Mozione n. 374

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 374

MORICONI – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – PINNA – PISCEDDA Sulle iniziative, necessarie e opportune, da adottare in previsione della riapertura delle scuole, stabilita per il 7 gennaio p.v. e della relativa convocazione del tavolo di cui all’articolo 1, comma 10, lettera s), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020, all’articolo 1, comma 10, lettera s), prevede che “le istituzioni scolastiche di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, in modo che il 100 per cento delle attività siano svolte tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 75 per cento della popolazione studentesca delle predette istituzioni sia garantita l’attività didattica in presenza”;
– in ottemperanza alle disposizioni di cui sopra, tra un mese esatto, 73.392 studenti sardi delle scuole superiori frequentati le 193 sedi scolastiche statali, assieme ai circa 725 loro coetanei frequentanti le 22 sedi scolastiche paritarie, torneranno tra i banchi delle oltre 3930 relative classi (dati ISTAT anno scolastico 2020/21);

CONSIDERATO che:
– il ritorno alla didattica a distanza disposta ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre scorso, tuttora vigente per gli studenti delle scuole superiori, si è reso necessaria a seguito della brusca impennata della curva epidemiologica, verificatasi in coincidenza con la ripresa delle lezioni scolastiche autunnali, in ragione della quale, anche secondo il parere degli esperti del CTS sardo, sono stati proprio i ragazzi di età compresa tra i 15 e i 25 anni i principali driver della risalita dei contagi, il vero anello di congiunzione tra il mondo esterno e le famiglie;
– secondo l’analisi dei dati statistici registrati in tutta Italia, Sardegna inclusa, le scuole sarebbero risultate luoghi a bassissimo rischio contagio, in virtù delle rigorose misure preventive adottate nel rispetto sia delle norme sul distanziamento sociale, sia dell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale;
– non ci sono oramai dubbi circa il fatto che, gli assembramenti si verifichino anche sui mezzi del trasporto pubblici e privati, così come, peraltro, successo nei mesi scorsi, tanto da costituire la riproposizione di un grave rischio per la diffusione del virus;

CONSIDERATE, altresì, le competenze della Regione in materia di trasporto pubblico locale e le previsioni di cui all’ex articolo 1 del decreto legge 8 settembre 2020, n. 111 finalizzato al “finanziamento di servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale, destinato anche a studenti, occorrenti per fronteggiare le esigenze trasportistiche conseguenti all’attuazione delle misure di contenimento derivanti dall’applicazione delle Linee guida per l’informazione agli utenti e le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del Covid-19 in materia di trasporto pubblico e le Linee guida per il trasporto scolastico dedicato, ove i predetti servizi nel periodo ante Covid abbiano avuto un riempimento superiore all’80 della capacità”, in attuazione del quale per la Regione sono stati stanziati 2.474.373,16 euro;

VISTE:
– la deliberazione n. 47/86 del 24 settembre 2020 con cui la Giunta regionale ha disposto, in attuazione delle previsioni di cui al summenzionato ex articolo 1 del decreto legge 8 settembre 2020, n. 111 di “autorizzare le aziende di trasporto ad affidare a terzi una quota di servizi di trasporto pubblico locale su gomma”;
– la legge regionale 5 ottobre 2020, n. 27 con cui il Consiglio regionale della Sardegna ha disposto un ulteriore stanziamento di 3 milioni di euro per l’implementazione dei servizi di trasporto pubblico locale e scolastico al fine di fronteggiare l’emergenza da Covid-19 e le conseguenze;
– la deliberazione n. 51/12 del 14 ottobre 2020 con cui la Giunta regionale ha stabilito i criteri e le modalità di attuazione delle previsioni di cui al all’articolo 1 della legge regionale 5 ottobre 2020, n. 27;

CONSIDERATO che il tempo intercorso tra l’adozione del decreto-legge 08/09/2020 n. 111, in attuazione del quale, come già evidenziato, a favore della Regione, sono stati stanziati 2.474.373,16 euro, e gli ultimi atti deliberativi attuativi conseguentemente adottati dalla Giunta regionale, compresi quelli relativi alla legge regionale 5 ottobre 2020, n. 27, con cui il Consiglio regionale ha implementato lo stanziamento complessivo per i servizi di trasporto pubblico locale e scolastico, è di 36 giorni, ma soprattutto è di quasi tre mesi rispetto alla data di emanazione dell’ordinanza con cui il Ministro dell’istruzione, il 24 luglio scorso, ha fissato il giorno della riapertura delle scuole, stabilita per il 14 settembre in tutta Italia, slittata al 22 settembre in Sardegna;

