Mozione n. 12

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVILegislatura

Mozione n. 12

SATTA Gian Franco – ZEDDA Massimo – GANAU – LOI – CADDEO – MELONI – CORRIAS – AGUS – PIANO – COCCO – LAI – STARA – ORRÙ – PIU – DERIU – PISCEDDA – COMANDINI per l’incremento del Fondo unico di cui all’articolo 10 della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 per il finanziamento del sistema delle autonomie locali.

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IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– il sistema delle autonomie locali sarde è finanziato attraverso i trasferimenti del Fondo unico di cui all’articolo 10 della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2;
– la stessa legge pone in correlazione l’incremento annuale del suddetto fondo con le entrate tributarie della Regione;
– nell’anno 2007, in fase di prima costituzione, a fronte di un ammontare complessivo regionale di entrate tributarie non vincolate pari a euro 4.489.629.116,87, venne previsto uno stanziamento del Fondo unico pari a complessivi euro 500.000.000, con un’incidenza percentuale dell’11,14 per cento;

VISTE:
– le manovre finanziarie successive all’entrata in vigore della sopraccitata legge regionale del 2007, con particolare riferimento agli andamenti degli stanziamenti del fondo unico iscritti in spesa e delle correlate entrate tributarie;
– le leggi regionali 28 dicembre 2018, n. 48 recante disposizioni per la formazione del bilancio di previsione per l’anno 2019 (legge di stabilità 2019) e n. 49 che approva il bilancio di previsione triennale 2019-2021;

VISTO l’articolo 4, comma 12, della legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48, che determina per l’anno 2019 in euro 551.831.000 l’ammontare del Fondo unico;

PRESO ATTO che:
– le entrate tributarie hanno registrato notevoli crescite;
– gli incrementi del Fondo unico, viceversa, non hanno tenuto in debita considerazione l’innalzamento delle stesse;
– nel periodo 2008-2018, secondo un’analisi condotta dal Consiglio delle autonomie locali della Sardegna, non sono stati assegnati agli enti locali euro 1.193.520.742,29, invece spettanti ai sensi della legge regionale n. 2 del 2007;
– per il 2019, secondo gli studi svolti da ANCI Sardegna, il Fondo unico dovrebbe essere pari a euro 727.199.449,63 (l’11,14 per cento delle entrate fiscali), contro lo stanziamento come sopra richiamato di euro 551.831.000;
– agli enti locali, per effetto della non corretta applicazione della normativa regionale che regola il Fondo unico vengono a mancare complessivi euro 1.368.889.191,92:

CONSIDERATO che:
– gli enti locali svolgono un ruolo di primaria importanza come avamposto strategico del sistema della pubblica amministrazione;
– gli stessi enti, specie i comuni, mostrano serie difficoltà finanziarie ad affrontare i compiti da svolgere anche nel solo espletamento delle proprie funzioni di base, sempre più numerose, complesse e articolate;
– la chiusura dei bilanci richiede annualmente una serie di sforzi per centellinare le spese, tali da indurre ad ampi tagli o a rinunce circa la realizzazione di opere e servizi;
– per via della bassa capacità di spendita, specie nel caso delle spese correnti, si rende impossibile anche solo intervenire con le classiche manutenzioni ordinarie, interventi atti a preservare il valore e la fruizione dei beni, elementi di efficienza sotto il profilo della sostenibilità poiché atte a prevenire o limitare future spese straordinarie o scongiurare definitivi abbandoni;

CONSIDERATO ulteriormente che le difficoltà sopra descritte finiscono per influenzare l’operato degli enti locali e di conseguenza la qualità dei servizi offerti ai cittadini, la sicurezza, le opportunità e i livelli di sviluppo economico-sociali, nonché più in generale le condizioni e la qualità della vita degli stessi abitanti;

RAVVISATA, pertanto, la necessità di adeguare la capacità di spesa degli enti locali, ferma ai livelli del 2007, con l’incremento del Fondo unico ai sensi dell’articolo 10 della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

a porre in essere ogni azione necessaria per l’immediato incremento del Fondo unico relativo all’anno 2019, e a prevedere un piano di restituzione di quanto dovuto agli enti locali per gli anni precedenti.

Cagliari, 14 maggio 2019

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