Mozione n. 590

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 590

TALANAS – CERA – COCCIU sulle difficoltà nell’attuazione del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 da parte dei beneficiari dei finanziamenti a causa del fenomeno dell’aumento dei prezzi delle materie prime.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il Prezzario per la contabilità delle opere di miglioramento fondiario per le aziende agricole e complemento al prezzario delle opere pubbliche viene usato come riferimento per il PSR per valutare costi e prezzi degli investimenti e dei lavori svolti dalle aziende agricole;
– lo stesso Prezzario, attualmente in vigore, non viene aggiornato dall’annualità 2018;
– dalle interlocuzioni avute con numerose imprese agricole beneficiarie dei finanziamenti previsti dal Piano e/o intenzionate a concorrere all’ottenimento degli stessi, è emerso un quadro preoccupante circa l’impossibilità di realizzare le opere finanziate/finanziabili a causa del vertiginoso aumento dei prezzi delle materie prime, in particolare degli ultimi mesi, che causa la mancata presenza del requisito di redditività per gli operatori economici che devono eseguire le opere preventivate;

CONSIDERATO che:
– il fenomeno dell’aumento dei prezzi ha pesantemente colpito tutti i settori produttivi, impedendo e/o rallentando la realizzazione di opere strategiche e importanti per l’economia sarda, tra cui quelle previste all’interno del Programma di sviluppo rurale;
– a titolo di esempio, negli ultimi 12 mesi, si sono verificati aumenti del 40 per cento per quanto riguarda il costo del bitume, tra il 70 per cento e 1’80 per cento del costo dell’acciaio, del 15-20 per cento del costo del cemento, del 9 per cento della sabbia, dell’8 per cento della ghiaia, del 60-70 per cento del costo del legname e più in generale, il fenomeno inflativo, si è riversato sulla stragrande maggioranza delle materie prime presenti sul mercato;
– molte aziende hanno iniziato le opere e si sono dovute fermare perché l’aumento dei costi le porterebbe al collasso economico;
– è necessario adeguare i prezzi delle voci riferite all’edilizia zootecnica, agli impianti zootecnici, agli impianti di irrigazione, alle serre, alle attrezzature enologiche, le spese di laboratorio, ai costi relativi ai frantoi e tutte le voci collegate alle lavorazioni per il miglioramento fondiario;

VISTO l’esempio virtuoso, a titolo di esempio, della Regione Marche che, nel mese di aprile, ha aggiornato il documento di riferimento usato per i bandi del Programma di sviluppo rurale, riconoscendo aumenti anche superiori al 20 per cento su alcune voci per tener conto dei rincari del mercato;

PRESO ATTO che le problematiche su esposte possono essere significativamente superate attraverso il rapido aggiornamento del Prezzario regionale utilizzato per la contabilità delle opere di miglioramento fondiario,

impegna il Presidente della Regione,
l’Assessore regionale dei lavori pubblici
e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale

affinché, in considerazione del fatto che la problematica è estesa a numerose aziende agricole della Sardegna e che, a causa del rapido e vertiginoso aumento dei prezzi, queste si trovano in difficoltà nell’utilizzare i prezzi inseriti all’interno del Prezzario regionale attualmente in vigore, attuino con urgenza tutte le misure possibili per consentire la corretta realizzazione delle misure previste dal Piano attraverso un puntuale aggiornamento del Prezzario per la contabilità delle opere di miglioramento fondiario per le aziende agricole e complemento al prezzario delle opere pubbliche, ormai fermo ai prezzi del 2018.

Cagliari, 18 maggio 2022

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