Mozione n. 520

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 520

ZEDDA Massimo – AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – SATTA Gian Franco – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – PINNA – PISCEDDA – MORICONI – COCCO – LAI – CIUSA – LI GIOI – MANCA Desirè Alma – SOLINAS Alessandro sullo scioglimento del partito neofascista Forza nuova e di tutte le formazioni politiche e i movimenti di chiara matrice fascista, ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e forale della Costituzione repubblicana.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– in Italia è vigente la legge 20 giugno 1952, n. 645 (cosiddetta legge Scelba), attuativa della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione, che vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista;
– la norma, all’articolo 1, dispone che “Ai fini della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione, si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista”;
– l’articolo 3 della stessa legge prevede che “Qualora con sentenza risulti accertata la riorganizzazione del disciolto partito fascista, il Ministro per l’interno, sentito il Consiglio dei ministri, ordina lo scioglimento e la confisca dei beni dell’associazione, del movimento o del gruppo. Nei casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo, sempre che ricorra taluna delle ipotesi previste nell’articolo 1, adotta il provvedimento di scioglimento e di confisca dei beni mediante decreto legge ai sensi del secondo comma dell’articolo 77 della Costituzione”;
– è fuori di dubbio che Forza nuova sia un’organizzazione politica di chiara ispirazione fascista, come stabilito anche dalla Corte di cassazione con sentenza n. 19449 della sezione V penale, l’8 gennaio 2010, in cui si chiarisce che “Nonostante la fine del regime fascista, sono sopravvissute associazioni e organizzazioni politiche che, come Forza nuova, si ispirano a questa ideologia”;
– tra le persone arrestate a seguito delle violenze ci sono i leader riconosciuti di Forza nuova e altri esponenti di formazioni di estrema destra, già noti per numerosi reati fra i quali violenza, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate, danneggiamento aggravato, devastazione, saccheggio;

CONSIDERATO che:
– i fatti accaduti a Roma lo scorso 9 ottobre, in occasione di una manifestazione contro l’obbligo del green pass per i lavoratori, hanno avuto come protagonisti e istigatori soggetti appartenenti a Forza nuova e ad altre organizzazioni di estrema destra che avevano l’obiettivo dichiarato di assaltare sedi istituzionali;
– durante la manifestazione si sono verificati duri scontri con le forze dell’ordine, numerosi episodi di violenza e di vandalismo, l’assalto e il grave danneggiamento della sede nazionale della CGIL con l’irruzione di manifestanti e la devastazione di diverse stanze: un atto premeditato, visti i video pubblicati in rete in cui si vede il leader romano di Forza nuova arringare i manifestanti, chiedendo di andare “ad assediare la CGIL”, già un’ora prima dell’assalto ai locali del sindacato;

CONSTATATO che:
– negli ultimi anni sono cresciuti in modo esponenziale gli episodi in cui gruppi di esponenti di partiti politici di estrema destra hanno utilizzato le piazze e le manifestazioni per proporre idee e azioni di stampo fascista;
– tale attività si è rafforzata negli ultimi mesi, quando Forza nuova e altri gruppi di estrema destra hanno approfittato delle manifestazioni organizzate dalle categorie più colpite dalla crisi a seguito del Covid-19 per strumentalizzare il disagio economico e sociale acuito dall’emergenza pandemica;
– in queste occasioni non è mai mancata l’esposizione di bandiere, striscioni e simboli che già di per sé costituirebbe il reato di apologia del fascismo,

impegna il Presidente della Regione

a farsi portavoce verso il Governo della richiesta di dare seguito a quanto previsto nella Carta costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente, adottando i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione della Repubblica italiana.

Cagliari, 20 ottobre 2021

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