Mozione n. 458

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 458

TALANAS – CERA – SATTA Giovanni Antonio sui problemi di ordine economico e sociale determinati dal blocco delle pratiche Argea e sulla necessità di ulteriori soluzioni amministrative per lo smaltimento degli arretrati.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

CONSIDERATO che:
– la legge regionale 23 dicembre 2019, n. 24 dispone che “per il disbrigo delle pratiche arretrate relative a premi, contributi ed erogazioni di qualsiasi natura nel settore agricolo fino all’annualità 2019 compresa, l’agenzia ARGEA, d’intesa con l’agenzia LAORE, definisce e realizza un piano straordinario tramite l’impiego prioritario del proprio personale e di quello reso disponibile, nei contingenti richiesti, dall’agenzia LAORE”;
– a tal fine è stata istituita un’unità di progetto posta alle dirette dipendenze dell’Assessore dell’agricoltura e riforma agro-pastorale che opera presso il medesimo Assessorato (con la deliberazione della Giunta regionale n. 6/12 del 18 febbraio 2020);
– l’approvazione del piano straordinario è avvenuta con determinazione n. 1876 del 4 maggio 2020;

RILEVATO che:
– tale piano riguarda il disbrigo delle pratiche relative: al Piano di sviluppo rurale regionale (PSR), agli aiuti alle Organizzazioni di produttori ortofrutta sui Programmi operativi di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2017/892, alle misure di aiuto istituite dalla Regione mediante legge regionale o deliberazione di Giunta regionale e tra questi rientrano gli aiuti in regime de minimis;
– al momento dell’approvazione del piano straordinario in analisi, quanto al PSR, su diverse Misure strutturali, le pratiche arretrate del Piano risultano essere 979 (per esempio quelle relative al sostegno alla nuova adesione a regimi di qualità sono 478);
. il numero delle domande delle misure a capo e superficie ammonta a 35.419 (per esempio quelle relative alla Misura 10 “difesa suolo + integrata” sono 11.348);
– con riferimento alle pratiche (OCM), settore apistico e attività ispettive, il numero delle domande da istruire ammontava a 793 (es. 295 erano quelle relative alla ristrutturazione e riconversione vigneti);

CONSIDERATI inoltre gli effetti drammaticamente negativi del ritardo nell’istruttoria delle pratiche, che si riassumono nelle seguenti considerazioni estrapolate da un’attenta lettura del Rapporto sullo stato di attuazione del Piano straordinario legge regionale n. 24 del 2019 – settembre 2020:
– “(…) il prolungarsi dei tempi può voler dire, per il potenziale beneficiario, il venir meno dell’interesse a realizzare l’investimento o l’insorgere di difficoltà di varia natura. Parliamo anche, nel caso dell’attesa, dell’impossibilità per il potenziale beneficiario di valutare compiutamente alternative all’ipotesi di finanziamento, in quanto in attesa di una risposta che gli consenta una decisione in merito”;
– “Parliamo di investimenti che se attuati tempestivamente possono migliorare la qualità aziendale e la sua competitività, ma che se attuati con ritardo o non attuati possono comportare una perdita di competitività aziendale o effetti ancora più gravi”;

EVIDENZIATO inoltre che:
– il Rapporto sullo stato di attuazione della legge regionale n. 24 del 2019 evidenzia con riguardo alle Misure strutturali che “nonostante la consistente riduzione nell’arretrato rilevata nel bimestre, risulta ancora consistente la percentuale di pratiche rilasciate e non ancora prese in carico per l’istruttoria, pari a circa il 56 per cento del totale”;
– nel rapporto le domande di pagamento delle Misure strutturali non sono inserite nel Piano straordinario approvato da Argea il 4 maggio 2020;
– seppure considerate pratiche di rapido smaltimento, al netto delle pratiche in stato “proposta al pagamento” e/o “in liquidazione”, il numero degli “arretrati” (su misure strutturali) ammonta a 431;
– come sottolineato nel rapporto, “il dato ancora più preoccupante: al 31 agosto 2020 la maggior parte delle pratiche ancora arretrate (il 75 per cento) non risultava ancora presa in carico per l’istruttoria”;

PRESO ATTO che:
– pur annotandosi una sostanziale accelerazione nello smaltimento degli arretrati con sensibile miglioramento dei profili di buon andamento, rimangono numerose incertezze relativamente a una moltitudine di aspetti della valutazione dei carichi monitorati e per l’effetto della stessa attendibilità del monitoraggio, di alcuni importanti segmenti del lavoro della task force (e conseguenti elaborazioni numeriche);
– fatto salvo quanto sopra evidenziato con riferimento alle Misure strutturali del PSR 2014-2020, con riferimento alle misure in “trascinamento” dalla vecchia programmazione (nell’ambito delle Misure strutturali del ciclo di programmazione 2007-2013) relative a capo e superficie, il numero degli arretrati rimane notevole, ammontando ad un totale di 2.992;

RITENUTO pertanto che nella considerazione dell’importanza che nell’attuale congiuntura economica regionale riveste la tempestiva liquidazione degli importi derivanti dalla positiva risoluzione del carico degli arretrati sugli aiuti/sostegni e diversi emolumenti a favore del comparto agricolo regionale, si debba ulteriormente accelerare l’iter istruttorio previsto dal piano straordinario previsto dalla legge regionale n. 24 del 2019,

impegna il Presidente della Regione
e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale

con canoni di assoluta urgenza e priorità politica, salve diverse indicazioni di un nuovo Rapporto di monitoraggio che, eventualmente, forniscano prova del superamento delle criticità evidenziate e del conseguimento degli obiettivi fissati dalla legge regionale n. 24 del 2019,
1) a valutare l’opportunità di delegare le istruttorie delle pratiche tuttora inevase avvalendosi delle strutture di assistenza del comparto agricoltura;
2) al fine di ottenere effettiva e attendibile contezza dello sviluppo delle attività di smaltimento delle pratiche arretrate, intervenire tempestivamente affinché l’Unità di progetto task force possa ottenere dalle agenzie competenti il supporto necessario ad un pronto superamento dei vari disallineamenti tra dati e in generale per superare le problematiche di metodo, interpretazione, disarmonia, disallineamento dei dati stessi nonché di tutte le importanti criticità evidenziate nel paragrafo del Rapporto dedicato alle conclusioni e sintesi dei dati;
3) in ogni caso, per le stesse finalità, attivare procedure per l’adeguamento del sistema informatico utilizzato dalle agenzie regionali competenti in materia di agricoltura, anche attraverso l’acquisizione con caratteri di urgenza di nuovi più evoluti software.

Cagliari, 20 aprile 2021

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