Mozione n. 300

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 300

CADDEO – AGUS – LOI – ORRÙ – PIU – STARA – SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo – CORRIAS – GANAU – MELONI – COMANDINI – MORICONI – DERIU – LAI sulle misure emergenziali rivolte al settore della cultura e dello spettacolo dal vivo atte ad affrontare la grave condizione venutasi a creare alla luce degli interventi del Governo in tema di contenimento del Covid-19, con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’articolo 54 del Regolamento.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– a seguito della dichiarazione dell’epidemia da Covid-19 quale emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità il 30 gennaio 2020 e di tutti gli atti conseguenti adottati dal Consiglio dei Ministri e dalla Regione autonoma della Sardegna è stato necessario chiudere teatri, cinema e tutti i luoghi e delle attività di spettacolo, vietare le gite scolastiche, le visite e i viaggi d’istruzione, chiudere le scuole di ogni ordine e grado;
– queste disposizioni hanno determinato una gravissima crisi di tutto il settore della cultura e dello spettacolo dal vivo;

CONSIDERATO che:
– nonostante oggi le attività stiano lentamente riprendendo, le disposizioni che riguardano le attività culturali e di spettacolo non consentono agli organizzatori di avere certezze sulle possibilità di svolgere le proprie iniziative;
– tra le misure necessarie per far fronte a questo grave stato di crisi per scongiurare il fallimento di istituzioni e imprese già strutturalmente fragili e sostenere l’auspicata fase di ripresa delle attività, nell’ambito degli interventi annunciati dalla Regione a supporto delle imprese e dei lavoratori occorre prevedere l’adozione di specifici provvedimenti e misure in favore delle imprese e dei lavoratori dello spettacolo;

RILEVATO che:
– il decreto legge 17 marzo 2020, n. 18 “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19, noto come decreto “Cura Italia”, ha predisposto un pacchetto di misure volte al sostegno economico di famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica in corso, misure tuttavia ancora insufficienti per supportare un’importante settore della nostra economia;
– anche le ulteriori misure, comprese quelle contenute nel decreto Rilancio, non appaiono in grado di assicurare risposte adeguate e non tengono in considerazione le esigenze di molti lavoratori e imprese di un settore molto complesso, quale è quello dello spettacolo che, tra l’altro, comprende molte realtà escluse dal sostegno del Fondo unico dello spettacolo;

EVIDENZIATO che:
– per far fronte alla drammaticità della situazione e alla sua possibile ulteriore evoluzione la Regione deve adottare tutte le misure necessarie a snellire i procedimenti e mettere in atto misure straordinarie che affianchino quelle previste dal Governo;
– in particolare, per affrontare e superare questa situazione di emergenza sarebbe necessario:
– al fine di sopperire alla carenza di liquidità sopravvenuta a causa del blocco delle attività, procedere in tempi brevissimi alla istruttoria e alla liquidazione dei saldi relativi ai contributi concessi per le passate annualità ai sensi della legge regionale 22 gennaio 1990, n. 1, articolo 56, della legge regionale 20 settembre 2006, n. 14, articolo 21, comma 1, lettera m), e articoli 20 e 21, comma 1, lettera r), della legge regionale 20 settembre 2006, n. 15 e della legge regionale 21 aprile 1955, n. 7, individuando tutte le soluzioni organizzative necessarie, compresa la semplificazione dei controlli endoprocedimentali e quelli ai sensi dell’articolo 71 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000;
– individuare, a seguito della dovuta concertazione con le rappresentanze degli organismi dello spettacolo, le necessarie modifiche ai criteri di ammissibilità, valutazione e determinazione dei contributi per le annualità 2020 e 2021 e le conseguenti regole di rendicontazione al fine di tener conto della situazione emergenziale dovuta all’epidemia dal Covid-19;
– individuare le soluzioni organizzative e procedurali idonee ad avviare celermente l’istruttoria delle istanze relative all’annualità 2020 ai sensi della legge regionale 22 gennaio 1990, n. 1, articolo 56, della legge regionale 20 settembre 2006, n. 14, articolo 21, comma 1, lettera m), e articoli 20 e 21, comma 1, lettera r), e della legge regionale 20 settembre 2006, n. 15, consentendo agli organismi di operare alle necessarie rimodulazioni delle programmazioni e prevedere, anche in questo caso, deroghe o idonee agevolazioni alle disposizioni che prevedono l’obbligo di presentare idonee forme di garanzia fornite da banche o assicurazioni, per ottenere le anticipazioni fino al 75 per cento dell’importo del contributo concesso;
– pubblicare appena possibile nuovi avvisi pubblici a sostegno delle imprese culturali e creative come i bandi IdentityLAB, CultureLAB, ScrabbleLAB ecc;
– pubblicare quanto prima il bando 2020 ai sensi della legge regionale 21 aprile 1955, n. 7, articolo 1, lettera c), ipotizzando una procedura di carattere almeno biennale, che consenta alle imprese creative di poter progettare per l’anno in corso e quelli a venire prevedendo la possibilità di ottenere delle anticipazioni finanziarie per sostenere la realizzazione delle attività nelle annualità successive;
– studiare e creare strumenti finanziari che consentano di erogare contributi a fondo perduto o altre forme di indennizzo agli organismi e ai lavoratori autonomi dello spettacolo e della cultura che abbiano subito danni rilevanti connessi ai mancati incassi, all’incremento di costi dovuti all’annullamento degli eventi programmati o alla chiusura dell’attività;
– individuare le risorse necessarie a garantire le programmazioni 2020 ai sensi della legge regionale 22 gennaio 1990, n. 1, articolo 56, della legge regionale 20 settembre 2006, n. 14, articolo 21, comma 1, lettera m), e artt. 20 e 21, comma 1, lettera r), della legge regionale 20 settembre 2006, n. 15 e della legge regionale 21 aprile 1955, n. 7, in misura almeno pari alle risorse stanziate nel bilancio regionale 2019;
– evitare gli interventi finanziari che disperdono le risorse destinandole a singoli beneficiari e non a sostegno di tutto il comparto;
– estendere le misure per favorire l’accesso al credito e garantire la liquidità necessaria alle imprese sia in questo momento straordinario di difficoltà che in quello di ripresa al termine dell’emergenza, quali l’attivazione di un fondo di garanzia e un fondo per la concessione di prestiti agevolati dedicato al comparto;
– equiparare gli organismi dello spettacolo dal vivo alle altre piccole e medie imprese, mediante leve fiscali, sgravi contributivi, proroghe delle scadenze di imposte e contributi, congelamento dei mutui, previsione di ogni altro strumento e ammortizzatore sociale;

VISTO che:
– la legge regionale 9 marzo 2020, n. 8 prevede “Interventi urgenti a supporto e salvaguardia dell’occupazione e delle professionalità nel sistema imprenditoriale della filiera turistica della Sardegna”;
– l’Assessore del Lavoro ha preso specifici impegni al fine di prevedere una norma analoga per il settore dello spettacolo dal vivo o a estendere le misure di sostegno al reddito e le politiche attive del lavoro previste, i finanziamenti straordinari per il versamento degli oneri previdenziali e assistenziali, aiuti straordinari per l’attivazione di percorsi di formazione continua, strumenti finanziari per favorire l’accesso al credito per le micro imprese e le piccole imprese al settore dello spettacolo dal vivo;
– nel mese di aprile l’Assessore del Turismo aveva rassicurato gli operatori della cultura e dello spettacolo, comunicando che gli uffici dell’Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio erano stati potenziati con un incremento delle unità lavorative, al fine di concludere nel più breve tempo possibile l’iter amministrativo delle pratiche della legge regionale n. 7 del 1955 e che contemporaneamente si stava lavorando alla predisposizione delle nuove direttive per futuri bandi;
– in data 1° aprile 2020 è stata depositata la mozione n. 199 sulle misure emergenziali rivolte al settore della cultura e dello spettacolo dal vivo atte ad affrontare la grave condizione venutasi a creare alla luce degli interventi del Governo in tema di contenimento del Covid-19 e il 9 aprile la proposta di legge n. 128 “Misure urgenti e straordinarie in materia di lavoro per il supporto e la salvaguardia dell’occupazione e delle professionalità nel sistema delle imprese culturali e creative in Sardegna”, non ancora esaminate dal Consiglio regionale,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) a individuare tutte le soluzioni organizzative che consentano di procedere in tempi brevissimi all’istruttoria e alla liquidazione dei saldi relativi ai contributi concessi per le passate annualità ai sensi della legge regionale 22 gennaio 1990, n. 1, articolo 56, della legge regionale 20 settembre 2006, n. 14, articolo 21, comma 1, lettera m), e articoli 20 e 21, comma 1, lettera r), della legge regionale 20 settembre 2006, n. 15 e della legge regionale 21 aprile 1955, n. 7, individuando tutte le soluzioni organizzative necessarie, compresa la semplificazione dei controlli istruttori e quelli ai sensi dell’articolo 71 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000;
2) a individuare le risorse necessarie a garantire, le programmazioni 2020 ai sensi della legge regionale 22 gennaio 1990, n. 1, articolo 56, della legge regionale 20 settembre 2006, n. 14, articolo 21, comma 1, lettera m), e articoli 20 e 21, comma 1, lettera r), della legge regionale 20 settembre 2006, n. 15 e della legge regionale 21 aprile 1955, n. 7, in misura almeno pari alle risorse stanziate nel 2019;
3) a evitare interventi finanziari che disperdano le risorse destinandole a singoli beneficiari e non a sostegno di tutto il comparto;
4) a individuare, a seguito della dovuta concertazione con le rappresentanze degli organismi dello spettacolo, le necessarie modifiche ai criteri di ammissibilità, valutazione e determinazione del contributo per le annualità 2020 e 2021 e le conseguenti regole di rendicontazione al fine di tener conto della situazione emergenziale dovuta all’epidemia dal Covid-19;
5) a individuare le soluzioni organizzative e procedurali idonee ad avviare celermente l’istruttoria delle istanze relative all’annualità 2020, consentendo agli organismi di procedere alle necessarie rimodulazioni delle programmazioni e procedere, anche in questo caso, alla concessione delle anticipazioni, prevedendo deroghe o idonee agevolazioni alle disposizioni che sanciscono l’obbligo di presentare idonee forme di garanzia fornite da banche o assicurazioni, fino al 75 per cento dell’importo del contributo concesso;
6) a studiare e creare strumenti finanziari che consentano di erogare contributi a fondo perduto o altre forme di indennizzo agli organismi e ai lavoratori autonomi dello spettacolo e della cultura che abbiano subito danni rilevanti connessi ai mancati incassi, all’incremento di costi dovuti all’annullamento degli eventi programmati o alla chiusura dell’attività;
7) a estendere le misure per favorire l’accesso al credito e garantire la liquidità necessaria alle imprese sia in questo momento straordinario di difficoltà che in quello di ripresa al termine dell’emergenza, quali l’attivazione di un fondo di garanzia e un fondo per la concessione di prestiti agevolati dedicato al comparto;
8) a pubblicare appena possibile nuovi avvisi pubblici a sostegno delle imprese culturali e creative come i bandi IdentityLAB, CultureLAB, ScrabbleLAB ecc.;
9) a pubblicare quanto prima il bando 2020 ai sensi della legge regionale 21 aprile 1955, n. 7, articolo 1, lettera c), ipotizzando una procedura di carattere almeno biennale, che consenta alle imprese creative di poter progettare per l’anno in corso e quelli a venire prevedendo la possibilità di ottenere anticipazioni finanziarie per sostenere la realizzazione delle attività nelle annualità successive;
10) a equiparare gli organismi dello spettacolo dal vivo alle altre piccole e medie imprese, mediante leve fiscali, sgravi contributivi, proroghe delle scadenze di imposte e contributi, congelamento dei mutui, previsione di ogni altro strumento e ammortizzatore sociale;
11) a disporre e approvare celermente una norma analoga alla proposta di legge n. 117 “Interventi urgenti in materia di lavoro per supporto e salvaguardia dell’occupazione e delle professionalità nel sistema imprenditoriale della filiera turistica della Sardegna” per il settore dello spettacolo dal vivo o a estendere le misure di sostegno al reddito e le politiche attive del lavoro previste, i finanziamenti straordinari per il versamento degli oneri previdenziali e assistenziali, aiuti straordinari per l’attivazione di percorsi di formazione continua, strumenti finanziari per favorire l’accesso al credito per le micro imprese e le piccole imprese al settore dello spettacolo dal vivo, inserendo nella “Tabella A – Codici Ateco della filiera turistica” i seguenti codici Ateco:
59.11.00 Attività di produzione cinematografica;
59.14.00 Attività di proiezione cinematografica;
90.01.09 Attività nel campo recitazione;
90.01.09 Altre rappresentazioni artistiche;
90.02.01 Noleggio con operatore di strutture e attrezzature per manifestazioni e spettacoli;
90.02.00 Attività di supporto alle rappresentazioni artistiche;
90.02.09 Altre attività di supporto alle rappresentazioni artistiche;
90.04.00 Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche;
12) ad attivare un tavolo di confronto con le rappresentanze degli Organismi dello spettacolo e con le organizzazioni sindacali più rappresentative, necessario per superare l’erogazione dei contributi ai sensi della legge regionale n. 1 del 1990, articolo 56, aggiornare la legge regionale n. 18 del 2006 per consentire una piena attuazione;
13) a mettere in atto ogni iniziativa che possa compensare e integrare le misure messe in atto dal Governo con il decreto “Cura Italia” e il decreto Rilancio a favore degli operatori del settore della cultura e dello spettacolo.

Cagliari, 6 luglio 2020

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