Mozione n. 519

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 519

MANCA Desiré Alma – CIUSA – LI GIOI – SOLINAS Alessandro sulla ripresa urgente degli interventi ricostruttivi in oncologia mammaria eseguiti dall’Unità operativa complessa di Chirurgia plastica ricostruttiva dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari.

***************

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– negli ultimi anni la ricostruzione della mammella è entrata a far parte a pieno titolo della cura del cancro al seno;
– le pazienti, oltre che guarire, possono così riprendere una vita normale sentendosi a proprio agio nelle diverse situazioni quotidiane, in ambito sociale e lavorativo;
– la chirurgia plastica si occupa, nell’ambito della ricostruzione mammaria post carcinoma, del ripristino morfologico della mammella compromessa o perduta;
– una delle tecniche fondamentali di trattamento è la mastectomia radicale modificata che comporta l’asportazione completa della mammella preservando quanta più pelle possibile;
– questa procedura richiede una successiva ricostruzione mammaria completa;
– le principali soluzioni ricostruttive prevedono prima dell’impianto definitivo della protesi, nei mesi successivi all’intervento e per tutta la durata delle terapie adiuvanti, l’inserimento di un espansore tissutale (protesi gonfiabile con soluzione fisiologica) il cui compito è quello espandere la cute della regione mammaria residua sotto la quale è impiantato fino al raggiungimento del volume desiderato;
– successivamente si ricorre all’utilizzo di protesi in silicone;
– il procedimento ricostruttivo dipenderà da diversi fattori, quali il tipo di mastectomia, stato generale, prognosi oncologica, preferenze della paziente, oltre che qualità e quantità dei tessuti preservati;

CONSIDERATO che:
– l’Unità operativa complessa di chirurgia plastica ricostruttiva dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari rappresenta il centro di riferimento della disciplina in oggetto per tutto il nord Sardegna;
– uno dei principali campi di attività dell’Unita operativa complessa di chirurgia plastica ricostruttiva è la senologia oncoplastica ricostruttiva mammaria post mastectomia;
– il 7 giugno 2021 la sottoscritta ha presentato un’interrogazione al Presidente Solinas e all’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale Nieddu per chiedere se non ritengano, stabilite le necessarie misure anticontagio, sollecitare gli enti e gli organismi competenti affinché le attività dell’Unita operativa complessa di Chirurgia plastica ricostruttiva riprendano nel più breve tempo possibile;
– la situazione non solo è rimasta invariata ma è nettamente peggiorata;
– le tante pazienti del nord Sardegna che stavano attendendo, alcune anche da quattro anni, di poter completare l’intervento di ricostruzione mammaria con l’inserimento della protesi definitiva, sono state costrette a sopportare ulteriori mesi di dolori atroci;
– è inaccettabile che le pazienti che si sono sottoposte all’intervento preliminare di inserimento di un espansore dei tessuti, che precede l’inserimento della protesi definitiva, siano costrette ad attendere anni affinché l’intervento di ricostruzione mammaria venga portato a compimento;

RILEVATO che:
– sono numerose le pazienti in attesa di completare il trattamento con l’inserimento della protesi definitiva, alcune in attesa addirittura da quattro anni;
– la presenza di un espansore dei tessuti per un tempo oltremodo lungo provoca non solo disagio nelle pazienti ma un dolore ingiustificato che può essere invalidante e acuto;
– il numero dei contagi da Covid-19 si è ridotto notevolmente rispetto ai mesi scorsi;
– l’accesso in ospedale di pazienti Covid è attualmente ridotto rispetto allo scorso luglio,

impegna il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità
e dell’assistenza sociale

1) ad attivarsi nel più breve tempo consentito e con le modalità più tempestive ed efficaci possibili affinché si provveda allo smaltimento delle liste d’attesa riguardanti gli interventi di ricostruzione mammaria post carcinoma;
2) a garantire il funzionamento delle otto sale operatorie a disposizione dell’AOU;
3) a garantire il reclutamento di un numero di anestesisti adeguato a consentire lo svolgimento dell’attività operatoria necessaria a smaltire tutti gli interventi di ricostruzione mammaria arretrati.

Cagliari 19 ottobre 2021

Condividi: