Mozione n. 407

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 407

GIAGONI – MELE – PIRAS – SAIU – ENNAS – MANCA Ignazio sulla necessità di intercedere presso il Governo nazionale al fine di consentire l’estensione del periodo di libero esercizio delle attività dei servizi di ristorazione fino alle ore 22.

***************

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– a decorrere dal 26 ottobre 2020, con DPCM 24 ottobre 2020, articolo 1 lett. ee), ai fini del contrasto alla diffusione del Coronavirus, sono state introdotte le misure restrittive di seguito indicate: “le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi”;
– tali misure sono state confermate, con successivo DPCM del 3 novembre 2020, per le regioni a cui è attribuita una fascia di rischio gialla, prevedendo un inasprimento delle restrizioni per le regioni rientranti nelle fasce arancioni e rosse;
– per molti esercenti è risultata maggiormente sostenibile una chiusura totale della propria attività poiché le limitazioni imposte dagli orari di apertura e dalla tipologia di servizio ammissibile avrebbero reso le spese superiori agli incassi;
– la chiusura di bar, ristoranti, alberghi, pizzerie e agriturismi ha avuto come corollario una pesante crisi dell’intera filiera agro-alimentare, che riesce solo in minima parte a essere limitata dalla grande distribuzione e dai negozi di vicinato;
– secondo quanto segnalato da FIPE Confcommercio, dall’inizio della pandemia a oggi nel settore della ristorazione in Sardegna sono stimate perdite per oltre 900 milioni di euro e il numero dei dipendenti collocati in cassa integrazione ammonterebbe a oltre 14.000;

RILEVATO che:
– la Regione ha adottato scrupolosamente tutti i provvedimenti necessari al fine di contrastare la diffusione del Coronavirus sul territorio regionale, dimostrandosi virtuosa nell’esecuzione della campagna vaccinale inoculando, secondo i dati aggiornati al 9 febbraio 2021, 54.336 dosi, pari all’84,4 per cento delle dosi consegnate;
– la Regione ha peraltro avviato la campagna di screening denominata “Sardi e sicuri” attraverso la quale si mira a spezzare la catena dei contagi e a ridurre significativamente la circolazione virale attraverso un’operazione di monitoraggio e tracciamento su vasta scala;
– i dati rilevati nella giornata di lunedì 8 febbraio 2021 confermano che sul territorio regionale i casi positivi complessivamente accertati sono pari a 56, di cui 27 rilevati nella città metropolitana di Cagliari, 4 nel Sud Sardegna, 7 a Oristano, 13 a Nuoro e 5 a Sassari;
– il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna per la Regione un tasso di positività pari al 3 per cento;

CONSIDERATO che:
– la condotta virtuosa tenuta dalla Regione ha prodotto una sensibile riduzione della circolazione del virus sull’intero territorio regionale;
– l’apertura dei bar e ristoranti con servizio ai tavoli fino alle ore 18 non ha causato un incremento dei contagi in ragione della stretta osservanza delle disposizioni in materia da parte degli esercenti e degli avventori;
– le stesse misure di prevenzione possono ragionevolmente trovare applicazione tanto fino alle ore 18, quanto fino alle ore 22;
– la crisi del settore agro-alimentare possa essere attenuata grazie a una prima misura di allentamento logica e coerente con quelle fin qui adottate,

impegna il Presidente della Regione

1) a intercedere presso il Presidente del Consiglio dei ministri affinché voglia estendere il periodo di servizio al tavolo delle attività dei servizi di ristorazione sull’intero territorio regionale fino alle ore 22;
2) a intraprendere ogni utile azione affinché sia consentito alle attività dei servizi di ristorazione il libero esercizio nel rispetto delle misure di contrasto e contenimento dell’epidemia, dettate in tema di distanziamento e occupazione dei posti a sedere;
3) a difendere, in tutte le sedi opportune, le ragioni dei cittadini sardi, dei commercianti, dei ristoratori, dei baristi, degli imprenditori, delle lavoratrici e dei lavoratori, ingiustamente penalizzati dalle scelte governative e che non hanno, neppure, potuto giovare del sostegno di equi ristori e indennizzi.

Cagliari, 9 febbraio 2021

Condividi: