Mozione n. 359

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 359

SATTA Gian Franco – AGUS – CADDEO – LOI – ORRÙ – PIU – STARA – ZEDDA Massimo – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – GANAU – MELONI – MORICONI – PINNA – PISCEDDA – COCCO – LAI – CIUSA – LI GIOI – MANCA Desiré Alma – SOLINAS Alessandro sulla drammatica situazione della sanità del sassarese e del nord Sardegna a causa della seconda ondata pandemica di infezioni da Covid-19.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che il sassarese e tutto il nord Sardegna, fin dall’inizio della pandemia, è il territorio maggiormente colpito dalla diffusione di infezioni da Covid-19 e, attualmente, nel pieno della seconda ondata pandemica, i dati riscontrabili confermano il tragico primato sardo con 5.244 casi totali accertati e 154 nuovi positivi nelle ultime 24 ore, numeri che da soli costituiscono circa il 43 per cento dei casi totali nell’Isola;

CONSIDERATO che attualmente il dato di occupazione generale dei posti nelle terapie intensive della Sardegna ha superato la soglia di criticità del 30 per cento, attestandosi al 32 per cento circa e, con riferimento ai dati della sola città di Sassari, si evidenzia una situazione allarmante, con oltre 400 positivi di cui 37 ricoverati;

PRESO ATTO che:
– attualmente la situazione negli ospedali di Sassari è fuori controllo in quanto, oltre a rappresentare un punto di riferimento dei pazienti positivi della provincia, in qualità di “hub” di primo livello, accoglie numerosi pazienti provenienti dalle strutture ormai sature di altre parti della Sardegna, come ad esempio Nuoro;
– dall’ultimo aggiornamento sui dati di occupazione ospedaliera della città di Sassari, è possibile infatti riscontrare la seguente situazione:
– 44 pazienti ricoverati su 40 posti disponibili nella terapia intensiva;
– 24 pazienti ricoverati su 20 posti disponibili in pneumologia;
– 23 pazienti ricoverati su 20 posti disponibili in neurologia;
– 22 pazienti ricoverati su 17 posti disponibili in clinica medica;
– 20 pazienti ricoverati in urologia;
– 24 pazienti ricoverati in geriatria;
– 21 pazienti in attesa di disponibilità di posti per il ricovero, attualmente assistiti nel pronto soccorso;

TENUTO CONTO che la saturazione del pronto soccorso, oltre ad essere dovuta alla mancanza di posti disponibili nei diversi reparti in cui devono essere ricoverati i pazienti con diagnosi già accertata, è causata da un meccanismo farraginoso previsto dai protocolli applicati ai trasferimenti dei pazienti da altre strutture all’ “hub” di primo livello di Sassari. Infatti, nonostante molti di questi arrivino con una diagnosi già accertata, prima di poter accedere ai reparti ospedalieri sassaresi, devono transitare dal pronto soccorso, creando così un’ulteriore pressione che porta ad una situazione ingestibile, sia dal punto di vista del personale medico che da quello meramente logistico della struttura;

RITENUTO che:
– alla luce dei dati sopra riportati, riferiti all’8 novembre 2020, sia improrogabile un intervento immediato volto a reperire nuovi reparti Covid con posti letto destinati ai ricoveri dei pazienti con diagnosi già accertata, al fine di alleggerire il carico sui pronto soccorso, utilizzando e organizzando le strutture sanitarie ospedaliere territoriali come quelle di Ittiri, già dotata di personale, che andrebbe quindi solo integrato, e Ozieri che si trova nella medesima condizione ed è dotata anche di rianimazione, evitando così che vengano penalizzati importantissimi reparti dedicati alla cura di altre patologie, quali la cardiologia e l’oncologia;
– sia improrogabile potenziare il servizio di assistenza domiciliare attraverso l’ausilio dei medici di base e dei medici dell’USCA (attualmente insufficienti), al fine di assistere e curare i pazienti meno gravi con diagnosi già accertata presso il loro domicilio, in modo da ridurre la pressione sul pronto soccorso;
– sia necessario prevedere all’interno dell’USCA un esperto di “imaging eco torace” al fine di selezionare in anticipo chi dovrà essere ricoverato;
– sia opportuno attivare procedure più snelle per le indagini dei contagi nelle scuole, con l’esecuzione tempestiva di tamponi rapidi pediatrici,

impegna il Presidente della Regione e l’Assessore dell’igiene e sanità e assistenza sociale

1) ad attuare le procedure necessarie a potenziare con rapidità il personale medico presso le strutture ospedaliere e dell’USCA, anche attraverso l’ausilio degli specializzandi del secondo anno, previa opportuna formazione, al fine di alleggerire il carico di lavoro negli ospedali e garantire un’adeguata assistenza domiciliare ai pazienti meno gravi con diagnosi già accertata;
2) a valutare la possibilità di modificare i protocolli vigenti in materia di ingresso alle strutture ospedaliere di primo livello, in modo da procedere direttamente al ricovero nei reparti dei pazienti con diagnosi già accertata, senza dover passare dal pronto soccorso;
3) a creare delle equipe operative multidisciplinari nei reparti Covid formate da non meno di tre medici, tra cui almeno un internista e un pneumologo, al fine di gestire nella maniera più ottimale la problematica dell’insufficienza respiratoria, quindi della ventilazione, che risulta la parte più critica della patologia;
4) a fornire ai medici di base i dispositivi e gli strumenti necessari a garantire un’assistenza domiciliare adeguata ai pazienti che possono essere curati presso il proprio domicilio senza urgenza di ricovero;
5) a destinare e organizzare i presidi ospedalieri territoriali di Ittiri e Ozieri a strutture Covid per i malati meno gravi che necessitano tuttavia di un ricovero, in modo da garantire un’adeguata assistenza sanitaria e, allo stesso tempo, consentire di alleggerire il carico sugli ospedali di Sassari;
6) a potenziare il sistema di tracciamento nel territorio al fine di isolare prontamente i casi di positività, specialmente degli asintomatici, in modo da evitare la diffusione di ulteriori focolai e intervenire immediatamente sui casi di positività, prima che insorgano peggioramenti del quadro clinico dei pazienti;
7) a fornire adeguata assistenza a chi soffre di altre patologie evitando, quando possibile, il ricovero, anche con il ricorso a strumenti innovativi come la telemedicina/web, al fine di assicurare ai pazienti un contatto medico specialistico nel loro domicilio;
8) a potenziare l’attività di indagine nelle scuole con l’esecuzione tempestiva di tamponi rapidi pediatrici.

Cagliari, 10 novembre 2020

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