VALUTATA imprescindibile, ai fini della sua efficacia, la tempestività con cui si agisce nel governo dell’emergenza, ragion per cui sono risultati tardivi i provvedimenti, summenzionati, adottati sia dal Consiglio che dalla Giunta regionali;

RILEVATO che:
– in ottemperanza all’articolo 1, comma 10, lettera a) del DPCM del 3 dicembre 2020, oltre che in ossequio alle prescrizioni più volte ribadite da tutte le istituzioni preposte alla tutela della salute pubblica, i soggetti con infezione respiratoria caratterizzata da febbre maggiore di 37,5 gradi devono tassativamente rimanere presso il proprio domicilio, contattando il proprio medico curante al fine di attivare l’opportuno approfondimento dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti necessarie;
– in osservanza alle prescrizioni sul controllo della temperatura corporea di cui sopra, appare quanto mai opportuno e necessario dotare anche le scuole di termo scanner, esattamente come già lo sono, ai loro ingressi, i principali edifici pubblici e privati;

VISTA la proposta di legge n. 193 del 3 agosto 2020, rimasta tale, con cui, subito dopo l’emanazione dell’ordinanza del Ministro dell’istruzione sopra menzionata e valutati i rischi di una seconda ondata pandemica in previsione proprio della riapertura delle scuole, si proponeva l’abrogazione del comma 2 dell’articolo 16 della legge regionale n. 22 del 2020 (5,7 milioni per TURSPORT), al fine di liberare le stesse risorse a vantaggio delle scuole e delle università della Sardegna per l’acquisto di termo scanner;

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre scorso col quale, ai sensi dell’articolo 1, comma 10, lettera s), “presso ciascuna Prefettura-UTG e nell’ambito della Conferenza provinciale permanente di cui all’articolo 11, comma 3, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, è istituito un tavolo di coordinamento, presieduto dal Prefetto, per la definizione del più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano, in funzione della disponibilità di mezzi di trasporto a tal fine utilizzabili, volto ad agevolare la frequenza scolastica anche in considerazione del carico derivante dal rientro in classe di tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado”;

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale:

1) ad attivare, urgentemente, tutte le iniziative, necessarie e opportune, al fine di evitare irreparabili ritardi nell’assunzione degli eventuali ulteriori provvedimenti e delle azioni conseguenti che dovessero essere adottate in capo alla responsabilità della Giunta regionale, in previsione della riapertura delle scuole stabilita per il 7 gennaio p.v. e, in preparazione di ciò, della convocazione del tavolo di cui all’articolo 1, comma 10, lettera s) del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020;
2) a verificare, entro la fine dell’anno in corso, che sia scongiurato ogni rischio di inefficacia o ritardo di esecuzione delle misure di cui ai summenzionati provvedimenti adottati dal Consiglio regionale e della Giunta regionale;
3) a verificare che il potenziamento del sistema del trasporto pubblico locale, da realizzarsi anche attraverso l’utilizzo aggiuntivo dei mezzi di trasporto di proprietà delle aziende private sarde, e in attuazione dei provvedimenti richiamati, assicuri, oltre che il soddisfacimento dei differenti fabbisogni territoriali, il rispetto del coefficiente di riempimento massimo stabilito dalle disposizioni anticovid vigenti;
4) ad assumere tutte le iniziative necessarie e urgenti, tra le quali la dotazione di termo scanner, al fine di garantire, all’ingresso delle scuole e delle università sarde, le adeguate condizioni di sicurezza, a partire proprio da quelle previste dall’articolo 1, comma 10, lettera a), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020, con le quali, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, è stato disposto il rigoroso controllo della temperatura corporea e l’obbligo per i soggetti con infezione respiratoria caratterizzata da febbre maggiore di 37,5, di permanenza presso il proprio domicilio.

Cagliari, 10 dicembre 2020

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