Mozione n. 522

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 522

TALANAS – CERA – COCCIU in merito alla necessità di garantire visite di una durata congrua ai bisogni assistenziali degli ospiti residenti all’interno delle strutture di ospitalità e lungo degenza, delle residenze sanitarie assistite (RSA), degli hospice, delle comunità protette e delle strutture riabilitative residenziali della Sardegna.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– la pandemia da Covid-19 ha determinato gravi conseguenze sulla tenuta del sistema sanitario nazionale e sul sistema dei ricoveri all’interno delle residenze sanitarie assistenziali (RSA), delle comunità protette e delle altre strutture socio-sanitarie residenziali, con stringenti limitazioni alle visite dei parenti volte a garantire l’incolumità delle persone più fragili e della fascia più anziana della popolazione;
– ad oggi, gran parte delle strutture in questione continuano ad adottare protocolli volti a limitare l’accesso da parte di parenti e visitatori esterni e questa situazione acuisce il dramma connesso all’isolamento delle persone fragili e degli anziani;

CONSIDERATO che:
– nonostante la circolare n. 0014049 del Ministero della salute, datata 30 luglio 2021, abbia stabilito che l’accesso alle residenze sanitarie assistenziali e alle residenze per anziani e per persone affette da disabilità o altre patologie possa essere consentito tutti i giorni della settimana, anche i festivi, garantendo al contempo che la visita del parente o visitatore munito di certificazione verde Covid-19 , si svolga in un tempo congruo al bisogno di assistenza, di durata possibilmente sino a 45 minuti, ciò non risulta applicato in maniera omogenea nella maggior parte delle strutture del territorio;
– da numerose segnalazioni pervenute relativamente alle modalità di accesso/uscita degli ospiti e visitatori presso le strutture sopramenzionate, risulta evidente che molte persone anziane o con disabilità hanno la possibilità di incontrare i parenti e i visitatori per un lasso di tempo estremamente ridotto, tale da compromettere la significatività delle visite e provocare vere e proprie “sindromi da abbandono” per i pazienti;

CONSIDERATO inoltre che:
– il Ministero della salute nella circolare del 30 novembre 2020, sottolineava come “l’isolamento sociale e la solitudine rappresentano motivo di sofferenza e importanti fattori di rischio nella popolazione anziana per la sopravvivenza, lo stato di salute fisica e mentale, in particolare per depressione, ansia e decadimento cognitivo demenza, come documentato da ampia letteratura scientifica”;
– la programmazione delle visite deve tenere conto dei bisogni psicologici e affettivi degli ospiti all’interno delle strutture residenziali socio-sanitarie, evitando così il perdurare di condizioni di isolamento che possano causare sofferenze e rischi per la salute degli anziani e delle persone fragili;

RITENUTO necessario che le strutture di ospitalità e lungo degenza, le residenze sanitarie assistite(RSA), le comunità protette, le strutture riabilitative residenziali per anziani e gli hospice presenti in Sardegna approntino adeguate misure affinché ad ogni ospite venga riconosciuto il fondamentale diritto di visita e di mantenimento delle relazioni affettive con i propri familiari e amici per un tempo congruo al bisogno di assistenza, al fine di scongiurare un isolamento forzato e garantire per quanto possibile occasioni di relazione sociale e affettiva evitando così di compromettere il benessere fisico e mentale degli ospiti all’interno delle strutture in questione,

impegna il Presidente della Regione
e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale

1) ad adottare e a porre in essere tutte le misure necessarie per garantire la continuità assistenziale degli ospiti presso le strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite(RSA), comunità protette, hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani e la continuità delle visite dei parenti in totale sicurezza e per un tempo congruo ai loro bisogni assistenziali attraverso la previsione di specifici e dettagliati protocolli che permettano di salvaguardare la loro salute psichica e le loro esigenze di socializzazione;
2) a mettere in atto ogni opportuna azione affinché venga garantito il fondamentale diritto di visita delle persone ivi residenti.

Cagliari, 26 ottobre 2021

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