Mozione n. 403

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 403

COMANDINI – GANAU – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA – AGUS – CADDEO – LOI – PIU – SATTA GIAN FRANCO – ORRÙ – ZEDDA MASSIMO – COCCO – LAI sulle iniziative da mettere in essere per sostenere le attività del Gruppo SARAS Spa e di tutto l’indotto che grava nell’area industriale di Macchiareddu, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– l’azienda è stata fondata nel maggio 1962 con la denominazione di SARAS (Società Anonima Raffinerie Sarde), il Gruppo si è continuamente evoluto nelle modalità operative e nelle aree di competenza seguendo logiche di creazione di valore, attenzione per l’ambiente e innovazione tecnologica ed è oggi tra i principali operatori indipendenti europei nel settore dell’energia e della raffinazione; è tra i primi 10 gruppi industriali italiani, terza realtà economica nel settore dell’Oil&Gas, la più grande azienda della Sardegna;
– il cuore del gruppo è rappresentato dal sito industriale di Sarroch, un vero e proprio modello di riferimento in termini di efficienza e sostenibilità ambientale grazie al know-how e al patrimonio tecnologico e di risorse umane maturato in quasi 60 anni di attività. Nel sito sorge una delle raffinerie più grandi del Mediterraneo per capacità produttiva e una delle più avanzate in termini di complessità degli impianti;
– direttamente ed attraverso le sue controllate, SARAS vende e distribuisce innanzitutto prodotti petroliferi quali ad esempio diesel, benzina, gasolio per riscaldamento, gas di petrolio liquefatto (GPL), virgin nafta e carburante per l’aviazione, prevalentemente sul mercato italiano e spagnolo, ma anche in vari altri paesi europei ed extra-europei;
– ad inizio 2000, l’attività di raffinazione è stata affiancata dalla produzione e vendita di energia elettrica, mediante l’avviamento di un impianto di gasificazione a ciclo combinato tra i più grandi al mondo nel suo genere. L’IGCC di Sarroch infatti ha una potenza installata di 575MW e contribuisce per oltre il 45 per cento del fabbisogno elettrico della Sardegna;
– nel 2005, SARAS ha arricchito la propria offerta con la produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili. La controllata Sardeolica, localizzata sempre in Sardegna, gestisce un parco eolico composto da 57 aerogeneratori;
– la grave crisi che stiamo vivendo, dovuta alla pandemia da Covid-19, coinvolge la società mondiale e sta mettendo a dura prova tutti i settori produttivi, compreso il settore dell’industria petrolifera;
– i mesi in cui si è diffusa l’epidemia da Covid-19 ed il conseguente lockdown hanno determinato una drastica riduzione dei consumi di prodotti petroliferi e la sospensione dell’attività di molte fabbriche e impianti di raffinazione;

CONSIDERATO che la mancata ripresa dei consumi inizialmente prevista a partire dalla seconda metà dell’anno, anche a causa della recrudescenza dell’epidemia, ha determinato una situazione di crisi che ha portato la Società a intraprendere delle scelte per il contenimento dei costi in questa fase transitoria, su tre direttrici:
– una riduzione drastica degli investimenti per l’anno 2021;
– una riduzione delle manutenzioni, confermando però la scelta del mantenimento di tutti gli impianti in marcia in previsione di una ripresa dei consumi dal 2021;
– un contenimento del costo del lavoro con l’avvio di una cassa di integrazione parziale distribuita tra tutti i dipendenti del Gruppo;

APPRESO che il Gruppo SARAS Spa ha comunicato di aver firmato, con le organizzazioni sindacali Territoriali di Filctem CGIL, Femca CISL, Uiltec UIL e i componenti della RSU di CIGL, CISL, UIL e UGL, l’accordo per l’avvio della Cassa integrazione guadagni ordinaria parziale, che interesserà circa 1500 lavoratori impiegati all’interno della raffineria, ma si avrà anche una ricaduta su tutti i dipendenti dell’indotto, per far fronte alle conseguenze generate dal perdurare dell’emergenza pandemica in corso, con effetto dal 26 ottobre 2020, per un periodo stimato fino al 30 giugno 2021;

CONSIDERATO ulteriormente che l’eventualità di un possibile blocco degli impianti, la riduzione se non l’annullamento del coinvolgimento dell’indotto, causato dalla crisi in itinere della SARAS, genererà un disastro sul tessuto economico locale;

EVIDENZIATO che il Gruppo SARAS Spa riversa su tutto il territorio interessato un impatto economico, sociale e ambientale non indifferente registrando ricavi al 31 dicembre 2019 pari a 95 milioni di euro, e investimenti per circa 345 milioni di euro, impegnando una forza lavoro di 1750 dipendenti di cui 1.500 circa nel sito di Sarroch;

RICONOSCIUTO che in quest’ultimo periodo, il Gruppo SARAS ha continuato le proprie attività, incluse quelle di manutenzione straordinaria programmate per gran parte degli impianti, e l’attività nell’area industriale è proseguita in modo organizzato con atteggiamenti responsabili da parte dell’azienda, delle imprese dell’indotto e, in particolare, dei lavoratori, anche se, suo malgrado, ha dovuto far ricorso alla Cassa integrazione guadagni ordinaria fino al prossimo giugno 2021,

impegna il Presidente della Regione

1) ad aprire un tavolo di confronto, con il Gruppo SARAS, con tutte le parti sociali interessate e i comuni dell’area industriale, affinché si trovino le soluzioni a sostegno dell’azienda attraverso accordi di programma che siano d’aiuto per un rilancio del gruppo industriale;
2) a garantire il massimo impegno per favorire le condizioni di una ripresa della piena attività del Gruppo SARAS al fine di salvaguardare i posti di lavoro sia diretti che indiretti così da scongiurare la perdita di un ulteriore parte del tessuto economico sardo, già fortemente provato.

Cagliari, 4 febbraio 2021

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