Mozione n. 594

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 594

LAI – COCCO – COMANDINI – CIUSA sull’ammodernamento ed il potenziamento delle linee ferroviarie e delle tratte turistiche servite dal Trenino verde della Sardegna, sulle troppe sospensioni e riduzione del numero delle corse e sulla poca chiarezza sul programma di esercizio per la stagione corrente.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il servizio turistico del Trenino Verde della Sardegna, che da oltre 130 anni permette di collegare la nostra Isola dal mare verso l’interno attraverso percorsi suggestivi e unici, oltre ad essere un grande attrattore turistico costituisce un importante volano per l’economia locale derivata;
– in data 19 dicembre 2018 è stato siglato un importante protocollo d’intesa tra la Regione ed il Comitato per il Trenino Verde della Sardegna, che comprende stanziamenti per la riapertura di tutte le linee, la dislocazione di treni aggiuntivi per il servizio turistico oltre ad un ambizioso piano marketing, che mira a promuovere e valorizzare questo particolare servizio ferroviario all’interno di un ampio progetto pluriennale e a definire una serie di interventi e iniziative per rendere l’antica infrastruttura un grande attrattore turistico della nostra Isola;

DATO ATTO che:
– a seguito delle disposizioni ministeriali per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, il servizio turistico del Trenino Verde della Sardegna ha subito un brusco rallentamento, tra sospensioni e riprese delle corse, con conseguenti gravi disagi per tutto l’indotto generato;
– a fronte della rivalutazione del viaggio in treno, come turismo lento, eco-sostenibile e culturale, sono ampiamente diminuititi ì treni a disposizione, bloccando la possibilità di soddisfare le numerose richieste che avrebbero avuto una ricaduta certa sui territori visitati;

RILEVATO che:
– nonostante l’attenuazione delle misure di contenimento all’emergenza sanitaria non si è percepito alcun apprezzabile ritorno alle condizioni di normalità, soprattutto per la programmazione, in ritardo ingiustificato e approssimativa della stagione turistica, che ha di fatto impedito un vero rilancio di tutte le tratte ferroviarie turistiche e con esse dei territori interessati;
– la scadente organizzazione generale e la predisposizione e modifica dei calendari, calati dall’alto e senza accordo con i tour operator, ha generato un numero di posti insufficienti a garantire un’offerta turistica valida, che si riflette negativamente sull’intera stagione estiva e per l’intero anno;

CONSTATATO che:
– sia il Trasporto pubblico locale (TPL) che il servizio turistico versano da tempo in una condizione di grave crisi che ha portato ad una costante diminuzione del personale, mentre la progressiva obsolescenza del materiale rotabile ha determinato una crescente difficoltà ad assolvere alla domanda di mobilità, sia nel trasporto passeggeri che sulle tratte turistiche;
– non si è proceduto alla necessaria manutenzione del parco rotabile, gestito da Arst (Azienda regionale trasporti) tra enormi difficoltà, e le automotrici, che risalgono agli anni 50 e 80, necessitano di manutenzione radicale, in assenza della quale è impossibile garantire mezzi sufficienti per una ripresa apprezzabile dei viaggi sulle diverse tratte del Trenino verde, permettendo al contrario che dei pezzi storici che ci invidiano in tutto il mondo vengano divorati dalla ruggine o addirittura demoliti;
– nonostante le crescenti difficoltà l’Arst non ha ancora portato a termine le procedure concorsuali per l’assunzione del personale mancante, che garantirebbero maestranze sufficienti per una ripresa apprezzabile dei viaggi sulle diverse tratte del Trenino verde;
– inoltre non si comprende come la Regione intenda gestire il ripristino dei contratti di assuntoria sia per il TPL che per il servizio turistico;

CONSIDERATO che:
– attorno ai flussi turistici delle linee ferroviarie montane sono sorte, soprattutto nelle zone interne, numerose iniziative imprenditoriali, rivolte alla ristorazione, all’accoglienza ed alla valorizzazione dell’esteso patrimonio archeologico, storico, naturalistico e ambientale, consentendo di far nascere e crescere un’economia indotta che rappresenta una importante occasione di sviluppo per un territorio ad elevato spopolamento e con poche altre alternative economiche e di lavoro;
– l’utilizzazione delle linee ferroviarie turistico-montane della Sardegna è in costante aumento e nonostante l’assenza di una adeguata attività di promozione, cresce la domanda di trasporto turistico inevasa, complessivamente stimabile in almeno 20.000 unità, pure in assenza di promozione adeguata;

RITENUTO che:
– nell’ottica della coesione e del riequilibrio territoriale, sia necessario dare coerenza e continuità ad una politica volta ad affermare il binomio ferrovie-territorio come elemento capace di orientare significativi flussi turistici verso le aree dell’Interno, contribuendo all’allungamento della stagione e potenziando l’integrazione con le aree costiere;
– con l’attenuazione delle misure di contenimento all’emergenza sanitaria è auspicabile un veloce ritorno alle condizioni di normalità, anche attraverso una maggiore rapidità sull’utilizzo delle risorse previste per il Trenino verde, al fine di permettere un vero rilancio di tutte le tratte e con esse dei territori interessati, oltre a porre fine agli interminabili lavori che durano da anni, senza neppure spiegarne le ragioni, sia al comitato, che rappresenta gli attori principali dei territori, che agli sterri tour operator;
– è altresì auspicabile un “Progetto generale Regionale di valorizzazione del Trenino verde della Sardegna”, la più lunga ferrovia storica d’Europa, attraverso un piano di interventi ed una programmazione partecipata da parte degli attori territoriali, quali comuni, comunità montane, gal, consorzi turistici e operatori turistici ed economici, i quali nel tempo hanno investito e creato i servizi e prodotti utili a soddisfare l’offerta turistica,

impegna il Presidente della Regione e l’Assessore regionale competente

1) ad adottare tutti gli atti necessari ad affrontare concretamente le problematiche afferenti il Trenino verde al fine di consentire una vera ripresa e un futuro migliore del servizio turistico, portandolo ai livelli standard europei, perché ritenuto prioritario nel sostegno reale ed essenziale alle politiche di sviluppo possibile delle zone interne della Sardegna;
2) a porre in essere con la massima sollecitudine il protocollo di intesa stipulato tra Regione Sardegna, rappresentanti del Comitato Trenino verde della Sardegna e gli amministratori locali, al fine di valorizzare lo straordinario vettore turistico per le sue reali potenzialità e restituire una speranza alle imprese del settore;
3) a promuovere, d’intesa con gli enti locali interessati e gli operatori privati, un “Progetto regionale di valorizzazione del Trenino verde”, attivando da subito un’azione di promozione delle linee turistiche ed un processo di adeguamento e potenziamento del materiale rotabile, che consenta la ripresa dei viaggi sulle diverse tratte, che nell’Immaginario collettivo rappresentano al meglio l’interno incontaminato e antico dell’isola, ricco di lingue, culture e micro-comunità straordinariamente diverse ed apprezzate dai nuovi flussi del turismo esperienziale e culturale di oggi in tutto il mondo.

Cagliari 1° giugno 2022

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