Mozione n. 289

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 289

LAI – COCCO sulla necessità di attivare misure urgenti per il superamento dei disservizi della sanità pubblica nel territorio del Sarcidano Barbagia di Seulo e la difesa, il rafforzamento e la relativa implementazione dei servizi alla cura e assistenza del cittadino.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– le scelte dell’ATS dovute all’emergenza determinata dall’epidemia Covid-19 hanno avuto pesanti effetti sulla situazione sanitaria territoriale ed ospedaliera del Sarcidano Barbagia di Seulo, che va ad aggravare le condizioni di criticità irrisolte accumulatesi negli ultimi anni;
– l’articolo 32 della Costituzione tutela il diritto alla salute del cittadino come fondamentale diritto all’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti;
– ad oggi il cittadino residente nel territorio del Sarcidano Barbagia di Seulo, stanti le condizioni, non vede pienamente riconosciuto il diritto alla salute fissato nella Costituzione ed in particolare quello della parità d’accesso alla cura rispetto ad altre zone della Sardegna;
– i sindaci facenti parte della Comunità montana Sarcidano Barbagia di Seulo già otto mesi fa hanno richiesto un incontro all’Assessore regionale dell’igiene e sanità e dell’assistenza sociale per discutere dei problemi e non hanno mai avuto risposta;
– attualmente al Centro Nefrologia e Dialisi del S. Giuseppe di Isili, a causa dell’assenza simultanea di due nefrologi, i trattamenti emodialitici avvengono per due giorni alla settimana senza medico, oltre che senza l’anestesista, in un contesto che negli ultimi anni ha visto la popolazione in dialisi cronica crescere a livello esponenziale;

RITENUTO che è assolutamente dirimente attivare misure urgenti per il rafforzamento e il potenziamento della sanità pubblica nel territorio del Sarcidano Barbagia di Seulo,

impegna il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’igiene e sanità
e dell’assistenza sociale

a dare corso alle proposte sotto elencate a sostegno della sanità pubblica nel territorio, anche attraverso direttive da dare all’ATS per:
1) garantire tempi certi per il ripristino del servizio anestesiologico, con turni sulle 24 ore, presso l’Ospedale San Giuseppe di Isili, con creazione di pianta organica a tempo indeterminato a supporto di tutte le attività ospedaliere per le quali è imprescindibile la presenza dell’anestesista;
2) assicurare, a tutela di operatori e utenti, protocolli e percorsi in sicurezza, con la disponibilità dei dispositivi di protezione individuali, il tutto diversificato sulla base di fattori di rischio accuratamente ponderati;
3) autorizzare l’assegnazione urgente di n. 2 unità di Dirigente medico per la UOC di Medicina del San Giuseppe di Isili, in grave carenza di organico dal 2018, già firmata al 31 gennaio 2020 ed approvata dalla Direzione di ASSL, dalla Direzione sanitaria POU e dal responsabile del Dipartimento area medica;
4) favorire l’ultimazione dei lavori e il ritorno del Reparto di medicina al terzo piano dell’edificio ospedaliero, compatibilmente con i tempi e le necessità logistiche sopravvenute a causa della riorganizzazione dei servizi ospedalieri durante l’emergenza Covid;
5) sostenere la pianificazione da parte dell’Azienda per la tutela della salute al fine di provvedere celermente alla sostituzione dei dirigenti medici che verranno di sicuro a mancare nei prossimi mesi per sopraggiunti limiti di età e per i quali sia già stata fissata la data di pensionamento, senza che ciò comporti l’interruzione, la sospensione o la cessazione dei servizi precedentemente garantiti (ginecologo Centro donna/cardiologo rep. medicina/medico pronto soccorso/rep. chirurgia);
6) ripristinare il ritorno della complessità e dell’intensità chirurgica con la riapertura del reparto di degenza e la ricostituzione dell’equipe chirurgica adatta allo scopo, che garantisca consulenze urgenti H24 per tutti i servizi ospedalieri;
7) nell’ambito della riorganizzazione aziendale in atto integrare, a supporto del Presidio unico di area omogenea, il ripristino in loco di una Direzione sanitaria di presidio stabile al San Giuseppe e l’istituzione di un distretto sanitario autonomo del Sarcidano Barbagia di Seulo che permette di favorire l’integrazione ospedale-territorio;
8) far ripartire celermente ed in sicurezza, attraverso una seria programmazione che consenta di supplire alle carenze attuali, i servizi sanitari ordinari ospedalieri e territoriali;
9) confermare e potenziare i servizi offerti dal Centro di salute mentale sito in Isili sulle 24 ore, senza creare disservizi e discontinuità alla casa alloggio e alla sua capacità ospitante in maniera tale da tutelare le fasce più deboli della popolazione;
10) riattivare un Pronto soccorso che possa fronteggiare tutte le patologie trascurate negli scorsi mesi e che possa coordinarsi con le figure specialistiche dell’ospedale e con le neocostituende USCA (Unità speciali di continuità assistenziale) in previsione di un probabile ritorno del Covid durante la fase 2 (definita appunto di convivenza con il virus);
11) rafforzare la sanità territoriale, l’assistenza domiciliare e i servizi di prevenzione, la cui trascuratezza e fragilità è emersa in tutta la Sardegna durante la pandemia, e favorire la creazione di reti integrate di servizi sanitari pubblici, ramificate attraverso percorsi chiari e facilmente raggiungibili dall’utenza;
12) garantire la presenza dei nefrologi del Centro Nefrologia e Dialisi del S. Giuseppe di Isili per sei giorni su sette, com’era in origine, per il mantenimento/miglioramento dei livelli qualitativi di assistenza e l’appropriatezza nell’erogazione delle prestazioni ai pazienti in dialisi cronica superando i limiti imposti dalla scelta del CAL (centro assistenza limitata).

Cagliari 19 giugno 2020

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