Mozione n. 273

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 273

PIANO – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PISCEDDA sull’estensione della misura 13, sottomisura 13.2, alle aziende agricole ricadenti nei territori dei comuni esclusi dal Programma di sviluppo rurale per l’annualità 2020.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTO:
– il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 regolamento (UE) n. 1305/2013 misura 13 recante “Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici. Sottomisura 13.2 “Pagamento compensativo per altre zone soggette a vincoli naturali significativi”. Nuova delimitazione delle zone soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane (articolo 32, paragrafo 1, lettera b) del reg. (UE) n. 1305/2013) in corso di riconoscimento da parte della Commissione europea annualità 2020″;
– l’articolo 32, paragrafo 1, lettera b, del regolamento (UE) n. 1305/2013 che stabilisce che gli stati membri della Unione europea designano le zone ammissibili alle indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali diversi dalle zone montane (indennità compensative previste dal tipo d’intervento 13.2.1 PSR Sardegna); in particolare, il paragrafo 3 del medesimo articolo stabilisce che “quando delimitano le zone di cui al presente paragrafo, gli stati membri procedono a un’analisi minuziosa, basata su criteri oggettivi, al fine di escludere le zone in cui i vincoli naturali significativi, pur essendo documentati, sono stati superati mediante investimenti o attività economiche o con la dimostrazione di una normale produttività dei terreni, o in cui i metodi di produzione o sistemi agricoli compensano il mancato guadagno o i costi aggiuntivi previsti dall’art. 31”;
– l’interrogazione n. 434/A PIANO – GANAU – COMANDINI – CORRIAS – DERIU – MELONI – MORICONI – PISCEDDA, con richiesta di risposta scritta, su “esclusione delle aziende agricole ricadenti nei territori dei Comuni di Samassi e San Gavino Monreale dal Programma di sviluppo rurale per l’annualità 2020 misura 13. sottomisura 13.2”;
– la nota n. 1584/gab del 7 maggio 2020 inviata dall’Assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale in risposta alla interrogazione n. 434/A;

RITENUTO che la risposta, puntuale e esaustiva, pervenuta con nota sopra citata da parte dell’Assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, lasci prevedere la possibilità di una rivisitazione dei criteri che hanno penalizzato pochi centri comunali e le aziende agricole in essi ricadenti, soprattutto alla luce delle nuove considerazioni che derivano dalla drammatica crisi socioeconomica e sociosanitaria in atto per via del Covid-19;

PREMESSO che secondo le dichiarazioni dell’Assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale per l’annualità 2020 “sono passati da 279 a 309 i comuni sardi che potranno accedere alle misure di sostegno – tra cui le indennità compensative previste dalla misura 13 del Programma di sviluppo rurale della Sardegna – a favore delle cosiddette zone svantaggiate. Con la presa d’atto della Conferenza Stato-Regioni, il Ministero delle Politiche agricole ha infatti completato l’iter per la nuova delimitazione delle zone soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane, su tutto il territorio nazionale”;

RILEVATO che l’Assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, il 24 aprile 2020, ha pubblicato il nuovo bando della misura 13, ed è in corso la raccolta delle domande presso i Centri di assistenza agricola;

APPURATO che:
– in tale bando risultano esclusi dalle misure di cui all’oggetto della presente mozione i seguenti centri agricoli che hanno perso lo svantaggio e risultano esclusi nella nuova delimitazione: Assemini, Badesi, Girasole, Masainas, Olmedo, Ortacesus, Sìmaxis;
– inoltre è stata confermata l’esclusione dalla delimitazione, e quindi confermata l’assenza di condizioni di svantaggio rispetto alla precedente delimitazione, per i comuni di seguito elencati: Alghero, Arborea, Samassi, San Gavino, San Sperate, Senorbì, Uras, Valledoria;

ATTESO che tali centri agricoli della Sardegna, se esclusi dagli aiuti per il Programma di sviluppo rurale per l’annualità 2020, subiranno un fortissimo contraccolpo economico che indebolirà la loro già fortemente compromessa economia, provati anche dalle misure di contenimento sociale che l’emergenza epidemiologica in atto per il Covid-19 ha determinato;

EVIDENZIATO che tutti i centri a vocazione agricola della Sardegna costituiscono un comparto dalle identiche caratteristiche, secondo tutti i parametri di riferimento adottati per la delimitazione delle zone soggette a vincoli naturali significativi;

SOTTOLINEATO che appare evidente che la quasi totalità dei centri esclusi dalle misure siano stati esclusi dall’elenco pur condividendo in ambito agricolo: medesimi mappali, rete irrigua e dove non si riscontrano confini agricoli e/o differenze produttive con gli altri centri di prossimità invece ammessi alle misure;

CONSTATATO che il periodo di grave crisi di emergenza epidemiologica ha creato seri contraccolpi a tutto il sistema socio-economico della Sardegna, con ricadute negative difficilmente assorbibili se non vengono intraprese misure straordinarie ed eccezionali di sostegno a tutto il comparto produttivo; in special modo per quello dell’agricoltura che, in queste drammatiche fasi dell’emergenza, ha mostrato tutto il suo valore strategico, fondamentale e insostituibile, nel sostenere la catena alimentare nel momento più delicato, drammatico e difficile di tutta la nostra storia autonomistica,

impegna il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale

sulla base delle considerazioni esposte a:
1) segnalare al Ministero delle politiche agricole la macroscopica disparità che si è venuta a creare con il mancato inserimento nella delimitazione delle zone svantaggiate, e conseguentemente l’esclusione dalle misure del bando per l’annualità 2020, delle aziende che operano nei territori comunali esclusi non compresi;
2) chiedere che i motivi di tale iniqua esclusione, in ragione della eccezionalità della crisi che il settore agricolo sardo ha subìto per i contraccolpi derivanti dalle disposizioni normative e dalle ordinanze di contenimento della diffusione del virus Covid-19, vengano rimossi con provvedimento urgente;
3) a modificare, constatata la sperequazione subìta dai comuni esclusi, dato il periodo di grave crisi emergenziale dovuta al Covid-19, le direttive riportate nel nuovo bando della misura 13 dell’Assessorato regionale dell’agricoltura e riforma agro-pastorale, pubblicato il 24 aprile 2020, inserendo fra i centri agricoli ammessi i suddetti comuni.

Cagliari, 26 maggio 2020

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