituito dalla Giunta regionale nel 2020 per sostenere le aziende grazie all’erogazione di prestiti a lungo termine a tassi agevolati, a cui si sono aggiunti altri 30 milioni erogati a giugno e che hanno consentito di arrivare al totale delle risorse previste dal Fondo, quindi a chiusura del bando;
SARDEGNA, REGIONE CHE COMBATTE LO SPOPOLAMENTO. La Regione, come ha ricordato il Presidente nel corso della presentazione del rating, non è solo quella che durante l’emergenza ha investito maggiori risorse proprie rispetto a tutte le altre regioni italiane per fronteggiare gli effetti della crisi ma anche quella che per la prima volta ha investito risorse certe contro lo spopolamento. Ammontano a 255 milioni di euro le risorse stanziate nel triennio, di cui 42 mln nel 2022, 95 nel 2023 e 108 nel 2024.
“Il fulcro di questo provvedimento, ricorda il Presidente della Regione, ha riguardato i centri al di sotto di 3mila abitanti, interessati da misure di accompagnamento alla genitorialità da 600 euro per ogni bambino, misure per la ristrutturazione di una casa e, all’interno del perimetro del de minimins, un contributo per l’avvio di una attività. Un set di misure positivo con risorse certe per la lotta contro lo spopolamento”.”;

CONSIDERATO che a quanto dichiarato dal Presidente della Regione, più che di risultati “più importanti ottenuti dal 2019 ad oggi”, si potrebbe dire che il Presidente e l’esecutivo tutto vivono ad una distanza siderale con la realtà, una Regione che non sa né programmare, tantomeno spendere, più che affidabile, in periodo drammatico come l’attuale potrebbe essere definita irresponsabile;

SI EVIDENZIA INFATTI che tante imprese agricole da anni attendono gli aiuti che sarebbero dovuti tempestivamente arrivare e stanziati sia con fondi regionali che europei, gli operatori economici che ancora aspettano gli aiuti delle risorse stanziate dal Consiglio regionale e ancora, chiarisca come mai nella spesa dei Programmi operativi regionali certificata alla CE alla data del 31 dicembre 2021, la Sardegna è risultata rispettivamente ultima e terzultima in termini di percentuali di spesa effettuata sul totale delle risorse FSE e FESR ad essa assegnate e programmate e, per ultimo ma non per questo di minor importanza, l’esclusione della nostra isola dalla ripartizione di parte importante delle risorse del PNRR;
alla luce delle dichiarazioni del Presidente e in riferimento a quanto su riportato

impegna il Presidente della Regione

1) a riferire punto per punto e dati concreti alla mano, sui risultati più importanti ottenuti dal 2019 ad oggi elencati nella sua conferenza stampa del 7 ottobre 2022 e su riportati,
2) in particolare il Presidente dovrà dare risposte concrete:
– alle migliaia di imprese agricole che attendono da anni che le pratiche con i loro contributi vengano evase;
– alla maggior parte degli operatori economici non sono ancora arrivate le risorse stanziate con urgenza dal Consiglio regionale (ad esempio Fondo Resisto e fondi stanziati con la legge regionale 22 novembre 2021, n. 17 (Disposizioni di carattere istituzionale-finanziario e in materia di sviluppo economico e sociale));
– nella spesa dei Programmi operativi regionali certificata alla CE alla data del 31 dicembre 2021, la Sardegna è risultata rispettivamente ultima e terzultima in termini di percentuali di spesa effettuata sul totale delle risorse FSE e FESR ad essa assegnate e programmate, (che
la mancata nomina, protratta per anni e sino a pochi mesi fa, del direttore del centro regionale di programmazione, possa aver influito negativamente?);
– visto il richiamo del Presidente tra le valutazioni di Fitch e i benefici dell’Accordo stipulato con lo Stato nel novembre del 2019, di poter valutare, a distanza di tre anni, se i termini di quell’accordo pattuiti non siano stati sottovalutati a danno della nostra isola, e se Fitch abbia considerato la mancata attuazione del punto 10 di quello stesso Accordo, (istituzione di un tavolo tecnico politico per la definizione degli svantaggi strutturali derivanti dalla nostra particolare condizione di insularità e delle relative soluzioni da adottare);
– l’esclusione della nostra isola dalla ripartizione di parte importante delle risorse del PNRR, ad esempio, giusto per citarne uno, l’esclusione della Sardegna dall’alta velocità;
3) a riferire alle imprese, alle famiglie e ai sindaci sardi sulla presunta nuova affidabilità acquisita dalla Regione da lui guidata ma anche per conoscere le iniziative che intenderà intraprendere per rassicurare circa la capacità della spesa ed efficacia dell’azione del Governo, tanto millantante.

Cagliari, 13 ottobre 2022

Condividi: