Mozione n. 576

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 576

CADDEO – ORRÙ – LOI – PIU – LAI – COCCO – MANCA Desiré Alma – LI GIOI – CIUSA – SOLINAS Alessandro sulla crisi socio-economica della Sardegna.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– dal profondo della Sardegna sale sempre più forte l’allarme e la preoccupazione che nasce da una situazione di crisi e disagio, aggravata dalla pandemia e resa oramai insostenibile dalla drammatica situazione internazionale innescata dalla guerra in Ucraina;
– tutti i settori produttivi sono in una condizione di stremo che rischia di mettere a rischio la stessa esistenza di piccole e medie imprese e artigiani di tutte le filiere economiche isolane;
– le famiglie, gli anziani, i disoccupati e le parti più fragili della società vedono il “fine mese” come una meta irraggiungibile dalla quale sono separati da settimane di ristrettezze e privazioni materiali;
– il sistema dei servizi pubblici, a partire da quelli essenziali quale la sanità versano in una condizione di precarietà strutturale resa ancor più grave dai colli di bottiglia che si sono creati nell’approvvigionamento dei materiali e delle forniture, compresi i farmaci;

CONSIDERATO che:
– il caro bollette e carburanti e l’imminente penuria di tutte le materie prime in importazione rischia di fermare, anzi di far retrocedere, la timida ripresa economica e occupazionale registrata negli ultimi mesi del 2021;
– il non più accettabile ritardo della riformulazione del piano energetico e ambientale regionale, indispensabile per renderlo adeguato al contesto e, soprattutto, orientato verso una giusta e sostenibile transizione energetica alla neutralità delle emissioni, rischia di pregiudicare il cammino della Sardegna verso lo sviluppo sostenibile;
– mai come oggi, la Sardegna, ha visto disponibili una tale entità di risorse rivenienti dal PNRR e dagli altri piani di finanziamento che, se opportunamente destinati e calati in tempi brevi, consentirebbero alla nostra isola di vivere una nuova e grande stagione di rinascita sociale ed economica, vitale soprattutto per le zone interne e rurali;

RILEVATO che recentemente si sono verificate motivate forme di protesta che contestualmente arrecano inevitabilmente gravi disagi al sistema produttivo e ai consumatori e che, qualora non si dovessero prendere misure adeguate, potrebbero moltiplicarsi con modalità e forme ancor più problematiche;

EVIDENZIATO che in data 24 marzo 2022 il presidente dell’ANCI Sardegna, con specifica lettera, ha formalizzato una accorata e urgente richiesta al Presidente della Regione, alla Giunta regionale e a tutto il Consiglio regionale della Sardegna di massimo coinvolgimento, in questa drammatica congiuntura, degli enti locali unitamente a forze sociali, categorie produttive, terzo settore,

impegna il Presidente della Regione

1) a una discussione immediata in aula della situazione esposta;
2) all’istituzione di un tavolo permanente interistituzionale, partecipato in termini concertativi e di codecisione da enti locali, forze sociali, categorie produttive, rappresentati del mondo associativo e del terzo settore che affronti le gravi ripercussioni che nelle prossime settimane e mesi ricadranno sulle famiglie, sull’intera società sarda e in tutto il sistema economico-produttivo.

Cagliari, 26 marzo 2022

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