Mozione n. 412

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 412

LAI – COCCO sulla strategia in ordine all’utilizzo delle risorse del Programma di sviluppo rurale (PSR) della Sardegna, attualmente in regime di proroga fino al 31 dicembre 2022.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– alla luce della crisi del settore causata dal coronavirus in tutta Europa, la Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo (COMAGRI) ha chiesto lo slittamento dell’entrata in vigore della nuova PAC dal 2021 al 2023;
– la proposta prevede, oltre al periodo transitorio, lo stanziamento di fondi extra per far fronte alla crisi accesa dal coronavirus, lo stop ai tagli della PAC e l’estensione dei pagamenti diretti agli agricoltori e per lo sviluppo rurale;

DATO ATTO che questo periodo transitorio è ritenuto di fondamentale importanza per guadagnare un maggiore margine temporale, utile a correggere gli elementi di contrasto già individuati nella proposta di riforma della PAC presentata dalla Commissione europea;

PRESO ATTO che:
– in ordine a quanto espresso, il Parlamento europeo ha approvato il regolamento (UE) 2020/2220 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 dicembre 2020, che stabilisce alcune disposizioni transitorie relative al sostegno da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) negli anni 2021 e 2022 e che modifica i regolamenti (UE) n. 1305/2013, (UE) n. 1306/2013 e (UE) n. 1307/2013 per quanto riguarda le risorse e l’applicazione negli anni 2021 e 2022 e il regolamento (UE) n. 1308/2013 per quanto riguarda le risorse e la distribuzione di tale sostegno in relazione agli anni 2021 e 2022;
– detto regolamento di fatto fissa le norme per far fronte alla fase transitoria 2021-2022, prorogando l’attuale PAC per i prossimi due anni;
– tali disposizioni si sono rese necessarie in quanto la riforma PAC post 2020 è stata rinviata al 1° gennaio 2023;

OSSERVATO che:
– nel periodo transitorio verranno applicate ai pagamenti diretti, alle Organizzazioni comuni del mercato (OCM) vino e ortofrutta oltre che allo sviluppo rurale, le norme della precedente programmazione che si è chiusa lo scorso anno, adattando vecchie regole al nuovo Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027 dell’Unione europea;
– la novità di maggiore interesse contenuta nel regolamento transitorio è l’integrazione delle risorse della PAC con quelle del programma Next generation eu (NGEU) che sono state destinate allo sviluppo rurale;

CONSTATATO che:
– l’Unione europea ha stanziato 750 miliardi di euro per il programma Next generation eu per la ripresa dalla crisi del Covid-19, di cui 8,07 miliardi di euro (7,5 miliardi a prezzi costanti) sono destinati allo sviluppo rurale e finalizzati a “Misure di sostegno per riparare l’impatto della pandemia di Covid-19 sull’agricoltura e lo sviluppo rurale e preparare la ripresa dell’economia”;
– le risorse addizionali da impiegarsi negli anni 2021 e 2022 devono essere utilizzate per migliorare le condizioni economiche delle zone rurali, tramite lo sviluppo di filiere corte e mercati locali, l’agricoltura di precisione e la digitalizzazione, la sicurezza sul lavoro, le energie rinnovabili, le telecomunicazioni oltre che per migliorare la sostenibilità ambientale tramite l’agricoltura biologica, la mitigazione dei cambiamenti climatici, la conservazione del suolo e il benessere degli animali;

ACCERTATO che:
– le risorse PAC 2021-27 a livello Ue ammontano a 386,6 miliardi di euro a prezzi correnti (di cui 378,5 miliardi di euro del QFP e 8,07 miliardi di euro del NGEU), mentre per l’Italia le risorse a disposizione della PAC nel nuovo periodo di programmazione ammontano a 38,6 miliardi di euro (di cui 37,7 miliardi di euro del QFP e 910,6 milioni di euro del NGEU);
– le risorse (FEASR), per l’Italia sono pari a euro 2.998.508.906,00, provenienti dal Quadro finanziario pluriennale (QFP), e € 910.586.126 risorse Next generation eu (NGEU);

RITENUTO che:
– nelle more della Conferenza Stato-regioni sui criteri da adottare per la ripartizione a livello nazionale delle risorse rese disponibili per estendere l’operatività dei Programmi di sviluppo rurale (PSR) 2014-2020 alle annualità 2021-2022 ed avere contezza dell’importo che sarà assegnato al PSR Sardegna, è prioritario organizzare una strategia condivisa con tutte le parti interessate che garantisca principi di maggiore solidarietà socioeconomica ed una visione molto più efficace di riequilibrio delle risorse destinate ai singoli territori,

impegna il Presidente della Regione
e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale

1) ad attivare un tavolo di confronto con tutte le parti interessate, finalizzato ad organizzare una strategia condivisa in ordine all’utilizzo delle risorse del Programma di sviluppo rurale (PSR) della Sardegna, in grado di assicurare alla nostra regione la possibilità di conseguire gli obiettivi stabiliti;
2) a riferire in Consiglio regionale sullo stato di programmazione e spendita delle risorse del piano di sviluppo rurale.

Cagliari, 16 febbraio 2021

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