Mozione n. 138

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 138

COCCO – GANAU – MANCA Desirè Alma sulle misure atte a fronteggiare l’emergenza ambientale che dal 2012 sta interessando le aree urbane a ridosso della strada statale n. 554 – quartieri di Mulinu Becciu (Cagliari) e Su Planu (Selargius) – e sugli interventi necessari per il blocco delle attività di combustione illecita di rifiuti, il controllo della qualità dell’aria e la bonifica delle aree inquinate.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il 25 settembre 2015, le Nazioni unite hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, al fine di promuovere il benessere umano e proteggere l’ambiente, prefiggendo 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), tra questi l’Obiettivo 11 mira a “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili” stabilendo la necessità, entro il 2030, di “ridurre l’impatto ambientale negativo pro-capite delle città, prestando particolare attenzione alla qualità dell’aria e alla gestione dei rifiuti urbani e di altri rifiuti”;
– gli obiettivi dell’Agenda 2030 sono perseguiti in Italia attraverso la “Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile” approvata il 22 dicembre 2017 dal CIPE;
– la Strategia nazionale riconosce alle regioni un ruolo di primo piano nell’allineamento delle politiche regionali di sviluppo sostenibile agli obiettivi della Strategia stessa – tutte le regioni italiane, infatti, dovranno costruire la propria Strategia per lo sviluppo sostenibile;
– da quasi un decennio le aree urbane a ridosso della Strada Statale n. 554 sono interessate dalla illecita attività di combustione di rifiuti, e dal conseguente inquinamento da sostanze tossiche, ai danni dei residenti e dei lavoratori dei quartieri cagliaritani di Mulinu Becciu – San Michele e selargino di Su Planu;

PRESO ATTO che:
– nel giugno del 2012, a seguito di sequestro della magistratura penale e di conseguente ordinanza del Comune di Cagliari, veniva effettuato lo sgombero del campo Rom situato nel territorio a ridosso della strada statale n. 554, con la sistemazione, anche attraverso la collaborazione della Caritas locale, di quasi 160 residenti del campo (tra cui una quarantina di minori) in idonee strutture ricettive distribuite nell’area metropolitana di Cagliari;
– il sopracitato sgombero si era reso necessario al duplice scopo di assicurare una sistemazione logistica più civile ed adeguata, sotto il profilo igienico-sanitario, al gruppo etnico che con donne e bambini occupava stabilmente il campo, e di garantire adeguate condizioni di vita e di salute ai cittadini residenti nei quartieri limitrofi, quello cagliaritano di Mulinu Becciu e quello selargino di Su Planu, condizionate troppo spesso dagli effetti nocivi delle combustioni di materiale tossico, operate quotidianamente da alcuni cittadini Rom residenti nel campo;

CONSIDERATO che:
– dopo un iniziale periodo di stasi, l’area immediatamente adiacente quella inizialmente sgomberata veniva nuovamente occupata da alcune famiglie Rom già allontanate in precedenza, con la ricomparsa di baracche e discariche abusive a cielo aperto, e la conseguente ripresa sistematica delle combustioni di materiale tossico;
– la Procura della Repubblica di Cagliari disponeva nuovamente il sequestro giudiziario, questa volta dell’ulteriore area adiacente l’ex campo Rom nonché specifica consulenza tecnica volta ad accertare, attraverso la caratterizzazione dell’area, le reali condizioni ambientali;
– con avviso di conclusione delle indagini del 29 settembre 2017, la stessa Procura della Repubblica chiedeva il rinvio a giudizio di alcuni cittadini Rom, accusati di diversi reati ambientali, in particolare quello di “disastro ambientale”;
– la Prefettura di Cagliari rappresentava il rinvenimento presso il campo di importanti quantitativi di lastre di eterna in disfacimento per le quali si sollecitava la rimozione, oltre che la presenza di discariche abusive di rifiuti all’interno di aree di proprietà privata nelle immediate adiacenza del campo Rom e della sede della Motorizzazione civile;

EVIDENZIATO che:
– nonostante lo sgombero del campo Rom, come ripetutamente denunciato da diversi cittadini residenti di Mulinu Becciu e Su Planu, anche organizzati in associazioni e comitati, quasi quotidianamente continuano a verificarsi grandi roghi e colonne di fumi tossici generati dal proseguire delle attività di combustione illecita di rifiuti;
– il proseguire delle attività di combustione conferma che tale azione non possa essere esclusivamente imputabile all’azione di cittadini Rom ma deve essere ritenuta un’attività criminale organizzata,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) ad assumere tutte le iniziative necessarie, anche in collaborazione con le autorità e gli enti preposti, al fine di bonificare le aree inquinate per la presenza di discariche abusive di rifiuti;
2) ad intraprendere un’azione di controllo e monitoraggio permanente della qualità dell’aria per la porzione di territorio interessato – quartieri di Mulinu Becciu (Cagliari) e Su Planu (Selargius) – allo scopo di prevenire ulteriori condotte lesive dell’ambiente e della salute dei cittadini residenti.

Cagliari, 21 dicembre 2019

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