Mozione n. 564

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 564

MANCA Desiré Alma – LI GIOI – SOLINAS Alessandro – CIUSA – AGUS – LOI – ORRÙ – CADDEO – PIU – SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo – COCCO – LAI – GANAU – PISCEDDA – COMANDINI – CORRIAS – MELONI – MORICONI – PINNA – DERIU sulla necessaria attivazione di un servizio di autoambulanza fisso presso il Centro dialisi del San Camillo di Sassari.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– la dialisi è una terapia salvavita e il paziente nefropatico deve sottoporsi al relativo trattamento di norma con cadenza trisettimanale;
– i Centri dialisi sono strutture ambulatoriali, ospedaliere ed extraospedaliere, finalizzate a erogare i trattamenti sostitutivi ai pazienti affetti da insufficienza renale in fase uremica;
– nel territorio regionale sono presenti:
– Centri dialisi di riferimento (CDR), ad elevata assistenza, annessi ad una Unità operativa ospedaliera di Nefrologia dotata di posti-letto di degenza propri, con il compito prevalente di assistere pazienti con instabilità cliniche e comorbidità maggiori;
– Centri dialisi ad assistenza decentrata (CAD), strutture specialistiche finalizzate a garantire la dialisi a pazienti con instabilità clinica, gestibili grazie alla presenza continuativa del nefrologo durante tutta la seduta dialitica;
– Centri dialisi ad assistenza limitata (CAL), strutture specialistiche finalizzate a garantire la dialisi a pazienti certificati dal Nefrologo responsabile come clinicamente stabili;
– gli attuali requisiti minimi organizzativi, strutturali e tecnologici per l’accreditamento regionale dei Centri dialisi di riferimento e dei Centri dialisi ad assistenza decentrata prevedono che il centro sia localizzato in modo da consentire il facile accesso dei pazienti, dei loro accompagnatori e dei mezzi di soccorso e che sia dotato di locali e spazi correlati alla tipologia e al volume delle attività erogate. Infine, per il CAD sono prescritti specifici requisiti minimi organizzativi, consistenti in una “dotazione numerica del personale medico e infermieristico;

CONSIDERATO che:
– il Centro dialisi San Camillo, situato presso la strada statale Sassari-Sorso, km 3, con un potenziale bacino di utenza di circa 120/150 pazienti cronici, di cui il 70/75 per cento di Sassari, sotto diversi profili non risulta rispondente ai requisiti minimi sopra indicati;
– la mancanza di tali requisiti ha gravi ripercussioni sulla sicurezza dei pazienti: in caso di arresto cardiaco insorto durante il trattamento dialitico i mezzi del servizio di emergenza/urgenza arrivano da Sassari e devono trasportare il paziente in uno dei presidi ospedalieri cittadini dotati delle strutture e dei servizi necessari e, vista la notevole distanza del Centro dialisi e le caratteristiche della strada, sussiste il rischio concreto che non riescano a intervenire tempestivamente per salvargli la vita;
– l’ubicazione del centro in questione non consente, inoltre, nemmeno l’agevole accesso dei pazienti e dei mezzi di soccorso, se si considera che dista circa 13 km dal centro di Sassari e che il relativo percorso si presenta alquanto tortuoso, risultando percorribile soltanto a mezzo di autobus pubblici con corse ogni novanta minuti o, in alternativa, mediante ambulanza a pagamento o con il proprio autoveicolo, con i conseguenti disagi per i pazienti con disabilità e/o sprovvisti della possibilità economica di viaggiare;

CONSIDERATO inoltre che:
– il 6 febbraio 2022, il quotidiano La Nuova Sardegna ha riportato la notizia dal titolo “Cinque medici per 150 dializzati”, in cui l’associazione “Sassari si muove” ha denunciato la carenza di personale medico presso il centro dialisi del San Camillo a Sassari, oltre a quelli di Alghero e Porto Torres;
– la vicepresidente dell’associazione “Sassari si muove”, Marcella Piras, nella stessa intervista, ha inoltre evidenziato la necessità di attivazione di un servizio di ambulanza fissa al Centro dialisi San Camillo di Sassari perché in caso di urgenza sia presente un mezzo subito disponibile per il trasporto del paziente all’ospedale;
– i pazienti dializzati hanno bisogno di un monitoraggio praticamente costante durante l’operazione di lavaggio del sangue;
– il rischio che, nei centri dialisi di Sassari, San Camillo, Alghero e Porto Torres, si possano verificare più situazioni critiche è attualmente alto, dal momento che la presenza di un solo medico per turno non è sufficiente a garantire la presa in carico di decine di pazienti nefropatici contemporaneamente;
– l’esiguo numero di medici in servizio non consente la sicurezza dei dializzati e la serenità di chi li cura;
– i pazienti in carico al San Camillo di Sassari sono circa 70, quelli in carico ad Alghero circa 60, e quelli in carico a Porto Torres circa 20;
– la vicepresidente dell’associazione “Sassari si muove” ha inoltre denunciato che, nel caso in cui un medico dovesse assentarsi (per ferie, malattie, riposi, legge 104), la sua assenza verrebbe coperta con il trasferimento di un nefrologo da un presidio all’altro tra quelli di Sassari, Alghero e Porto Torres;
– la situazione rappresentata sopra è una situazione al limite dell’emergenza che va avanti da anni, senza che siano state messe in campo azioni per risolverla,

impegna il Presidente della Regione
e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale

1) ad attivarsi con urgenza per garantire l’attivazione di un servizio di autoambulanza fisso e permanente presso il Centro dialisi San Camillo di Sassari;
2) a garantire il reclutamento di un numero di medici nefrologi adeguato alle esigenze del Centro dialisi San Camillo di Sassari.

Cagliari, 11 febbraio 2021

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